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Autore: itsasiaJ    29/09/2010    3 recensioni
Wendy Taylor è una ragazza diciassettenne senza un padre che frequenta la Arthur L. Johnson High School insieme alla sua migliore amica Alyson Walker,il suo migliore amico Nicholas Jerry Jonas e l’unico ragazzo con cui ha passato tutta la vita ad odiarsi profondamente,Joseph Adam Jonas.
Se vi ho incuriositi entrate e leggete ..=)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo venti.
Wendy tamburellava nervosamente le dita sulle sue ginocchia. Era seduta sugli scalini dell’ingresso,e continuava a roteare gli occhi per osservare il cortile della scuola in ogni minimo dettaglio. Joe ancora non si decideva ad uscire da quella porta e dirle come era andato il test. Qualche minuto dopo il ragazzo le posò la mano sulla spalla e Wendy trasalì.
-Allora Joe?-
Gli chiese mordendosi il labbro. Lui scosse la testa e sospirando si sedette sullo scalino accanto a lei.
-Joseph io …-
-Mi dispiace Wendy-  La interruppe il ragazzo –Ma dovrai sopportarmi per tutta l’estate perché questa sembra una bella B-
Wendy tirò un sospiro di sollievo e prese il test dalle mani di Joe.
-Si Joseph,è lei. E una vera B. E’ la tua prima B. Di niente-
Aggiunse infine la ragazza sbattendo le palpebre.
-Io te lo avevo detto che capisco in fretta con il gioco del piccolo chimico-
Wendy sospirò,poi scoppiò a ridere.
-Allora il tuo unico problema è che il professore di chimica è un maschio?-
Lui le bacio la spalla.
-No. Il mio unico problema è che il mio professore di chimica non è sexy come te. Comunque,adesso credo di dover fare qualcosa per ringraziarti-
-Del tipo sparire?-
Rispose Wendy sarcastica.
-No,a quello non sono ancora arrivato,ma penso la mia sorpresa ti farà ugualmente piacere-
Disse prendendola in braccio.
-Una macchina del tempo per cancellare il momento in cui mi sono innamorata di te?-
Joseph le tappò la bocca.
-E dopo questa affermazione hai finito di aprire bocca per tutta la giornata-
Wendy scoppiò a ridere e Joe la fece scendere soltanto quando arrivarono davanti il suo armadietto.
-Wow Joe,il tuo armadietto. Dico davvero,mi piace. E’ molto nel tuo stile-
Joseph alzò gli occhi al cielo.
-Wendy… La sorpresa,è dentro l’armadietto-
Lei gli sorrise e Joe astrasse dall’armadietto due biglietti.
-Ti prego Joe,ti prego. Dimmi che non sono per una partita di basket perché altrimenti ti infilo la testa nell’armadietto-
Gli disse Wendy guardandolo male.
-No,sono per il ballo Wendy. Giuro-
Wendy li prese in mano e sorrise.
-Grazie. E’ stato un pensiero … Dolce,calcolando che è uscito dalla tua testa-
Joe abbassò lo sguardo,poi chiuse l’armadietto.
-Wendy,è il mio primo ballo-
La ragazza rimase a fissarlo per dei secondi,poi si appoggiò all’armadietto.
-Wow. E perché?-
-Perché non ho mai avuto una ragazza con cui andarci-
Wendy sospirò.
-Quindi,io sono davvero la tua ragazza?-
Lui le sorrise.
-Calcolando che ti amo,che ho imparato a fare sesso solo con te e che sono geloso… Si,credo che tu sia la mia prima ragazza-
Wendy unì le braccia dietro il suo collo.
-Ti amo Joseph Adam Jonas-
-Ti amo anche io. Lo hai mai detto a qualcun altro prima di me?-
Lei scosse la testa.
-Tu sei il primo,Joe-
-Lo giuri?-
-Lo giuro sulla mia piastra-
Disse scoppiando a ridere.
-E un giuramento importante?-
Lei gli sorrise.
-Molto,calcolando quanto ci tengo. Anzi,credo di tenere più a lei che a te-
Joe alzò il sopracciglio sinistro.
-Stai dicendo che sono meno importante della tua piastra?-
-Tutti sono meno importanti della mia piastra Joseph-
Lui le sorrise.
-Wendy,possiamo parlare?-
La ragazza si voltò e vide Ally dietro di lei,con i lunghi capelli raccolti in una coda e la camicetta lilla che lei le aveva regalato al suo ultimo compleanno. Joseph la tirò a se per i fianchi e le diede un bacio sui capelli,poi si allontanò senza dire nulla.
-Wendy,che diamine stiamo combinando?-
Urlò Ally agitando le mani.
-Io ci sono sempre stata per te. C’ero quando alle elementari dovevo difenderti da Kevin e dai suoi scherzi,c’ero quando l’anno scorso Martin ti ha lasciata e c’ero quando tuo padre si è rifatto vivo dopo diciotto anni. E tu ci sei sempre stata per me. Ci sei stata quando mi prendevano in giro per le mie orecchie in quinta elementare e c’eri quando dovevo recuperare qualche insufficienza. Vogliamo davvero mandare a puttane dodici anni di amicizia? Siamo sempre state io e te,fin da quando eravamo alte come due puffi-
Continuò Ally accompagnando al frase con un gesto della mano.
