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Autore: echelon1985    02/10/2010    8 recensioni
Una specie di carta moschicida per amori sbagliati, ecco cosa era.
Questo era quello che si ripeteva Quinn mentre percorreva la strada che da casa sua lo portava a scuola.
Era come se ogni volta che gli piacesse qualcuno si accedesse un'enorme insegna luminosa che diceva "epic fail"
[...]
"Padget, tu lavorerai con Allman"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Bullet for My Valentine, The Used
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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On the other side








"E così hai baciato il mio ragazzo"

Matt aveva spalancato leggermente gli occhi.
Ed e strano come le cose riescono a sorprenderti anche quando te le aspetti.
Aveva deciso lui stesso di parlarne a Padge, ma adesso, quella frase buttata
lì all'improvviso, l'aveva lasciato senza parole.
Padge aveva posato la bottiglia di birra ai piedi del divanetto, girandosi leggermente
verso sinistra per dare tutta la sua attenzione a Matt.
Aveva puntato i suoi occhi di quello strano verde tendente al grigio in quelli blu
dell'altro, aspettando una qualsiasi risposta a quello che aveva detto.
Il silenzio si era protratto ancora per qualche secondo, ma lui se n'era rimasto
comunque zitto, in attesa.
Aveva osservato Matt respirare, come per calmarsi e raccogliere le idee.

"Stavo per dirtelo, dico sul serio. Mi hai solo battuto sul tempo"
"Già.."
"Padge, tu lo sai che non significava nulla. L'ho fatto solo perché volevo aiutarti.
 Non ti farei mai una cosa del genere"

Ancora una volta l'ultima frase era caduta nel silenzio.
Matt si era trovato a deglutire, leggermente sconcertato, perché diavolo, quello
era Padge, non avevano mai avuto un momento di tensione in tutto
il corso della loro amicizia.
Aveva baciato Quinn per aiutarlo, ma l'aveva fatto senza pensare a come
avrebbe potuto reagire l'amico.


"Lo sai, giusto? Padge, di qualcosa"


Aveva guardato il viso senza espressione di Padge, cercando un qualsiasi
segno di quello che gli passasse per la testa, quasi trattenendo il fiato, finchè
l'altro era scoppiato a ridere.
Matt era rimasto immobile per un attimo, con la bocca aperta a guardarlo.
Gli ci era voluto un attimo per realizzare che l'amico lo stava prendendo in giro, e
quando finalmente aveva capito gli aveva dato una spinta che l'aveva fatto
rotolare giù dal divanetto.
Matt l'aveva fulminato con lo sguardo, mentre Padge si risedeva accanto all'amico
senza comunque smettere di ridere.


"Cazzo vaffanculo Padge, mi hai spaventato.. pensavo che..."
"Sono quasi scoppiato per non ridere prima, ma ne è valsa la pena"
"Sei proprio uno stronzo"
"Dovevi vedere la tua faccia, era da oscar"
"Me la pagherai, sappilo. Volevo solo aiutarti"
"Lo so, grazie.. cioè mi fa un pò strano ringraziarti per aver baciato il mio
 ragazzo, ma grazie"
"Quando vuoi"
"Non ti allargare"
"Beh Quinn è carino"
"Se non sapessi che sei totalmente etero mi preoccuperei"


Matt si era zittito per un attimo, mentre le immagini di Bert inginocchiato davanti
a lui gli ritornavano alla mente.
Non era più molto sicuro di raccontare all'amico quello che era successo, ma
non aveva mai nascosto nulla a Padge, ed inoltre Bert era il miglior amico
di Quinn, e la cosa prima o poi sarebbe venuta fuori.
Padge l'aveva osservato incuriosito, senza capire il motivo di quel silenzio improvviso.


"Che c'è?"
"Io.. ecco.. ok devo dirti un'altra cosa"
"Riguarda Quinn?"
"No, non direttamente"
"Cioè?"
"Ecco.. il giorno dopo che tu e Quinn avete litigato ho fatto un incontro, cioè
 più che altro uno scontro, con l'amico di Quinn, Bert"
"Oh cazzo"
"Si, sai era incazzato con te, e sapeva che io e te siamo amici, così.."
"Se l'è presa con te"
"Si"
"Cazzo Matt, mi dispiace"
"No è tutto ok, quando sono andato a parlare con Quinn lui era lì, anche se io
 non lo sapevo, ed ha ascoltato tutto. La sera è venuto a chiedermi scusa"
"Ah si?"
"Si. E'.. simpatico"
"Se lo dici tu"
"Siamo andati a prenderci una birra insieme"
"Tu e lui? Tu sei uscito con Bert?
"Si"


Padge lo guardava senza capire esattamente quale fosse il punto.
Certo, Matt sapeva che Bert non era proprio la sua persona preferita, ma
non era certo un grande affare se ci era uscito insieme a farsi una birra


"Beh perché me lo dici con questo tono?"
"Mi ha baciato"


L'amico aveva spalancato gli occhi,
ricominciando ancora una volta a ridere come un
pazzo, rischiando di cadere nuovamente dal divano
Matt l'avrebbe preso a pugni se non l'avesse finita, o sarebbe morto
lentamente e dolorosamente per l'imbarazzo.


