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Autore: vampira97cullen    03/10/2010    3 recensioni
Ciao questa è la mia prima one-shot. Spero vi piaccia. E se Bella non fosse ne umana nè santarellina com'è? Cosa potrebbe cambiare nella storia? Scopritelo!
Genere: Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Volturi | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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                                           Pov.Bella

Ed eccoci qui,  insieme alla mia famiglia. La mia famiglia di vampiri. Io non sono un vampiro, non del tutto almeno. Io sono metà umana e metà vampiro perché il mio papà era un vampiro ma la mia mamma era umana. Di solito i vampiri non possono avere figli ma, nonostante tutto mio padre ebbe me. Mia madre morì di parto e mio padre scappò quando sentì i Volturi arrivare. Mi ricordo ancora quel momento nonostante fossi piccola. Avevo una paura tremenda. Vidi delle sagome nere entrare nella mia casa e guardare intorno per poi fissarsi su di me. Io avevo così paura che dissi “Non fatemi del male vi prego” . Loro mi presero in braccio e mi portarono in una stanza immensa, nella quale, erano seduti tre signori anziani. Loro mi fecero delle domande e uno di loro mi prese persino la mano e da allora e come se fossi diventata la loro figlia. Dopo a malapena tre settimane dalla nascita inizia a camminare e iniziai a combattere con Jane, noi eravamo molto amiche, ma durante gli incontri quando fu costretta a usare i suoi poteri su di me non accadde nulla allora Aro, uno dei tre signori anziani, mi si avvicinò e provò a leggermi nella mente. Ma non ci riuscì. Ma la cosa che li stupì più di tutto era che io riuscivo a copiare i doni degli altri vampiri: in quel momento avevo solo il mio di dono, uno scudo che protegge la mia mente , il dono di Aro e il dono di Jane. Più tardi scoprimmo che a me il fuoco non faceva male ma, anzi mi penetrava nella pelle e mi faceva diventare del tutto una vampira. Ero felice di questa cosa ma se lo facevo esaurivo molte energie e diventavo più debole e meno veloce, sicché non lo facevo molto spesso.

“Bella” mi chiamò Aro dall’altra parte della stanza.

“Si?” risposi.

“Abbiamo una missione per te: devi tenere d’occhio i Cullen e scoprire tutte le cose che li riguardano”. Mi disse.

“Perché?” chiesi

“Sono in tanti,vorrei sapere se hanno qualche dono in particolare, si mischiano agli umani e poi sai quanto detesto l’idea che Carlisle abbia un clan molto grande.” Rispose Aro come se parlasse a una bambina invece che a una diciottenne

“Ok” risposi, quel genere di missione era una cavolata. Poi mi venne in mente una domanda “Dove vivono i Cullen?”

“A Forks, nello stato di Washington” mi disse Jane.

“Cosa dico alla gente con cui parlerò?” le chiesi

Jane sorrise per la mia ingenuità, credo. Alec, nel frattempo mi rispose “Che ti sei trasferita da tuo padre a Forks perché il marito della tua mamma è un professionista di baseball e che quando lui giocava le partite tua madre restava con te ma sapevi che ci stava male e quindi ti sei trasferita da tuo padre”  concluse seccato.

Appunto la mia famiglia era molto fredda con me senza un motivo apparente.

“Chi mi farà da padre?” chiesi, impaziente di andare in missione.

“Charlie Swan” rispose Caius, freddamente.

“Quando devo mettermi all’opera?”

“Quando tutto sarà finito ti chiameremo, per ora puoi allenarti con Jane e Alec” mi propose Aro. Aro cercava sempre di essere gentile e io penso che si sforzi solo perché sa che potrei andare via, scappare e quindi cerca di essere il più gentile possibile perché il mio dono gli serviva.

“Ah, Bella, a proposito quanti doni hai copiato fino a ora?” mi chiese Marcus.

Frugai nella mia mente e scorsi un numero: 699.

“699” dissi come se fosse niente.

Aro fece una faccia scioccata “Davvero 699?”

“Si” risposi

E lui “Dove hai accumulato così tanti doni?”

“Beh, quando andavate in missione portavate anche ricordi allora io copiavo i doni di tutti quelli che incontravo”

Aro “Meraviglioso”

Io risposi, ormai in preda alla sete “Aro posso andare a caccia?”

E lui “Si si ma non cacciare in città”

“Ok” e me ne andai.

