Incantevole…
Dolce è il dolore che porti
negli occhi,
quanto il perdersi dentro di te.
Ed il lieve infuriare di rabbia che porti
aggrappata alla fragilità.
Dormi che è meglio pensarci domani
alla muta distanza che scorre tra noi
quando non sei vicino a scaldare i miei sogni,
quando i sogni nemmeno son qui.
Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio così.
Non immagini quanto sia dolce sfiorare
dai tuoi incerti sorrisi la felicità.
Anche solo per pochi secondi capire
che qualcosa di buono c’è in me.
Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio per noi.
Dormi che è meglio
dormi che è meglio
dormi che è meglio così.
(Subsonica)
Ti guardo
dormire… non posso credere che tu sia così bello.
Tutta la
tua figura è armonia, dolcezza… una perfezione difettosa di eccessiva tenerezza
e innocenza.
Quel modo
in cui stringi i pugni sul cuscino, in cui i tuoi capelli sfiorano le lenzuola
bianche, in cui le tue labbra si contraggono in quell’espressione distesa,
umile.
Il modo
in cui ogni sera il tuo corpo si accoccola tra le coperte, e il modo in cui
ogni singola volta riesci a respingerle. Il modo in cui lasci scivolare la mano
sotto il cuscino e ne tasti la superficie… il modo in cui mormori nel sonno,
cullato o tormentato dai sogni che ogni notte ti assalgono.
A volte
piangi dormendo, sussurrando parole indistinguibili persino per me che disto da
te solo qualche respiro. A volte abbracci il mio petto e lo tieni stretto, e mi
pare di soffocare d’amore.
Mi
abbracci perchè hai bisogno di sostegno, e cerchi sostegno in me.
In me che
nemmeno potrei permettermi di guardarti per quanto male potrei farti con una
semplice parola.
Ti guardo
dormire Harry, e non riesco a capacitarmi di quanto fragile sia la mia
posizione. Di quanto fragile sia la mia volontà ora, e di quanto fragile sia il
velo che mi separa da te. Di quanto immensamente forte sia ciò che ci lega e di
quanto immensamente fragile sia il mio cuore di vetro.
Ti guardo
dormire Harry, e non riesco a credere che tu sia così bello.
Ora
sospiri spostando lievemente il capo verso il mio cuscino… tutte le notti lo
fai, ed ogni notte ho posato un bacio sulla tua fronte… ma non questa. E
rabbrividisco al pensiero che tu possa svegliarti nell’avvertire l’assenza del
mio calore a fianco a te. Perchè stanotte non sono disteso con te su quel
letto, teatro di pianti e di risa, di sospiri e desideri… sono qui, in piedi, e
ti guardo dormire.
Immagino
come sarebbe sentire un’altra volta la tua pelle sulla mia, e mano a mano che i
minuti passano il desiderio di avvicinarmi a te diviene sempre più forte…
Ma se lo
facessi tu ti sveglieresti… ed è l’ultima cosa che desidero. O la prima.
Dio, svegliati Harry, ti prego.
Svegliati
e impediscimi di volgere quell’ultimo sguardo su di te. Ti prego Harry.
Ma tu non
mi senti, continui a dormire. I tuoi respiri lenti e regolari colmano la stanza
e i miei veloci e secchi la svuotano.
Quanto
vorrei tornare su quel letto e addormentarmi di fianco a te, cingendo il tuo
bacino come faccio tutte le notti. Ascoltando il battito del tuo cuore sul mio
petto.
Ti amo,
Harry…ti amo da morire. Ma non te l’ho mai detto. E come potrei?
“Sei
troppo orgoglioso”
Non te
l’ho mai detto e forse non avrò mai più l’occasione di farlo.
Così te
lo dico ora, quando tu non mi puoi sentire. Quando nessuno può sentire queste
mie parole…solo il vento che lieve attraversa quella finestra che tu insisti
per lasciare sempre aperta.
Chissà…
magari quello stesso vento domani mattina giocherà con i tuoi capelli e
avvolgendo il tuo volto ti sussurrerà quanto forte è il mio desiderio per te…
Dio
Harry… sei la persona più bella che io abbia mai incontrato.
Mentre
guardo le tue labbra rosse come papaveri quasi mi sento svenire al pensiero di
non sfiorarle mai più… mentre bacio con gli occhi la tua pelle ambrata sento il
mio cuore tremare al pensiero di non poterla più toccare… mentre accarezzo con
lo sguardo le tue palpebre chiuse mi sento morire, Harry.
