Feel the rain on your skin
<
Quindi? >
<
Quindi cosa? > domandai, portandomi un ciuffo dietro l'orecchio.
<
Si può sapere cosa siamo venuti a fare qui? >
Voltai
il viso verso il suo e inarcai le sopracciglia.
<
Io a vedere il tramonto da quassù, tu…a dire il
vero non ne ho la
minima idea >
<
Ti ho vista passare di qui e ho pensato di seguirti. Non sapevo cosa
fare >
<
Allora stai zitto e goditi questo panorama > lo rimbeccai.
Sbuffò.
<
Certo che voi Americani siete siete proprio strani >
<
Parla l'Inglese >
<
Cosa vorresti dire? >
Ghignai
e mi appoggiai alla ringhiera.
<
Non venirmi a dire che non siete strani >
<
Fammi un esempio >
<
La vostra morbosa mania di prendere il tè alle cinque del
pomeriggio
>
<
Capirai, ognuno ha le proprie stranezze >
Gli
sorrisi. Adoravo quando mi diceva questa frase, perché
voleva dire
che avevo centrato il punto e che non sapeva mai cosa rispondermi.
<
Allora, hai fatto qualche amicizia nuova? >
<
Sì, una > disse, contorcendosi le mani < ho
conosciuto una
tipa. È simpatica e molto carina >
Strinsi
la mascella.
<
Come si chiama? > domandai, speranzosa che mi stesse prendendo
in
giro e che si riferisse a me.
<
Sophie. Credo studi alla UCLA e credo abbia la mia età
>
<
Oh, bello > mentii, fingendomi interessata. Era ovvio che a uno
come Robert piacessero le ragazze più grandi. Cosa se ne
faceva di
una ragazzina? < Ci uscirai insieme? >
<
Non lo so. Non sono motivato. È molto carina,
ma…non voglio storie
serie, non al momento. Sarebbe più…da portarsela
a letto una volta
sola, ecco > rispose con un sorrisetto finale.
Stavo
ribollendo di rabbia. Non tanto per il fatto che avesse conosciuto
questa ragazza, ma per cosa aveva ipoteticamente pensato di fare.
Lo
guardai, disgustata. < Voi uomini siete tutti uguali. Quando si
tratta di essere fini, non sapete mai come comportarvi. Quando
diavolo capirete che le donne non sono un oggetto? Vuoi divertirti?
Bene, invece che usare una povera ragazza innocente, perché
non usi
la tua mano, oppure ti rilassi usando la tua amichetta Kristen, dal
momento che fate sesso senza voler impegnarvi?!? >
Presi
la borsa da terra e mi affrettai ad allontanai da lui.
<
Avanti, Michelle! Stavo scherzando >
<
Non mi interessa > ribattei, premendo sul bottone dell'ascensore.
<
Non volevo essere maleducato, scusa >
<
Ma mi capisci quando parlo? > gli urlai in faccia < non
mi
interessa niente. Fai quello che ti pare. Sei solo la conferma che
voi uomini non ragionate con il cervello >
Lo
guardai immaginandomi che controbattesse, ma così non fu. E
ciò mi
deluse ancora di più. Intanto l'ascensore era arrivato,
così mi ci
fiondai dentro e premetti il pulsante per il piano terra; ma Robert
posò la mano sulla fotocellula ed entrò con me.
Mi guardò negli
occhi, fregandosene dello sguardo freddo che gli stavo lanciando.
<
Mi dispiace, Mitchie. Non volevo essere così maleducato
>
sussurrò, avvicinandosi a me e abbracciandomi. Sorpresa e
anche un
po' imbarazzata ricambiai, portando la testa nell'incavo del suo
collo.
<
Non devi dire queste cose, ti prego > lo implorai.
<
Sì, te lo prometto >
<
E promettimi che non farai nemmeno quello che hai pensato di fare con
quella ragazza. So cosa si prova ad essere usati. Ti fa star
malissimo >
Lo
sentii aumentare la presa, fino a stritolarmi. Alzai lo sguardo e
vidi che aveva la mascella serrata e gli occhi chiusi. Riabbassai il
viso e poco dopo le sue labbra premettero sui miei capelli.
