Erano entrati, alla fine, con molti dubbi e molti timori, ma erano entrati. << Ma non c’è nessuno? >> chiese Hyoga. << E’ molto strano, ricordate che durante gli altri giorni era pieno di gente? >> <
<< Cosa succede?>> << L’allarme mia signora >> << Chi ha osato? >> << Controllo immediatamente >> disse Arthur, avvicinandosi al monitor. << Sono i Saint e milady Saori >> << Ancora loro! E perché non c’è nessuno che li abbia fermati? >> << Oggi è sabato? >> << E con ciò Camus? >> << Il sabato la fanteria e la cavalleria hanno un giorno di riposo >> << Sia maledetto il giorno in cui si sono fatti traviare dallo spirito del secolo >> << Mia signora, bastiamo noi >> << Verissimo, ognuno per piano, Merlin, tu, Camus e Aphrodite con me, li aspettiamo all’ultimo >> << Ma dov’è? >> << Non m’importa, chiame telo! >> Merlin osservò la sua dea, quando Morrigan era particolarmente infuriata tirava fuori un gergo che sarebbe stato più adatto a uno scaricatore di porto che a una dea, ma nessuno di loro era così stupido da farglielo notare.
<< Ecco il primo piano >> << E qui ci sono io >> disse una voce. Si voltarono, la giovane Nimue li osservava sorniona, poi aprì una gabbia e liberò due colombe. << Parlatemi, e ditemi chi vincerà questa lotta >> Le colombe fecero per scapparle via, ma una di loro ci ripensò. << No, non può essere vero >> disse Nimue angosciata, poi li fissò << Se deve essere così almeno che sia stupefacente >>
Morrigan era all’ultimo piano, seduta sul suo trono; era certa della sua vittoria, e quando avrebbe finito con Atena, non voleva la sua morte, né quella del suo involucro mortale, allora buona parte della sua vendetta si sarebbe compiuta.
X Epicuro: già, qui i cattivi sono davvero cattivi... vedremo chi vincerà...