Pov.Bella
Ed
eccoci qui, insieme alla mia
famiglia. La mia famiglia di vampiri. Io non sono un vampiro, non del tutto
almeno. Io sono metà umana e metà vampiro perché il mio papà era un vampiro ma
la mia mamma era umana. Di solito i vampiri non possono avere figli ma,
nonostante tutto mio padre ebbe me. Mia madre morì di parto e mio padre scappò
quando sentì i Volturi arrivare. Mi ricordo ancora quel momento nonostante fossi
piccola. Avevo una paura tremenda. Vidi delle sagome nere entrare nella mia casa
e guardare intorno per poi fissarsi su di me. Io avevo così paura che dissi “Non
fatemi del male vi prego” . Loro mi presero in braccio e mi portarono in una
stanza immensa, nella quale, erano seduti tre signori anziani. Loro mi fecero
delle domande e uno di loro mi prese persino la mano e da allora e come se fossi
diventata la loro figlia. Dopo a malapena tre settimane dalla nascita inizia a
camminare e iniziai a combattere con Jane, noi eravamo molto amiche, ma durante
gli incontri quando fu costretta a usare i suoi poteri su di me non accadde
nulla allora Aro, uno dei tre signori anziani, mi si avvicinò e provò a leggermi
nella mente. Ma non ci riuscì. Ma la cosa che li stupì più di tutto era che io
riuscivo a copiare i doni degli altri vampiri: in quel momento avevo solo il mio
di dono, uno scudo che protegge la mia mente , il dono di Aro e il dono di Jane.
Più tardi scoprimmo che a me il fuoco non faceva male ma, anzi mi penetrava
nella pelle e mi faceva diventare del tutto una vampira. Ero felice di questa
cosa ma se lo facevo esaurivo molte energie e diventavo più debole e meno
veloce, sicché non lo facevo molto spesso.
“Bella” mi chiamò Aro dall’altra parte della
stanza.
“Si?”
risposi.
“Abbiamo una missione per te: devi tenere d’occhio i Cullen e
scoprire tutte le cose che li riguardano”. Mi
disse.
“Perché?” chiesi
“Ok”
risposi, quel genere di missione era una cavolata. Poi mi venne in mente una
domanda “Dove vivono i Cullen?”
“A
Forks, nello stato di Washington” mi disse
Jane.
“Cosa
dico alla gente con cui parlerò?” le chiesi
Jane
sorrise per la mia ingenuità, credo. Alec, nel frattempo mi rispose “Che ti sei
trasferita da tuo padre a Forks perché il marito della tua mamma è un
professionista di baseball e che quando lui giocava le partite tua madre restava
con te ma sapevi che ci stava male e quindi ti sei trasferita da tuo padre” concluse
seccato.
Appunto la mia famiglia era molto fredda con me senza un
motivo apparente.
“Chi
mi farà da padre?” chiesi, impaziente di andare in
missione.
“Charlie Swan” rispose Caius,
freddamente.
“Quando devo mettermi all’opera?”
“Quando tutto sarà finito ti chiameremo, per ora puoi
allenarti con Jane e Alec” mi propose Aro. Aro cercava sempre di essere gentile
e io penso che si sforzi solo perché sa che potrei andare via, scappare e quindi
cerca di essere il più gentile possibile perché il mio dono gli
serviva.
“Ah,
Bella, a proposito quanti doni hai copiato fino a ora?” mi chiese
Marcus.
Frugai nella mia mente e scorsi un numero:
699.
“699”
dissi come se fosse niente.
Aro
fece una faccia scioccata “Davvero 699?”
“Si”
risposi
E lui
“Dove hai accumulato così tanti doni?”
“Beh,
quando andavate in missione portavate anche ricordi allora io copiavo i doni di
tutti quelli che incontravo”
Aro
“Meraviglioso”
Io
risposi, ormai in preda alla sete “Aro posso andare a
caccia?”
E lui
“Si si ma non cacciare in città”
“Ok”
e me ne andai.
E ora
eccomi qui: nella cittadina di Forks a portare a termine la mia missione.
Peccato che fossi al centro dell’attenzione di tutti. Quel giorno come dono
avevo scelto il mio dono naturale mischiato a quello di vedere nel futuro. Mi
concentrai sulla mia missione: sapere quali doni hanno i Cullen e tenerli
d’occhio.
Il
mio “papà” mi regalò una macchina per andare a
scuola.
La
mattina feci colazione con mio padre e lui mi augurò buona
fortuna.
A
scuola andai alla segreteria e
parlai con una donna che mi dette
l’orario e una pianta della scuola.
In
classe cominciai ad annoiarmi perché tutte le cose che spiegavano le avevo già
studiate quando avevo 5 anni. Quando la campanella suonò un ragazzo magro e
alto, con qualche problema cutaneo e i capelli neri come una macchia d’olio, si
sporse dalla sua fila per parlarmi.
“Tu
sei Isabella Swan, vero?” mi chiese.
Beh
le ragazze normali fanno amicizie a scuola quindi dovrei farle anche io “Bella”
non mi piaceva quando tutti mi chiamavano
Isabella.
“Dov’è la tua prossima lezione?” chiese
lui.
Finsi
di guardare nello zaino: ovviamente avevo già imparato tutti i miei orari e
sapevo dove era tutti gli edifici ma gli risposi “Ehm, educazione civica, con
Jefferson, edificio 6”.
Uffa
perché dovevo fare proprio la parte della timida? Non sopporto di dover recitare
una parte timida perché io sono proprio il
contrario.
“Io
sto andando al 4, se vuoi ti mostro la strada..” continuò “Mi chiamo
Erich”
Mi
sforzai di sorridere e caccia fuori delle parole vomitevoli “Grazie” sentivo
l’acido in bocca. Che schifo!!!!!!
Uscimmo sotto la pioggia e lui mi chiese “Così c’è una bella
differenza tra qui e Phoenix, eh?”
Io
acconsentii ma non lo sapevo realmente “Già”
“Laggiù non piove molto
vero?”
“Tre
o quattro volte all’anno” inventai
“Caspita chissà come deve
essere”
“Assolato” credo. Non lo so ti sto solo
mentendo.