"Prima Quinn, poi Bert.. cazzo Matt sei l'etero che ha baciato più uomini
 al mondo"
"La pianti?"
"Andiamo, è divertente. Tu che hai fatto? Non l'hai pestato vero? Quinn si
 arrabbierebbe"


Matt si era zittito, per l'ennesima volta in quella conversazione surreale, e la
risata di Padge gli faceva venire voglia di non aver aperto bocca.
Ma oramai aveva iniziato, tanto valere sorbirsi le prese in giro dell'altro fino
in fondo


"Vuoi parlare Matt? Perché devi farti tirare le parole fuori dalla bocca?"
"L'ho baciato anch'io"
"Oh cristo"
"Non è tutto"
"Gesù avete scopato?"
"No! No! Cioè.. voglio dire.. non esattamente"
"Non es.. ok che significa non esattamente?"
"Ci siamo trovati in bagno..e.. ok più che altro lui ha fatto qualcosa a me.
 E se ricominci a ridere ti pesto"
"Mi dispiace ma non posso evitarlo, cazzo dev'essere davvero contagioso,
 stiamo diventando un gruppo di froci"


Avevano riso entrambi stavolta, per dei minuti, senza riuscire a fermarsi.
Quando si erano ripresi Padge aveva cercato di darsi un tono, e di riportare
la conversazione su binari più seri
Al di là del lato estremamente divertente della cosa, aveva bisogno di avere
qualche informazione in più, perché quelle situazioni creavano in ogni caso
confusione e disorientamento, per chiunque ci passasse.
E lui ci era passato, ed era stato proprio Matt ad aiutarlo più di ogni altro.



"Ok parliamo da persone adulte, quanto eri ubriaco?"
"Non tanto da dare la colpa all'alcool"
"Oh, ed è stato?"
"Grandioso"
"E quanto sei fuori di testa adesso?"
"Oltre ogni limite immaginabile"

Padge aveva annuito, diventando completamente serio.
Lo capiva perfettamente, se la ricordava bene quella sensazione di paura e
confusione che si provava in quei casi.
Ti senti come se non ti riconoscessi più, come se tutto quello che sapevi di te
fosse improvvisamente cambiato.


"Come siete rimasti?"
"In nessun modo, lui mi ha detto che spettava a me decidere"
"E tu che intenzioni hai?"
"Non ne ho una cazzo di idea Padge"


Le voci di Moose e Jay ed il fastidioso bussare alla saracinesca del garage avevano
interrotto la conversazione.
Era la prima volta che Padge e Jay si incontravano dopo quella sera.
Matt era quasi grato di avere qualcos'altro a cui pensare.
E per un paio d'ore, con la sua chitarra tra le mani, era riuscito perfino
a non pensarci.
Matt aveva mantenuto la sua attenzione su Jay per quasi l'intera serata.
Voleva una risposta ai suoi dubbi.
Padge era troppo coinvolto, ed il suo rapporto con Jay era sempre stato troppo
particolare perché davvero potesse notare una qualche sfumatura di cambiamento.
Ma lui poteva.
Dall'esterno avrebbe potuto capire se dietro l'estremo attaccamento del bassista
a Padge ci fosse dell'altro.
Cazzo, sperava davvero che non fosse così.




Padge era tornato a casa verso sera, ancora un tantino sconvolto dalla rivelazione
di Matt.
Si era buttato sotto la doccia e poi si era infilato a letto, recuperando il suo cellulare
e facendo partire una chiamata per Quinn
Il biondino aveva risposto dopo un paio di squilli, la voce leggermente assonnata
che aveva fatto sorridere il moro


"Dormivi piccolo? Sono solo le dieci"
"Ti aspettavo e mi sono addormentato"
"Va tutto bene?"
"Si"
"Ho una cosa da dirti"
"Questa frase non mi piace più, per nulla"
"Non riguarda me, ma il tuo amico Bert"


Il moro aveva raccontato a Quinn ogni singola parola di quello che lui e Matt si erano
detti quel pomeriggio, mentre dall'altro capo del telefono il biondino restava completamente
silenzioso, tanto che ogni tanto Padge si ritrovava a chiedergli  se fosse ancora lì, e se fosse sveglio.
Dopo avergli raccontato tutto era rimasto in attesa di una reazione da parte
dell'altro, che però tardava ad arrivare.
Quell'atteggiamento lo preoccupava un pò


"Quinn, che c'è? Perché fai così?"