<
Chi ha osato farti star male? > chiese con rabbia.
<
Aaron >
<
Il tuo ex gay? >
<
Lui…lui non è gay > sussurrai.
<
Non mi avevi detto che l'avevi trovato a letto con il suo migliore
amico? >
<
Ho mentito > ribattei, stringendomi di più
nell'abbraccio.
<
Cosa è successo? > domandò mentre mi
accarezzava la testa.
<
Lui…mi ha lasciato per tornare dalla sua ex. La storia del
suo
migliore amico l'ho inventata. Ma sinceramente, avrei preferito che
fosse gay. La verità fa male >
<
Perché dici questo? >
<
La sua ex è una dea. È bellissima, perfetta,
è alta, magra, ha due
gambe slanciate, non ha un filo di pancia e due seni sodi >. Mi
bloccai, avendo temuto di fare una gaffe. < Cioè, non
che io mi
sia mai fermata a guardarli > dissi, rossa come non mai <
è
solo che…beh, quando è in
costume…ecco, si notano >
Si
allontanò da me e mi guardò. No, il termine
più giusto era studiò
e lo fece centimetro per centimetro.
<
Non hai niente da invidiare a questa ragazza, chiunque essa sia >
<
Sì, certo. Lo dici solo perché sei mio amico
>
<
No, fidati. Tu… >. Si bloccò, passandosi
una mano tra i
capelli. < Sei davvero bella, Michelle >
Un
brivido, ecco cosa mi attraversò la schiena. Non era la
prima volta
che qualcuno mi diceva che ero bella, ma nessuno l'aveva mai detto
con un'intensità come aveva fatto lui.
Ricambiai
lo sguardo, incapace di distoglierlo. Se fossimo in un film, ora ci
sarebbe la scena del bacio. Per disgrazia o per fortuna la vita
è
assai diversa dai film.
Mi
guardava. Intensamente, senza sbattere le ciglia. Era come se con lo
sguardo volesse penetrarmi dentro e ciò mi faceva paura: non
volevo
che capisse cosa provavo per lui, ma allo stesso tempo quello sguardo
mi faceva sentire bene.
Sì,
sarei rimasta per ore a fissare quei meravigliosi…
<
Sei Robert Pattinson? >
…occhi
blu.
Mi
voltai verso la donna che era appena entrata nell'ascensore
lanciandole un'occhiata di fuoco che né lei, né
Robert intesero.
<
Sì, salve >
<
Potresti fare un autografo per mia figlia? È una tua
grandissima fan
> domandò, porgendogli carta e penna.
<
Certo. Come si chiama? >
<
Michelle > rispose la donna e Robert si voltò a
guardarmi,
divertito e ricambiai il suo stesso sguardo.
<
Ecco fatto > le disse, porgendo il foglio alla signora.
<
Grazie mille >. Intanto eravamo arrivati al piano terra.
<
Immagina se la mia Michelle fosse stata a casa sua oggi >
esclamò
la donna, forse più a se stessa che a noi.
Non
appena ci lasciò soli, sgattaiolai fuori. Ero ancora troppo
scossa.
<
E ora che si fa? > domandò, prendendo in mano una
sigaretta e
accendendola.
<
Non lo so >. Presi la sigaretta che si era portato alla bocca e
gliela fregai. < Vogliamo andare al cinema? >
<
Beh, grazie! > esclamò, contrariato < no, non
ho voglia di
stare al chiuso >
<
E quindi? Sta anche per incominciare a piovere > constatai,
guardando il cielo.
<
Michelle Waldorf ha paura di un po' di pioggia? >
Mi
guardò, prendendomi in giro.
<
No, ovviamente >. D'un tratto mi venne in mente una cosa.
<
Seguimi >
<
Dove? >
<
Ti porto in un bel posto >
<
Un altro posto magico? >
<
Sì >
Sorrise.
<
Okay, andiamo >
Lo
presi a braccetto e ci incamminammo per il marciapiede, decisa a
portarlo al mare. Ma esattamente pochi metri prima di arrivare
incominciò a piovere e Robert mi prese per mano per andare a
ripararci sotto un tendone.