-Alcune volte litighiamo,è vero,ma semplicemente perché siamo due teste calde che vogliono sempre avere ragione. Ci vogliamo bene come due sorelle,e forse anche di più. Ed è inutile che ci impegniamo ad avercela l’una con l’altra,perché non ci riusciremo mai-
Ally terminò il discorso facendo un lungo sospiro,poi incrociò le dita.
-Io devo chiederti scusa. Hai ragione,alcune volte sembra che il mondo giri solo e soltanto intorno a me,quando invece non è così. Ma lo sai come sono fatta. Stupido orgoglio!-
Esclamò  Wendy scoppiando a ridere.
-Vedi che non riusciamo ad arrabbiarci l’una con l’altra?-
Wendy annuì,poi mostrò i biglietti del ballo all’amica.
-Wow,Joe sta facendo le cose in grande. Divertitevi-
Esclamò Ally sorridendo.
-Tu non vieni?-
L’amica scosse la testa,agitando la coda in cui raccoglieva i capelli.
-No,ho già ricevuto degli inviti,ma non andrò. Mi sdraierò sul mio divano e guarderò un bel film strappalacrime. Lo sai che comincio a piangere già dalla sigla iniziale-
Wendy scoppiò a ridere e annuì.
-Mi aiuteresti con il vestito?-
-Mia cara,non si rinuncia mai a del sano shopping e a del sano sesso-
Wendy sospirò alzando gli occhi al cielo.
-E comunque,tanto per chiarire è,io non ero alta come un puffo. Non lo sono mai stata-
Disse Wendy agitando la mano.
-Si,cara mia,solo che non lo ricordi-
Wendy continuava a negare,mentre Ally si divertiva a mandarle frecciatine. Quando nel pomeriggio Wendy arrivò a casa Jonas,si accorse che Nick era sdraiato sul divano intento a giocare a quegli stupidi videogiochi che gli avevano atrofizzato del tutto il cervello. Andò in cucina a prendere una Red Bull,poi tornò in salotto e si sedette accanto a Nicholas.
-Ci vai al ballo?-
Gli chiese la ragazza. Lui scosse la testa.
-Perché?-
-Perché non mi va- Rispose il ragazzo –Resterò qui a fare non so cosa-
-Perfetto,allora devi portarci Ally-
Nick sbarrò gli occhi e spense la TV.
-Perché dovrei?-
Wendy sbuffò e bevve un sorso dalla lattina.
-Perché lei non vuole andarci e tu nemmeno:siete fatti per andarci insieme-
Nicholas scoppiò a ridere per il ragionamento storpiato dell’amica.
-Sarai anche la più intelligente tra noi,ma alcune volte mi superi davvero in stupidità-
Esclamò il ragazzo.
-Fottiti Jerry-
-E se dovessi accompagnarla,cosa ci guadagnerei?-
Le disse poi sorridendo.
-Un calcio alle gengive se non la smetti di provarci con la ragazza di tuo fratello,cioè la sottoscritta-
-Ufficialmente non lo sei ancora-
Disse  Nicholas sbuffando.
-Certo che lo sono. Detto questo chiuso discorso e tu accompagnerai Ally al ballo. E non replicare per altrimenti giuro che ti lavo nella benzina e ti asciugo con il fuoco-
Lui le sorrise.
-Che cosa dolce Wendy-
Esclamò il ragazzo poggiando la testa sulle gambe di lei. Wendy cominciò a giocare con i suoi riccioli,li accarezzava lentamente e li intrecciava tra le dita.
-Ecco che non posso lasciare sola la mia ragazza che subito ci prova mio fratello. Nick,Wendy è proprietà privata ormai. Anche se lei tiene di più alla sua piastra che a me-
Wendy scoppiò a ridere sotto lo sguardo confuso di Nick.
-Cos’e adesso questa storia della piastra? Che gioco erotico vi siete inventati stavolta?-
Chiese Nicholas sconvolto.
-Nessun gioco erotico Nick. E’ un dato di fatto-
Rispose Wendy guardandolo male.
-Si. C’e il fatto che valgo meno di una piastra,sai non credo che te la perdonerò facilmente-
Disse Joe scoppiando a ridere.
-Ok piccioncini,io vi lascio. I bisognini di Elvis mi chiamano,mio Dio è più impegnativo di una fidanzata. Ci vediamo dopo,ah,Joseph,avete casa libera. Vi chiedo solo di non farvi vedere dai vicini-
Detto questo Nicholas prese il guinzaglio e si avviò in giardino. Joe si avvicinò a Wendy sul divano e lei cominciò a baciargli il collo.
-Mi piace quando fai tutto da sola Wendy-
Esclamò Joe. Wendy si morse il labbro e cominciò a mettersi sopra di lui.
-Aspetta,vuoi farti perdonare l’affermazione sulla piastra?-
Le chiese Joe. Lei annuì sorridendo.
-Si Joe,dimmi che devo fare-
Gli sussurrò Wendy all’orecchio.
-Non devi fare niente,giuro che faccio tutto io-
Le disse Joe baciandola e facendola alzare dal divano. Andò in cucina e prese della panna dal frigo,poi portò Wendy in camera sua e la fece sdraiare sul letto.
