A BENJI., perchè è lei il mio fratellone Kankuro.
Ed è una Baka Neko.
BAKA NEKO
Guardandosi allo specchio, Kankuro rideva dello spettacolo patetico che gli si offriva-un gatto nascosto sotto strati e strati di finzione.
Avrebbe voluto piangere, ma i ninja non piangono.
Kankuro non conosceva il significato di famiglia, perchè le persone attorno a lui avevano troppo paura della vita per aiutare lui a combattere contro la sua.
E si era chiesto più volte che ci faceva un gatto scemo in un branco di sciacalli.
Sorrideva, Kankuro, continuava a sorridere, con l'espressione statica delle sue marionette, per coprire il dolore che lo lacerava dentro.
Avere controllo.
E alla fine, forse, Kankuro avrebbe capito.
Avrebbe finalmente vissuto al meglio le sue nove vite.
Anche i gatti scemi cadono sempre in piedi.