“Non
sembri molto abbronzata”
Per
forza sono un mezzo vampiro “Mia madre è mezza albina” Si come
no.
Mi
accompagnò alla porta nonostante le spiegazioni e mi augurò buona
fortuna.
La
matematica sarebbe stata la materia che avrei odiato, non che la odiassi davvero
ma lo avevo deciso nel caso qualcuno me lo chiedesse. Alle lezioni cominciai a
riconoscere qualche volto e i più coraggiosi mi chiesero come trovassi Forks. Io
mentivo in continuazione.
Una ragazza si sedette accanto a me per due lezioni mi parlava ma non mi faceva voglia di ascoltarla. Era l’ora di pranzo e io seguii Jessica che mi presentò ai suoi amici. Fu in quel momento che li vidi: Edward Cullen, Alice Cullen, Emmett Cullen, Jasper Hale e Rosalie Hale.
Certo
che Edward Cullen è proprio bello. Mi sembra beneducato e gentile. Dunque erano
loro che dovevo uccidere. Non sembravano molto forti a parte Emmett. Forse
Jasper era abbastanza bravo a combattere ma con me non sarebbe durato nemmeno un
secondo. Basta distrazioni.
Ora
si faceva sul serio. Guardai quali doni potessero mai avere e mi stupii: tre su
cinque avevano i doni. Edward aveva la capacità di leggere nel pensiero, Alice
di vedere nel futuro e Jasper di controllare le emozioni. Ovviamente copiai
tutti i doni. Poi mi misi in contatto telepatico con
Aro.
Aro..
Si?
Per ora tre di loro hanno dei
doni: Edward Cullen legge nella mente, Alice Cullen vede il futuro e Jasper Hale
controlla le emozioni.
Mmm… Sono interessato a tutti
e tre. C’è altro Bella?
Si, stavo pensando di dare un
avvertimento ai Cullen che io so chi sono. Naturalmente non ora.
Domani.
Come
farai?
Molto semplice. Prendo un
foglio di carta e ci scrivo la parola vampiro poi passo accanto ai Cullen e
glielo do.
Va bene hai il mio permesso.
Fammi sapere come è andata.
Chiusi il contatto telepatico, e
mi preparai ad andare a lezioni di chimica. Uffa! Non sopportavo
di fare quello che avevo già fatto, ma se non altro mi sedetti vicino Edward
Cullen. Ci scambiavamo una parola solo per dirci “Metafase” o “Profase”, quando
la sua mano toccò la mia. Sentii una specie di scossa dentro di me e ritirai
subito la mano. Lui probabilmente la fraintese. Probabilmente pensava che fosse
il gelido della sua mano, ed era un bene perché lui non doveva sapere che io
sapevo. L’ora stava finendo ma lui non si era ancora aperto con me quindi decisi
di fingere di svenire così lui mi avrebbe portato a casa e avremmo chiacchierato
un altro po’. E lui fece esattamente così: mi accompagnò a casa e restammo a
chiacchierare per ore. Ormai eravamo diventati amici. Decisi di chiudere la
nostra conversazione e andai dentro casa. Domani sarebbe stato tutto diverso.
Molto diverso.
Eravamo in mensa e era il momento di fare quello che dovevo
fare. Cercai un foglio e scrissi “vi state divertendo a dissanguare gli animali,
vampiri?” poi dicendo ai miei “amici” che stavo male e che probabilmente tornavo
a casa mi diressi al tavolo dei Cullen e lasciai il foglio in bella vista. Poi
ascoltai sia con la mente sia con le
orecchie.
Emmett ma che
cosa?.... “Che c’è
scritto?”
Rosalie era irritata che mi fossi
avvicinata al loro tavolo ma come si
permette??
Jasper era perplesso strano di solito gli umani non si avvicinano
a noi…
Alice era curiosa cosa c’è scritto? Cosa c’è
scritto?
Edward lesse il biglietto e il suo respiro si fermò e si girò
verso di me che aspettavo sulla soglia della porta io gli feci un grande sorriso
malizioso. Poi rispose “ vi state
divertendo a dissanguare gli animali, vampiri?” e tutti gli altri restarono pietrificati mentre si
chiedevano nella loro mente come lo
facessi a sapere. A quel punto uscii conscia che mi stavano seguendo. Continuai
a camminare finchè non parlarono. Cioè finche la bionda non urlò.
Rosalie urlò furiosa
“Tu!!!”
Io mi
fermai , sorrisi, mi girai e chiesi divertita
“Io?”
Lei
continuò “Chi ti credi di essere?”
Io
continuai sempre più divertita “Una persona che conosce il segreto dei
Cullen”
Tutti
quanti i Cullen sussultarono a quelle parole, ma Edward cercò di dirmi che non
era vero
Allora replicai “ Risparmiatelo per i Volturi Edward”
Loro
ora erano più che pietrificati ma la bionda si riprese “Io fossi in te sarei
preoccupata. Se fossi veramente in compagnia di
vampiri.”
“E
perché dovrei? Non avete appena detto di non esserlo? O non è la verità? Ah
aspetta non è la verità.” Dissi freddamente
Rosalie disse “Se dici qualcosa ti darò la caccia e ti
ucciderò”
Io
scoppiai in una fragorosa risata “Tu che mi uccidi? Non ne saresti capace sei
troppo debole e lenta. Al massimo ti ucciderò io”
Emmett si avvicinò protettivo a
Rosalie.
Rosalie disse “Si vede che non conosci i vampiri, Bella”
guardandomi freddamente
E io
allora replicai “Al contrario li conosco molto bene, sei tu che non conosci me e
non sai che posso eliminarvi tutti e sette in meno di un secondo ” fredda e
gelida come il ghiaccio
Rosalie “Ho
ucciso molte persone possibile che questa cosa non ti tocchi? Possibile che tu
non abbia paura di essere in compagnia di vampiri? Ti credi tanto forte? Che ne
dici di un combattimento?” chiese con aria di
sfida.
Solo
Dio sa quanto vorrei combatterci ma non posso farlo ora devo aspettare gli
ordini di Aro
“Mi
piacerebbe molto ma non mi va di privare i Cullen di un tale tormento. E poi se
lo faccio ora mi toglierò tutto il divertimento” per ora, mi
dissi.