-Vuoi farmi diventare un bignè Joseph?-
Urlò la ragazza scoppiando a ridere. Lui la zittì con un baciò,poi,molto lentamente,le sfilò la maglietta.
-Adesso si inizia a fare sul serio Joseph Adam Jonas-
Gli disse mordendogli l’orecchio. Lui riprese a baciarle la pancia,poi si soffermò sul seno e le slacciò il reggiseno. Wendy dal canto suo era molto più veloce,finì di slacciare la camicia a Joseph,poi passò ai  jeans e si soffermò sui suoi boxer. Glieli sfilò lentamente,e Joe fece lo stesso con la gonna e le mutandine della ragazza. Prese la panna dal comodino e iniziò a spruzzarla sulla pancia di Wendy,poi,molto lentamente,cominciò a leccarla via tenendo la ragazza per i fianchi. Wendy emise un gemito soffocato,poi percepì dei brividi lungo la schiena.
-Allora,è così male essere un bignè?-
Le disse Joe sorridendo. Lei sospirò e scosse la testa. Joseph spruzzò dell’altra panna sul suo collo,poi si avvicinò e con la lingua rimosse la panna anche da lì. Riscese lentamente baciandole tutto il corpo,poi le mise della panna sul linguine,e passandovi con la lingua si accorse di come il respiro di Wendy cominciasse a velocizzare.
-Ok Joe,lo ammetto,comincio ad eccitarmi sul serio-
Le disse la ragazza sotto di lui. Joe non l’ascoltò e spruzzò della panna su un fianco della ragazza,assaporandola poi con la punta della lingua molto lentamente. Wendy irrigidì la schiena,mentre Joe tutto il resto.
-Per questa volta è andata così Joe,ma la prossima lecco io-
Esclamò Wendy sorridendo. Joe le tappò la bocca con un bacio e delicatamente penetrò dentro il corpo della ragazza. Cominciò a spingere lentamente,mentre Wendy diede il via e numerosi e lunghi sospiri. Lo baciava sul petto,e il ragazzo continuava a velocizzare sempre di più i movimenti,fino a quando per il piacere che provava,Wendy cominciò ad urlare.
-Puoi fare tutto il rumore che vuoi,tanto siamo soli-
Le sussurrò Joe ad un orecchio. Diede delle ultime spinte e Wendy chiuse gli occhi per il grandissimo piacere. Joe le si allungò accanto,stremato,cominciando ad accarezzarle i capelli.
-E’ bello-
Esclamò Joseph.
-Che cosa?-
-Fare l’amore-
Wendy sorrise.
-E’ diverso-
Aggiunse poi il ragazzo.
-Diverso da cosa?-
Chiese Wendy sorridendo.
-Diverso da tutto. Tutto quello che ho fatto finora-
-A me è piaciuto farlo con la panna,ma la prossima volta è il mio turno Joe-
Il ragazzo scoppiò a ridere.
-Per me non ci sono problemi,credimi-
Per un po’ i due ragazzi rimasero in silenzio,perdendo i loro sguardi oltre il vetro della finestra. Il sole cominciava a tramontare,e dipingeva di arancione le lenzuola. Wendy sorrise di colpo senza un perché,stringendosi al petto di Joe.
-Perché sorridi?-
Le chiese il ragazzo cercando di guardarla negli occhi. Wendy scosse la testa.
-No,niente. E’ che sono contenta che sta per finire un’altra giornata passata in tua compagnia. Mi piace pensare che domani si ricomincia daccapo. Perché tu ci sarai domani vero Joe?-
Lui la baciò sul collo,poi salì lentamente fino alla bocca.
-Io ci sarò domani,ci sarò dopodomani,tra un settimana,tra un mese,tra due anni… Io ci sarò sempre Wendy,perché senza di te… Beh,sinceramente senza di te non saprei che farmene nemmeno di me stesso-
Wendy sorrise e gli baciò la spalla,stringendosi di nuovo al suo petto. Non pensava si sarebbe mai sentita dire quelle parole,ma soprattutto non avrebbe mai pensato che sarebbe stato proprio Joseph a dirgliele.
Capitolo Ventotto.
Due pomeriggi dopo lei e Ally si recarono a Beverly Hills per fare del sano shopping,come lo chiamavano loro. Beh,magari non tanto sano visto che davano praticamente fondo alla carta di credito,ma questa volta era una buona causa. Dovevano trovare un vestito per Venerdì sera e cominciarono a vagare per la chilometrica via ricca di negozi già verso l’ora di pranzo. Le due amiche camminavano a braccetto,fermandosi ogni tanto ad analizzare con cura maniacale qualche vetrina di Valentino o Dolce&Gabbana. La moda italiana era una vera passione.
-Non è fantastico che alla fine Nick ti abbia invitato al ballo?-
Le chiese Wendy sorridendole.
-Tu non lo trovi strano?-
-Perché dovrebbe?-
Ally sbuffò.
-Non lo so se dovrebbe esserlo però… Lo è-
Concluse Ally socchiudendo gli occhi. Nemmeno lei era sicura del suo ragionamento.
