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Autore: Jade    31/10/2005    6 recensioni
La storia doveva essere incentrata sulla morte di...(sapete no chi muore nel sesto libro? Io non l'ho letto, ma lo so. Chi ancora non lo sa però eviti la lettura della storia, avrebbe una delusione) ma in realtà in queste poche pagine non c'è nessuna drammaticità che io avevo in programma(volevo fare una specie di "Dopo la morte" ma poi...). In poche parole, la storia tratta del morto in questione ma più di Ginny e quello che prova...Duinque, non so se mi sono spiegata come si deve ma cmq, buona letura! Spero che ci siano pochi errori e che recensiate per dirmi che è orrenda, bella o brutta...Fate voi. Un bacio, un ringraziamento a tutti coloro che continuano a leggere le mie storie...e alla prossima!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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“Il giorno di dolore che ognuno ha”, la bellissima(e non unica) canzone del Liga

Vita e morte

Sono già passati sedici giorni da quella battaglia terribile e la scuola non è più la stessa. Un preside effettivo ancora non c’è e la McGranitt si occupa di tutto senza una lamentela. È divenuta così taciturna da quel giorno…Le lezioni sono riprese da pochi giorni ma tutta la scuola di studiare non ne ha voglia. Per qualcuno è l’ultimo anno, per altri è il quinto ma nessuno sembra prendere sul serio questi esami. Anche i Serpeverde, udite udite, sono strani. Pare quasi che siano dispiaciuti per la morte di Silente

Quando tutte le parole sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio o il destino o chissà che
che nessuno se lo spiega perché sia successo a te
quando tira un pò di vento che ci si rialza un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "grazie no"
quando sembra tutto fermo la tua ruota girerà.

C’è un gran silenzio per la scuola. In pochi si sono ripresi dalla battaglia svoltasi a Hogwarts il 29 maggio. Alcuni sono ancora in infermeria. Harry è uno di loro. Ma non per delle ferite in realtà, tra lo stupore generale infatti è rimasto quasi illeso…fisicamente. Silente gli è morto tra le braccia e ora è in uno stato catatonico. La sua mente si è bloccata. M.ma Chips ha detto proprio così: si è bloccata. Non parla e non smette di guardare il soffitto, come se fosse pazzo. Ma il San Mungo ha detto che non è pazzo, è solo il dolore che lo porta a questo. Tornerà in se da solo hanno riferito. E io sono contenta che non lo abbiano portato via…

Sopra il giorno di dolore che uno ha.
Tu tu tu tu tu tu...

Hermione e Ron sono spesso da lui. Ci vanno dopo pranzo, il pomeriggio e anche prima del coprifuoco ma lui di loro nemmeno si accorge. Questo fa piangere Hermione e sentire inutile Ron. E di questo mi dispiace, non se lo meritano di certo. Da Harry io ci vado ogni tanto, non sempre. Stare anche pochi minuti con lui mi deprime paurosamente. Gli parlo, gli racconto di ciò che accade ma…lui non ascolta. O se lo fa, non riesce a trovarlo interessante. E non lo biasimo, la mia vita non è così interessante da poterlo scuotere dal suo torpore…

Quando indietro non si torna quando l'hai capito che
che la vita non è giusta come la vorresti te
quando farsi una ragione vorrà dire vivere
te l'han detto tutti quanti che per loro è facile
quando batte un pò di sole dove ci contavi un pò
e la vita è un pò più forte del tuo dirle "ancora no"
quando la ferita brucia la tua pelle si farà.

È notte fonda e Hogwarts è silenziosissima. È un giugno caldo ma i miei piedi, a contatto col pavimento sono gelidi. Non c’è luna stanotte e quando non c’è luna, tutto è ancora più tetro qui a scuola. Sono uscita dai dormitori senza un preciso motivo. Fino a un mese fa, il motivo era bello e buono, ora è solo l’insonnia. I sotterranei continuano a farmi paura e il cigolio della porta dell’aula di Pozioni mi raggela come sempre, ma non me ne preoccupo. Scivolo fino al terzo banco e mi ci siedo sopra. Facevo così quando dovevo aspettarlo. Mi sedevo proprio li…a guardare la porta. Ora la porta so che non si aprirà, ma fa lo stesso.