Rosalie ringhiò, un suono aspro e raggelante, che mi lasciò
del tutto indifferente. Decisi che era il momento di
concludere.
“Bene, mi ha fatto piacere perdere tempo con te, ma ora ho
delle cose leggermente più importanti da fare che star a sentire le tue
sciocchezze ” detto questo mi girai e me ne
andai.
Ma
sentii Edward dire “Lo sai vero che se attacchi uno di noi devi vedertela con
tutti? Noi siamo una famiglia e ci vogliamo bene, non ti lasceremo attaccare
Rosalie. Mica crederai che ci puoi sconfiggere
tutti?”
E io
mi girai e dissi, sorridendo “Certo che ci credo. E so che se attacco uno di voi
intervengono anche quegli altri ma non voglio sistemare proprio tutti sistemerò
solo quelli che mi dicono di sistemare”
Jasper che non aveva ancora parlato chiese “Chi è che te lo
dice?”
Io
“lo scoprirete a tempo debito” e uscii veramente di scena. Mentre camminavo mi
misi in contatto con Aro.
Aro?
Ah, Bella come è
andata?
Bene ma Rosalie crede di potermi
sconfiggere.. risi mentalmente e rise anche lui.
Quanto tempo devo aspettare
prima di poterli portare?
Altri tre giorni e poi li
porterai alla raduna
Ok
Chiusi la comunicazione e mi accorsi che dei vampiri mi
seguivano. Sette per la precisione. Tutta l’intera famiglia Cullen. Come si
chiamavano gli altri due? Ah, si Esme e Carlisle. Come potevano anche solo
immaginare che avrei detto o sarei andata da quelli che mi comandavano ora? Decisi di fargli uno
scherzetto. Andai nel bosco guardando di qua e di la come fanno le persone che
vogliono nascondere qualcosa.
“Forza, uscite, vi sento” dissi e subito sette vampiri mi
apparvero davanti con gli occhi dorati sgranati per la sorpresa. Mi chiesi
perché avessero gli occhi dorati. Mah forse erano le lenti a contatto. Ah, no!
Erano gli animali.
Emmett disse “Ma come hai fatto a sentirci? Gli umani non
hanno le orecchie così sviluppate”
Io mi
sbellicai dalle risate e risposi “Chi ti ha detto che io sono umana?” e poi
continuai a ridere. Nel frattempo Alice sussultando ebbe una visione: i Volturi
che attaccavano i Cullen dopo dopodomani.
Alice
ansiosa disse “Carlisle ho visto una cosa terribile ma, non posso dirtela qui.”
Alice mi guardò di sbieco.
“Oh
glielo puoi dire anche ora: Alice ha avuto una visione dove i Volturi attaccano
voi.”
I
Cullen erano pietrificati sia per la notizia sia perché io lo sapevo senza che
Alice avesse detto nulla.
Alice
mi domandò “E tu come fai a saperlo?” guardandomi
torva.
Io
conscia di avere detto troppo dissi “Quante cose avete da imparare su di me,
Cullen”
Mi
girai per andarmene ma Edward Cullen,
il vampiro che mi era piaciuto fin dall’ inizio, mi chiese “Posso
parlarti da solo?”
Io
risposi “Certo, nessun problema”
E gli
feci segno di fare strada. Lo
seguii con facilità e una volta arrivati un bel po’ lontani dagli altri mi fece
segno di sedermi. Per quasi tutto il giorno mi fece delle domande ma, al
tramonto, mi chiese della mia famiglia e dei miei amici e io risposi in modo
brusco e arrabbiato “Non sono affari tuoi”
“Ma qual è il tuo
problema?”
“Io
non ho problemi”
“Allora perché ti comporti così?” mi
chiese
“Così
come?”
“Così
fredda, insensibile, prepotente e egoista. Sai fin dall’inizio mi sei piaciuta
ma non capisco come mai ti comporti come se noi fossimo tuoi nemici. “ disse
cercando di capire
Io
avevo un nodo alla gola “ A me fin da quando avevo 5 anni mi è stato insegnato
che per sopravvivere bisogna essere freddi, distaccati, privi di emozioni e la
cosa più importante non far capire mai cosa ti importa e comunque fidati è
meglio se non diventiamo amici” di questo ne ero
sicura.
E lui
“Non voglio essere tuo amico. Mettiamo le cose in chiaro voglio essere il tuo
ragazzo”
Io
fui sconvolta da quella notizia non riuscivo a parlare, sillabavo “No… non è…
giusto… è sbagliato… Edward. Io…”
Lui
si sporse verso di me e disse “Ma io ti
piaccio?”
Io
risposi senza quasi accorgemene “Si” lui
sorrise.
Si
avvicinò a me e premette la sua bocca sulla mia. Fu la cosa più bella che feci.
Non avevo più un briciolo di volontà era come se lui mi comandasse, che lui
decidesse cosa fare. Passai così un’intera ora. Era come se fossi sua schiava ma
questa cosa mi piacque. Poi improvvisamente ritornai alla realtà. Non potevo
fargli una cosa del genere. Non potevo farlo soffrire in quel modo. Come potevo
farlo soffrire in quella maniera? Ero proprio egoista. Mi ritirai via. Lui mi
guardò triste. Provai un impulso che mi diceva di riavvicinarmi ma mi trattenni.
“Credimi” gli dissi “E’ stata la cosa più bella che ho fatto
nella mia vita ma non posso farti una cosa del genere. Non te la meriti” e lui
“Che
cosa non mi merito?”
“Di
soffrire”
“Perché dovrei soffrire?”Io non riuscii a rispondere ma in
quel momento qualcosa di brutto accadde.
BELLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il
contatto telepatico! Non l’avevo staccato! Merda!
Bella quel ragazzo è
innamorato di te. Fatteli tutti amici. Aiutali. Nel senso offrigli il tuo aiuto
per dopodomani e addestrali.