Aveva la più completa fiducia nel suo ragazzo, ma era comunque costantemente
spaventato di poterlo perdere.
Era stupido, ma era così che si sentiva.
Aveva sentito Quinn ridacchiare dall'altro lato, e si era immediatamente tranquillizzato


"Cazzo Bert riesce a trasformare in gay qualsiasi cosa tocchi"
"A quanto pare"
"Non pensavo che Matt avesse questi gusti"
"Nemmeno io, e in verità nemmeno lui"
"Stava bene?"
"Un pò confuso, ma si abbastanza bene"
"Quanto l'hai preso in giro?"
"Quanto basta"
"Che stronzo"

La voce di Quinn si era nuovamente abbassata.
Padge la conosceva bene, era la voce che gli usciva fuori quando aveva sonno.
Aveva chiuso gli occhi e se l'era immaginato steso nel suo letto, col telefono
poggiato tra l'orecchio ed il cuscino, le palpebre già abbassate.
Cazzo ne sentiva una mancanza.. fisica.

"Non mi piace dormire senza di te, non mi ci ritrovo più"
"Nemmeno io"
"Dormi bene piccolo"

Padge avrebbe potuto giurare che Quinn stesse già dormendo.





Matt era arrivato a scuola incredibilmente presto perfino per i suoi standard,
quella mattina.
Aveva vagato un pò per il parcheggio aspettando che si decidessero ad aprire
almeno il cancello principale della scuola, e quando finalmente l'avevano
fatto aveva raggiunto il solito tavolo di legno ad uno dei lati della scuola.
Era rassicurante per lui mantenere quella certa sorta di rituali mattutini, in
qualche modo lo aiutava a pensare meglio.
Si era seduto sul tavolo ed aveva recuperato il pacchetto di Marlboro dalla
tracolla ed aveva acceso la prima sigaretta della giornata.
Aveva pensato a lungo a quello che avrebbe dovuto dire a Bert, ma nonostante
tutto ancora non era arrivato ad una decisione veramente cosciente, ed era
arrivato alla conclusione che quando se lo fosse trovato davanti agli occhi
avrebbe saputo cosa fare, e cosa dire.
Sfortunatamente aveva dovuto sorbirsi due noiosissime ore di matematica
ed altre due di dio solo sa cosa, prima di riuscire ad incontrare Bert.
L'aveva visto da lontano camminare nel corridoio, in quel modo bizzarro
in cui si muoveva, come se fosse sempre vagamente esaltato.
Quinn era al suo fianco, e chiaramente quello stronzo di Padge doveva averlo
informato, perché non appena l'aveva visto aveva iniziato a ridacchiare
senza nessuna discrezione, farfugliando qualcosa su un improvviso impegno
e sparendo velocemente per lasciarli soli.
Bert l'aveva guardato allontanarsi scuotendo la testa, col sorriso sulle labbra



"Quindi.."
"Troviamo un posto dove parlare?"
"Ok"



Matt aveva seguito Bert fino al corridoio del terzo piano.
Era come camminare controcorrente, loro due che salivano le scale
mentre praticamente tutti gli altri studenti le scendevano per recarsi in mensa.
Quando finalmente erano riusciti a salire, sani e salvi, avevano attraversato
il corridoio e Bert aveva aperto una porta sulla sinistra, uno sgabuzzino o
qualcosa del genere.
Matt era entrato subito dopo l'altro, e si era chiuso la porta alle spalle, portando
la sua attenzione sull'altro



"Come conosci questo posto?"
"Ci vengono Quinn e Padge"
"Oddio, questo è il posto dove si incontrano di nascosto? Lo sai che probabilmente
 hanno scopato qua dentro? E' inquietante"



Non appena aveva sentito la parola 'scopare' uscire dalle proprie labbra Matt
aveva distolto lo sguardo da Bert, leggermente imbarazzato per le cose in
sospeso tra di loro.
Bert ne aveva sorriso, divertito ma anche comprensivo.
Non importava quanto grandi e maturi, e forti sembrassero certi ragazzi, quando
per la prima volta si trovavano a contatto con un desiderio per un altro
uomo diventavano tutti ugualmente spaventati e confusi.
Bert per primo lo era stato, a suo tempo.