-Ascoltami Ally:Lui ti ha invitato,tu ti fai bella,noi quattro andiamo al ballo. E’ facile come ragionamento,ma se vuoi ti faccio un disegnino-
Esclamò Wendy scoppiando a ridere.
-Lascia stare i disegnini Wendy,che matita e gomma non sono mia stati il tuo forte. Piuttosto,qual’e il tema di quest’anno?-
Domandò Ally guardandosi intorno.
-Casinò. Las Vegas amore mio-
-Wow,è una cosa seria. Io punterei su uno stile casual,magari Sexy,però non volgare. E tante scollature. Oh si baby,parecchie scollature-
Wendy rimase a fissarla.
-Ally,mio Dio,non ho capito un accidenti di ciò cha hai detto. Perché non ti decidi a fare pace con il tuo cervello?-
Ally sbuffò.
-Era gergo tecnico mia cara. Volevo parlare come una professionista-
-Perché invece di parlare non andiamo a comprare? Le mie mani fremono,i soldi spingono nel portafogli e ci sono tanti vestiti adorabili che invocano il mio nome e aspettano solo di venire indossati da me-
Urlò Wendy girando su se stessa. Ally le sorrise e insieme cominciarono ad entrare in ogni negozio possibile e inimmaginabile che si trovavano davanti:Dopo sole poche ore,avevano tra le mani buste di ogni tipo di marca,dalla più raffinata alla più sportiva. Si sedettero su una panchina,cercando sollievo dal peso dei loro stessi acquisti.
-Ecco,lo sapevo. Papà mi ucciderà. Ho quasi consumato la carta di credito e per di più non abbiamo ancora trovato il vestito-
Wendy sbuffò.
-Tu morirai per mano di tuo padre,io per colpa della stanchezza. Sono sfinita. Sai,non sembra,ma fare shopping è meglio della palestra. Infila,svestiti,prova,esci,entra,paga,dove ho messo la borsa?,Oh,mi scusi era occupato,corri a infilarti nell’ultimo camerino libero-
Wendy concluse la sua lunga lista facendo un grande respiro.
-Dove vogliamo andare adesso?-
Chiese Ally sorridente.
-Non credo che i miei piedi mi perdoneranno ma… Che ne dici di Dior?-
Ally annuì e si alzò di scatto dalla panchina dove era seduta.
-Andiamo-
Disse poi porgendo la mano all’amica.
-Oh io vorrei Ally,davvero,ma la forza di gravità mi trattiene seduta su questa comoda panchina-
Ally sbuffò di nuovo.
-Alza quel bellissimo culetto che madre natura ti ha donato,per la gioia di Joseph e di tutti i maschi della nostra scuola e che incontri per strada,e andiamo a trovare un vestito decente che sia adatto a noi-
Poi la strattonò per il braccio,costringendola ad alzarsi. Wendy la seguì sbuffando per tutto il tragitto.
-Senta signorina Taylor,è stata sua l’idea del ballo,quindi adesso non si lamenti,o vogliamo andare nude?Per la gioia di Joseph-
Entrarono dentro il negozio e furono subito avvicinate da due commesse,entrambi sulla trentina e con un sorriso fastidioso sulla faccia.
-Ma non gli fa male la mascella dopo un po’?-
Sussurrò Wendy all’amica. Aly alzò le spalle e Wendy si guardò intorno curiosa. Puntò lo sguardo su un fantastico abito  in bella vista,di colore oro e bianco. Lo avvicinò,e vi fece un giro intorno,immaginandolo addosso a lei durante il ballo. Oh si,non era lei ad aver trovato il vestito. Era il vestito ad aver trovato lei.
-Questo è dell’ultima collezione. E’ molto costoso,ma se vuole le prendo la sua taglia-
Le disse la commessa avvicinandola. Wendy la guardò molto,molto male,tanto che se solo ne avesse avuto i poteri,l’avrebbe ridotta  in cenere con lo sguardo.
-Guardi che questa E’ la mia taglia-
Urlò la ragazza cercando di non aggredire la donna. La commessa arrossì.
-Allora venite,vi porto nei camerini-
Le due amiche presero ogni genere di vestito che si trovarono davanti nel loro tragitto al camerino,e mentre Wendy provava il suo Dior dorato,le squillò il cellulare.
-Wendy,il cellulare-
Urlò Ally appoggiata al camerino,attendendo che l’amica ne uscisse.
-Rispondi tu,tanto sono sicuramente o Joe,o mia madre,ma calcolando che mamma sapeva che ero qui… Deve essere Joe-
Ally sbuffò e prese il telefono dell’amica dalla borsa,rovistando tra le altre cose. Lo prese dal fondo del taschino e rispose.
-Pronto?-
-Ehi piccola,stai comprando dell’altra panna?-
Ally cercava di trattenere una risata.
-Joseph…-
-Dimmi-
La ragazza scoppiò a ridere.
-Sono Ally,l’amica. Sai quella piccolina,bionda e con gli occhi chiari,che aveva una cotta per te?-
Joe scoppiò a ridere.
-Sisi,certo che mi ricordo di te. Mi sembra che ci conosciamo da diciannove anni più o meno,da quando hai cominciato a dire mamma,papà e stronzo-
Ally sorrise.