Va bene, Aro ma ho bisogno di
Jane, Alec, Felix e Demitri. Devono venire qua dove sono i Cullen e devono
attaccarmi, tutti e quattro. Come se fossimo nemici mortali, come se non ci
potessimo vedere.
Arrivano subito. Comunque ti
sei divertita con Edward Cullen, eh?
Mi piace tanto, Aro. Tanto hai
detto che lo vuoi nei Volturi, no?
Si, si cerca solo di non farti
coinvolgere troppo potrebbe non volere passare dalla parte dei Volturi.
In quel caso mi sa che
saluterò i Volturi anche io.
Non ti ci provare Bella.
Aro non posso più vivere senza
di lui, ormai.
Cercherò di fare il possibile per farlo
passare dalla parte dei Volturi, non voglio perderti. Jane e gli altri stanno
arrivando. Mi raccomando fingi bene.
Anche
se non ero felice di prenderli in giro dovevo farlo “Perché non ritorniamo dalla
tua famiglia?” Edward disse con aria triste “Va
bene”
Corremmo verso la sua famiglia tenendoci per mano. Quando mi
videro arrivare per mano erano tutti
increduli, ma non ebbero tempo di fare domande perché arrivarono Jane e gli
altri.
“Bella?” disse Jane, inarcando incredula le
sopracciglia.
“Jane
” dissi fredda e completamente arrabbiata.
Edward chiese “Vi
conoscete?”
Jane
“E certo che ci conosciamo. Bella ci ha battuto tutti da sola in meno di un
minuto. Ma immagino che oggi ci possiamo riprendere la rivincita. Ti avverto: ho
intenzione di barare” I Cullen si girarono tutti stupefatti verso di
me
Io
“In che senso prendere una rivincita?”
Jane
sorrise “Ti va uno scontro 4 contro 1?”
Edward disse “Ma è sleale, lei è umana sarebbe già difficile
per lei combattere un vampiro!”
Io
rimasi indifferente a quel commento “Va bene, ma a patto che Alec non usi il suo
dono, due doni non posso reggerli.”
Edward “Bella, non puoi farlo. Ti
uccideranno!”
Io mi
girai verso Edward “Ne sei sicuro?”
Poi
mi rigirai versi Jane “I Cullen resteranno a
guardare”
Lo
scontro iniziò ma fu più facile del previsto sconfiggere Alec, Felix e Demitri.
Cercavano di prendermi ma io conoscevo bene le loro tattiche
e riuscivo sempre a sfuggirgli. Solo una volta mi presero e mi mandarono contro
un albero facendomi sanguinare il braccio. Ciò era un punto in loro svantaggio:
erano distratti dal dolce aroma del mio
sangue.
Jane
era un po’ più difficile eliminarla. Non perché fosse brava a combattere ma
perché usava il suo dono su di me rendendomi più difficile combattere. Cadevo a
terra senza emettere alcun suono ma ogni volta mi rialzavo e ignoravo gli spasmi
e il dolore che provocavano dentro di me. Comunque alla fine la
sconfissi.
Se ne
andarono senza dire una parola.
Restai a guardarli andare via e poi mi girai. Vidi tutti i
Cullen che mi guardavano speranzosi.
“Che
c’è?” chiesi, anche se immaginai di sapere la
risposta.
“Devi
insegnarci a combattere i Volturi, per favore” parlò per la prima volta Esme
pregandomi.
“Non
è così facile, a me mi ci è voluto 13 anni per
imparare”
“Ti
prego. Sei la nostra unica speranza.”
“Va
bene anche se non devo sforzare il braccio. Me lo sono tagliato. E dovrete stare
attenti non sono molto brava a insegnare”
Edward mi disse “Infatti non sei brava sei
straordinaria”
Io
dissi “Va bene vi aiuterò.”
Incominciammo a combattere ma i combattimenti durarono
pochissimo. Erano peggio persino di Jane e Alec. Ci mettevo poco a sconfiggerli.
Mi riposai un attimo seduta per terra Edward mi venne accanto, mi prese la mano
e mi chiese “Com’è che sei così brava a combattere i vampiri?” Ed eccola lì :
l’unica domanda che non avrei mai voluto che mi chiedessero. Mi rabbuiai, mi
alzai e dissi soltanto “Ci vediamo domani per allenarci ancora” conscia che
domani sarebbe stata l’ultima volta che loro mi volessero bene perché dopodomani
mi avrebbero odiato a morte. Mi dispiaceva molto per loro ma non potevo tradire
la mia famiglia, anche se mi sarebbe piaciuto che fossero i Cullen la mia
famiglia. Ecco perché improvvisamente mi ritrovai di nuovo ad odiarli. Loro
erano una bella famiglia. Io non avevo una famiglia. Io ero sola. Mi alzai per
andare via ma Edward mi afferrò la mano e mi disse “Che ho detto, Bella? Ho
detto per caso qualcosa di sbagliato? Se è così perdonami. Ti prego” Io non
riuscivo più a respirare a causa della verità che faceva leva sul senso di
colpa. LUI chiedeva scusa a ME. Semmai ero io a dover chiedere scusa a
lui.
“Sono
io che dovrei chiederti scusa. No non hai detto niente, sono solamente stanca.”
Mentii “a domani”
Corsi
via per evitare di dirgli la verità in faccia, ma quando fui abbastanza lontana
mi misi a piangere. Amavo Edward più della mia vita, ma odiavo tutti i Cullen
per essere una famiglia perfetta e felice. Ma la cosa che mi faceva più male era
che io non avrei mai potuto fare parte di quella famiglia. Non più oramai. Non
ora che avevo collaborato con quelli che la volevano
distruggere.
Ma io
che dovevo fare? Nella mia testa c’era una tale confusione che non riuscivo a
distinguere le figure. Per ora c’era una sola cosa sicura da fare: COMBATTERE.
La domanda era per chi?
Forse
pensai andando a dormire mi schiarirò le
idee.
E fu
quello che feci. Ma dormii troppo. Avevo dormito per due giorni. Non avevo
allenato i Cullen. Pazienza. Tanto moriranno di sicuro. Ma che sto dicendo?
