Questa one-shot è dedicata a Mya, ragazza che
io personalmente adoro e che stimo tantissimo. Con le sue storie mi fa
impazzire, gioire, piangere e sognare.
Dal mio piccolo ti dedico questa storia senza
pretese, spero che tu mi perdonerai per il ritardo, so che il tuo compleanno
era ieri e so bene che dovevo postarla ieri. Purtroppo però non sono stata in
grado di farlo perché si sono accaniti tutti contro di me ç__ç
A lavoro non mi hanno nemmeno fatta respirare,
mentre il pomeriggio l’ho trascorso a fare la fila dal dottore perché la mia
sorellina sta poco bene , rimedio oggi con tutto l’affetto che provo per te.
Avvertenze: la storia che segue tratta temi
omosessuali, quindi se non piace si prega di NON leggere, grazie!
Come al solito, i personaggi non mi
appartengono e ogni cosa è inventata da me.
Buona lettura.
MARE
Ormai
era circa un anno che, sistematicamente, in una cadenza quasi impressionante si
ritrovava a ripetersi due frasi nella sua testa.
Perché succedeva a lui?
Perche non riusciva a dirgli
mai di no?
Ed
ogni volta prima che si potesse dare una risposta, incrociava il suo sguardo, sguardo che riusciva a far
volatilizzare nel nulla tutte le domande e nervosismi.
Come
quel nanetto ci era riuscito ancora non lo aveva capito, fatto stava che era
irrimediabilmente innamorato di lui.
“ allora che fai mi ci
porti? “
Poi,
quando Takanori metteva su quel broncio da bambino era impossibile dirgli di
no, si ritrovò a sospirare e ad alzare gli occhi al cielo, kso aveva di nuovo
vinto.
“ ok domani ti ci porto “
Le
braccia del piccoletto gli avvolsero il collo, saltando e urlando dalla gioia.
Urlo che gli arrivò dritto nell’orecchio, facendogli perdere un po’ di udito.
“ se continui a strillarmi
nell’orecchio diventerò sordo prima di Yuu “ rimproverò falsamente il compagno.
La
risata cristallina di Takanori risuonò per la stanza, lo strinse di più a se.
Da
quando era diventato dipendente da Takanori? Si, da quando aveva capito di
amarlo e da allora erano inseparabili.
Yuu
alzò lo sguardo dallo spartito che stava studiando in compagnia di Kouyou,
guardando male il bassista
“ possibile che mi devi
sempre mettere in mezzo? “
“ che ci vuoi fare, quando mi
viene in mente la vecchiaia, non posso fare a meno di pensare a te “
Ryo
adorava prendere in giro il secondo chitarrista sull’età, era uno dei suoi
passatempi preferiti.
Il
moro lo incenerì con lo sguardo per poi dedicarsi nuovamente allo spartito, Kouyou
aveva la bocca piegata in un sorriso ma si guardava bene dal ridere
apertamente, sapeva quanto il suo ragazzo fosse sensibile sul tasto età.
Si
sporse verso il compagno e lo baciò a fior di labbra
“ ti amo e sei bellissimo “ gli sussurrò
Il
moro sorrise e posò di nuovo le labbra su quelle morbide e rosee di Kouyou.
“ ma quanto siamo dolci “ li apostrofò il vocalist
quasi canzonandoli
“ senti chi parla, quello
che non si stacca mai da Ryo “ rispose immediatamente il biondo chitarrista
Yutaka
guardava la scena divertito, quando assisteva a questi battibecchi tra le due
coppiette si sentiva bene.
Voleva
bene a tutti e sapeva che questi litigi,
era puro e semplice divertimento per loro, non potevano a fare a meno di
stuzzicarsi.
Guardò
svogliatamente l’orario, era ora di riprendere con le prove, si alzò facendo
leva sulle gambe
“ dai ragazzi, riprendiamo “
Tutti
i presenti annuirono e si avviarono verso la sala prove.
****
“ e dove dovresti portarlo
domani? “
la
voce di Yutaka lo sorprese, era intento a preparare il suo basso e non si era
accorto della sua presenza alle spalle
“ al mare “ sospirò
L’indomani
era per loro l’ultimo giorno di riposo prima dell’inizio del tour, nella sua
testa si era programmato di restare tutto il giorno in casa senza muovere un
muscolo. Evidentemente non aveva fatto i conti con i desideri del suo ragazzo,
il quale non aveva per nulla nascosto il desiderio di passare una giornata al
mare.
Cosa
ci volesse andare a fare poi ancora non lo aveva capito, il tempo ormai non era
buono, la maggior parte dei giorni pioveva e, anche se c’era il sole, la
temperatura era comunque fredda.
