26/09/2010
7 recensioniTra le grinfie di un paio di rosso-oro…
Il cielo color della notte copriva leggero il verde del parco di Hogwarts. Il silenzio assoluto era interrotto solo da sommessi singhiozzi.
Se ci si avvicinava ad un cespuglio appartato di rose rosse, si poteva notare il giovane ragazzo biondo che li emetteva.
“Ma... ma... io non voglio!” Sussurrò implorante Draco Malfoy, mentre una sua coetanea dai folti capelli castani gli legava accuratamente le mani e le gambe.
“Non ti preoccupare amore mio,” Gli mormorò amorevolmente Hermione Granger, “Tu mi ami”.
“Da quando?” Domandò Draco, per un momento più sbigottito che impaurito.
“Da sempre” Rispose Hermione, sorridendogli e carezzandogli una guancia – Draco rabbrividì visibilmente.
“Se ami qualcuno lascialo libero?” Tentò debolmente lui, piangendo.
“Io voglio la tua felicità,” Ribatté Hermione, sistemandosi i ricci disordinati e ribelli, “E te la darò”.
“Guarda che non è necessario.”
Lei lo ignorò e si mise un po’ di rossetto rosso per enfatizzare le sue scarne labbra. Poi si protese per baciarlo.
Draco chiuse gli occhi e sigillò la bocca, ed ognuno dei due – a modo suo – faceva il conto alla rovescia.
Tre... – Pianto convulso di Draco.
Due... – Speranza nascente in Hermione.
Uno... – Preghiera a Salazar Serpeverde di Draco.
BANG – CRASH – PATATUN!
“Ma cosa...?” Strillò Draco.
Hermione Granger era stata scaraventata parecchi metri più in là e giaceva per terra, svenuta probabilmente per uno Stupeficium.
La visione che gli si prospettava, adesso, era uno studente dai capelli impazziti, le iridi verdi e miopi, gli occhiali tondi e uno sfregio sulla fronte. Harry Potter.
Due secondi dopo, si capì immediatamente che voleva fare esattamente quello che aveva intenzione di attuare Hermione.
Draco sospirò di sollievo, “Be’, adesso si ragiona”.
Note dell’Autrice
Oggi AliH è vecchia – “Guardandoti ricordo la mia infanzia,” le sue parole dopo un malinconico sguardo al passato e al mio mirabolante viso fanciullesco – , la stanchezza inizia a farsi sentire, gli anni pesano sulle spalle ingobbite e i soffici capelli bianchi le coprono una fronte rugosa. Ergo ha bisogno di qualcosa per tirarsi su. Tra poco sarò vedova, Sarin, voglio godermi ancora un po’ la tua risata ♥