Edward non può morire. La mattina
avevo ancora più casino in testa della sera precedente ma decisi lo stesso di
andare dai Cullen per allenarli. La sera avevo ancora più casino
della mattina quindi decisi di andarmene finchè non fosse iniziato
l’incontro. Così silenziosamente scivolai fuori dalla finestra. Ma non potei
scappare perché mi ritrovai circondata dai Volturi e allora mi ricordai che non
avevo spento il contatto telepatico. Ora Aro sapeva tutto. Sapeva che stavo
vacillando. Sapeva che amavo Edward, certo lo sapeva anche prima questa cosa ma,
ora sapeva che avrei fatto tutto per lui. Sapeva che non avrei mai voluto fargli
male. Ma che anche non volevo tradire la mia famiglia. Sebbene non sapessi chi
era la mia famiglia.
“Mi
dispiace” sussurrai. Ero quasi senza voce a causa del
pianto
Aro
mi disse “Non ti azzardare a metterti contro noi intesi? I Cullen verrebbero a
sapere di quello che hai fatto e non ti perdonerebbero mai. E comunque non devi
scusare: ti sei innamorata capita, anche se non avresti mai dovuto innamorarti
di uno dei Cullen visto e considerato che oggi moriranno tutti. Ho deciso che
non voglio nessuno di loro con me, non se ti può distrarre. Anzi per
riguadagnare la mia fiducia dovrai fare fuori tu i Cullen.” Ed ecco la mia fine
era arrivata. Chiusi immediatamente il contatto telepatico con Aro per
impedirgli di sentire quello che provavo e ne aprii uno con
Edward.
Edward, ti amo non
dimenticartene mai e se puoi perdonami.
Bella come riesco a sentirti nella mia
testa?
E’ un contatto telepatico è
uno dei miei doni.
Ma quanti doni
hai?
Abbastanza.
Va bene, non importa. Perché
mi stai dicendo queste parole, Bella?
Lo scoprirai presto e molto
presto mi odierai. Non volevo farlo ma era la mia famiglia non potevo tradirla.
Ti prego cerca di capirmi in campo. Te lo chiedo per
favore.
Ma di che cosa stai parlando
Bella?
Ti amo Edward.
Addio.
No, Bella non puoi farmi
questo. Ti prego dopo tanto che ti ho trovata. Resta con me.
Bella?
Addio.
Edward.
NOOO!!!!!! Bella. Ti prego. Ti
amo.
Anche io ti amo non
dimenticartene mai. Questa sarà una
cosa che non cambierà mai. Ti amerò per sempre. Non dimenticartene. Per favore.
Comunque durante il combattimento lascerò il contatto telepatico. Addio Edward,
ti amerò per sempre.
Chiusi il contatto senza lasciargli dire nient’altro che
potesse farmi uscire di testa. Io dovevo uccidere i Cullen. Se volevo di nuovo
la fiducia dei Volturi. I Volturi erano la mia famiglia. I Cullen no. Non devo
confondermi. Ora devo andare al combattimento con i Volturi a vedere e uccidere
Edward e la sua famiglia.
Era
ora di riaccendere il contatto telepatico. Mi misi anche la capacità di leggere
nel pensiero. Volevo sapere le reazioni dei Cullen. Volevo sapere se Edward mi
potrà mai perdonare.
Ero
dentro la foresta e stavo per uscire nella raduna insieme ai Volturi. Entrai
nella raduna.
Perdonami dissi ad
Edward
Dove sei,
Bella?
Sono tra i Volturi, Edward. Io
sono sempre stata una spia dei Volturi. Ecco perché non riuscivate a
sconfiggermi. Ero stata addestrata dai vampiri più forti al
mondo.
Come puoi farci questo
Bella?
Perdonami. Ti
prego.
Come posso perdonarti? Hai
sempre fatto finta di tutto! Hai finto persino mentre mi hai detto che mi amavi,
vero? Hai finto di amarmi solo per ottenere le informazioni che
volevi.
No, Edward non è vero loro
mica mi hanno detto che dovevo farti innamorare. Mi hanno detto solo di ottenere
le informazioni. Quello che ho fatto l’ho fatto perché ti amo. Io ti amo,
Edward. Ma questa è la mia famiglia non posso
tradirla.
Bella hai finito di incantarmi
con le tue bugie. Tu ci volevi tutti morti non è vero? Sei felice che Jane o
Alec ci uccideranno.
Veramente...
Veramente che cosa,
Bella?
Aro ha dato a me l’incarico di
uccidervi.
Ah, di bene in meglio! Mi sono
innamorato di una traditrice pure assassina.
Non ho intenzione di
uccidervi. Io e Aro abbiamo fatto un patto: se voi riuscite a uccidere me i
Volturi vi lasceranno in pace.
Ma sappiamo tutti che noi non
siamo in grado di batterti.
Si, hai ragione. Voi non
sapreste battermi se io combattessi
davvero.
Che cosa? Vuoi farti ammazzare
da noi per non ucciderci?
Si Edward, sai io ho ucciso
molte famiglie, ma non perché lo volevo ma perché ero controllata da
Aro.
In che
senso?
Non te lo posso spiegare ora.
Sta di fatto che non voglio decidere tra voi e la mia
famiglia.
Se mi ami davvero lo faresti. Ma te non hai
mai dovuto fare una scelta, vero? La tua vita è sempre stata perfetta, no? Eri
nei Volturi e ti accontentavi delle missioni che ti assegnavano. Scommetto che
eri eccitatissima all’idea della missione dei Cullen, vero?
Abbassai la testa. Aveva ragione ero stata felicissima di
venire qui a distruggere una famiglia di vampiri ma non aveva ragione su una
cosa, io non avevo mai avuto una vita perfetta!!
Quelle furono la parole che mi fecero più arrabbiare. Vita perfetta!
Io una vita perfetta! Tu Edward non sai niente, niente di me. Chiusi il contatto
telepatico.
Aro
gridò “BELLA. ATTACCA I CULLEN PER PIACERE.” I Cullen si sentivano traditi.
Riuscivo a sentire i loro pensieri e c’erano le immagini dei nostri
combattimenti, sapevano che se li avessi attaccati non avrebbero avuto speranze.
Io dovevo prendere una decisione, e subito. Volturi o Cullen? Cullen o Volturi?
