Ciao. C'è ancora qualcuno qui che mi leggerà? Ho paura di no... comunque sia sono tornata. Il capitolo non è lunghissimo ma l'ho scritto più o meno a scuola quindi di più non m'è venuto. Però vi avverto che non è più ferma la storia. Da adesso inizia un nuovo "ciclo", soprattutto per Bella.

vittoriaKf Ciao tesoro! Si, ci voleva qualche stravolgimento secondo me o la storia sarebbe diventata monotona. Anche questo è un capitolo un pò triste però cambieranno un bel pò di cose, prossimamente! Un bacione!

LadySile Eh si.. la mia mente ha partorito un Edward davvero cattivello. Ma non è tutto come sembra!

hopelove Le tue parole sono sempre importanti per me. E riesci sempre a viaggiare sulla mia stessa lunghezza d'onda e capisci quello che voglio trasmettere e quindi vuol dire che non sono totalmente imbranata! Questo capitolo sarà un pò diverso rispetto al precedente e spero che possa piacerti lo stesso!

Noemina90 Ciao! E benvenuta! Edward qui non sarà presente "fisicamente". Capirai cosa intendo. Comunque graziee!

franci Ciao e benvenuta anche a te! Grazie per i complimenti e scusami per il ritardo!

ChiaraBella Tesoroooo! Come stai? E' una vita che non ci sente! Com'è andata l'entrata a scuola? Comunque io ti ho promesso che ci sarà il lieto fine quindi continua a seguirmi! Un bacione!

Grazie a tutti per le scorse recensioni. Nello capitolo 45 ne ho avute 10 e non so ancora come ringraziarvi. Nello scorso 6 e grazie mille ancora. Anche perché ci sono alcune ragazze nuove.

Grazie alle 340 persone che seguono questa storia.
E grazie mille alle 53 persone che mi hanno inserito tra le autrici preferite.

Buona lettura! 

CAPITOLO 47

BELLA

Sono passati quindici giorni da quando è successo il disastro con Edward. Due lunghissime e dolorosissime settimane in cui non ho fatto altro che pensare a quanto sia stata stupida.
Non sono stata in grado di far nulla. A scuola ero sempre da tutt’altra parte. Ho preso cinque insufficienze, mai capitato! E Edward non c’era mai a scuola. Ho paura che siano già partiti.
Paura… Come se avessi perso la possibilità di salutarlo. È finita. Non voglio più vederlo dopo quello che mi ha fatto. Non me lo meritavo dato che gli ho data tutta me stessa. Ho amato lui più di me stessa. Ho messo la sua vita davanti alla mia. E sono stata ripagata nel peggior modo possibile.
Io non so cosa gli sia passato per la mente. Avrebbe potuto avere almeno un minimo di tatto. È stato crudele fino in fondo.

“Edward… non voglio neppure dirti ciao. Non te lo meriti. No, nient’affatto. Ma volevo dirti con tutto il cuore di andare affanculo! Ti sei preso gioco di me. Perché? Non me lo meritavo. Ti ho dato tutta me stessa. In ogni senso. E sono stata ripagata nel peggiore dei modi. Ma attenzione, voglio farti notare una cosa, io non volevo essere ripagata in qualche modo. Io ti amavo e tutto quello che ho fatto, ogni mia singola scelta, è stata dettata solamente dall’amore che io provavo per te.
Ora non lo so sinceramente cosa sto provando. Ma ti sto pensando. E mi sono ripromessa di non farlo più. Ma è difficile. È dura in tutti i sensi non provare a ricordarti. Da parte mia c’è stato davvero un sentimento che non penso proverò mai più in vita mai. E non so con che forza tu sia riuscito a mentirmi. Mi hai ingannata per bene. E giocava a mio favore il fatto che io avessi una cotta per te già da prima di conoscerti davvero.
Non hai pensato al fatto che il male che hai fatto a me potesse ricadere non quanto su mia sorella, ma su tuo fratello? Lui si sente in colpa nei miei confronti. Lui che non c’entra niente. Non hai speso una sola chiamata per dirmi un qualcosa. Non so neppure io cosa mi aspettassi da te. Certamente non le tue scuse. E ovviamente non ti avrei perdonato nulla. Ok, dovevi partire, però potevi scegliere modo migliore di dirmelo, anche se è stato tutto falso. Avresti anche potuto fingere di voler stare ancora con me e dopo un po’ mi avresti scaricato. E invece nulla. Hai scelto il modo più doloroso per me.
Sai anche cosa mi chiedo ogni giorno? Ogni notte? Se anche se per un solo istante tu mi abbia amata. Ora non so più cosa pensare. E la cosa che più non riesco a concepire è il fatto che io ci ho creduto davvero. Sono stata davvero stupida e cieca a non accorgermi di niente.
Ho sempre osservato i tuoi occhi e se è vero quello che si dice in proposito al fatto che gli occhi siano lo specchio dell’anima, tu non stavi mentendo. Però perché questo tuo comportamento?
Edward vorrei avere qualche risposta.
Vorrei smettere di amarti perché sto soffrendo davvero tanto. E non me lo merito.”

