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Autore: NemesisLostControl    02/10/2010    4 recensioni
Mi trovo in macchina insieme ai miei genitori. Siamo quasi arrivati alla mia nuova scuola, dove avrei dovuto passare intere giornate, notti e pomeriggi lì.
Non era una vera e propria scuola, erano degli edifici per persone come me. Persone credute pazze.
«Sakura tesoro, siamo arrivati» annuncia mia madre.
«Bene ragazzi, benvenuti alla Konoha School. Io sono Anko Mitarashi e insegno qui.» grida una giovane donna dai capelli viola.
Mi sembra di essere finita in una accademia militare..
Genere: Romantico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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FF .-.
Welcome to the Crazy School, Sakura.
01. Bell'inizio.









Mi trovo in macchina insieme ai miei genitori. Siamo quasi arrivati alla mia nuova scuola, dove avrei dovuto passare intere giornate, notti e pomeriggi lì.
Non era una vera e propria scuola, erano degli edifici per persone come me. Persone credute pazze.
«Sakura tesoro, siamo arrivati» annuncia mia madre.
Annuisco e scendo dalla macchina, trovandomi davanti un enorme edificio marrone con chiazze bianche. Probabilmente era sverniciata.
Avevo rinunciato alla mia macchina, la scuola non voleva macchine fuori, eppure c'erano tanti parcheggi.. Se solo Ino fosse qui..
Avrebbe detto che è da pazzi non avere la macchina a disposizione e che il colore del palazzo era decisamente fuori moda.
«Sakura, dobbiamo lasciarti qui.»  dice mia madre interrompendo i miei pensieri.
Mi volto verso di lei e faccio un sorriso forzato, il più convincente possibile.
Mi abbraccia, come fa' sempre.
L'aria fredda mi avvolge, la sento lungo il collo scoperto. Qualche mese fa' avevo i capelli molto lunghi, invece ora sono corti. L'incendio li aveva bruciati una buona parte e mia madre me li aggiustò. Odio i miei capelli, soprattutto adesso che sono corti. Hanno uno strano rosso sbiadito, sono sempre stata presa in giro per questo, oltre la mia fronte spaziosa, pelle bianca e secca come un chiodo. Si salvano solo i miei occhi, sono di un verde smeraldo molto bello.
Sciolto l'abbraccio, saluto i miei genitori, e mi avvio verso la scuola mentre mia madre mi urla di chiamarla quando posso.


