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Autore: LADY_youkai    27/09/2010    2 recensioni
Sono seduto sul divano del suo salotto, mentre cerco inutilmente di buttare giù qualche idea su un foglio praticamente bianco appoggiato sul tavolino di fronte. E lui è qui, accanto a me, che inizia senza alcuna decenza a venirmi in braccio.
Sentire la sua pelle a contatto con la mia mi fa perdere il completamente il senso della realtà...
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Reita, Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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rr

E rieccomi per il vostro sommo dispiacere!!

Ultimamente avevo perso l'ispirazione..o meglio...sapevo cosa scrivere, ma non riuscivo a mettere giù nulla (cosa che mi faceva imbestialire non poco è_é) All'inizio pensavo di scrivere su Ruki e Uruha (che è e resterà sempre il mio pairing preferito *-*) poi però avevo rivisto una foto di Reita e Ruki...è bastata quella per farmi scegliere su chi scrivere XD

Ok! La finisco qui!

Vi lascio a questa ff che, all'inizio l'avevo pensata come a una one shot, ma ora è stata divisa in due ù.ù

Buona lettura *O*


Sinful Skin


Si sono sempre lamentati tutti del fatto che sono il più lavativo del gruppo.

Ed è vero.

Mi limito a suonare e le poche volte che compongo qualche arrangiamento lo lascio a metà. C'è poco da fare: so che Aoi e Uruha sono molto più bravi di me, quindi perché dovrei perdere tempo a fare qualcosa che poi verrà scartato? Mi stupisco delle volte in cui il mio lavoro non viene gettato nel cestino.

Sono lavativo, questo è vero.

Ma avere Ruki che mi si struscia addosso non aiuta di certo a far emergere la mia vena creativa. Sono seduto sul divano del suo salotto, mentre cerco inutilmente di buttare giù qualche idea su un foglio praticamente bianco appoggiato sul tavolino di fronte. E lui è qui, accanto a me, che inizia senza alcuna decenza a venirmi in braccio.

Sentire la sua pelle a contatto con la mia mi fa perdere il completamente il senso della realtà...

L'ho amata dalla prima volta che l'ho toccata. E non dico la prima volta che l'abbiamo fatto a casa mia, quando eravamo ubriachi...no...parlo della prima volta che l'ho abbracciato in segno di amicizia...è sempre stato morbido...

So che odia quando lo dico, ma è la verità: amo tutto di lui. Sentire la sua voce, il suo corpo minuto stretto tra le mie braccia, la sua pelle bianca e vellutata accarezzata dalle mie mani...non ho mai posseduto nulla di più perfetto e prezioso. La volta che gli avevo detto che mi ricordava la pelle di un bambino si è offeso e mi ha sbattuto fuori di casa.

In senso letterale.

Avevo quasi dovuto pregarlo in ginocchio prima di convincerlo a riaprire la porta.

E il suo volto è stata la cosa più bella che io avessi mai visto...stampata la vergogna, un misto di fastidio...penso sia stato allora, che ho iniziato a capire che forse non cercavo la sua presenza per amicizia, ma per altro.

Sento il suo volto sfiorare il mio petto e risalire fino al collo. Senza che io me ne renda conto, me lo ritrovo in braccio, le sue gambe accanto alle mie cosce e le sue mani che afferrano la mia maglia

-Ryo...-

-Taka, devo lavorare-

-Il lavoro dopo...

-Perché le poche volte che sento di produrre qualcosa tu mi interrompi?- Afferri il foglio lasciato sul tavolo e me lo sbatti in faccia, quasi in segno di sfida

-Due frasi sono per te produrre?- Non sono bravo come te, non sono in grado di scrivere quei significati come fai tu. Prendo il foglio e lo metto accanto a me, per poi tornare a guardarti negli occhi subito dopo

-Scusa se ho i miei tempi- Fai una smorfia, io sorriso. Queste tue espressioni sono la chiave per farmi cedere e tu lo sai. Ti afferro una guancia, mi piace schiacciartele

-Fai male!-

-Come sei delicato...- Ti avvicino e ti bacio le labbra -A volte- Tu stai per ribattere, ma non te lo permetto. Ti bacio con più passione e tu ricambi. Ti accarezzo la schiena e premo di più il tuo corpo al mio: non voglio lasciarti andar via.

Tu si sollevi appena, quasi ti metti in ginocchio, ma non lasci mai le mie labbra.


-Io...io non so cosa provo...-

-Che vuoi dire?-

-Non mi bastano questi incontri occasionali-


Sentirti dire quella frase è stato il più bel regalo della mia vita. Non sai nemmeno quanto avrei voluto dirlo io, ma come avrei fatto se tu mi avessi risposto che invece il nostro rapporto doveva restare così? Come avrei potuto reagire? Mi sono sentito onorato quel giorno, sai? So bene che non ti esponi mai per primo in una relazione, ho sperato davvero di essere importante per te.

E a quanto pare, è oosì.

Tocco con le dita la pelle della tua schiena, senza toglierti la maglietta e tu sussulti, mentre le tue labbra si spostano sul mio collo. La prima volta che le ho sentite mie, stavo quasi per morire.

Tu sei la perfezione Ruki.

Sei la mia perfezione. Tutto quello che ho sempre desiderato è racchiuso in questo piccolo corpo e non permetterò a nessuno di portarmelo via.


-Takanori, io...-

-Lo so, ho sbagliato a dirlo, avevamo deciso fin dall'inizio di non farci coinvolgere, però io...io non ci riesco. Pensavo di farcela, ma non è così. Vederti con altri mi fa male, sapere che non sei del tutto mio mi ferisce...-

-Taka...-

-Non devi dire nulla, so che cosa pensi...-


-Aggrappati-

-Cosa?-

-Il lavoro ormai è andato...aggrappati al mio collo- Sorridi soddisfatto: osa solo dire che siamo in ritardo per colpa mia e poi vedi che faccio! Tu fai come ti dico e, quando sei ben saldo, mi alzo con te in braccio

-Che fai?! Mettimi giù!-

-Nemmeno per sogno, adesso andiamo di là-

-So arrivarci da solo!-

-Non lo metto in dubbio- Mi avvio in camera da letto, mentre Koron ci osserva con sguardo interrogativo: scusami, ti rubo per un attimo il tuo amato padrone.


Ti stendo sul letto, accompagnando il tuo corpo sul materasso, mentre le tue braccia non smettono di cingere il mio collo

-Se non mi lasci come fai a sdraiarti?-

-M io non ti voglio lasciare- Sorrido e tu ricambi: a volte sai essere davvero duro e pure offensivo, altre (quelle rare e preziose volte) sai essere dolce e affettuoso.

E mi rendo conto di quanto io sia fortunato ad averti accanto.

Ti bacio, la tua lingua si fa strada nella mia bocca e tocca la mia. La prima volta che è successo ho pensato "Sta succedendo...sto per fare sesso con lui". Allora era solo questo: lo sfizio di qualche giornata monotona, un passatempo...o forse stavo solo cercando di convincermi di questo.

Perché ogni volta che ti guardavo dormire pensavo che cosa fossi tu per me.

Un amico, indubbiamente.

E poi cosa? Uno svago? Un amante? O la persona più importante?

Se sapessi dei miei mal di testa in quel periodo...probabilmente mi prenderesti pure in giro.

Mi guardi malizioso e, dopo avermi fatto sdraiare, ti siedi sopra di me, facendo pressione sul mio inguine.

Forse ne è valsa la pena.


Continua


Ci vediamo al prossimo capitolo~

  
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