<
Sei proprio sicura di voler andare al mare? >
domandò, indicando
verso la spiaggia.
<
Certo > risposi, sorridendo.
Presi
Robert per un braccio e lo invitai a correre verso la spiaggia quando
il suo cellulare squillò. Rispose e mi allontanai per
lasciargli un
po' di privacy, non volendo replicare la figuraccia di Natale.
Attesi
due minuti e Robert si riavvicinò a me, con un'espressione
da cane
bastonato.
<
Era Kristen… >
<
Ti ha chiesto di andare da lei? >
<
Sì >
<
E tu vorresti andare? >
Si
passò una mano tra i capelli.
<
Ecco, vedi… >
<
Vai >
<
Davvero non ti scoccia? >
<
No, vai tranquillo > mentii.
Mi
sorrise e mi baciò la guancia, lasciandomi sola e correndo
via.
Lo
guardai allontanarsi e poi corsi verso la spiaggia. Al diavolo Robert
e i suoi incontri con Kristen Stewart! Io volevo vedere il mare e ci
sarei andata, anche a costo di ammalarmi.
Mi
misi il cappuccio, chiusi la cerniera della felpa e uscii dal mio
riparo, correndo senza sosta verso la mia meta.
Raggiunsi
il mio traguardo fradicia, ma mi sentivo appagata. Il rumore delle
onde che si infrangevano negli scogli, l'odore dell'acqua salata, la
sabbia che si insinuava nelle scarpe e il sentirla fredda al tatto
una volta scesa la notte. Adoravo la spiaggia. Da piccola mio padre
mi diceva sempre che durante un temporale, quando le onde si
infrangevano negli scogli con violenza, una sirena veniva catturata
dai pirati, ma ogni volta che il tempo si calmava e le onde si
infrangevano dolcemente, questa riusciva a liberarsi e tornava sana e
salva in fondo al mare.
Mi
incamminai fin sotto alla tettoia di un bar chiuso e mi sedetti su
una sedia, osservando quel meraviglioso spettacolo. Tirava un gran
vento e l'aria gelida si infilava sotto i miei jeans e la mia felpa,
facendomi venire la pelle d'oca. Ma non mi importava. In quel momento
avevo solo bisogno di essere lì, volevo ricordare il passato.
Misi
le scarpe sul bordo della sedia e circondai le braccia, tentando di
riscaldarmi e appoggiai il mento sulle ginocchia, continuando a
guardare quello spettacolo davanti a me.
Chiunque
dicesse che osservare il mare ti dava un senso di libertà
aveva
ragione.
<
Feel the rain on your skin, no one else can feel it for you, only you
can let it in. No one else, no one else can speak the words on your
lips. Drench yourself in words unspoken, live your life with arms
wide open. Today is where your book begins. The rest is still
unwritten… > canticchiai, sorridendo ad ogni singola
parola.
Ad
un tratto sentii dei passi farsi sempre più vicini e voltai
la
testa, spaventata. Erano ormai le otto di sera, chi poteva venire al
mare a quest'ora? Oltretutto l'illuminazione più vicina era
praticamente accanto a me, quindi non potevo scorgere il volto di
chiunque si stesse avvicinando fino a che non fosse stato accanto a
me. Cercai di prendere il cellulare e composi il 911, così
nel caso
ci fosse stato bisogno, qualcuno mi avrebbe soccorso. O almeno era
quello che speravo.
Sentii
i passi farsi sempre più vicini ed io ero già
pronta a far partire
la telefonata.
<
Speravo di trovarti ancora qui > parlò lo sconosciuto
con una
voce che avevo imparato a conoscere.
Scattai
in piedi, furiosa e sollevata allo stesso tempo.
<
Ma ti ha dato per caso di volta il cervello? Dio, Robert, hai idea
dello spavento che mi sono presa? Sentivo dei passi e non sentivo
parlare, ho temuto stesse venendo qualcuno malintenzionato! >
<
Mi dispiace, Mitchie, non credevo che tu mi avessi sentito. Volevo
farti una sorpresa > ribatté, visibilmente
dispiaciuto.