Chiudo il foglio su cui ho scritto, l’ennesimo indirizzato ad Edward. L’ennesimo piegato accuratamente e nascosto nel mio cassetto, sotto al mio intimo, là dove nessuno frugherà mai.
Con il dorso della mano mi asciugo le lacrime che silenziose stanno solcando il mio viso e apro il libro di trigonometria cercando di risolvere qualche esercizio. Domani è l’ultimo giorno di scuola e non ho più bisogno di studiare. Ma voglio fare qualcosa che mi tenga impegnata la mente. Ma quando apro il quaderno alla prima pagina trovo una scritta di Edward. “L’insegnante più bravo e più bello ama la sua alunna preferita.” Tutto circondato da cuoricini. All’inizio rido per il ricordo. Per gli schiaffi leggeri e giocosi che gli ho tirato per avermi rovinato la prima pagina e poi inizio di nuovo a piangere.
Non ci saranno mai più momenti così. Non rideremo più insieme. Ma piangerò. Da sola. E per lui.

20 Giugno

“Auguri Edward. Oggi compi 19 anni. Sei a Seattle.
Chissà con quale bella ragazza ti divertirai.
Chissà chi guarderai con quei tuoi occhi magnetici che mi hanno fatto innamorare.
Chissà se quell’aria da duro ha fatto infiammare anche tutta la popolazione femminile della tua nuova città.
Chissà se anche tutto quello che mi hai detto sul cambiare, sull’essere migliore per me, era vero. Magari anche quella era una bugia per farmi capitolare ai tuoi piedi. Ma lo sapevi benissimo Edward, basta una tua parola. E io sarei stata tua.
Però oggi volevo farti solo i miei auguri. Sono ormai due mesi che sei andato via. E l’unica cosa che cerco di ricordare di te sono quei giorni passati in campagna. Sono stata la ragazza più felice del mondo. E non mi voglio pentire di nulla.
Ciao Edward. Buon compleanno.
Ti amo, ancora. Bella.”

E come un automa chiudo la lettera e la lascio sulla mia scrivania scendendo al piano inferiore dove mi aspetta Jake. Mi ha chiesto di accompagnarlo in periferia a fare non so cosa.
-Ehi, sono pronta.- gli sorrido stanca. Ormai non verso neppure più lacrime ma i miei occhi sono perennemente gonfi. Non riesco a dormire. E l’unico mio passatempo è ormai leggere libri e immergermi in quelle fantastiche storie d’amore e viverle nella mia fantasia dato che in realtà non posso farlo. E pensare che per qualche mese la mia vita era anche migliore di questi personaggi inventati.
-Andiamo!- seguo mio fratello in macchina.

-Ma cosa devi fare?-
-Lo sai che ora lavoro con Sam Uley, e faccio l’idraulico. E ora mi manda in un locale in periferia, non so neppure come si chiama.-
-E perché mi porti con te?- gli chiedo un po’ irritata. Mi da fastidio lasciare casa mia. Mi da fastidio immergermi nella vita reale e rievocare momenti passati insieme a Edward.
-Perché stai sempre a casa. E devi piantarla Bella. Io ti voglio bene. Devi reagire e io ti aiuterò. Fosse l’unica cosa che faccio.- mi dice guardandomi serio. Annuisco e gli stringo la mano che tiene sul volante.
-Grazie. Sei il miglior fratello che si possa desiderare.-

Chiudo gli occhi e mi lascio cullare dal motore dell’auto e dalla musica in sottofondo che trasmettono alla radio. E li riapro soltanto quando sento Jake scuotermi un po’ e avvisarmi che siamo arrivati.
Aprire gli occhi e provare immediatamente un senso di inadattezza e di paura mi fa tremare. Questo posto.
Qui, dove ho conosciuto James. Dove Edward mi ha mostrato la sua vecchia vita, se così la si può definire.
-Ohi Bella addormentata, scendi dai!- mi chiama Jake aprendomi la portiera.
-Si… si…- dico a voce bassa.
Mi aggrappo al suo braccio e lo seguo fino all’entrata. E inizio a ricordare quando qui dentro sono entrata insieme ad Edward…
Dopo che Jake bussa piano qualcuno viene ad aprirci la porta.
-Ciao! Sono l’idraulico della ditta Uley!- si presenta mio fratello con un sorriso.
A me invece mi si ghiaccia il sangue che mi scorre nelle vene quando mi specchio in quegli occhi azzurri e in quel sorriso che non è più genuino come la prima volta.
-Io sono James, un amico di Aro. Prego, entrate.-

Eccoci.. vi ho detto che iniziava un nuovo ciclo...

Bella scrive lettere a Edward ma che non invia. Più che altro sono un suo sfogo personale.
Ma non è questo l'importante. La cosa più importante in questo capitolo è il ritorno di James. Cosa succederà? A voi la parola!

Io spero che ci sia ancora qualcuno che ha ancora la pazienza di seguirmi.

Un bacione a tutti!! <3