-Si,stronzo era tutta per te. Non è dolce?-
-Non proprio-
Ally sorrise.
-Comunque grazie per avermi illustrato la vostra vita sessuale,dico davvero. E’ carina l’idea della panna. Strana è,per carità,ma è adatta a voi due e alla vostra perversione-
-Dov’è Wendy?-
Chiese Joe serio.
-E’ in camerino. Si sta facendo bella per te-
-Ally,vaffanculo-
Urlò Wendy uscendo dal camerino.
-Oh,Joseph,dovresti vedere quanto è carina. Ha addosso un vestito che è pazzesco-
Wendy la guardò male e Ally le sorrise.
-A me non interessa il vestito. A me piace quello che c’e sotto,il vestito-
-Cazzo Joe,ringrazia che Wendy non può sentire,altrimenti sarebbe già lì con un paio di forbici e un barattolo-
Wendy prese il cellulare dalle mani dell’amica.
-Ok Joe,l’hai sconcertata abbastanza. Dimmi cosa vuoi-
-Si Wendy,sto benissimo,grazie per avermelo chiesto,e ti amo anche io. Comunque ero passato a casa tua e non c’eri,così ti ho chiamata. I cellulari non servono solo per specchiarsi durante l’ora di ginnastica sai?Hanno tante altre funzioni che dovresti provare-
-Sono a fare shopping Joe-
-Dove?-
Wendy sbuffò.
-Siamo da Dior-
-Rodeo Drive?-
Wendy annuì.
-Posso venire a trovarvi,o mi lanci qualche acquisto in faccia?-
Wendy scoppiò a ridere.
-Non dovrebbe dispiacerti essere colpito in faccia da un paio di Prada tacco quindici-
-Forse no,però sai… Fa male-
I due scoppiarono a ridere.
-Comunque puoi venire Joe. Se vuoi-
Il ragazzo sorrise.
-Aspettateci lì davanti-
Wendy socchiuse gli occhi e Joe attaccò la chiamata.
-Ally,perché ha detto “Aspettateci”?-
L’amica sorrise e le prese il telefono dalle mani.
-Forse perché porterà anche quei coglioni dei suoi fratelli,ma a noi adesso non importa. Sei davvero un amore con questo vestito,farai eccitare milioni di ragazzi,ma adesso te lo sfili e facciamo a cambio di turno. Forza-
Wendy le fece la linguaccia e dopo cinque minuti aveva già il vestito tra le mani,e seduta sulla poltrona fuori il camerino aspettava pazientemente l’amica. Quando entrarono Nick,Kevin e Joe,Ally si stava provando il decimo vestito.
-Ancora dieci minuti e vi davamo per disperse-
Urlò Joe sedendosi accanto a Wendy. La ragazza sbuffò.
-Ally si sta provando il decimo vestito. Le stanno tutti divinamente,ma nessuno la soddisfa-
Nick si mise a ridere.
-Siete donne. Non vi soddisferà mai nulla-
Wendy lo guardò accigliata.
-Ok,cosa vuole dire con questo,signorino Jonas?-
-Che voi donne siete incontentabili-
Rispose Kevin sorridendo.
-Non è vero. Guardate me per esempio:potrei avere chi voglio,ma mi accontento di Joseph-
Il ragazzo la guardò male.
-Adoro il modo in cui mi dimostri che mi ami da impazzire Wendy-
Lei gli baciò la guancia e lui le mise il braccio intorno alle spalle.
-Ok sottospecie di amici,sto per uscire dal camerino,ditemi che ne pensate-
Urlò Ally da dietro la tenda. La spostò lentamente e uscì dal camerino con un bellissimo abito azzurro senza spalline. I quattro rimasero a fissarla,fu Nick il primo a parlare dopo qualche secondo.
-Hai delle belle tette-
Disse sorridendo. Ally si avvicinò per dargli un pugno sul braccio,ma Wendy la fermò.
-Tranquilla Ally,ci penso io-
Si alzò dalla poltrona bianca e diede una botta sul braccio a Nicholas.
-Ahi,ma perché lo hai fatto?-
-Perché caro Nicholas,una ragazza che si prova un vestito nuovo vuol sentirsi dire qualcosa di più profondo che un “Hai delle belle tette”-
-Ma è vero-
Si lamentò il ragazzo. Wendy sospirò e Ally scoppiò a ridere.
-Ok,accetto ogni tipo di complimento. Tu cosa ne pensi Wendy?-
Le domandò l’amica girando su se stessa.
-La tessa cosa dei dieci precedenti: TI.STA.BENE.-
Urlò scandendo bene le parole.
-Con questo vestito Ally,sembri più piccolina di quanto lo sei già di solito-
Le disse Joe facendole l’occhiolino.
-Non ti fidare Ally,Joe è capace di farti cascare il vestito con la sola forza del pensiero-
Esclamò Wendy intrecciando la sua mano a quella del ragazzo.
-Si,ma è un potere che riservo solo a te-
Le sussurrò il ragazzo all’orecchio.
-Si,certo,come no. E prima di me anche alla mia vicina di casa,all’intera squadra di cheerleader,a tutte le ragazze della scuola,all’infermiera dell’ospedale,alla madre di Sarah e…-
Joe le tappò la bocca con la mano.