"Sembri nervoso Matt"
"Forse perché lo sono"
"Ascolta, nessuna pressione. Se vuoi che resti un episodio isolato lo capisco.
 Nessun problema"
"Beh un problema c'è. Se anche non capitasse mai più.. beh è comunque successo"
"E questo ti spaventa"
"Ovvio che si"
"Beh prendilo come un esperimento"
"E' facile per te"
"Non è mai facile, ci sono passato anch'io. Senti se vuoi parlarne, voglio dire.. di
 quello che ti passa per la testa, beh.. sono qui"
"In realtà adesso voglio solo baciarti"
"Cosa? Ma se è stato un problema.. Perché?"
"Per quello che hai detto"
"Fallo"



Bert non si era mosso, ma l'altro non aveva avuto bisogno di nessun tipo di
incoraggiamento.
Aveva percorso i pochi passi che li dividevano e l'aveva baciato, infilando
quasi in contemporanea le mani nei capelli dell'altro.
Bert si era trovato sospinto contro la parete, ma non aveva emesso un fiato.
Gli piaceva l'irruenza di Matt, era molto simile alla sua.
Avevano lottato per chi dovesse avere il predominio di quel bacio, ma Matt
era fisicamente più forte di lui, anche quello gli piaceva.
Era stato Matt a separarsi per primo, senza staccare gli occhi da Bert.
Si sentiva senza controllo, e non era un bene, lo confondeva.


"E' abbastanza. Senti Bert, io devo..riflettere su questa cosa, io non so.."
"Non mi devi nessuna spiegazione, fa quello che devi fare. Quando, e se,
 vorrai parlarmi chiedi il mio numero a Quinn"


Bert aveva lasciato lo sgabuzzino senza dire nient'altro.
Nel gergo di Matt 'devo riflettere' equivaleva di più a dire 'devo parlare con Padge'
così era sceso di sotto per cercarlo in mensa, e poi in cortile, dove l'aveva finalmente
trovato, insieme a Quinn.
Padge l'aveva visto arrivare da lontano, e gli era bastato guardare la sua faccia
per capire che tirava aria di crisi.


"Quinn devo rubartelo per un pò"
"Oh oh. Ho come l'impressione che Bert abbia colpito ancora"



Matt gli aveva lanciato uno sguardo di supplica, che diceva chiaramente che stava
per morire dall'imbarazzo.
Padge aveva riso e l'aveva trascinato via, salutando Quinn con un gesto della
mano ed un sorriso.
Era piuttosto strano essere dall'altra parte della barricata.
Si erano spostati in un angolo deserto del cortile, e Matt aveva sfilato le sigarette
dalla tasca dei jeans, prendendone una e porgendone un'altra a Padge.


"Allora che succede?"
"Ho detto a Bert che per me era un problema quello che era
 successo, e lui ha capito"
"Beh bene, e allora?"
"E poi l'ho baciato di nuovo"
"Alla faccia della coerenza"
"Non posso farci nulla, ogni volta che mi dico che davvero non dovrei provare
 questo desiderio poi lui fa qualcosa o dice qualcosa che mi fa venire voglia
 di baciarlo. E giuro su Dio che se provi ad usare queste parole che ti sto
 dicendo contro di me ti faccio a pezzi e dissemino i tuoi resti in dieci posti diversi"
"Ma se non ho ancora detto neanche una parola"
"So che la dirai"
"Ti dirò solo questo, e non puoi dirmi che è una frase stupida perché sei stato
 tu stesso a dirla a me non molto tempo fa"
"E quale sarebbe?"
"Se ti fa del bene chi se ne frega?"
"Devi avermela passata tu questa cosa"
"Si è contagiosa, prova con un aspirina. Idiota"


Padge aveva scosso la testa, sorridendo vagamente divertito di come si fossero
invertite le parti.
Ora stava a lui supportare e sorreggere Matt, ed era contento che l'altro gliene
avesse parlato.
Certo non era proprio entusiasta della persona che si era scelto, ma non era
quello il momento di pensarci.
Aveva lasciato che l'amico si perdesse nelle sue riflessioni, per dargli il tempo
di rendersi conto che se la realtà era che provava attrazione per Bert, c'era
ben poco che potesse fare.