Sopra il giorno di dolore che uno ha.
Tu tu tu tu tu tu tu tu tu...

Il ricordo più bello che ho di Silente…è quello del mio primo anno. Dopo essere uscita dalla camera dei segreti, mentre piangevo dopo la sgridata dei miei genitori, Silente mi spedì in infermeria a ricevere le cure di M.ma Chips e cioccolata calda per riprendere il buon umore. Il modo in cui lo disse e la strizzatine d’occhio che mi fece, fu la medicina migliore. I miei genitori da quel giorno mi videro sempre in modo diverso, ma non lui. Per lui ero speciale, per il preside ero diversa…E questo mi faceva sentire importante. Non come Harry, ma quasi. Ero sopravvissuta a Voldemort in un modo o in un altro…giusto? Ma nel momento in cui lui era in pericolo, non ce l’ha fatta a salvarsi. La persona più importante e potente di tutto il mondo magico, non ce l’aveva fatta. Per un errore o un attimo di distrazione, aveva perso la vita. Ora non c’era più a farmi sentire importante, non c’era più nessuno a farmi sentire speciale. In due mesi avevo perso le due persone che mi rendevano felice come non mai: Silente, ucciso da Voldemort; lui, allontanatosi da me per non sentirsi in colpa. Si, perché io credo che lui sapesse.

Quando il cuore senza un pezzo il suo ritmo prenderà
quando l'aria che fa il giro i tuoi polmoni beccherà
quando questa merda intorno sempre merda resterà
riconoscerai l'odore perché questa è la realtà
quando la tua sveglia suona e tu ti chiederai che or'è
che la vita è sempre forte molto più che facile
quando sposti appena il piede lì il tuo tempo crescerà

Era nervoso quella sera, come se sapesse che qualcosa non andava. Come se sapesse che presto le cose sarebbero andate diversamente. Ma non era contento della cosa, anzi. Era preoccupato…a morte. Non mi disse molto. Ci trovammo qui nell’aula di Pozioni e si avvicinò piano. Rimase a debita distanza poi disse

“Dobbiamo darci un taglio. Qui le cose stanno degenerando” ci misi un attimo a capire. Di certo tutti ci avrebbero messo un attimo a capire…

“Non…puoi spiegarti meglio?” scesi dal tavolo

“Tutto è cominciato per gioco e ora non si gioca più!” disse chiaramente “Non mi diverto più”

“Ci lasciamo?”

“Esattamente”

“Motivo? Posso saperlo?”

“Te l’ho detto” si infilò le mani in tasca

“Quello vero Malfoy, quello vero”

“Trai nobili…non si sta insieme per quella cosa patetica che è l’amore” riferì lui “Ma per interesse” annuì “E poi prima o poi ci saremmo divisi, tanto vale che sia ora no?” io annuii calma

“Allora mi ami?” lui alzò un sopracciglio

“Non esageriamo”

“La tua frase era…molto esplicita. Trai nobili…non si sta insieme per quella cosa patetica che è l’amore. Era molto chiara come vedi” feci un passo avanti

“Weasley…ti ho detto quello che dovevo dirti, addio” si voltò per andarsene e così lo abbracciai. Di certo non se ne sarebbe andato senza che io gli avessi riferito quello che provavo. Ero pazza, ma anche sincera

“Grazie per aver avuto la decenza di dirmelo così, senza troppa cattiveria, ti amo tanto e quindi stammi bene” lui slacciò le mie mani e le tenne strette tra le sue per qualche secondo. Giusto il tempo per dire