«Bene ragazzi, benvenuti alla Konoha School. Io sono Anko Mitarashi e insegno qui.» grida una giovane donna dai capelli viola.
Mi sembra di essere finita in una accademia militare..
«In questa scuola non si tollerano aggeggi elettronici e tante altre cose, quando vi chiamerò, verrete qui e mettete telefoni, coltellini, MP3 e quello che avete nelle tasche o nelle borse in questo scatolone.» urla di nuovo la donna
Non faccio molta attenzione a quello che dice, sono troppo occupata a guardarmi intorno. La stanza era normale, pareti bianche con due enormi quadri ai muri laterali. Tutti e due rappresentavano una campagna abbandonata con degli alberi abbattuti, era un po' inquietante.
«Sakura Haruno»
Ritorno alla realtà e mi avvicino allo scatolone, buttandoci il cellulare spento
«Oh, tu sei nuova.. Lei ti farà conoscere la scuola. Ringraziami, non sono mai così gentile con i nuovi arrivati» dice la donna, non capisco se è sta' scherzando oppure dice sul serio.
«Grazie» rispondo prima che la ragazza che mi aveva indicato la Signorina Anko mi portasse via, trascinandomi lungo il corridoio.
Si ferma di colpo, stavo quasi per andarle addosso. Si volta e sorride appena
«Prima che mi dimentico, passiamo alle presentazioni. Io sono Temari.»
Prima di rispondere la guardo attentamente; ha i capelli di un biondo cenere, lunghi e mossi, minuta, pelle chiara, occhi scuri e alta come me. Forse un pochino più alta.
«Il gatto ti ha mangiato la lingua?» chiede sbuffando. Sono così idiota di essermi dimenticata della presentazione, bel modo per iniziare un'amicizia.
«Io sono Sakura.» dico ancora imbambolata mentre Temari sorride di nuovo.
«Bene Sakura, io sono la tua guida e starò seeeempre appiccicata! Le lezioni iniziano tra un'ora e mezza quindi abbiamo tempo per farti visitare la "scuola"» dice trascinandomi di nuovo a destra e a manca.
La scuola è davvero grande, mi ha mostrato la biblioteca, la mensa, dove si trovano le camere e altre tantissime stanze.
«Per ultima cosa ti mostrerò il giardino. Da lì si vedrà anche il palazzo dove si svolgono le lezioni.»
Usciamo fuori e tutto quello che mi trovo davanti non è un bel giardino curato, con alberi verdi, fiori sbocciati e cespugli. Davanti ai miei occhi c'è solo il vuoto. Alberi bruciati e storti con le foglie marroni, cespugli spogli e nessun fiore colorato. Temari saltella verso il campetto vecchio, dove ci sono delle sedie vecchie e rotte, e si siede lì.
«Ehii Saaakuraaaa, vieni quii!» urla facendo volteggiare la mano. Mi avvicino lenta guardandomi attorno, dove ero finita? Mi siedo davanti alla bionda che mi fissa in modo strano.
«Voglio il tuo stesso taglio di capelli.» dice «Sono veramente fighi! Per non parlare del colore, che tinta è?»
Rimango perplessa. Chi vorrebbe mai dei capelli così corti? Sono orrendi. Abbasso lo sguardo e fisso il mio riflesso sui pezzi di vetro. Dannatissimi capelli rosa.
«Questo è il mio colore naturale.» spiego poi e Temari annuisce. «Voglio quel taglio! Ti prego, fammelo!» mi prega battendo le mani.
«I tuoi capelli sono stupendi così lunghi e poi.. Come posso tagliarteli? La Signorina Anko ci ha tolto tutto..» dico.
Temari sbuffa e prese la sua borsa enorme e rossa. La apre se tira fuori delle forbici
«Ho approfittato del momento di distrazione.» spiega innocente.
Rimango sorpresa e lei mi porge le forbici sorridendo
«Avanti! Non ti preoccupare per i miei capelli!»
Prendo lo strumento in mano e mi avvicino alle sue spalle. Prima mi guardo intorno, assicurandomi che non ci sia nessuno ma mi volto verso Temari appena inizia a ridere
«Qui non ci sono nemmeno le telecamere, non viene mai nessuno qui a quest'ora.»
Telecamere?
«A cosa servono le telecamere?» chiedo confusa «Ti ricordo che questa è una scuola per pazzi, dobbiamo essere controllaaati!» rispose Temari.
Il suo modo di parlare era buffo. E' così spensierata e strana..
Con un taglio netto le taglio una buona parte dei capelli, è la prima volta che mi trovo in veste di parrucchiera e il risultato mi spaventa. Dopo aver copiato, più o meno, il mio taglio annuncio poco convinta di aver finito. Temari riprese la borsa rossa e tirò fuori uno specchietto e si guardò.
«Accidenti! Sei una brava parrucchiera! Ora me li sistemo meglio!» dice prendendo quattro elastici per capelli per fare quattro crocchie dietro la testa.
In effetti stava davvero bene. Come risultato non è male, anche se non voglio tagliare altri capelli.
«Abbiamo ancora qualche minuto per stare in questo magnifico posto. E voglio sapere una cosa.» disse mentre mi rimettevo seduta «Come sei finita qui?»
Stavo per cadere dalla sedia, non mi aspettavo questa domanda. Non ne avevo parlato con nessuno, se non i miei genitori e Ino.
Rimasi in silenzio a guardare i pezzi di vetro. Non mi sento sicura a parlarne con una persona appena conosciuta, magari potrebbe riderci sopra, oppure.. Non lo so'.
«Ho afferrato il concetto. Non ti va' di parlarne! Non fa' niente, ora andiamo a lezione. Ti spiegherò anche cose strada facendo.» continua Temari alzandosi e allungando la mano verso di me. La prendo e mi alzo, mollo la presa e camminiamo verso l'edificio giallastro.


