...Far Far Away...
-
Harry
sono io!-
-
Amore,
verso che ora torni stasera? –
-
Emh! Ecco vedi…
-
-
Un
altro dei tuoi problemi? Non torni neppure questa
volta? Sono mesi che manchi, sei mesi che non ti vedo, sono stufo di
questa
assurda situazione –
-
Io…
Harry mi dispiace, ma proprio … non posso… non
ancora almeno… -
-
Se ti
dispiacesse davvero non sarebbero passati sei
mesi dall’ultima volta che ci siamo
sentiti -
Quella
conversazione era simile, se
non identica, alle molte ultime discussioni che avevano avuto.
Era
partito per lavoro, per
consolidare un contratto con un’azienda indiana che
collaborava con
Doveva
essere una cosa temporanea, a
suo dire un mese esagerando, ma quel mese si era tramutato in due, poi
tre,
quattro… sei lunghi mesi, a cui non pareva esistesse una fine.
E lui
non ce la faceva davvero più a
reggere quella situazione.
Si
lasciò cadere sul grande letto
della sua camera, un letto enorme, grandissimo ma vuoto, vuoto e freddo
come
era la loro camera da quando era partito.
Non
chiedeva molto alla vita, o
almeno non troppo, una vita tranquilla, il che includeva una lavoro
comune, una
casa accogliente, figli e un cane da portare a spasso.
E lui
ci aveva provato, aveva
abbandonato gli Auror il giorno dopo aver deciso di sposarsi. Ma lo
aveva fatto
con il sorriso sulle labbra, per la loro vita insieme non ci sarebbe
stato
rimpianto al mondo che gli avrebbe fatto vedere la loro unione come un
errore.
Però
anche nelle favole ci sono i
loro ma, i loro se e i loro problemi, e anche lui aveva trovato il suo
nella
sua favola iniziata sin troppo facilmente.
Lui, il
suo uomo non aveva ancora
adempito a quella promessa di sei anni prima…
Continuava
quel lavoro che lo teneva
spesso lontano da casa, e l’unica cosa che sembrava davvero
essere capace di
fare era rimandare.
Avevano
deciso che dopo il matrimonio
avrebbe trovato un altro
impiego uno che
non lo tenesse sempre via, ma così non era stato.
Il
matrimonio era venuto, ma lui
aveva rimandato al primo figlio, e anche quello c’era, ma la
cosa non lo aveva
portato ancora a rinunciare al suo impiego.
Non era
preparato a tutto quello,
inconsciamente aveva sempre sperato
di
potersi godere in pace la sua famiglia, di viverla nel modo
più semplice
possibile …
E invece era solo, nella
loro grande casa, con
un bambino piccolo da crescere a quanto pareva da solo, con un vuoto
dentro non
difficile da colmare.
Il
silenzio di quella casa molto
spesso lo schiacciava da solo con il piccolo Sirius, e quando lui non
c’era la
malinconia tornava a far da padrona.
Dubbi
ed ansie lo assalivano, e si
ritrovava a chiedersi quanto ancora poteva assottigliarsi il sottile
filo che
era il suo matrimonio prima che questi si rompesse…
Il
“tira e molla” che da tempo andava
avanti, la paura che la loro famiglia potesse dissolversi lo rendeva
irrequieto
e triste al solo pensiero.
-Papi,
è lo zio Evor! –
La voce
squillante ed allegra del
piccolino lo risvegliarono dai suoi infelici pensieri.
Asciugandosi
velocemente dal volto le
lacrime con una passata del palmo della mano, sorrise al suo piccolo
miracolo
prendendoselo in braccio e iniziando ad avviarsi ai piani inferiori
dove
l’amico di vecchia data li stava aspettando.
Trevor,
o Evor come lo chiamava
Sirius, era un ex collega di Harry, uno della sua squadra, una delle
menti che
stava dietro ai piani del loro team.
Avevano
stretto amicizia molto
velocemente e anche dopo il suo abbandono del dipartimento erano
rimasti amici,
non si erano persi di vista, quindi anche lui con il tempo era
diventato parte
integrante della famiglia allargata di Harry. Era più
piccolo di lui di due
anni, Trevor aveva trentuno anni e un aspetto da venticinquenne un
po’
stagionato, spalle larghe, muscoli ben delineati nei posti giusti,
occhi grandi
da cerbiatto e capelli lisci un po’ lunghi ad incorniciare i
tratti delicati e
gentili del viso. Una belle persona, gentile e disponibile, soprattutto
in
questi ultimi periodi che per Harry non era erano stati dei migliori.
Si era
rivelato un ottimo amico in più di un occasione, oltretutto
Sirius stravedeva
per lui…
-
Ciao Harry!
Campione mi ha detto che stasera ritorna Draco, volevo sapere se vi
andava di
venire a cena con tutti per festeggiare il lieto evento!-
Harry
gli sorrise, lasciando libero
il figlio di scorrazzare come meglio preferiva, senza dire niente di
sistemò
sul divano consapevole che Trevor avrebbe capito la situazione anche
senza
bisogno di parole.
-
Che cafone,
scusami Harry! Non volevo girare il coltello nella piaga, che idiota
che sono!
–
-
Non ti
preoccupare non potevi saperlo –
-
Ma dove ha la
testa quell’uomo! Vedrai che si sistemerà tutto,
andrà tutto apposto come
sempre –
-
No,
Trev, non si sistemerà proprio nulla! Me
lo sento dentro le ossa, questa è la fine…
Io veramente non so più cosa
pensare… Mi manca, vorrei fosse qui con
noi, a giocare con suo figlio, a crescerlo con me! Ma non
c’è… Non c’è mai
stato e non ci sarà, e la cosa fa terribilmente male
… -
Gli
occhi verdi del moretto già
arrossati da poco prima, si inumidirono di nuovo, liberando per
l’ennesima
volta nuove lacrime che gli solcarono il viso, e incrinando la sua voce
con
singhiozzi disperati.
-
Harry!-
Le braccia forti di Trevor si strinsero
attorno ad Harry, premendolo al suo petto, cercando di infondergli
quella
sicurezza che pareva essersene andata da tempo.
-
Si sistemerà
tutto, come sempre, Draco non rinuncerà a voi due, nessun
sano di mente lo
farebbe mai –
-
Si è perso il suo
primo compleanno, il primo giorno d’asilo, la prima parola, i
primi passi, il
primo dentino, e tutto ciò a causa del suo stupidissimo
lavoro! Ha perso le
tappe più importanti di Sirius e perché?
Perché tiene di più al suo lavoro che
alla sua famiglia! –
Trevor si ritrovò
a pensare che ormai tutti i mesi si scontravano con il solito problema,
con i
soliti dubbi, agitazioni.
Lì, sul quel
divano di pelle scamosciata con un Harry disperato fra le braccia per i
mancati
ritorni a casa di suo marito, e se Harry non ce la faceva
più, beh neppure lui
reggeva quella situazione…
Aveva rinunciato
al moro molti anni prima, con la promessa da parte di Draco che Harry
sarebbe
stato felice con lui.
Ma visto che la
promessa non era stata mantenuta ed onorata da Draco, aveva intenzione
di
riprendersi quello a cui aveva rinunciato tempo prima, voleva Harry.
E Harry sarebbe stato di nuovo suo!
Che
ne pensate? Me lo lasciate un commento?