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Autore: Maruu    26/09/2010    1 recensioni
Nate ed Allie sono migliori amici segretamente innamorati l'uno dell'altro ma senza il coraggio di dichiararsi. Quando Allie decide, finalmente, di confessargli i propri sentimenti, lui le da una notizia sconvolgente: sta per partire per l'Italia. Allie scoraggiata cambia idea e non gli dice niente. Ma cosa succederà se un giorno dovessero rincontrarsi? E se poi all'imbarazzo iniziale aggiungessimo anche un incontro altrettanto imbarazzante?

Avevo quasi finito la spesa, mi mancava solo un'ultima cosa la presi e, tenendola stretta in mano, mi diressi alla cassa quando qualcuno mi venne addosso, cadendomi di sopra.
"Ehi stai attento!" dissi, ancora con gli occhi chiusi, sventolandogli in faccia l'unico oggetto a portata di mano.
"Allie! Sono io! Sono Na... Ehi ma che ci fai con un pacchetto di assorbenti in mano?" E in quel momento mi resi conto di cosa stavo sventolando. Oh mio Dio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardai l’orologio. Erano le 19.30, sarebbero arrivati a momenti ed io stavo ancora trafficando con il mascara e il ciuffo ribelle che non voleva stare al suo posto.

DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

Il citofono: dovevo muovermi. Presi la borsa e vi infilai le chiavi di casa, del motorino ed uno di quegli assorbenti che mi avevano assicurato una di quelle figure da ricordarsi, nel caso ci fosse stato bisogno, non si sa mai! Avevo indossato subito una scarpa ma.. Mancava l’altra, non era nella scarpiera! Girai mezza casa fino a quando la trovai sotto il letto di mio fratello, nelle grinfie di Daphne, il mio cagnolino. Aveva una passione per le scarpe, più che passione le adorava. Le prendeva appena ne aveva l’occasione e le distruggeva mordicchiandole e graffiandole.

“Merda! Molla, molla ho detto! Mi devo muovere, dai Daph!”

Dopo cinque minuti buoni di tira e molla, riuscii a riprendermi ciò che mi spettava di diritto, mentre il citofono squillava all’impazzata.

“Arrivo, arrivo! E quanto a te- rivolsi uno sguardo assassino al cane, che nascose il volto tra le zampe- non ti permettere mai più, hai capito?”

Raccolsi la borsa gettata per terra e scesi le ultime scale più veloci che potessi e immediatamente mi ritrovai di fronte ad un Nate che si sistemava il colletto della camicia azzurra, che non so per quale assurdo motivo, si intonava perfettamente con i suoi occhi. Si girò di scatto, come imbarazzato e mi rivolse un leggero sorriso:

“Stai benissimo, vestita così”

Avevo solamente un vestitino color ambra, non estremamente corto e non estremamente scollato: un normale vestito color ambra! Ma questo non mi risparmiò la figuraccia nel diventare tutta rossa.

“Ehm, grazie. Dove sono gli altri?” cercai di cambiare discorso.

“Per alcuni spiacevoli contrattempi, non sono potuti venire.”

Nella compagnia eravamo almeno in cinque ed era letteralmente impossibile che nemmeno uno di loro non si fosse presentato all’appuntamento.

“Tutti quanti?” chiesi sorpresa.

“Tutti quanti –risponde con un filo di voce- a quanto pare saremo solo io e te”.

Si, ed è proprio questo che mi preoccupa,sai tra me e me.



***



Il locale era quasi deserto e ben arredato: aveva un enorme bancone per il bar e dei tavolini sparsi qua e là. La luce era soffusa e le pareti dipinte di un verde prato: il tutto infondeva un senso di pace e relax quasi innaturale.

“Perché mi hai portato in questo posto?” chiesi intontita, mentre il cameriere ci accompagnava al tavolo prenotato stranamente per due persone.

“ Non abbiamo più quindici anni e di conseguenza non possiamo più andare in dei posti altrettanto squallidi, bisogna rinnovarsi, non credi?” mi rispose con una risatina beffarda.

“Come vuoi tu”.

Mi sentivo lo stesso a disagio, anche se non c’erano altro che due coppiette di fidanzatini, due tavoli più in giù. Nate mi stava osservando e di sicuro aveva notato il mio disagio, perché mi sfiorò la mano e mi rassicurò:

“Tranquilla Allie. E’ solo una cena tra due amici di vecchia data e, per il locale, ti ci ho portata perché si mangia benissimo. Ti piacerà, ne sono sicuro.”

