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Autore: Mikela_esme_cullen    01/10/2010    1 recensioni
La vita è strana... un giorno sei la persona più calma del mondo e un giorno dopo impazzisci per amore! sì è vero... l'amore è il sentimento più bello... però a volte può essere anche il più britto!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno ragazzi. Aggiungo un nuovo capitolo alla storia, l’ultimo. Vi avverto che qui non approfondirò più molto bene, perché porto avanti di molti anni la storia. Se sarà necessario aggiungerò una nuova storia, che sarà il seguito, ma dipende solo da voi!

 

Buona Lettura!

 

La presentazione era andata abbastanza bene… dai!

Ero riuscita a stare calma e ai miei genitori Luca era piaciuto.

Si notava da lontano che mio padre era geloso, però... non potrò restare per sempre la sua bambina.

Prima o poi, avrei dovuto fare delle esperienze, sbagliare…

 

*********************

 

Passarono i giorni…

 

Il 13 settembre 2010 iniziarono le scuole superiori.

Adoravo il campo dell’arte e della scienza, però la mia passione per l’arma era superiore.

Mio padre, ragioniere in banca, mi aveva informata del pericolo che corre un carabiniere, ma io non l’avevo ascoltato.

Mia madre, professoressa di matematica alle scuole medie, era ansiosa dai primi momenti che le avevo parlato della mia passione. Però, mi assicurò più volte, che mi avrebbe appoggiata in ogni mia scelta.  

I miei amici (compresa Sophia) e il mio ragazzo, erano completamente d’accordo con mia madre. Giorgia, visto che suo padre era nell’arma, mi spiegò cosa si provava ad essere figlia di un tutore dell’ordine.

La capii però…  l’amore con cui avrei svolto il mio lavoro era superiore ad ogni altro pensiero.

 

Mia madre il 26 maggio partorì mia sorella Allyson. Una bellissima bimba dai capelli castano chiaro, e con degl’occhi grigi.

 

Passarono 5 lunghi anni…

 

Mi diplomai a 19 anni come Carabiniere scelto però, se avessi voluto salire di grado, avrei dovuto studiare ancora... Ero finalmente riuscita nel mio intento. A pensarci bene, ora i miei amici e, soprattutto i miei genitori, erano contenti per me…

Ok, pensavano sempre che fosse un lavoro rischioso, però ‘mi ci vedevano’.

Il mio ragazzo, che per altro non era cambiato in tutti questi anni, aveva finito completamente gli studi ed era diventato medico in un ospedale di Cremona. Sophia, finito il Socio-psico-pedagogico, puntava a diventare maestra alle elementari.

 

Mia sorella iniziò la scuola elementare. Mia madre non la riuscirà a seguire benissimo durante i prossimi 5 anni e i futuri 3, perché anche lei deve lavorare, quindi sarò io che la aiuterò nei compiti e nello studio. Certo, anche io devo esercitarmi con i corsi per salire di grado, ma ci organizzeremo.

 

2017…

 

Oggi, dopo tanti anni, io e Luca andiamo ad abitare insieme… prendiamo un appartamento in una via parallela al viale. È abbastanza grande, adatta per una famiglia. Giardino interno e due garage.

Mia madre è abbastanza triste, però in casa con lei c’è ancora Allyson. Sa che potrà contare su di me per ogni piccola cosa.

 

Tra due mesi inizierò ad andare nella caserma di Cremona per addestrarmi. Fortunatamente in caserma vado o mattina dalle 8 alle 13, o al pomeriggio dalle 17 alle 22. così potrò aiutare mia sorella nei compiti.

 

2018, ho 22 anni, Luca 25 e Allyson 7,5…

 

Questa mattina sono a pezzi, la giornata di ieri mi ha stancata. Sono le 7.30. Devo alzarmi in fretta, fare una doccia veloce e portare mia sorella a scuola. Corro in bagno. Esco, sono le 7.50. Prendo le chiavi dellamia bmw serie 1, saluto Luca, e corro a casa dei miei. Trovo in casa la mamma di Sophia che mi dice che i miei erano già andati al lavoro. Vado da Ally, le prendo lo zaino e inizio a metterlo in macchina. Le faccio un po’ come seconda mamma, perché glielo controllo, a volte viene a dormire da me, pranza da me, fa i compiti con me, ecc…

La porto davanti all’entrata alle 8.25. la accompagno dentro, la saluto e poi mi avvio verso casa.

Mi sento molto strana da qualche giorno, per questo un dubbio mi assale. Non lo sapevo ancora con chiarezza, ma il mio sesto senso mi diceva che portavo un bimbo dentro di me. Il mio ciclo era come sospeso e quindi anche questo è un punto a suo favore. Corro in una farmacia vicino a Cremona, qui non ne avevo voglia di andare, perché dopo le voci corrono, e a me non piace. Entrai, chiesi un test di gravidanza. Corsi a casa e immediatamente lo feci. Aspettai qualche minuto e… lessi il risultato. Positivo. Non era possibile ero incinta. Telefonai a Luca che mi disse che, finito il turno, sarebbe venuto a casa. Poi a mamma e papà. Ero troppo strano, mi sembrava di essere 8 anni prima, quando mamma ci annunciava la sua gravidanza. Ora capivo le sensazioni provate da lei in quel momento!

Con molta calme e con le parole giuste spiegai a mia sorella la mia situazione.

Le dissi anche che non doveva essere gelosa, perché io per lei ci sarei sempre stata, anche quando ci sarebbe stato mio figlio.

 

Qualche giorno dopo fissai l’appuntamento dal ginecologo che confermò quello che mi aveva detto il test.

 

Eccoci alla fine! Spero che il modo in cui ho scritto il capitolo vi sia piaciuto lo stesso, anche se non è il mio!

 

Ci vediamo alla prossima storia! Ciaoooooooooo!

  
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