«Quali altre cose mi devi spiegare?»
chiedo mentre camminiamo «Che.. Ci sono persone che sono doppiamente pazzi, qui! Tutti hanno un bracciale metallico, stai mooolto attenta, Sakura.» risponde, sempre con il suo modo buffo e stravagante. Alza la mano e indica una porta dove ci sono altre persone ai lati. Erano tutti vestiti di nero; i ragazzi avevano dei giacchetti di pelle, jeans scuri strappati, underground nere e anche le sciarpe nere. Mentre alcune ragazze erano vestite più o meno simili ai ragazzi, solo che portavano delle gonne corte scozzesi e calze strappate.
Io ero vestita molto simile agli altri. La maglietta a lupetto nero semplice, jeans scuri, delle converse rovinate nere e il mio giacchetto
di lana nero che arriva fino a metà coscia. Temari era andata più avanti, verso un ragazzo dai capelli biondi e uno dai capelli neri.
«Raagazziii!» li saluta la bionda mentre i due ricambiano con un sorriso. Temari si gira verso di me e mi fa' cenno di seguita e io, come un robot, eseguo gli ordini.
«Tem, chi è questa ragazza?» chiede il ragazzo con i capelli mori mentre il biondo mi guarda attentamente. Mi sento improvvisamente avvampare, non mi era mai successo. E nessuno mi aveva mai fissato così, come stava facendo questo ragazzo.
«Oh! Lei è Sakura! Sakura, lui è Sai» dice Temari indicando il moro che sorride e china la testa avanti «Molto piacere, Sakura.» risponde gentile e io ricambio con un sorriso «.. Mentre questo è Naruto.» conclude Temari indicando il biondo «Ciao, Sakura.»
La sua voce è allegra e mi da' sicurezza. E' davvero strano, mi sento a mio agio. Rispondo velocemente con un 
«Piacere mio.» e continuo a guardarmi intorno. Fermai lo sguardo su un ragazzo moro, con una sciarpa blu elettrico, unico colore acceso in quella massa di nero. Era davvero bello. Occhi e capelli color pece, come i suoi vestiti. Pelle candida e sguardo deciso, ma anche perso. Rimango a fissarlo per 2 minuti, mentre Temari, Naruto e Sai parlano del più e del meno. Le loro voci le sento lontane, eppure sono vicini a me.
Il moro si gira dalla mia parte, guardandomi. Mi sento le gambe cedere e tremare, mi sento nuda davanti a quello sguardo senza espressione. Non riesco a distogliere lo sguardo. Mi sento così stupida, farmi beccare così facilmente e risultare tremendamente debole!
Lo vedo muovere una mano, chiudere tutte le dita e mostrarmi il dito medio. Ci rimango secca e non riesco a distogliere lo sguardo.
Bene, io Sakura Haruno sono riuscita a vincere un "vaffanculo" all'inizio del primo giorno di scuola!
Complimenti davvero, ragazza mia!
Sento un dolore al fianco destro e mi volto verso Temari, che mi aveva dato una gomitata. 
«Quello è Sasuke Uchiha. Lascialo perdere, è così scortese con tutti.» spiega seria.
La campanella suona e mi mischio con gli altri, ripensando a quel Sasuke Uchiha e alla mia stupidaggine.
Bell'inizio anno, Sakura!







Note dell'Autore:

Titolo provvisorio, ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente xD Credo lo cambierò, quando avrò qualcosa di decente in mente..
Se ci sono errori chiedo scusa, non sono stata così attenta nel controllare..
Questa schifezza mi è venuta in mente prima dell'inizio di scuola. Purtroppo non so' quando aggiornerò, non ho molto tempo libero çwç
Ne approfitto per dire che l'altra mia Fan fiction "Team 7- Di nuovo insieme" la lascerò in sospeso, per ora non ho niente in mente e non so' quando la continuerò, vi chiedo scusa!

Beh, sono quasi ritornata xD

Nèmesis.


  
  
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