Le
labbra del batterista si piegarono in un sorriso
“ rassegnati, non riuscirai
mai a negargli qualcosa “ disse prima di prendere la sua postazione alla batteria.
****
Era
ancora nel bel mezzo di un sogno quando sentì qualcosa premergli sulle labbra,
aprì lentamente un occhio.
La
figura di Takanori lo sovrastava per metà, con le braccia ai lati del suo volto
si teneva il busto sopra di lui, le gambe adagiate al suo fianco. Chiuse per un
secondo l’unico occhio che per miracolo era riuscito ad aprire e sospirò.
Si
chiese che ora impossibile fosse stata, di nuovo le labbra del vocalist si
poggiarono sulle sue, questa volta rispose al micro bacio.
“ buongiorno amore “ sussurrò il piccoletto
Una
cosa che aveva imparato su Ryo era che la mattina appena sveglio era
irascibile, un rumore sbagliato o un tono troppo alto di voce lo facevano
diventare una belva.
“ buongiorno amore “ rispose in fine il bassista
Lentamente
aprì entrambi gli occhi e li fece scorrere sulla piccola figura del suo amato,
era ancora nudo, coperto solo da un lenzuolo bianco dalla vita in giù, peccato
non riusciva a vedere il suo bel sedere.
Takanori
capì subito l’occhiata del compagno e sorrise
“ bricconcello che non sei
altro, oggi non ‘è tempo altrimenti faremo tardi “
Ryo
socchiuse gli occhi senza capire “ a fare
cosa? “
Il
vocalist sospirò rassegnato “ Ryo oggi
dobbiamo andare al mare “
Un
mattone grosso quanto un rinoceronte piombò sulla testa del bassista, se ne era
completamente dimenticato.
“ ah già “
Takanori
si tirò indietro riacquistando lo spazio di letto riservato a lui. Era più di
un mese che vivevano praticamente insieme, non ufficialmente ma piano piano
l’armadio del bassista si stava riempiendo dei suoi vestiti. Nonché la casa era
abitata dal suo adorato Koron con annesso corredino, composto da ciotole, cucce
e vestitini, anche Keiji, il pappagallo di Ryo aveva fatto amicizia con il cagnolino
di Takanori.
“ non fa niente Ryo,
rimaniamo a casa “
Il
vocalist abbandonò il caldo letto e si chiuse in bagno, Ryo sbuffò e si alzò
anche lui, proprio non aveva voglia di andare al mare, in verità non voleva
andare da nessuna parte. Purtroppo però era incapace di deludere il suo amato e
non gli piaceva affatto sentire quel tono affranto uscire da quelle splendide
labbra.
Andò
in cucina deciso a prendere una bella tazza di caffè che gli avrebbe donato un
po’ più di forza, rimase bloccato sulla soglia.
La
tavola era imbandita di una ricca colazione ancora fumante, a che ora si era
alzato Takanori per preparare tutto quel cibo? Si diede mentalmente
dell’idiota.
Fece
dietrofront, ripercorrendo la strada appena percorsa, si poggio con una spalla
alla porta del bagno
“ amore mi apri? “
Sentì
la serratura scattare, poggiò una mano sulla maniglia e l’abbassò facendo
capolino nella stanza.
Il
vocalist era vestito, dei jeans stretti gli fasciavano le cosce sode e gli
disegnavano perfettamente il sedere, la t-shirt nera gli cadeva perfettamente
sul busto.
“ l’hai finita di
squadrarmi? “
Takanori
lo guardava attraverso lo specchio e lui fece altrettanto
“ sei bellissimo “
“ grazie “ un leggero rossore gli
colorò le gote
“ sei pronto? “
Il
vocalist rispose affermativo con un cenno della testa, era irritato, Ryo glielo
leggeva in viso, ma cercava di non farlo notare.
“ allora sai che facciamo? “
“ cosa? “ chiese quasi svogliato
sapendo bene quale sarebbero stati i piani del bassista.
“ ora mangiamo la colazione
che hai preparato poi io mi vesto e andiamo al mare “
Gli
occhi di Takanori si spalancarono “
davvero? “
“ certo amore, ma tu non
devi chiedermi certe cose appena sveglio, lo sai che non m ricordo nemmeno come
mi chiamo la mattina “
Entrambi
risero, il vocalist lo baciò sulle labbra e lo guardò negli occhi “ grazie amore “
Come
poteva non accontentarlo, quando quel piccoletto riusciva con un solo sguardo a
farlo sentire l’uomo più felice e fortunato al mondo? Assolutamente non poteva!
***
Il
viaggio fu rilassato e senza molti ostacoli, il traffico era scorrevole ed
entrambi erano stati in silenzio ascoltando la debole musica che fuoriusciva
dalla radio della macchina.