Questa fu come la frase che ruppe il ghiaccio, subito dopo iniziammo a parlare della nostra infanzia, delle nostre giornate ad esplorare le case abbandonate. Ci perdemmo dei ricordi, senza quasi accorgerci che erano le undici passate e che eravamo rimasti solo noi nel locale, e che i camerieri ci stavano guardando con aria estremamente seccante.

Incontrai lo sguardo complice di Nate.

“Meglio andare, ti riaccompagno a casa.” E dopo aver detto di dover fare un salto al bagno (“La natura mi chiama!”), tornò da me per accompagnarmi verso l’uscita.

“Non dovremmo pagare?” lo rimbeccai io.

“Già fatto” mi rispose con un ghigno sulla faccia.

“Cosa? Perché non me l’hai detto? Che ti è saltato in mente di pagare tutta questo da solo?” protestai mentre lui mi spingeva, o meglio trascinava, verso la porta.

“Allie, davvero, non importa. Mi ha fatto piacere.”

“Come no” risposi io ancora un po’ imbronciata.

Camminammo per tutta la strada del ritorno a piedi, perché avevamo deciso di digerire quelle bistecche che avevamo ingurgitato. Eravamo arrivati sotto casa mia che..

BUM BUM

C’era un ragazzo che sbatteva forte i pugni contro il mio portone e urlava: “Bellezzaaa! Fammi salire, così ci divertiamo un po’ assieme!”

Deve essere qualche ubriacone che non ha nient’altro da fare. Ma, avvicinandomi, mi accorsi con enorme disgusto che quello non era un ubriacone qualsiasi: quello era Fred. Sicuramente aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, a tutti può succedere, no?

“Ehi Fred, calmati per favore calmati!” mi avvicinai a lui.

Appena mi vide e realizzò chi ero, mi corse incontro e mi intrappolò con il suo corpo al muro dietro di me. Le sue mani iniziarono a risalirmi la schiena e le sue labbra si insinuarono dentro le mie, violentemente. Cercai di divincolarmi ma la sua presa su di me era più forte.

“La-lasciami” riuscii a dire quando le sue labbra si staccarono dalle mie per scivolare più in giù, ma...

Successe tutto così in fretta che non capii perfettamente e subito. Ora Fred era accatastato a terra con la mani sul volto. E Nate era in piedi davanti a lui con gli occhi colmi di rabbia.

“Non ti azzardare mai pi a toccarla. Mi hai capito?” la sua voce suonava come un sibilo sordo e pieno di odio.

Istintivamente lo presi per un braccio e lo portai davanti al portone, presi le chiavi dalla borsetta e aprii di scatto la serratura e lo spinsi dentro. Fred era più grande e più forte di lui, e non volevo potesse rischiare così tanto.

Chiusi la porta con tre mandate e mi girai lentamente ancora tremante. Nate mi si avvicinò altrettanto piano, incerto e mi strinse in un abbraccio caloroso. Riusciva a trasmettermi tutto: comprensione, protezione, amore. Piano piano mi aiutò a salire tutte le scale, mi fece entrare in casa. Un tepore mi pervase completamente e già mi sentii molto meglio. Ero stanca e ancora scossa da gemiti. Nate mi fece stendere sul divano del salone, con delicatezza e si sdraiò accanto a me. Raccolse una coperta lì vicino e mi coprì interamente, passandomi un braccio sul collo. Mi adagiai sul suo petto così comodo, quasi come un cuscino, e senza dire altro mi addormentai, mentre lui mi accarezzava i capelli che ricadevano sul divano.




Maru's note

Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo, che è come il clou della storia. Infatti si intravede dal comportamento di Nate, un senso di protezione quasi fraterno. Ma Allie cosa penserà a proposito di questa inspiegabile seratina, con tanto di cena romantica?

Come si dice in questi casi, lo scoprirete nella prossima puntata! Grazie per avermi seguito ; )

PS. Sto ancora cercando dei volti famosi e non, che per me rappresentano i due protagonisti, ma sto ancora valutando chi li possa rendere giustizia al meglio; quindi sicuramente già nel prossimo capitolo li vedrete come io me li immagino. Se avete qualche suggerimento, io sono sempre qua! :DD



Ed ora spazio alle recensioni:

d e l i l a h: Sono contenta ti sia piaciuto anche lo scorso capitolo e spero di aver stuzzicato la tua curiosità anche con questo, ma non si sa mai! Ti ringrazio anche perché hai continuato a recensire ogni capitolo, e vedo che segui molto questa storia. Per quanto riguarda il comportamento, ci saranno dei Nate POV che spiegheranno bene il suo punto di vista. Continua a seguirmi! Un abbraccione ; )

Un bacione GRANDE GRANDE dalla vostra

Maru.
  
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