-Joseph,è inutile che tappi la bocca a Wendy. Lo sappiamo tutti che ti sei scopato l’intera Los Angeles-
Urlò Ally destando l’attenzione dei presenti. Joe sorrise.
-Già,scommetto che non ha risparmiato nemmeno i cani-
Esclamò Kevin. Tutti scoppiarono a ridere,tranne Joe,che che alzò il dito medio verso il fratello.
-Ok Ally,tornando a noi,il vestito è perfetto,io sono orgoglioso di portarti al ballo,e andiamo a prendere uno Starbucks che ne ho voglia-
Disse Nick sfregandosi le mani. Ally arrossì ed entrò dentro il camerino per cambiarsi di abito. Nick si avvicinò alla tendina e chiamò la ragazza.
-Ally,ovviamente il vestito te lo regalo io-
Ally si affacciò e arrossì di nuovo,mordendosi il labbro. Wendy si aggrappò alle spalle di Nicholas e gli stampò un baciò sul collo.
-Ovviamente pagherai anche il mio vero?-
-Certo,giusto il tempo di vendere la casa,tutto quello che c’e dentro e Frankie-
-Quanto sei stronzo,Jerry. Non ti sopporto più-
-Lo so,lo so-
Disse il ragazzo baciandole la guancia. Alla cassa Nick pagò il vestito di Ally come promesso,e Joe si offrì di pagare quello di Wendy. Uscirono dal negozio,e la ragazza lo ringraziò.
-Guarda che non l’ho fatto senza avere qualcosa in cambio-
Disse Joe baciandole il collo e accarezzandole i fianchi. Wendy sorrise.
-Lo so Jonas,ci penserò io a ringraziarti più tardi-
E gli morse il lobo dell’orecchio.
-L’unico che oggi non è andato in banca rotta è stato Kevin-
Urlò Nick dando una pacca sulla spalla al fratello.
-Io l’ho detto che avere una ragazza fa male. Anche e soprattutto al conto in banca-
-Oh mio Dio,quanto la fate lunga per mille dollari di vestito-
Urlò Ally alzando le braccia al cielo.
-Nessuno vi ha obbligato a pagarceli- Continuò.
-Chiudi la bocca bella bionda,stiamo scherzando-
Intervenne Joseph dandole una pacca sulla spalla.
-Conoscendoti,me lo rinfaccerai per tutta la vita-
Gli disse Wendy.
-E’ probabile,ma visto che sarai la più bella,posso anche passarci sopra-
Wendy lo baciò,e insieme agli altri entrarono da Starbucks,sedendosi al primo tavolo libero davanti la finestra. Venne pochi minuti dopo una cameriera ossigenata e con la scollatura del seno lasciata scoperta dalla camicia bianca. Continuava a fissare Joseph anche mentre prendeva nota delle ordinazioni,destando la gelosia di Wendy.
-Ti prego Joe,cancella tutti i pensieri porno che sei riuscito a farti su quella cameriera in venti secondi,ti prego,ti prego,ti prego-
Esclamò Wendy quando la cameriera si allontanò.
-Perché?-
Le chiese sorridendo Joe. Wendy sbuffò e incrociò le braccia sul petto.
-Perché sono gelosa anche di quello che la tua mente può procreare vedendo un paio di tette e un bel culo,se non sono le mie tette e il mio culo-
Joe la baciò.
-Allora meglio che non ti dica quello che ho pensato-
Wendy lo guardò male e lo colpì sulla spalla.
-Giuro che se la cameriera vieni qui e ti spoglia con gli occhi un’altra volta,gli strappo quei quattro peli finti seguiti da tutti i suoi arti-
Ringhiò poi la ragazza spostando la testa verso la finestra. Joe sbuffò e cominciò a tamburellare nervosamente le dita sul tavolino.
-Smettila Joseph,mi dai sui nervi-
Si lamentò Kevin. Joe sorrise e continuò a fare lo stesso movimento con le dita.
-Joe,hai un secondo per smettere prima che ti faccia ingoiare la tua stessa mano-
Joe continuò fino a quando non arrivarono le loro ordinazioni. La cameriera gli lanciò un'altra occhiata,e lui ricambiò il sorriso. Poi spostò lo sguardo verso Wendy,e lei le fece un smorfia,dando un bacio sulle labbra a Joe.
-Per fortuna che c’era Wendy,altrimenti eri già in bagno con i pantaloni calati-
Disse Nick mentre beveva un sorso del suo caffè. Joe scoppiò a ridere e Wendy li guardò male.
-Ehi,non guardarci così,sei tu che hai deciso di complicarti la vita mettendoti con uno come lui. Potevi scegliere me,e io mi sarei addirittura castrato se ti avesse fatto più piacere-
Joe gli tirò un calcio da sotto il tavolo.
-Smettetela voi due,io me ne vado,mi è passata la fame-
Disse Wendy sbattendo forte la sedia e prendendo le sue borse. Salutò Ally e uscì dalla porta dietro di lei.
-Ma ci siete coglioni o no?E intendo tutti e due-
Esclamò Ally. Nick e Joe si guardarono.
-Tu devi smetterla di trombarti anche solo mentalmente qualsiasi essere vivente che ti passa davanti-
Urlò contro Joseph. Nick scoppiò a ridere.