<
Beh, la prossima volta caccia un urlo, così saprò
che sei tu >
Rise.
<
Te lo prometto >. Si avvicinò ancora un po' e si
sedette accanto
a me. < Ti ho portato una coperta, così eviterai di
congelarti >
<
Oh, grazie! > esclamai, sorridendogli calorosamente < mi
hai
salvato la vita, sappilo! >
<
Per così poco? > domandò, portandosi un
po' di coperta sulle sue
gambe.
<
Com'è andata la tua sveltina con Kristen? > domandai
fingendomi
interessata, puntando gli occhi verso l'oceano.
<
Non sono stato da lei > rispose e mi voltai verso di lui,
sbigottita.
<
Ah, no? Come mai? >
<
Mi sentivo in colpa per averti fatto stare male oggi e per averti
abbandonato così su due piedi >
<
Non hai niente da farti perdonare >
<
Sì, invece. Sono un pessimo amico. Tu per me ci sei sempre.
E tu
oggi avevi bisogno di me. Il mio incontro con Kristen può
aspettare
>
<
E cosa le hai detto? >
<
Che avevo già precedentemente preso un impegno con te
> rispose
sorridendomi < come mai sei voluta venire qui? >
<
Avevo nostalgia del mio passato >
<
Avevi una casa sul mare da piccola? >
Risi.
<
No, Robert. Io abitavo in fondo al mare >
Robert
mi guardò e inarcò un sopracciglio.
<
Non ti seguo… >
<
Sono una sirena. Da piccola vivevo in fondo al mare e i miei migliori
amici erano un granchio di nome Sebastian e un pesce giallo e blu di
nome Flounder >. Lo guardai negli occhi e vidi il suo sguardo
accigliato. < Che c'è, non mi credi? >
<
Nemmeno un po' >
Risi
e mi strinsi a lui, cedendogli ancora un po' di coperta.
<
È vero che avevo nostalgia del passato, ma la cosa
è diversa. Da
piccola venivo sempre qui con mio padre e restavamo a guardare la
luna riflettersi sul mare >
<
Ti manca tuo padre? >
<
Mi manca più il fatto di non avere un padre, che non avere
lui.
Ormai ci ho fatto l'abitudine a non vederlo più, sono tre
anni che
non si fa più vivo. Ma mi manca il non festeggiare la festa
del
papà, qualcuno che faccia il terzo grado ai ragazzi con cui
esco,
che mi coccoli quando mi sento triste… >
Mi
strinse una mano. A differenza della mia, la sua era calda, molto
calda.
<
Sei gelida > mi disse, portandomi una ciocca bagnata dietro i
capelli < non vuoi tornare a casa? >
<
Ancora due minuti, ti prego >
<
Certo > acconsentì, tentando di scaldarmi le mani.
Guardai
il cielo e vidi che aveva smesso di piovere e il vento ormai stava
spazzando via i nuvoloni neri.
<
Grazie per essere qui con me. Ti voglio bene >
<
Anche io, Mitchie. Sei la mia migliore amica e sei una delle persone
più pazze al mondo che io conosca. Ma ti adoro
così come sei >
Lo
guardai negli occhi e gli sorrisi, poi mi appoggiai alla sua spalla,
mentre lui mi sfregava la mano su e giù dietro la schiena
per
scaldarmi.
Ero
felice. Okay, forse lui mi considerava solo la sua migliore amica, ma
mi adorava e me l'aveva appena detto. E poi cavolo, aveva preferito
me a Kristen Stewart, me ad una
serata di sesso! Quanti
altri ragazzi avrebbero fatto una cosa del genere?
<
Nessuno > sussurrai piano.
<
Come? > domandò.
<
Niente >
<
Eppure qualcosa hai detto > ribatté.
<
Stai zitto e non rovinare questo bel momento d'amicizia >
Ci
guardammo negli occhi e scoppiammo a ridere, poi tornai ad appoggiare
la testa sulla sua spalla e restammo lì immobili e persi nei
proprio
pensieri fino a notte inoltrata.
Eeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee,
buon sabato!
