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Autore: Gil_Christopher    26/09/2010    2 recensioni
Un ricordo lontano che tornava a galla dal passato.
Guerre e separazioni che avevano solo fatto piangere il cuore di due nazioni.
{Danimarca/Norvegia}
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One day we will be together, again.

 

“Ancora mi sto chiedendo.. se tutto quello che abbiamo passato sia servito a qualcosa.”

 Il profumo della colazione che ci accompagnava fino in cucina.  Me lo ricordo. I volti sorridenti che non mancavano mai. Era un bel sogno. Peccato che non sia durato.

 La tempesta era appena scomparsa lasciando spazio al sole e a un arcobaleno che poteva far invidia anche a un folletto. Non aveva un posto preciso dove recarsi, però non desiderava altro che godersi quel bel giorno in santa pace. Una volta per tutte. Lontano da pensieri ostili che non facevano altro che punzecchiarlo nell’anima. Si fermò un attimo ad assaporare l’aria fresca che lo circondava e a catturare il paesaggio con gli occhi, come se stesse assaporando pure quello. La rugiada che scivolava dagli alberi talvolta finiva nel cadere sui biondi capelli del ragazzo. Quante volte la pioggia lo aveva salvato dallo stato pietoso che talvolta assumeva? O per meglio dire, che la tristezza costringeva ad assumerlo. Camminò per una buona mezz’oretta fino ad arrivare a scorgere la riva di un lago. Si posò silenziosamente sopra l’erba umida, come al suo solito, non curandosene. Quel lago aveva un significato particolare per il norvegese, siccome portava con se un sacco di ricordi. Il fine settimana veniva spesso lì, a immergersi nei ricordi del passato. Osservava insistentemente la superficie dell’acqua, come se fosse attratto da qualcosa. Quando iniziava a fissarla era come se comparissero le immagini del suo passato. Ricordi sia belli che brutti.   

“Nor… non ti preoccupare… resteremo insieme per sempre…”  

Quella volta.. il tuo sorriso non era lo stesso di sempre.
 Ricordo che mi limitai solo ad abbassare leggermente la testa e ad annuire.

 Il giorno dopo vidi solo bandiere gialle e blu.

 
“Eravamo solo intrappolati in bel sogno sai.”


 
Ad un certo punto, alzando la testa, volse lo sguardo verso il cielo, ormai diventato di color  arancione. Era già arrivato il tramonto, forse era meglio rientrare a casa. Un fruscio di foglie e di rami interruppe il silenzio in cui era immerso fino a un attimo fa. Sicuramente era un animale o il vento che si alzava al calar del sole , pensò dirigendosi verso la fonte del rumore. All’improvviso, mentre spostava un ramo che gli istruiva il passaggio, gli apparse davanti una figura ben nota. Troppo nota per lui. Quei capelli come sempre scompigliati, quel sorrisetto che aveva sempre impresso nel volto, peggio di un  timbro impresso su una cartolina e quegli occhi limpidi come il color dell’acqua. Oh sì. Poteva riconoscerlo tra mille, quell’uomo fastidioso che gli stava sempre appiccicato.

“Nor! Allora eri qui! Sono venuto da te, ma non ti avevo trovato in casa..!”
Per un attimo il danese distolse lo sguardo per osservare il paesaggio in cui si ritrovava. Quanto tempo è passato dall’ultima volta che era stato lì? 
“Sai.. sembra la situazione di quella volta..” Sorrise, dicendo queste parole. Ancora quel sorriso falso. Quel sorriso pieno di tristezza che tanto lo irritava. 
“…. Solo che quella è già passata..” Rispose freddamente, portando le mani a contatto con i fianchi. Non aveva proprio intenzione di discutere di quella volta con il diretto interessato. Non aveva nemmeno voglia di ricordare.
“Ehi! Cos’è questa tristezza che circola nell’aria?.. sempre che tu sia triste..” Gli si avvicinò, prendendogli con le dita le guancie e gliele tirò su, formando un sorriso sul volto del norvegese. 
“Così va meglio!” L’unica risposta che ebbe fu una testata in piena nuca. Una lacrima appena accennata comparve nell’occhio del danese, mentre si massaggiava la testa dolorante. “.. mi hai fatto male..!” Assunse una faccia da cuccioletto bastonato, forse per fare un po’ di tenerezza all’altro nordico che invece era rimasto a fissarlo silenziosamente.

Ormai la sera era scesa sul lago, oscurando i due nordici senza che se ne accorgessero. Il danese lo afferrò per le spalle, appoggiandolo a se, mentre indicava con l’indice alzato il cielo davanti a loro. “Uha! Guarda! La prima stella! Esprimi un desiderio!” L’esuberanza che aveva in corpo era proprio da invidiare, però riusciva, non so come, a trasmettere un senso di comando a Norvegia. Lentamente chiuse gli occhi, stringendo le mani all’altro, dolcemente. Il silenzio che li accompagnava in quel momento era quasi magico e l’arietta fresca che si infrangeva nei loro capelli dava un senso di piacevolezza immenso.

 “Vorrei.. solo..”

Un desiderio soffocato dal ricordo di un lontano passato potrebbe mai realizzarsi?

 “Restare sempre con lui…perché lo amo.”

 Affidato alle stelle e sigillato nel pensiero. In quell’istante aveva solo espresso un desiderio vagante che non sarebbe mai arrivato al destinatario.

 Mai.

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Salve gentaglia. Questa è la mia prima fanfiction.. spero che almeno vi sia piaciuta! Amo questo pairing alla follia e infatti, ho sempre sognato farne una su di loro! Il ricordo si riferisce al momento prima della separazione della Norvegia dalla Danimarca. "Il giorno dopo vidi solo bandiere blu e gialle" Qui Nor si riferisce alla bandiera della Svezia, infatti verrà conquistato proprio da lei. In conclusione ho solo da dire che.. emn.. mi piacerebbe avere almeno una piccola recensione. Io intanto incrocio le dita XD
  
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