Mi sento
morire al pensiero di non poterti più bisbigliare all’orecchio quanto i tuoi
occhi siano meravigliosi.
Ed ora ti
guardo dormire… le lacrime che montano nel mio cuore ma non nei miei occhi, e
ti sussurro deboli parole d’amore all’orecchio, senza che tu le possa sentire.
Forse
nemmeno il vento le sta udendo…forse sto solo muovendo le labbra.
Ma io ti
amo, Harry, hai capito? Ti amo. Amo te, il bambino sopravvissuto, il mio eterno
rivale, colui che invece dovrei odiare di più al mondo.
Maledetto
sia il destino per avermi concesso il tuo amore… maledetto sia quel cielo che
mi condanna a soffrire per te… eppure al tempo stesso ringrazio dal profondo
chiunque mi abbia permesso anche solo di toccarti, di avere un minimo frammento
dei tuoi occhi di smeraldo nel mio cuore di ghiaccio.
Ora quel
cuore si sta sciogliendo, Harry… ed è un dolore atroce. Eppure sopporto per te…
Un tuo
sospiro mi sfiora come una lama ardente. Ti rigiri nel sonno.
Dio, perchè non ti svegli Harry?
Perchè non mi fermi?
No…
continua a dormire, Harry. Non ascoltare le mie preghiere. Dormi sereno almeno
per stanotte. Domani non sarà una giornata semplice… né per me, né per te.
Devo
andare, Harry… devo seguire quelle orme che fin dalla mia nascita sono state
poste innanzi ai miei piedi. E per me non esiste scorciatoia.
Ti
scongiuro, perdonami se puoi.
Perchè io
non perdonerò mai me stesso.
Un nuovo
sospiro scuote il tuo petto, e distrugge il mio. Sei… sei così perfetto. E
imperfetto al medesimo momento. Se la bellezza potesse avere mai un nome
avrebbe il tuo.
Mi
tremano le mani mentre mi avvicino al letto. Non sono mai stato così nervoso.
Se tu ora
mi vedessi forse rideresti di me… quanto vorrei sentire ancora una volta la tua
risata…
Non ho
neppure il coraggio di toccarti per il timore di disturbare il tuo sonno. Per
il timore di dover rinunciare alla mia scelta e metterti così in pericolo.
Non ti
sfioro. Trattengo addirittura il respiro perchè tu non possa udirlo mentre mi
avvicino al tuo volto.
Mi
avvicino così tanto che se tu in questo momento ti spostassi anche solo di un
centimetro mi urteresti… e rimango lì… mi lascio cullare dal tuo profumo
confuso con quello delle lenzuola e immagino di toccarti, di baciarti, di
sentire le tue mani su di me.
Tu non ti
muovi. Sei immobile, dolce e bellissimo come sempre, il respiro regolare e
tranquillo.
Continua
a dormire, amore mio. Dormi sereno almeno per stanotte.
Mi
allontano lentamente, il cuore che perde un battito per ogni passo che mi
separa da te.
Raccolgo
con cautela il mantello da dove l’avevo appoggiato e mi avvicino alla porta, lo
sguardo fisso sul tuo volto e su quel sorriso blando che ti solca le
labbra.
Giro così
lentamente la maniglia che la mia mano quasi perde sensibilità… accompagno la
superficie in legno spingendola lievemente verso l’esterno.
Il
corridoio mi attende al di là di questa soglia… un destino oscuro mi aspetta
oltre questa porta. Un destino senza di te. Senza le tue labbra, il tuo
profumo, senza la tua pelle e la tua voce di velluto… un futuro privo dei tuoi
sospiri e delle tue risa… privo delle tue mani e dei tuoi abbracci…
- Ti amo,
Harry – sussurro. Veramente questa volta. Spero che il vento mi abbia udito.
E dopo
averti guardato un’ultima volta, il petto scosso da singulti taciturni, mi
allontano da te… passo dopo passo, invisibile e silenzioso.
E’ un
vero peccato che sia così difficile piangere sottovoce.
Fine
Un’altra piccola one
shot Harry/Draco… dedicata a tutti coloro che hanno letto le mie storie fino ad
ora!
Dolceamara