“Stammi bene Weasley” e se ne andò

Il resto è immaginabile. Di certo non mi misi a fare salti di gioia…affatto. Comunque lo rividi tutti i giorni e fingemmo quasi di non conoscerci. Non era difficile…in apparenza. L’idea che lui sapesse qualcosa si fece strada nella mia testa qualche giorno dopo la morte di Silente. Draco odiava il preside eppure…era davanti alla camera ardente. Strano…Se ne andò senza nemmeno vedermi ma io vidi quanto era cupo. Come se si sentisse in colpa per qualcosa. Per qualcosa che sapeva e che non aveva detto a nessuno? Per qualcosa che poteva salvare Silente? Possibile…Ma questo dubbio me lo porterò nella tomba temo. Di certo non dirà a me…i suoi problemi. Non me lo diceva nemmeno quando “stavamo insieme”. Pensa adesso la risposta che mi darebbe

“E’ il momento che impari a farti gli affari tuoi Weasley, quello che mi tormenta, se mai ci fosse, non è affar tuo!”

Gentile come sempre…no?

Sopra il giorno di dolore che uno ha
Tu tu tu tu tu tu tu tu tu...

“Perché stai qui Weasley?” la porta si era aperta e lui mi aveva visto subito. Come se sapesse che io ero li…Forse mi aveva visto

“Pensavo” risposi rizzandomi impercettibilmente

“Nei sotterranei a quest’ora?” pareva scettico “E’ illogico, lo sai?”

“Ne sai parecchie di queste cose illogiche che ho fatto vero?” ci guardammo e lui incrociò le braccia al petto “Mi piace il silenzio comunque, ecco perché sto qua”

“Di questi giorni di silenzio ce n’è anche troppo in questa scuola” lo osservai “Poi perché proprio qui?” alzai le sopracciglia

“Così, è un posto che conosco bene” dissi con calma alludendo a quello che accadeva tempi addietro “Perché sei qua?” chiesi cambiando discorso

“Giravo per una perlustrazione, ma ormai non c’è più nulla di divertente in questa scuola. Nessuno gira più per la scuola di notte…per paura immagino” sorrisi

“E’ quasi logico…Anche se non capisco perché i Serpeverde non girino. Per loro è naturale che Voldemort sia nelle loro vicinanze”

“Lo temono comunque”

“E tu?”

“No”

“Non lo avrei mai detto…” scesi dal tavolo e feci un sospiro “Sei strano” mi schiarii la gola “E’ successo qualcosa che non…”

“Sei una strizza cervelli Weasley?” domandò con cattiveria come se fino a quel momento gli avessi dato addosso “Non mi tiri fuori di bocca qualcosa che non voglio dirti, scordatelo!” esplosi. Come osava?

“Sapevi dell’attacco alla scuola, sapevi che volevano fare fuori Silente e non lo hai detto” lo aggredii e mi avvicinai a lui. Arretrò e mi bloccai. Draco Malfoy non arretrava…“Che succede?” ero preoccupata

“Non sono affari tuoi” roteai gli occhi seccata. Parlare con lui era come parlare al muro. Adottai quindi la tattica della colpa, coi miei fratelli funzionava: far sentire in colpa li faceva ammettere tutto, come sotto l’effetto del Veritaserum

“E’ come se lo avessi ammazzato tu…te ne rendi conto?”

“Non ho ammazzato nessuno”

“Sapevi di Silente e della sua morte?” domandai con i pugni serrati

“Weasley…”

“LO SAPEVI!?!?” questa volta non potei fare a meno di urlare. Sapevo che lui c’era dentro fino al collo

“Si cazzo, lo sapevo!” scossi la testa

“Merda Draco…” mi passai le mani trai capelli

“Io non…ho potuto dire niente!” disse come per giustificare le sue azioni

“Se lo avessi fatto lui sarebbe stato capace di aiutarti e di salvarsi” dissi pronta a piangere “Mi hai lasciato perché la tua coscienza era sporca…vero?” mi guardò e annuì “Stai solo bene nella tua famiglia schifosa Malfoy, solo bene…” scossi la testa “Come ho fatto a pensare che fossi…una persona per bene…” feci un sospiro “Dio…”