 

E ora eccomi qui: nella cittadina di Forks a portare a termine la mia missione. Peccato che fossi al centro dell’attenzione di tutti. Quel giorno come dono avevo scelto il mio dono naturale mischiato a quello di vedere nel futuro. Mi concentrai sulla mia missione: sapere quali doni hanno i Cullen e tenerli d’occhio.

Il mio “papà” mi regalò una macchina per andare a scuola.

La mattina feci colazione con mio padre e lui mi augurò buona fortuna.

A scuola andai  alla segreteria e parlai con una donna  che mi dette l’orario e una pianta della scuola.

In classe cominciai ad annoiarmi perché tutte le cose che spiegavano le avevo già studiate quando avevo 5 anni. Quando la campanella suonò un ragazzo magro e alto, con qualche problema cutaneo e i capelli neri come una macchia d’olio, si sporse dalla sua fila per parlarmi.

“Tu sei Isabella Swan, vero?” mi chiese.

Beh le ragazze normali fanno amicizie a scuola quindi dovrei farle anche io “Bella” non mi piaceva quando tutti mi chiamavano Isabella.

“Dov’è la tua prossima lezione?” chiese lui.

Finsi di guardare nello zaino: ovviamente avevo già imparato tutti i miei orari e sapevo dove era tutti gli edifici ma gli risposi “Ehm, educazione civica, con Jefferson, edificio 6”.

Uffa perché dovevo fare proprio la parte della timida? Non sopporto di dover recitare una parte timida perché io sono proprio il contrario.

“Io sto andando al 4, se vuoi ti mostro la strada..” continuò “Mi chiamo Erich”

Mi sforzai di sorridere e caccia fuori delle parole vomitevoli “Grazie” sentivo l’acido in bocca. Che schifo!!!!!!

Uscimmo sotto la pioggia e lui mi chiese “Così c’è una bella differenza tra qui e Phoenix, eh?”

Io acconsentii ma non lo sapevo realmente “Già”

“Laggiù non piove molto vero?”

“Tre o quattro volte all’anno” inventai

“Caspita chissà come deve essere”

“Assolato” credo. Non lo so ti sto solo mentendo.

“Non sembri molto abbronzata”

Per forza sono un mezzo vampiro “Mia madre è mezza albina” Si come no.

Mi accompagnò alla porta nonostante le spiegazioni e mi augurò buona fortuna.

La matematica sarebbe stata la materia che avrei odiato, non che la odiassi davvero ma lo avevo deciso nel caso qualcuno me lo chiedesse. Alle lezioni cominciai a riconoscere qualche volto e i più coraggiosi mi chiesero come trovassi Forks. Io mentivo in continuazione.

Una ragazza si sedette accanto a me per due lezioni mi parlava ma non mi faceva voglia di ascoltarla. Era l’ora di pranzo e io seguii Jessica che mi presentò ai suoi amici. Fu in quel momento che li vidi: Edward Cullen, Alice Cullen, Emmett Cullen, Jasper Hale e Rosalie Hale.

Certo che Edward Cullen è proprio bello. Mi sembra beneducato e gentile. Dunque erano loro che dovevo uccidere. Non sembravano molto forti a parte Emmett. Forse Jasper era abbastanza bravo a combattere ma con me non sarebbe durato nemmeno un secondo. Basta distrazioni.

Ora si faceva sul serio. Guardai quali doni potessero mai avere e mi stupii: tre su cinque avevano i doni. Edward aveva la capacità di leggere nel pensiero, Alice di vedere nel futuro e Jasper di controllare le emozioni. Ovviamente copiai tutti i doni. Poi mi misi in contatto telepatico con Aro.

Aro..

Si?

Per ora tre di loro hanno dei doni: Edward Cullen legge nella mente, Alice Cullen vede il futuro e Jasper Hale controlla le emozioni.

Mmm… Sono interessato a tutti e tre. C’è altro Bella?

Si, stavo pensando di dare un avvertimento ai Cullen che io so chi sono. Naturalmente non ora. Domani.

Come farai?

Molto semplice. Prendo un foglio di carta e ci scrivo la parola vampiro poi passo accanto ai Cullen e glielo do.

Va bene hai il mio permesso. Fammi sapere come è andata.