Ryo
parcheggiò l’auto in una delle piazzette adibite, appena scesi dall’auto il
bassista si strinse nel giubbino, il vento tirava abbastanza forte, di certo
non faceva caldo.
Vide
la piccola figura di Takanori armeggiare con il cappotto, stava cercando di
chiudere tutti i bottoni, si portò vicino a lui e gentilmente gli scansò le
mani per chiuderglielo lui stesso.
Quando
ebbe finito guardò il ragazzo negli occhi, quegli occhi che ogni volta lo
lasciavano senza fiato, quegli occhi che lasciavano trasparire tutte le
emozioni che provavano, gli stessi occhi che lo avevano visto ridere o
piangere, felice o preoccupato, molto spesso anche eccitato.
“ che c’è? “ gli chiese in un soffio il
vocalist
“ nulla “
“ ora m dici bugie? “
“ pensavo che ti amo “
“ anche io Ryo, tantissimo….
Grazie, so che non avevi voglia di uscire e che lo hai fatto solo per me “
“ l’aria di mare farà bene
ad entrambi “
Takanori
sorrise allungando una mano verso di lui “
andiamo? “
Ryo
guardò quella mano, pensando che se glielo chiedeva lui, lo avrebbe seguito
anche all’inferno, gli afferrò la mano e la strinse nella sua.
Camminarono
per circa una decina di minuti per arrivare alla spiaggia, il vento soffiava
forte e il mare era mosso da grosse onde. Lo sguardo del vocalist si perse in
quello scenario, quel contesto riusciva a donarli delle sensazioni impagabili.
Mentre
Takanori guardava il paesaggio, Ryo guardava il suo amato. Era quasi geloso di
ciò che leggeva nel suo sguardo, non riusciva a ricordarsi se quegli occhi
avevano mai assunto quell’espressione guardando lui.
Takanori
si mosse senza lasciargli la mano, entrambi posarono i piedi sulla sabbia e
scesero fino alla riva, dove le possenti onde si infrangevano fragorosamente.
Gli
occhi del vocalist si posarono sulla figura di Ryo, il quale richiamato da quel
gesto si voltò per incontrarlo, le labbra di Takanori si piegarono in un dolce
sorriso
“ grazie “
“ smettila, in fondo sono
solo egoista “
L’espressione
del vocalist si rabbuiò “ e perché? “
“ perché lo faccio solo per
poter vedere la tua espressione così… felice e rilassata “ la sincera risposta
“ bugiardo… lo fai perché mi
ami e non riesci a dirmi di no “
“ anche per quello, ma
adesso sono contento di essere qui nel vedere questa tua espressione “
“ dici che ho un espressione
diversa dal solito? “
“ si.. sei… tu… “
Il
vocalist piegò leggermente il volto di lato, l’ultima frase l’aveva pronunciata
con un tono che non riusciva a decifrare
“ cosa intendi? “
Ryo
sbuffò, non gli piaceva parlare di quelle cose, si sentiva stupido e vulnerabile. Takanori aveva il suo cuore
in mano, poteva tenerlo al caldo e coccolandolo o, al contrario, poteva
annientarlo e buttarlo via.
“ nulla amore “
“ parlami Ryo…. So che non
ti senti a tuo agio ad aprirmi il tuo cuore ma è un anno che stiamo insieme e non
riuscire a capirti mi dilania “
“ il mio cuore è tuo “ si affrettò a rispondere il
bassista
“ lo so amore, non ho detto
questo “
sorrise
Ryo
portò il suo sguardo al mare, lo lasciò vagare tra quelle immense onde
respirando a fondo. Takanori aspettò che il suo compagno fosse pronto
“ non so come spiegare “
“ parlami e basta no? “
“ per te è facile…. “
“ non credere che solo
perché io scrivo testi sia più facile
per me dirti tutti i sentimenti che provo “
Questo
lo sapeva bene, infatti lo aveva detto tanto per dire qualcosa e acquistare un
po’ più di tempo. Takanori odiava far trasparire i sui sentimenti, ancora di
più a confessarli a parole, ma per amore suo aveva abbattuto questo muro.
“ lo so… “ gli diede un casto bacio
sulle labbra, le sentì abbastanza fredde “
se ti ammali Yutaka se la prenderà con me “
“ non mi ammalerò, mi sono
coperto bene… stai cercando di sviare il discorso? “
Sorrise
“ no.. sto cercando le parole, in questo
non sono bravo quanto te per davvero “
Entrambi
risero stringendo la presa nelle mani ancora unite, Ryo voltò lo sguardo di
nuovo verso l’orizzonte
“ vedi…. Mi sembra che tu
quando stai con noi non sei te stesso, non del tutto almeno… mentre qui… guardi
il mare in un modo che… invidio “
Non
voleva usare quella parola ma al momento
non gli veniva nulla di meglio, lasciò vagare lo sguardo senza riuscire a
guardare l’amato che al contrario lo stava fissando. Se avesse incrociato lo
sguardo di Takanori sarebbe riuscito a leggervi l’incredulità che provava.