“Se dicevo qualcosa sarei finito ad Azkaban”

“Per aver sentito e riferito? Devo dire che sei condizionabile in modo spaventoso” mi prese un braccio e mi strinse con forza “Mi fai male” cercai di allontanarlo

“Sta zitta e guarda” annuii e lui si slacciò la camicia sfilando il braccio sinistro “Mi hanno scoperto ad origliare e mi hanno fatto questo regalo. Se avessi riferito sarei stato visto come uno di loro, che per giunta voleva ingannarvi e così, prima ancora di vedere se mentivo o cosa, sarei finito ad Azkaban. O peggio” scossi la testa alzando gli occhi dal Marchio Nero visibilissimo sulla sua pelle bianchissima

“Hai…ucciso Silente” lui scosse la testa

“Loro, non io”

“Tu sei uno di loro” gli ricordai con le lacrime agli occhi

“Non volevo essere uno di loro. Avevo altre idee per la mia vita e…loro lo sapevano. Mio padre per primo. Hanno trovato una buona scusa per farmi questo coso che odio” ci passò sopra la mano e si riallacciò la camicia. Non potei far altro che ridacchiare

“Non ti credo” lo guardai negli occhi “Tu sbandieri da sempre che credi in Voldemort e le sue pazze idee e ora sei uno di loro, con un problema in meno: Silente” si arrabbiò

“Sei una piccola stupida!” stava per darmi uno schiaffo ma si fermò a pochi cm dalla mia faccia. Col fiato sospeso osservai la mano stringersi in un pugno e riabbassarsi “Sei un’idiota, che ci sto a fare qua a parlare con te!” andò alla porta

“Non sono un’idiota” lo ripresi “Vorrei solo che tu non c’entrassi nulla con la morte di Silente” lui si voltò “Lui era essenziale per noi ed ora…siamo da soli. Harry pare quasi che debba impazzire da un momento all’altro, l’Ordine è nel caos, il ministero non ne parliamo…Se volevate fare un casino ci siete riusciti. Ti assicuro che se colpiste ora, ci ammazzereste uno ad uno senza trovare ostacoli” ci guardammo

“Non voglio morti sulla coscienza. Uno mi basta”

“Come sei nobile ora” lui annuì

“A Malfoy Manor, dalle cucine, c’è un tunnel che porta sino al castello di Voldemort” mi accigliai e lo ascoltai curiosa “Li troverete prigionieri, babbani e via dicendo. Dovrete stare attenti alle trappole, ma il Signore Oscuro si sente tanto potente da non mettere guardie. Se userete la testa, tornerete vincitori. Mio padre è via per qualche giorno e mia madre sarà in capo al mondo su una spiaggia tropicale. Non vi infastidiranno. Farò addormentare gli elfi domestici e così potrete agire senza troppi problemi. Dalle cucine si entra come qua da un quadro. L’unico che non è ritratto. Basta toccare la cornice” io non capivo ma incameravo le informazioni

“E’ una trappola?”

“Io me ne vado non so bene dove. Ti chiederei di venire con me, ma so che non lo farai. Mi evito la domanda quindi. Non sprecate quest’occasione, non ce ne saranno altre”

“Tornerai?” ci guardammo. Sentivo chiaramente che la sua risposta mi avrebbe fatto soffrire

“Dubito” soffrii, e lui se ne andò

COMUNQUE…

  • ...due giorni dopo Voldemort era morto.
  • ...tre anni dopo la morte di Silente tutti i Mangiamorte erano incarcerati.
  • ...diciotto anni dopo la morte di Silente, Lucius Malfoy evase e Draco Malfoy fu trovato morto in Florida.
  • ...quattro anni dopo, a 24 anni, Draco Malfoy junior, dagli occhi verdi e i capelli biondo platino, collocò suo padre nella cripta eretta dal Ministero in onore dei morti nella battaglia contro Voldemort.

  
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