Io decisi di scegliere quella che sentivo di più come la mia famiglia. Mentre
pensavo ero arrivata a metà campo. Mi girai e dissi “No, non attaccherò i Cullen
e nemmeno voi. Date noia ai Cullen e io vado via dai Volturi.” Io misi il dono
di scoprire la verità ed Aro disse “Come puoi farci questo, Bella? Noi siamo
quelli che ti hanno salvato quando tuo padre è fuggito.” In quel momento vidi
una cosa che mi fece cadere sulle ginocchia dalla rabbia e dalla tristezza. Da
quanta rabbia avevo non riuscivo a controllarmi. Dovevo sforzarmi. Mentre
parlavo mi alzai “Aro, sai qual è uno dei tanti doni che ho copiato? Quello di
vedere la verità e io ho appena visto che VOI avete ucciso mio padre e preso me.
Per tutti questi anni ho sopportato tutte queste torture perché vi ero
riconoscente. Ma ora l’importante non è mio padre, anche se poi dovremmo
parlarne, dovete decidere: uccidete i Cullen e perdete me o lasciate stare i
Cullen e io vengo via con voi?”
I
Volturi stavano decidendo e io riaccesi il contatto
telepatico.
Contento? Ho
deciso.
Non ti avrei mai chiesto di
fare una cosa del genere, Bella. I
Volturi sanno che non è che sei più così fedele a loro. Cercheranno di
ucciderti!
Perché ti importerebbe
qualcosa?
Mi è sempre importato di te
Bella. Come puoi dire una cosa del genere?
“Noi
abbiamo deciso” ci comunicarono i Volturi Bene la dico e
basta. Chiusi il contatto
telepatico.
“E
cosa avete deciso?” chiesi.
“Che
lasceremo in pace i Cullen se ti farai torturare in silenzio, stando zitta e
collaborando”
Edward urlò “Non accettare Bella. Ti
prego”
Ma io
volevo salvarli dal guaio in cui l’avevo cacciati e c’era solo un modo:
SOPPORTARE. Ma se sarebbe servito a mantenere in vita i Cullen lo avrei
fatto.
“Accetto” dissi conscia che la mia vita non sarebbe finita
mai, ma mi avrebbero torturato in eterno.
“NO,
no Bella non puoi lasciarmi!”
Riaccesi il contatto telepatico Mi dispiace Edward
ma sono stata io a mettervi in questo guaio e io vi tirerò fuori. Comunque tu
volendo mi potresti parlare con il contatto telepatico, ma non credo che lo
terrò acceso molto a lungo non voglio farti sentire quello che mi faranno.
Comunque non ti preoccupare io non cederò non voglio farvi morire.
Ti prego Bella
ragiona.
E’ quello che sto facendo.
Addio Edward. Ti amo.
Chiusi il contatto con Edward e ne aprii uno con Alice, sua
sorella, perché le dovevo dire una cosa.
Alice...
Si,
Bella?
Promettimi che non permetterai
ad Edward di fare stupidaggini.
Promesso.
Grazie saresti stata un’ottima
sorella
Chiusi il contatto con Alice e dissi ai Volturi “Andiamo” e
mi incamminai verso una vita piena di torture e urla. Mi girai solo una volta
per chiedermi come sarebbe stato avere una famiglia che si voleva bene in quella
maniera. Ovviamente non lo avrei mai saputo. Io sarei stata torturata per
l’eternità per salvare quella che vorrei fosse la mia famiglia ma che non potrà
mai esserlo. Mi sono illusa che in questo mondo meritassi una ricompensa, ma mi
sono sbagliata.
Pov.Edward
“Come
ha potuto farmi questo, Alice? Mi ha lasciato per andare a farsi torturare!”
dissi furibondo “Io vado dai Volturi, adesso e li imploro di lasciarla andare.
Che prendano me al suo posto!”
Appena finii di dire questa frase Alice urlò “Fermatelo!” e
in un istante Jasper ed Emmett mi furono addosso che mi bloccavano. “No, ti
prego Alice, lasciami andare dai Volturi. Ti prego”
Alice
mi rispose “Non posso, ho promesso a Bella che non ti avrei fatto fare
stupidaggini”
A
Bella? Ma come aveva fatto a mettersi in contatto con Bella? Non ci aveva
neanche parlato... Ah! Il contatto telepatico! Ma era ciò che voleva veramente
Bella? Che non mi cacciassi nei guai? Lo avrei fatto ma non avrei mai più
rivisto lei. Mi ricordo i pochi giorni prima, che i Volturi venissero ad
attaccarci, quando l’avevo baciata. Mi ricordo perfettamente che sensazione mi
ha fatto il calore delle sue labbra sulle mie era più che piacevole era
stupenda. Lei era sempre stata più
che disposta ma ad un tratto si era allontanata e aveva detto “Credimi è stata
la cosa più bella che ho fatto nella mia vita ma non posso farti una cosa del
genere. Non te la meriti” e io gli avevo chiesto che cosa non meritassi e lei mi
rispose “Di soffrire” io le avevo chiesto perché dovessi soffrire ma lei non mi
ha più risposto. Si riferiva ai Volturi o a quando avrebbe dovuto
lasciarmi?
Edward non ti tormentare. Per
favore
Era
stata Bella? Bella? La provai a
chiamare ma a quanto pare aveva già chiuso il contatto, per non farmi sentire il
suo dolore. Ma io sapevo che soffriva, sapevo che provava le pene dell’inferno
per me, per noi e questo mi faceva sentire molto arrabbiato con me
stesso.
Smettila Edward non è colpa
t.. Aaaaaaaah non è colpa tua.
Stava
soffrendo moltissimo lo avevo sentito anche dall’urlo che ha fatto nella sua
mente, cosa gli staranno facendo quei
balordi?
Niente, non mi stanno facendo
niente.
Persino la voce della sua mente era addolorata. Mi venne
voglia di uccidere ogni persona che incontravo umana o non. Ormai non mi
importava più niente. Non avrei più rivisto Bella. Non avrei più rivisto il mio
amore. Niente aveva più senso senza di lei. Non desideravo altro che morire. Ma
Alice non me l’avrebbe mai permesso.