-E tu,signorino Nicholas,devi smetterla di rinfacciarle in continuazione di non averti scelto-
Nicholas si zittì di botto,e i ragazzi continuarono a bere i loro caffè. Quella sera Wendy  aveva in programma di guardare un DVD ,sdraiata sul divano,con addosso la gigantesca felpa che Nick le aveva regalato quando erano andati a vedere la partita di basket dei Lakers insieme l’anno prima. Andò in cucina per prepararsi un panino,prese del burro di arachidi dal frigo e con un coltello cominciò a spalmarlo sul pane,quando suonarono alla porta. Si avviò ad aprire mentre continuava a leccare il coltello.
-Ti prego,dimmi che è la prima volta che vieni ad aprire alla porta con addosso solo una felpa e un paio di mutande,mentre lecchi un coltello-
Disse Joe sorridendo. Wendy scosse la testa.
-No,e a quanto pare il postino è sempre molto contento quando succede-
Joe sbuffò e lei gli baciò la guancia.
-Sei ancora arrabbiata con me?-
Le domandò il ragazzo.
-No. Ho esagerato oggi. Insomma si,sono gelosa,ma devo abituarmi perché tu sei… Perché tu sei Joe,e già questa è una garanzia-
Joseph le prese il volto tra le mani e le stampò un bacio sulle labbra.
-Ti amo Joe-
Gli disse Wendy staccandosi. Joe le accarezzò la guancia e le disse la stessa,medesima cosa. Lo fece entrare in casa,e lui si accomodò sul divano dove poco prima Wendy era sdraiata. La ragazza prese il panino che aveva lasciato su un piatto in cucina,e portò con se anche il barattolo di Burro di arachidi.
-Dove vai ora?-
Le chiese Joe seguendola su per le scale.
-Andiamo a  vedere il film in camera mia,si sta più comodi-
-Non c’e tua madre?-
Wendy scosse la testa e chiuse la porta della sua stanza a chiave.
-E’ uscita con Christine,una sua collega. Anche lei è single,e non oso pensare cosa combineranno stasera quelle due-
Posò il panino e il barattolo sul comodino continuando a ridere,poi accese il DVD e schiacciò il tasto Play.
-Che film è?-
Chiese Joe togliendosi le scarpe e allungandosi sul letto.
-E’ un film che piace a me,quindi non rompere. Non eri nei piani,devi limitarti a stringermi forte e basta-
Gli disse baciandolo sul naso. Joe le accarezzava una coscia,mentre Wendy era poggiata con la schiena sul suo petto e mangiava il panino preparato poco prima.
-No,ti prego,VIA COL VENTO no,tutto ma non questo-
Urlò Joe leggendo il titolo sullo schermo. Wendy scoppiò a ridere e gli baciò la mano.
-Ti ho già detto che non eri nei programmi,devi limitarti a soffrire in silenzio-
-Ok,ma la prossima volta lo scelgo io il film-
Wendy si voltò a guardarlo,seria.
-Tu non sceglierai mai il film in mia presenza Joe,perché i film che piacciono a te non sono nel mio stile-
Esclamò facendo una faccia abbastanza schifata. Joe si limitò a sorriderle a continuò ad accarezzarle la coscia. Per un po’ i due ragazzi riuscirono a guardare il film tranquillamente,Wendy,che aveva finito il suo panino,continuava a gustare il burro di arachidi immergendo il coltello nel barattolo,e teneva la testa sul petto di Joe,mentre lui le accarezzava dolcemente una guancia.
-Joe,posso fare una cosa?-
Il ragazzo sorrise.
-Dipende. Cosa?-
Wendy si morse il labbro e spalmò del burro di arachidi sul naso di Joe.
-Dio Wendy,che schifo-
La ragazza rise,si mise sopra di lui,e con dei teneri baci riuscì a togliergli il burro dal naso. Poi spense la TV,e sfilò la maglia di Joe.
-E poi sono io il pervertito. Tu non sei da meno mi sembra-
Wendy sorrise di nuovo e gli bacio il collo.
-E’ colpa tua Joe,mi hai fatto diventare tu così-
La ragazza prese dell’altro burro di arachidi dal barattolo,e lo spalmò sul petto questa volta.
-Lo sai che è appiccicoso da morire? Se non sapessi quello che stai per fare,ti avrei buttato giù dal letto-
Wendy si sfilò la felpa.
-Sto prendendo la mia rivincita Joseph. Te lo ho promesso che me l’avresti pagato l’episodio con la panna-
Si abbassò e con la lingua,molto lentamente,cominciò a togliere il burro dal petto del ragazzo,che chiuse gli occhi.
-Ma che bella espressione che hai sulla faccia Joe. Ti giuro,fai ridere tanto-
Joe sorrise,continuando a tenere gli occhi chiusi. Wendy intinse di nuovo il coltello nel barattolo,e questa volta fece scendere di poco i boxer,spalmandoglielo sopra l’attaccatura di essi. Ancora una volta si abbassò e,molto lentamente,vi passò con la lingua,eliminando il burro anche da lì. Joe fece un lungo sospiro,e Wendy si spostò da dove era seduta.