Come
state? Io piano piano sto riprendendo dall'influenza, ma ancora non
sto pienamente bene. Sono praticamente quattro giorni che non tocco
cibo e questo la dice tutta xD
Allora,
prima di tutto voglio dirvi che sono molto affezionata a questo
capitolo, perché…beh, a dire la verità
non so nemmeno dire il
perché. Ma ricordo di averci messo l'anima Unwritten, di
Natasha
Bedingfield. Se non l'avete mai ascoltata, andate immediatamente su
You Tube e fatelo! Merita, trust me!!
Ringrazio
tantissimo chi ha letto e chi ha recensito. I love you, guys♥
Sognatrice85: Oh, tesoro mio. Grazie mille per
tutto ♥ Ti voglio bene
Railen: Visto che
brutalità ha il Pattinson? Ooooh, ti è quasi
simpatico xDD Chissà se arriverà il momento in
cui gli farai una statua xDD Ma sai, il Pattinson è furbo,
fidati xD L'ha baciata perché voleva farlo xDD No, chiedili
a me gli spoiler!! Sono così contenta di sapere che le mie
storie ti piacciono *__* GATTO! XD Love you
valentina_black_cullen: Dai,
piano piano Robert sta tirando fuori le palle! :) Spero che il capitolo
non ti abbia delusa :)
dfdfdfdfd: ciao! Oooooooh, grazie
mille *___* Robert non le ha detto che ha fatto anche lui la cazzata
perché era brillo o era offeso :) La loro è la
tipica fase da “si muoiono dietro entrambi, ma nessuno dei
due ha il coraggio di fare la prima mossa”. Michelle,
baciandolo, ha temuto di aver rovinato la loro amicizia ed è
anche per quello che scompare. Perché lei comunque crede che
Robert sia innamorato di Kristen. E ci tiene talmente tanto a lui che
gli basta anche solo esserle amica. E quindi il bacio che lei gli ha
provocato la rezione “oddio, ora ho combinato un
casino”. E Robert l'ha baciata una seconda volta e le ha
detto di aver fatto una cazzata perché Michelle si stava
allontanando da lui e quindi le ha detto quello per non perdere la sua
amicizia. Spero di essere stata chiara xD Non sono molto brava nelle
spiegazioni al momento xDD
LoryeEmy: No, la Stewart al bar
con Robert no! XD Brutta scena, bruttissima scena xD *va a lavarsi gli
occhi con il sapone* xD Ahahahahah, ma povera! Devi capire che Michelle
era leggermente sconvolta xD Ma dai, col tempo si rifarà,
promesso xD Per i capitoli...spero di riuscire ad accontentarti xD
Vedi, alcuni capitoli sono brevi, ma altri sono abbastanza lunghetti xD
È che non volevo fare come nella mia vecchia storia che un
capitolo durava dalle 20 alle 30 pagine, volevo restringere un po' di
più il campo xD Comunque, fammi sapere se la lunghezza di
questo capitolo va bene xD
angiiie: la cugiogia sei
tuuuuuuuuuuuu! Momento canoro xD Se ti torturo poi come faccio a stare
senza di te? Hai ragione, sai? La mia Michelle è troppo per
il Bob. Ma hey, se è contenta lei, lo sono tutti! XD
Sììììììììì!
GATTO xD Love you♥
See ya next Saturday!
With love,
Giulls
P.S.
No, questo ve lo devo dire. Sono disperata xD Al Futurshow a Bologna (più che altro a Casalecchio di Reno) il 3 dicembre ci sarà il concerto dei KINGS OF LEON. E la sottoscritta ci vuole andare T__T Il problema è che 5 giorni dopo io sono al Futurshow a vedere i Thirty Seconds To Mars. E il biglietto per i Mars l'ho già comprato. Ma se dico a mia mamma che voglio andare a vedere anche i Kings of Leon mi da un calcio nel culo XD
Argggggg, non so cosa fare xD Perché non mi lascia nemmeno la macchina -.-
Okay, qualche suggerimento? Chi mi da il suggerimento più adatto vince un pupazzo! Oppure qualunque altra cosa, basta chiedere! xD