“ tu… invidi il mare? “
“ non è che invidio solo il
mare… è questo tempo… l’inverno… anche quando piove e tu fissi la pioggia dalla
finestra… ecco anche in quei momenti tu sei… a tuo agio…sereno “
“ Ryo, sediamoci ti va? “
Senza
rispondere il bassista si sedette sulla soffice sabbia, Takanori prese posto
accanto a se lasciando la mano del compagno che subito gli circondò le spalle
con un braccio.
Dopo
un silenzio durato alcuni attimi la voce del vocalist si fece strada
“ sai perché adoro
l’inverno? “
Veramente
non aveva una risposta certa per questa domanda, stavano insieme da un anno ed
erano amici da una vita ma il vero motivo non lo sapeva, scosse leggermente la
testa ma Takanori non lo guardava, anche i suoi occhi vagavano tra le onde del
mare.
“ no “
“ perché è come me… il mio
animo è tormentato, vulnerabile e instabile, a volte sono gelido proprio come
lui “
Ryo
sussultò sentendo pronunciare quelle parole proprio da Takanori, lui non lo
vedeva in quella maniera. Per lui il vocalist era la persona più sensibile,
amorevole e calda che ci potesse essere, era proprio lui che gli scaldava il
cuore. Ma sapeva che Takanori poteva essere anche così.
“ non dire così… “ provò a parlare ma vene
interrotto dalla voce del vocalist che ricominciò a parlare
“ lo so che mi ami e che tu
non mi vedi così, con te sono diverso… forse è vero non ti guardo con questo
sguardo… ma solo perché tu mi rendi felice “
Il
cuore di Ryo mancò qualche battito, non era facile sentire Takanori pronunciare
quelle parole, ormai ci aveva fatto l’abitudine ed aveva imparato a leggere
negli occhi dell’amato le parole che non riusciva a pronunciare.
“ prima che ci mettessimo
insieme mi chiedevo spesso se sarei mai riuscito a trovare la mia perfetta
metà….. ne dubitavo fortemente proprio per questo mio carattere… “
Gli
occhi del vocalist si inchiodarono in quelli del bassista, il quale
immediatamente ci si perse dentro, annegandoci.
Vedendo
che Ryo stava per dire qualcosa, il vocalist posò un dito sulle sue labbra per
farlo tacere, voleva finire, Ryo capì le sue intenzioni e richiuse le labbra
aspettando il continuo.
“ poi Ryo sei arrivato tu….
E sai cosa ho trovato? “
“ una scimmia dispettosa? “ chiese sorridendo, usando
l’appellativo che lo stesso vocalist usava per chiamarlo quando lo faceva
irritare
Takanori
scoppiò a ridere “ anche! “ gli diede
un piccolo schiaffetto sulla spalla per poi tornare serio “ Ma oltre a quello ho trovato la mia spiaggia dove posso infrangermi
con potenza senza che essa si ritragga da me….
Ho trovato la finestra dove posso schiantarmi stanco ed essere sicuro
che mi sorreggerà…. Tu sei il mo punto fermo Ryo “
Cosa
poteva rispondere a tutto questo?
“ oh Takanori… ti amo… tu…
sei la mia vita “
Le
labbra del vocalist si piegarono in un sorriso così dolce da far sciogliere i
ghiacciai “ lo so “
La
piccola figura di Takanori si sporse un po’ si più verso il bassista
baciandogli le labbra, Ryo lo abbraccio stretto cercando di tenerlo al caldo e
il più possibile stretto a se.
Non
lo avrebbe lasciato per nessuna cosa al mondo, la sua perfetta metà! Si, si
erano trovati e ora non era possibile dividerli.
Rimasero
così, abbracciati l’uno all’altro, sospesi in quel mondo senza tempo, dove
esistevano solo loro due.
“ grazie amore “
Il
vocalist sorrise raggiante senza emettere suono.
Fine!
Mya, tesoro mio questa è per te, è una
ciliegina romantica e coccolosa che ho voluto donarti, magari se è avanzata una
fettina di torta puoi mettercela sopra ^_^
Spero che quest’anno sia per te meraviglioso!
È anche un modo per dirti GRAZIE!
BUON COMPLEANNO!!
Un bacio
Vale <3