-Mi dispiace Joe,ma non posso più stare seduta lì sotto,causa forze maggiori. Le tue forze maggiori-
Joe guardò la protuberanza nei suoi boxer e scoppiò a ridere.
-E’ colpa tua,gli fai questo effetto-
La ragazza prese il resto del burro che rimaneva nel barattolo,e lo spalmò con le mani su tutto il petto di Joe,poi passò al collo e arrivò fin sotto l’ombelico. Il ragazzo la prese per i fianchi,e mentre  la teneva stretta,Wendy cominciò ad eliminare il burro con la punta della lingua. Percorreva ogni centimetro del corpo di Joseph,lentamente,e sorrideva nel sentire i sospiri del ragazzo che aumentavano. Le mani di Joe continuavano a scorrere sui suoi fianchi,fino ad arrivare al reggiseno. Glielo slacciò e molto delicatamente cercò di sfilarlo. Iniziò a baciarle la spalla,poi il collo e scese fino al seno,soffermandovisi. Wendy arrivò a percorrere con la lingua il collo del ragazzo,e Joe,molto delicatamente,dopo averle tolto gli slip,entrò dentro il suo corpo,cominciando a spingere piano. Cercò di far passare Wendy sotto di lui,in modo da stare più comodo,anche se era ancora completamente appiccicoso per via del burro di arachidi. Il ragazzo continuava a spingere,aumentando ogni volta la velocità,e Wendy si strinse al suo petto. Le morse il labbro inferiore,poi scese sul collo,si soffermò di nuovo sul seno,e continuò a scendere fino alla pancia. Wendy venne percorsa da brividi di piacere e irrigidì la schiena,mentre ormai più che respirare ansimava. Quando Joe iniziò ad aumentare i movimenti,Wendy cercò di trattenere le grida di piacere,arricciando il naso e mordendosi le labbra. Joe se ne accorse e la baciò,dando le ultime spinte che fecero urlare la ragazza nonostante tutto. Le baciò la fronte dolcemente,e uscì fuori dal suo corpo,sdraiandosi accanto a lei e accarezzandole la mano.
-Sei consapevole che devi farti una doccia,prima di uscire da qui,vero Adam?-
Lui le sorrise.
-Sei una stronza Wendy-
-Lo so. La vendetta è dolce,e questa volta lo è stata in tutti i sensi,tu appiccichi,io ti amo,insieme siamo stati bene-
Wendy si strinse al suo petto,e Joe le baciò la fronte.
-Ma io e te stiamo sempre bene. Almeno per adesso. Poi quando saremo vecchi,probabilmente cominceremo a litigare,io ti rinfaccerò il fatto di avermi sedotto durante le lezioni di chimica,e tu il fatto di averti sposato. E di averti rovinato la vita-
La ragazza scoppiò a ridere.
-Quindi noi ci sposeremo?-
-Io ho detto probabilmente. Può darsi che domani io mi stufi di te-
Wendy gli tirò uno schiaffo sul braccio.
-Non provarci nemmeno Adam,o giuro che ti castro. Se non posso più usarti io,allora non deve farlo nessun’altra-
Lui le baciò la spalla,e Wendy incrociò le braccia sul petto.
-Guarda che dovrei essere io quello incazzato qui. Mi hai appena cosparso di burro di arachidi,se solo metto i piedi i fuori,rischio di essere violentato da uno sciame di mosche-
-Spero ti mangino vivo,stronzo-
Joe rise ancora una volta,e si strinse a Wendy.
-Joe,se ti avvicini così rischio di non staccarmi più,Vai a lavarti per favore-
-Vieni anche tu?-
Lei lo guardò male.
-Joe,per poco non venivo sfondata dal tuo grande amico stasera. Io direi che basta per oggi-
Il ragazzo sorrise e si alzò dal letto,infilandosi i boxer.
-Tu mi ami Wendy?-
Le chiese poi sedendosi sul letto.
-Joseph ma sei sordo?-
Lui scoppiò a ridere e le baciò la fronte.
-Forse,a mia insaputa. Però a parte gli scherzi,mi ami?-
Lei sorrise,poi sospirò.
-Si,ti amo. Io amo Joseph MiAtteggioDaFigo Adam Jonas-
-E io amo Wendy ScusateSeSonoBellissima Jessica Taylor-
-Però devi promettermi una cosa Joe-
Disse infine la ragazza.
-Cosa?-
-Che i nostri figli non si chiameranno né MiAtteggioDaFigo,né ScusateSeSonoBellissima-
Joe scoppiò a ridere e le diede un altro bacio.
-Quanti baci Joseph. Tanto non ci vengo dentro la doccia con te-
Il ragazzo sbuffò e si alzò dal bordo del letto.
-Allora vado a sciacquarmi dal burro che TU mi hai messo addosso-
-Si,e stai attento a non farti violentare dalle formiche. Ne a farti vedere nudo da mia madre. Anzi soprattutto la seconda,perché sulla prima posso passarci sopra,non credo che sia tua volontà tradirmi con una formica-
Joseph la guardò male e lei gli lanciò un cuscino sul petto ridendo. Poi uscì dalla porta e lei si allungò sotto le coperte,chiudendo gli occhi e facendo un lungo sospiro.
  
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