Tutto quello che leggete in questa One Shot é realtá. Naturalmente i fatti sono modificati di poco.

Scheiss Liebe

-Devo andare a dormire..- sussurró

- Si.. si bravo, va via.-

- Non piangere per me, non lo merito; Non merito le tue lacrime..-

Un abbraccio sincero, prima di lasciarmi camminare nella direzione opposta alla sua.

- Isa..- mormoró facendomi bloccare di colpo

- mmh?..- chiesi non riuscendo a parlare

Le mie guancie ormai arrossate e bagnate, le mie spalle scosse da leggeri singhiozzi.

- Ti amo..- ammise semplicemente prima di andare via.

In America.

When you´re gone the pieces of my heart are missing you..

- 11 agosto..- sussurrai piú a me stessa che alla mia amica.

Osservai l´orologio e sorrisi malinconica, l´aereo doveva essere appena partito.

- Ehi, ma che hai? sembra che tu non abbia chiuso occhio..-

- Infatti..- ammisi passandomi svogliatamente la mano sulla faccia - Allora? Studiamo?- chiesi cercando i miei libri e appunti di filosofia.

- Manca poco all´esame ed io non so nulla..-

- No Isa, non mi va di studiare con te cosí. Usciamo, ti compro un bel cornetto pieno di cioccolata..- propose aggiustandosi il Top scollato.

Non feci opposizione, non mi andava.

E forse uscendo mi sarei distratta.

- ... Ne vogliamo parlare?- mi chiese dopo qualche minuto di silenzio

La guardai sentendo le lacrime spingere dolorosamente per cadere nuovamente dai miei occhi.

Non potevo piangere.

Non Dovevo.

- Allora?- mi incitó dolcemente accomodandosi ad un tavolino di un locale sulla Susannenstraße.

Uno dei posti piú squallidi di Hamburg a mio parere.

- É partito- mormorai semplicemente scrollando appena le spalle.

Lei sapeva di chi parlavo, lo aveva conosciuto qualche mese prima, quando tra di noi non c´era ancora nulla.

- Ieri l´ho visto per l´ultima volta , e abbiamo parlato..-

Charlie sospiró e lasció che riprendessi un minimo di autocontrollo prima di continuare - mi ha detto che mi ama..- sorrisi ironica.

- Che bastardo..- strinse i pugni. Se prima lo considerava dolce adesso lo odiava da morire. Diceva che mi stava prosciugando completamente. Ogni giorno di piú.

- No, non lo é..- lo difesi prontamente.

Ma sapevo che era cosí.

Sapevo che non dovevo credergli quando mi parlava, che non dovevo pensarlo, che non dovevo stare alla sua mercé.

Ma io ero innamorata (se "amore" era la parola adatta in questo caso).

A tal punto da diventare una sorta di amante

A tal punto da credere alle sue parole

A tal punto da calpestare i sentimenti di un´altra, per essere sua.

- E la sua ragazza? Lo sa..?- appunto.

Piccolo dettaglio che non passava tanto inosservato. William si era fidanzato qualche mese prima che succedesse l´inevitabile tra di noi.

- No, non credo proprio..-

- Non ti aveva promesso che l´avrebbe lasciata?- chiese Ironica.

- Lo fara..- farfugliai abbassando lo sguardo, ma i miei tentativi di autocoinvincimento furono tutti vani.

Mi aveva detto che mi amava il giorno prima della partenza. Ed ero quasi sicura che quelle parole non pesassero per lui quanto per me.

Lo aveva detto anche a lei?

Avevo provato a dirgli piú volte che non ero d´accordo, che lo volevo tutto per me, che ero Gelosa, che non potevo condividerlo perché non ero una puttana.

Ma lui se ne fregava. Gli bastava una parola dolce, da manuale, per farmici ricascare.

- ho bisogno di sapere la veritá, non posso crederti se non me lo dici-

- Che vuoi sapere..?- il suo tono risultó annoiato.

Non era la prima volta che affrontavamo l´argomento.

- Se sono piú importante io.. o lei..- strinsi i pugni in attesa di una risposta.

- Senti Isa, te l´ho gia detto che sono in una situazione di merda. Non posso scegliere, non adesso che parto per l´america. Non avrebbe senso..- spiegó tranquillo.

- Scegliere?- lo fissai sconcertata - Guarda che non sono merce sul mercato. Sai cosa ti dico? Parti, parti e va a fanculo!- strattonai il braccio per farmi mollare.

Qualche passo dopo peró il senso di colpa mi assalí. Era colpa mia? Forse.

- will..- sussurrai voltandomi - hai ragione, sono una stupida. Non sono nelle condizioni di poter dettare legge.- mi avvicinai nuovamente - Non riesco a stare arrabbiata con te- ammisi facendomi

timida timida. - Neanche io piccola, é tutto ok..- sorrise dolcemente.

Poi le sue labbra sulle mie. Per l´ultima volta.

- che devo fare?- le chiesi disperata finendo il mio caffé

- Solo aspettare e cercare di non pensarci.- mi guardó sinceramente afflitta - Davvero Isa, non ti ho mai vista cosí ed é uno strazio perché non posso aiutarti purtroppo.-

Sorrisi appena - Grazie Charlie, va tutto bene davvero, adesso sto meglio..-

Lasciai che mi riaccompagnasse a casa qualche ora piú tardi - A domani- mi accarezzó i capelli e poi sparí tra la folla dentro la metro.

Entrai in casa e mi misi seduta sul sofá lasciando che la tristezza si impossessasse ancora una volta di me.

Do you see how much I need you right now?

Volevo solo che non fosse mai esistito, che quel maledetto giorno non l´avessi mai incontrato.

Avevo forzato il mio cuore ad essere freddo contro le sue lusinghe, fin quando non avevo ceduto, sentendo le sue labbra premere dolcemente contro le mie

E adesso ero in un dolce limbo che mi stava divorando.

Che cosa sarebbe cambiato da li ad un anno?

Tutto

Come mi sarei comportata quando lo avrei rivisto?

Non lo sapevo.

- Ti odio..- mentii lasciandomi cadere tra i cuscini del mio divano bianco.

Sembrava stessi sprofondando. E qui, nessuno a tendermi la mano.

É questo L´amore?

Una lenta e dolorosa tortura?

Sai cosa penso?

Penso che non avevi il diritto di prenderti il mio cuore e la mia mente e portarli via con te.

Non dovevi riempirmi la testa delle tue bugie.

Non dovevi andartene, non ora.

Did someone break your heart inside? you´re in ruins..

E sai cosa? Voglio dimenticarmi di te.

Guardarti in faccia e dirti che sei uno stronzo.

Ma sono sicura che se dovessi rivederti le uniche parole che riuscirei a dire sono proprio quelle che mi hai sussurrato prima di abbandonarmi

- Ti amo.-

Tutto ció che ho scritto lo dedico a me e a te, l´errore piú stupido che potessi fare.