Chiusi il contatto telepatico, e mi preparai ad andare a lezioni di chimica. Uffa! Non sopportavo di fare quello che avevo già fatto, ma se non altro mi sedetti vicino Edward Cullen. Ci scambiavamo una parola solo per dirci “Metafase” o “Profase”, quando la sua mano toccò la mia. Sentii una specie di scossa dentro di me e ritirai subito la mano. Lui probabilmente la fraintese. Probabilmente pensava che fosse il gelido della sua mano, ed era un bene perché lui non doveva sapere che io sapevo. L’ora stava finendo ma lui non si era ancora aperto con me quindi decisi di fingere di svenire così lui mi avrebbe portato a casa e avremmo chiacchierato un altro po’. E lui fece esattamente così: mi accompagnò a casa e restammo a chiacchierare per ore. Ormai eravamo diventati amici. Decisi di chiudere la nostra conversazione e andai dentro casa. Domani sarebbe stato tutto diverso. Molto diverso.

 

Eravamo in mensa e era il momento di fare quello che dovevo fare. Cercai un foglio e scrissi “vi state divertendo a dissanguare gli animali, vampiri?” poi dicendo ai miei “amici” che stavo male e che probabilmente tornavo a casa mi diressi al tavolo dei Cullen e lasciai il foglio in bella vista. Poi ascoltai sia con la mente sia con le orecchie.

Emmett ma che cosa?....  “Che c’è scritto?”

 Rosalie era irritata che mi fossi avvicinata al loro tavolo ma come si permette??

Jasper era perplesso strano di solito gli umani non si avvicinano a noi…

 Alice era curiosa cosa c’è scritto? Cosa c’è scritto?

Edward lesse il biglietto e il suo respiro si fermò e si girò verso di me che aspettavo sulla soglia della porta io gli feci un grande sorriso malizioso. Poi rispose “ vi state divertendo a dissanguare gli animali, vampiri?” e tutti gli  altri restarono pietrificati mentre si chiedevano  nella loro mente come lo facessi a sapere. A quel punto uscii conscia che mi stavano seguendo. Continuai a camminare finchè non parlarono. Cioè finche la bionda non urlò.

Rosalie urlò furiosa “Tu!!!”

Io mi fermai , sorrisi, mi girai e chiesi divertita “Io?”

Lei continuò “Chi ti credi di essere?”

Io continuai sempre più divertita “Una persona che conosce il segreto dei Cullen”

Tutti quanti i Cullen sussultarono a quelle parole, ma Edward cercò di dirmi che non era vero

Allora replicai “ Risparmiatelo per i Volturi Edward”

Loro ora erano più che pietrificati ma la bionda si riprese “Io fossi in te sarei preoccupata. Se fossi veramente in compagnia di vampiri.”

“E perché dovrei? Non avete appena detto di non esserlo? O non è la verità? Ah aspetta non è la verità.” Dissi freddamente

Rosalie disse “Se dici qualcosa ti darò la caccia e ti ucciderò”

Io scoppiai in una fragorosa risata “Tu che mi uccidi? Non ne saresti capace sei troppo debole e lenta. Al massimo ti ucciderò io”

Emmett si avvicinò protettivo a Rosalie.

Rosalie disse “Si vede che non conosci i vampiri, Bella” guardandomi freddamente

E io allora replicai “Al contrario li conosco molto bene, sei tu che non conosci me e non sai che posso eliminarvi tutti e sette in meno di un secondo ” fredda e gelida come il ghiaccio

Rosalie  “Ho ucciso molte persone possibile che questa cosa non ti tocchi? Possibile che tu non abbia paura di essere in compagnia di vampiri? Ti credi tanto forte? Che ne dici di un combattimento?” chiese con aria di sfida.

Solo Dio sa quanto vorrei combatterci ma non posso farlo ora devo aspettare gli ordini di Aro

“Mi piacerebbe molto ma non mi va di privare i Cullen di un tale tormento. E poi se lo faccio ora mi toglierò tutto il divertimento” per ora, mi dissi.

Rosalie ringhiò, un suono aspro e raggelante, che mi lasciò del tutto indifferente. Decisi che era il momento di concludere.

“Bene, mi ha fatto piacere perdere tempo con te, ma ora ho delle cose leggermente più importanti da fare che star a sentire le tue sciocchezze ” detto questo mi girai e me ne andai.

Ma sentii Edward dire “Lo sai vero che se attacchi uno di noi devi vedertela con tutti? Noi siamo una famiglia e ci vogliamo bene, non ti lasceremo attaccare Rosalie. Mica crederai che ci puoi sconfiggere tutti?”

E io mi girai e dissi, sorridendo “Certo che ci credo. E so che se attacco uno di voi intervengono anche quegli altri ma non voglio sistemare proprio tutti sistemerò solo quelli che mi dicono di sistemare”

Jasper che non aveva ancora parlato chiese “Chi è che te lo dice?”

Io “lo scoprirete a tempo debito” e uscii veramente di scena. Mentre camminavo mi misi in contatto con Aro.