Non
dopo che aveva fatto la promessa a Bella.
Quindi non avevo vie di fuga. Dovevo vivere senza di Bella
per tutta l’eternità. Senza nessuno che avrei potuto amare perché la donna che
amo si sta facendo torturare per salvarci.
Pov.Bella
Non
so cosa avrei dato per morire nel più atroce dei modi. Ma dovevo essere forte.
Non potevo abbandonare i Cullen al loro destino. Ormai erano mesi che mi
torturavano senza darmi da mangiare, non che ne avessi bisogno io bevo sangue,
ma ormai avevo la gola completamente arsa e loro facevano entrare gli umani
nella mia stanza senza che io potessi ucciderli perché se ne uccidevo anche solo
uno loro andavano dai Cullen. In compenso mi avevano detto che se fossi stata in
grado di resistere un altro giorno mi avrebbero lasciato tornare da Edward senza
che dovessi tornare da loro o che loro venissero a trovare i Cullen. Però che
supplizio. Mi mandavano tutti gli umani più appetitosi che avessi mai sentito.
Quasi considerai l’idea di lasciare morire i Cullen per assaggiare quel
sangue... NO, DOVEVO TENERE DURO. Per Edward, per me stessa e per i Cullen io
c’è l’avrei fatta.
“Come
avevamo stabilito dal patto, Bella, sei libera. Però se vuoi tornare dai Volturi
le porte sono sempre aperte” disse Aro
rattristato.
C’è
l’avevo fatta! Ora potevo tornare da Edward senza problemi. Peccato che non
sapessi dove fossero. Beh avrei provato a cercare Carlisle all’ospedale di
Forks. Se no avrei chiesto informazioni di dove si fossero trasferiti. Iniziai a
correre via da Volterra per tornare a Forks. Avrei dovuto cacciare ma prima
volevo vedere Edward, volevo sapere che stava bene e che lui e la sua famiglia
erano vivi. Accelerai la corsa fino quasi a volare da terra mi faceva male la
milza ma ne sarebbe valsa la pena. Tra poche ore avrei rivisto Edward. Il mio
amore. Poteva ancora amarmi dopo tutto quello che gli avevo fatto? Ci avrei
pensato quando sarei stata lì. Ora dovevo concentrarmi sulla corsa. In un paio
d’ore arrivai a Forks e corsi verso la casa dei Cullen senza pensarci. Mi fermai
nel giardinetto davanti alla casa dei Cullen volevo entrare ma non riuscivo più
a muovere un passo ero troppo stanca e assetata. Così caddi in ginocchio con la
gola che mi faceva così male che sembrava che tutto il mio corpo stesse
prendendo fuoco. Sentii qualcuno che mi veniva incontro. Mi sforzai di alzare la
testa e vidi che erano Carlisle ed Alice. Non ce la facevo più, caddi in un
sonno profondo.
Pov.Edward
Non
ce la facevo più senza Bella. Ormai non andavo più a scuola. Uscivo di casa solo
per andare a caccia. Era sabato ed ero andato a caccia con Emmett e Jasper
quando udii il mio cellulare squillare. Era Alice. Che strano perché non aveva
chiamato Jasper invece che me? Comunque
risposi.
“Si
Alice? Che c’è? Vuoi Jasper?” chiesi
“No
no Edward volevo dirti che secondo me dovresti ritornare a casa” sembrava
felice. Strano.
“E
perché dovrei?” chiesi perplesso.
Alice
chiuse la comunicazione. Odio quando mi lasciano in sospeso quindi decisi di
ritornare a casa. Lo dissi ad Emmett e Jasper e loro dissero che venivano con
me. In breve tempo fui a casa e trovai Alice sulla soglia di casa. Appena mi
avvicinai mi si fermò il respiro. Ma non perché Alice era sulla soglia di casa
ma perché stesa sul divano dal volto cadaverico c’era Bella. Ci misi meno di un
secondo ad arrivare al divano e a prendere la sua mano.
“Da
quanto tempo è così?” chiesi ad Alice.
“Da
meno di 5 minuti. E’ apparsa nel giardino davanti alla casa ma sembrava che non
riuscisse a camminare. Io e Carlisle ci siamo avvicinati e lei è
svenuta.”
Appena Alice finì di parlare gli occhi di Bella si
aprirono.
“Edward” sussurrò lei.
“Bella” che bello rivederla qui in casa
mia.
Proprio in quel momento scese Carlisle. “Bella stai bene?”
chiese preoccupato.
Bella
ci pensò mezzo secondo e disse “Dovrei mangiare. Non mangio da quando sono
andata con i Volturi. Per questo ero così debole
prima.”
I
balordi l’avevano fatta morire di fame!!! Quanto avrei voluto ucciderli! Ma
dissi “Che cosa vuoi mangiare?”
Lei
mi guardò negli occhi e mi disse “Sangue”
Ma
come sangue? Lei era umana. Doveva mangiare proteine, minerali e tutte le altre
cose. “Sangue?” chiesi scettico.
“Si”
“Perché?”chiesi
incuriosito.
“
Perché io non sono solo umana sono per metà anche una vampira. Mio padre era un
vampiro e mia madre era umana.”
“Non
ho mai sentito una cosa del genere” dissi.
“I
rapporti tra umani e vampiri non è che siano consigliati” disse
Bella.
“Ok,
andiamo a caccia. Nella foresta ci sono molti
animali.”
Appena dissi quelle parole Bella abbassò gli occhi e io
capii. Non voleva sangue animale, voleva sangue umano.”Può darsi che troviamo
anche qualche umano”
Lei
sorrise e disse “No vadano gli animali” e mi portò fuori dalla stanza
prendendomi per mano.
Pov.Bella
Uscii
fuori dalla casa dei Cullen per andare a caccia quando vidi Jane. Immediatamente
lessi i suoi pensieri. Merda! Voleva uccidermi. Beh in un’altra giornata sarei
stata sicura di batterla ma non oggi: ero troppo debole non avevo nemmeno la
forza di stare in piedi.
“Jane” dissi.
