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Autore: NoraFairy    27/09/2010    2 recensioni
Questa è il primo racconto che ho scritto. Nasce da un compito in classe (un tema libero), che ha stimolato particolarmente la mia fantasia. Lo pubblico semplicemente per curiosità, per leggere cosa ne pensate...
Ambientata nella Vienna dell'800, in cui una ragazza deve affrontare il Ballo delle Debuttanti
Genere: Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! io sono Eleonora...Questa è il primo racconto che ho scritto. Nasce da un compito in classe (un tema libero), che ha stimolato particolarmente la mia fantasia. Lo pubblico semplicemente per curiosità, per leggere cosa ne pensate...

 

Debutantes' ball

La signora Dawson era in piena crisi, le cameriere tentavano di calmarla, ma ella continuava a percorrere il medesimo tratto si corridoio dicendo, tra un sospiro e l’altro, con voce squillante: - Andrà tutto male! - .

Tutto questo trambusto derivava da un vestito, il quale era troppo lungo per la sua unica figlia femmina che nel giro di poche ore avrebbe dovuto affrontare il Ballo delle Debuttanti, ricorrenza obbligatoria per tutte le ragazze nobili austriache di 16 anni, con il quale coglievano l’occasione di mostrarsi in pubblico per trovare l’uomo ideale da sposare.

Eileen era in camera sua davanti ad uno specchio a guardarsi nel suo vestito troppo lungo per la sua bassa statura, quando la signora Dawson entrò e rivedendo l’abito della figlia esclamò per la centesima volta: - Oh, i miei poveri nervi! -, e rivolgendosi alla cameriera che la precedeva di qualche passo, - Gabrielle? Vada immediatamente dal sarto, gli dica che è urgente! -.

Eileen vedendo la madre così in pena tentò di calmarla.

- Mamma, tranquilla, sistemeremo tutto. Non sono mai successe catastrofi a causa di un vestito! Non c’è succederà niente che potrà nuocere ai tuoi “poveri nervi” -.

Detto questo la ragazza prese la madre sotto braccio e la condusse alla prima sedia che trovò libera.

Sembrava più calma anche se continuava a borbottare frasi incomprensibili.

La giovane ritornò davanti allo specchio a studiarsi: le sembrava di guardare un’altra persona, una donna.

I lunghi capelli corvini acconciati in una crocchia perfetta raccolta in una retina di perle, l’abito bianco con una scollatura a cuore, stretto in vita e che scendeva largo lungo le gambe. La sua pelle chiara era truccata per farla sembrare più grande.

Possibile che la ragazzina che correva come un matta nei giardini del Dawson Manor fosse la giovane donna davanti a lei?

Non si sentiva a suo agio così agghindata e non voleva andare ad un ballo per far vedere che era in età da matrimonio. Non sopportava questa tradizione, le sembrava di essere merce da vendere, ed il mercante era proprio la signora anziana seduta a pochi passi da lei.

Aveva parlato con i genitori di questi suoi sentimenti, ma era riuscita solo a ricavare la risposta: - Le ragazze alla tua età devono trovare un buon partito da sposare, non vorrai vivere tutta la vita pesando sulle spalle di tuo padre!? -.

Con questo la conversazione si era chiusa. Ma Eileen era convinta che si potesse vivere diversamente, senza dipendere da un uomo. Convinzione che però non le risparmiava la partecipazione al Ballo delle Debuttanti.

 

Quando il sarto uscì dal maniero, la signora Dawson potè iniziare a preoccuparsi dei capelli della fanciulla, che a parer suo erano troppo lunghi per rimanere su.

Eileen stava per perdere la pazienza: - Mamma ti prego! I capelli vanno benissimo, possiamo anche andare! -.

Finalmente si avviarono verso il Palazzo di Schönbrunn dove si teneva la festa.

Tutte le ragazze dovevano entrare da una porta secondaria così da poter essere annunciate e scendere una grande scalinata. Arrivate in fondo avrebbero trovato il loro accompagnatore con cui avrebbero ballato il valzer.

Per l’occasione Eileen aveva come accompagnatore un lontano cugino che non conosceva quasi per niente. Nonostante tutto la serata andò a gonfie vele, anche perché la giovane riuscì ad allontanarsi evitando di ballare più del necessario.

Riuscì ad arrivare in giardino in cui non c’era nessuno per il freddo.

Non sentì che qualcuno la raggiungeva da dietro.

- Non vi consiglio di rimanere a lungo fuori se non volete prendere un brutto malanno – disse una voce profonda alle sue spalle.

Sobbalzò e si girò per vedere in faccia chi aveva parlato. Era un ragazzo, poco più grande di lei. Molto alto con i capelli castani e gli occhi verdi, spalle larghe. Tutto sommato un bel ragazzo.

- Oh, scusatemi non era mia intenzione spaventarvi -, disse mortificato vedendo la ragazza allarmata.

- Non dovete scusarvi, ero solo sovrappensiero – affermò con un lieve sorriso. Poi, come se si fosse ricordata in quel momento le buone maniere aggiunse: - Eileen Dawson -. Porse la mano al giovane.

Lui prese la mano della ragazza e chinandosi la portò alle labbra.

- Xavier Kindermann, piacere di fare la vostra conoscenza – si presentò.

Parlarono molto tutta la sera. Non si conoscevano perché la famiglia Kindermann si era da poco trasferita a Vienna e avevano accolto l’invito al ballo come un modo per conoscere altre famiglie, e perché no? Trovare una brava ragazza ricca con cui far sposare il loro figlio maggiore.

Ballarono per il resto della serata, sotto gli occhi attenti di una signora Dawson tutta emozionata che camminava per il salone lussuoso chiedendo notizie sul giovane che sembrava incantato dalla sua piccola.

I due ragazzi si divertirono molto insieme, scoprendo i molti interessi che avevano in comune.

Prima che la festa finisse si appartarono, dove la madre di lei non poteva scrutare ogni loro mossa, per salutarsi.

- Davvero un splendida serata, è stato un piacere avervi conosciuto – disse la ragazza sorridente inchinandosi lievemente.

- Il piacere è stato mio! – esclamò Xavier guardandola.

Eileen notò una strana espressione nel viso del ragazzo, ma non riuscì ad interpretarla e la considerò come un’allucinazione dovuta alla stanchezza.

Furono pochissimi istanti.

Xavier era piegato su di lei e la mordeva sul collo. La fanciulla non riuscì neanche a realizzare che quel normalissimo ragazzo le stava succhiando sangue dalla giugulare che svenne.

Da quella sera Eileen Dawson non fu più la stessa, amici e parenti non la rividero mai, nonostante le ricerche disperate.

I Kindermann e la nuova arrivata in famiglia si trasferirono e nessuno riuscì a rintracciarli.

 

Nora's Corner

Come vi è sembrato? Lasciate un commento per dire la vostra! ....Grazie per aver letto il racconto ^^

 

04/07 - Torno dopo un bel pò di tempo per rispondere alle vostre recensioni:

secretdiary: Ciao! Impicciati pure nella mia firma, senza problemi XD. Comunque sia grazie per i complimenti, ma non credo la continuerò perchè e nata come un semplice tema a scuola, ma non si sà mai, se mi verrà l'ispirazione... Grazie anche per aver inserito la storia tra quelle da ricordare^^

Laudica_2204: Grazie anche a te, sia per i complimenti che per i consigli. Se avrò tempo cercerò di arricchire la FanFiction con qualche dettaglio in più ^^

   
 
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