"Che dovrei fare adesso?"
"Perché non esci con lui una volta e vedi come va?"
"Intendi un.. un appuntamento?"
"Si, e senza alcool a cui dare la metà della colpa di quello che succederà"
"Dovrei chiedergli di uscire?!"
"Beh non sarebbe la prima volta che lo chiedi a qualcuno"
"Gesù"
"Dio, come vorrei assistere alla telefonata"
"Fanculo. Non ho il suo numero, dovrò chiederlo a Quinn.."
"Ah ah divertente, assicurati che ogni parte del tuo corpo sia lontana
 dal mio ragazzo o ti taglio le mani"


Matt aveva fatto una faccia sconvolta e contemporaneamente un gestaccio
con la mano, poi entrambi erano rientrati a scuola per seguire l'ultima lezione
della giornata, dandosi appuntamento all'uscita.
Matt aveva passato quell'ultima ora a prepararsi psicologicamente alle prese
in giro di Quinn, che certamente non sarebbero mancate.
Aveva aspettato la coppietta nel parcheggio, poggiato contro la sua macchina
con l'ennesima sigaretta tra le mani.


Si chiedeva come fosse possibile che la gente non si rendesse conto che
stavano insieme, anche se in pubblico non si sfioravano nemmeno.
Era così palese, bastava notare il modo in cui Padge guardava Quinn, il modo
in cui sorrideva quando lui era nelle vicinanze.
Non a lui direttamente, sorrideva solo del fatto che fosse vicino.
Era una fortuna che la gente non conoscesse il suo amico come lui.



Aveva aspettato pochi minuti prima di vederli arrivare, con la faccia esausta
che si ha solo dopo cinque noiosissime ore di lezione di cui, tra l'altro, non ti
importa un accidenti.
Quinn l'aveva salutato con un sorriso mentre Padge gli rubava l'accendino
dalle mani.

"Piccolo, Matt deve chiederti qualcosa"
"Ah si?"

Quinn l'aveva guardato curioso, anche se non era difficile capire cosa stesse
per chiedergli, dato il nervosismo che trapelava da ogni movimento del moro.
Matt si era passato le mani tra i capelli in un gesto vago, cercando di modulare
la voce per farla uscire più naturale possibile.

"Si, mi chiedevo se potevi darmi il numero di Bert"

Il biondino si era trattenuto da ogni commento, cercando nella borsa il suo
cellulare per recuperare il numero del suo amico.
Perdeva cellulare così spesso che era un'impresa imparare i suoi numeri a
memoria, dato che ne cambiava uno al mese.
Aveva preso uno dei quaderni strappando un angolino di una delle pagine
ancora bianche ed aveva trascritto il numero a Matt, mentre Padge sorrideva divertito
dal malcelato imbarazzo di Matt.
Il ragazzo aveva riposto il bigliettino al sicuro nella tasca dei jeans e poi finalmente
aveva guardato Quinn
Ed era chiaro come il sole che si stesse sforzando di non ridere.
Matt aveva ripetuto a sè stesso che non poteva ucciderlo, avrebbe passato la sua
giovinezza in galera, e poi Padge ne avrebbe sofferto, così si era limitato a sbuffare sonoramente


"Ok ridi, ti stai trattenendo così tanto che ho paura che tu possa esplodere"


Era salito in macchina che Quinn stava ancora ridacchiando, stessa cosa
per quel deficiente del suo ragazzo.

"Siete due idioti, siete proprio fatti l'uno per l'altro"


Aveva guidato fino a casa, con l'unico pensiero di quel bigliettino ripiegato in due nella sua tasca.





Thanks a lot girls!


Friem: La madre di Quinn è grande! Lo so! Ecco qua la reazione di
Padge, era come te l'aspettavi?
La Quinn/Jeph tornerà, lo prometto (anche se manca solo 1 capitolo)!

Xx_ImJustAKid: Eheh Debbie! Mitica come il nome che porta! xD
Padge alla fine non ha reagito male come ti aspettavi, dai! xD
Matt ha vuotato il sacco su tutto, e c'è stato un altro incontro con Bert.
Che te ne pare?

_Francesca92_: Ecco il nuovo capitolo! Spero che ti piaccia come quello precedente!

Flafly: Haha sono contenta che approvi Matt e Bert, sono molto sexy insieme, eh?
Più di quello che mi aspettavo xD
Dovrai aspettare il prossimo capitolo per l'incontro di Padge con la "suocera" xD
Che ne dici del capitolo?

ColdBlood: Ahah la citazione di QaF calza a pennello dato che la madre di Quinn
si chiama Debbie, e non è un caso xD
Honey, volevi un pò di Bert/Matt?, eccolo! Solo un pò però.. per ora xD

Crazy_Me: Come sempre le tue recensioni sono piene di complimenti, e ti
ringrazio tanto!
Haha la madre di Quinn è sveglia! xD
Per ora Quinn è irremovibile su Jay, non penso gli si possa dare torto!
Che mi dici del capitolo?

   
 
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