“Bella, immagino tu sappia cosa ci faccia
qui”
“Si,
sei venuta per uccidermi sebbene io ti abbia battuta tutte le volte che abbiamo
combattuto” feci un bel sorriso ai ricordi che mi invasero: io che mettevo alla
strette Jane, cosi alle strette che usava il suo potere e anche se faceva male
io lo ignoravo.
“Ma
oggi tu sei debole, sei più lenta perché sei indebolita dalla sete e penso di
farcela” fece un gran sorrisone.
“Aro
ne è al corrente?”
“E
chi glielo dirà ad Aro? Tu no perché morirai e anche tutti i Cullen. Io non
glielo dirò di certo”
E
così sarebbe andata a finire: tutta la felicità che avevo in corpo andò via in
un soffio. A che era servito così tanto sacrificio se poi veniva qualcuno e lo
spazzava via in un lampo?
“A me
puoi fare quello che ti pare ma non ti azzardare a toccare i
Cullen”
“E
chi mi fermerà? Tu? Tu no di certo perché sarai
morta.”
Dovevo fare assolutamente qualcosa. Non potevo
permetterglielo. Non poteva uccidere Edward. Non glielo avrei
permesso.
“Ti
sbagli Jane. Sono ancora abbastanza forte da ucciderti. E dopo che ti avrò
ucciso danzerò e canterò sulle tue ceneri.” Sorrisi all’idea. “E te lo
dimostrerò”
Pov.Edward
Ero
stato così felice di ritrovare Bella. E ora Jane me la voleva uccidere. Ma non
gliel’avrei permesso. Anche a costo di sacrificare la mia vita per la sua.
L’avrei uccisa io.
Edward, vai dentro
casa.
NOO! Non ti lascio qui fuori
da sola con Jane. Sei troppo debole.
Edward fai come ti dico io. Io
vincerò e poi staremo insieme per sempre. Sempre che tu lo voglia
naturalmente.
Certo che lo voglio, ma ho
paura di farti male perché il tuo sangue è
appetitoso.
A questo si può porre
rimedio.
Davvero?
Si. E ora vai dentro la tua
casa. Se vuoi puoi assistere al combattimento dalla vetrata insieme alla tua
famiglia. Per favore.
D’accordo.
Mi
diressi dentro la mia casa e chiamai la mia famiglia a guardare il combattimento
che Jane avrebbe perso.
Iniziarono. Bella riuscì a evitare tutti i colpi di Jane ma
Jane non riusciva e evitare i suoi. Jane finì presto a terra e Bella le balzò
addosso ma mentre Bella le saltava addosso Jane si girò e diede un colpo a Bella
che la fece volare dall’altra parte della raduna. Bella andò a sbattere contro
un albero e cadde a terra priva di sensi. NO! Non poteva finire così! Bella me
l’aveva promesso. Ma mentre Jane la sballottava di qua e di là Bella restava
priva di sensi. Ero già pronto per fiondarmi fuori quando udii la sua
voce
Edward. Fermo. Falla cadere nella
trappola.
Ah,
quindi era solo un trucco? Allora ero un po’ più tranquillo. Jane aveva
avvicinato Bella per poterle mordere la gola ma Bella aprì gli occhi e morse la
sua gola. L’urlo di Jane durò una frazione di secondo prima che cadde a terra
decapitata. Bella tirò fuori un accendino e lo tirò addosso a Jane, la quale
prese fuoco. In quel momento apparve Alec che era furioso con Bella per avere
ucciso Jane. Non mi preoccupava Alec. Ma la cosa che mi preoccupava era che
accanto ad Alec c’erano altri due vampiri. Avrebbero attaccato Bella
insieme.
Bella ti vogliono attaccare
insieme!
Lo so e c’è solo una cosa da
fare.
Che
cosa?
In quel momento Bella si diresse verso il
fuoco e ci si fiondò dentro.
NO!
Bella!
Va tutto bene Edward
tranquillo.
Ma
come facevo ad essere tranquillo se la donna che amavo si stava uccidendo?
Doveva essere proprio matta. Ma in quell’istante successe una cosa
straordinaria: il fuoco dove era entrata Bella si dileguò e fuori spuntò Bella
nella sua forma da vampiro. Era
bellissima. Poi vidi qualcosa, tipo nebbia, strisciare verso Alec e gli altri
due vampiri. Bella si avvicinò a loro e loro non reagirono. Bella li uccise
facilmente. Ma quanti doni aveva quella ragazza? Entrò dentro casa e gli chiesi
“Ma quanti doni hai?” lei mi rispose “In realtà due” ok ma io volevo sapere cosa
sapeva fare.
“E
che cosa sai fare?”
“Il
mio primo dono mi protegge la mente per questo non riesci a sentirmi e il
secondo dono...”
“Il
secondo dono?”
“Il
secondo mi permette di copiare e usare i doni degli altri vampiri come e quando
voglio”
“Ok.
Andiamo a caccia?”
“Si
andiamo” e uscimmo di casa.
“Quanti doni hai
copiato?”
“702”
“Non
copiare i nostri”
“In
realtà i vostri li ho già copiati”
“Va
beh, vai, te la lascio passare liscia per questa
volta”
“Edward mi potrai mai
perdonare?”
“Per
cosa?”
“Per
quello che ho fatto nella raduna” disse lei triste. Evidentemente non mi aveva
letto nel pensiero. Non sapeva che le volevo chiedere di sposarmi. Non sapeva
che avevo un anello in tasca.
“Ti
ho già perdonato Bella. Posso chiederti una
cosa?”
“Chiedi pure”
“Aspetta prima chiudi gli occhi e aprili solo quando te lo
dico io” lei chiuse gli occhi e io mi misi in ginocchio e presi
l’anello
“Apri
gli occhi Bella” lei aprì gli occhi e li sgranò “Mi vuoi
sposare?”
Lei
rimase in silenzio, ma poi disse “SI”
Si.
Mi aveva detto si. Non ce la facevo più volevo sentirla addosso a me, stringerla
forte ma sicuramente aveva sete. Mi sbagliavo. Lei mi saltò addosso e noi
tornammo a occuparci di quella nostra piccola parte di esistenza.