Aro?

Ah, Bella come è andata?

Bene ma Rosalie crede di potermi sconfiggere.. risi mentalmente e rise anche lui.

Quanto tempo devo aspettare prima di poterli portare?

Altri tre giorni e poi li porterai alla raduna

Ok

Chiusi la comunicazione e mi accorsi che dei vampiri mi seguivano. Sette per la precisione. Tutta l’intera famiglia Cullen. Come si chiamavano gli altri due? Ah, si Esme e Carlisle. Come potevano anche solo immaginare che avrei detto o sarei andata da quelli che  mi comandavano ora? Decisi di fargli uno scherzetto. Andai nel bosco guardando di qua e di la come fanno le persone che vogliono nascondere qualcosa.

“Forza, uscite, vi sento” dissi e subito sette vampiri mi apparvero davanti con gli occhi dorati sgranati per la sorpresa. Mi chiesi perché avessero gli occhi dorati. Mah forse erano le lenti a contatto. Ah, no! Erano gli animali.

Emmett disse “Ma come hai fatto a sentirci? Gli umani non hanno le orecchie così sviluppate”

Io mi sbellicai dalle risate e risposi “Chi ti ha detto che io sono umana?” e poi continuai a ridere. Nel frattempo Alice  sussultando ebbe una visione: i Volturi che attaccavano i Cullen dopo dopodomani.

Alice ansiosa disse “Carlisle ho visto una cosa terribile ma, non posso dirtela qui.” Alice mi guardò di sbieco.

“Oh glielo puoi dire anche ora: Alice ha avuto una visione dove i Volturi attaccano voi.”

I Cullen erano pietrificati sia per la notizia sia perché io lo sapevo senza che Alice avesse detto nulla.

Alice mi domandò “E tu come fai a saperlo?” guardandomi torva.

Io conscia di avere detto troppo dissi “Quante cose avete da imparare su di me, Cullen”

Mi girai per andarmene ma Edward Cullen,  il vampiro che mi era piaciuto fin dall’ inizio, mi chiese “Posso parlarti da solo?”

Io risposi “Certo, nessun problema”

E gli feci segno di fare strada.  Lo seguii con facilità e una volta arrivati un bel po’ lontani dagli altri mi fece segno di sedermi. Per quasi tutto il giorno mi fece delle domande ma, al tramonto, mi chiese della mia famiglia e dei miei amici e io risposi in modo brusco e arrabbiato “Non sono affari tuoi”

Ma qual è il tuo problema?”

“Io non ho problemi”

“Allora perché ti comporti così?” mi chiese

“Così come?”

“Così fredda, insensibile, prepotente e egoista. Sai fin dall’inizio mi sei piaciuta ma non capisco come mai ti comporti come se noi fossimo tuoi nemici. “ disse cercando di capire

Io avevo un nodo alla gola “ A me fin da quando avevo 5 anni mi è stato insegnato che per sopravvivere bisogna essere freddi, distaccati, privi di emozioni e la cosa più importante non far capire mai cosa ti importa e comunque fidati è meglio se non diventiamo amici” di questo ne ero sicura.

E lui “Non voglio essere tuo amico. Mettiamo le cose in chiaro voglio essere il tuo ragazzo”

Io fui sconvolta da quella notizia non riuscivo a parlare, sillabavo “No… non è… giusto… è sbagliato… Edward. Io…”

Lui si sporse verso di me e disse “Ma io ti piaccio?”

Io risposi senza quasi accorgemene “Si” lui sorrise.

Si avvicinò a me e premette la sua bocca sulla mia. Fu la cosa più bella che feci. Non avevo più un briciolo di volontà era come se lui mi comandasse, che lui decidesse cosa fare. Passai così un’intera ora. Era come se fossi sua schiava ma questa cosa mi piacque. Poi improvvisamente ritornai alla realtà. Non potevo fargli una cosa del genere. Non potevo farlo soffrire in quel modo. Come potevo farlo soffrire in quella maniera? Ero proprio egoista. Mi ritirai via. Lui mi guardò triste. Provai un impulso che mi diceva di riavvicinarmi ma mi trattenni.

“Credimi” gli dissi “E’ stata la cosa più bella che ho fatto nella mia vita ma non posso farti una cosa del genere. Non te la meriti” e lui

“Che cosa non mi merito?”

“Di soffrire”

“Perché dovrei soffrire?”Io non riuscii a rispondere ma in quel momento qualcosa di brutto accadde.

BELLA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il contatto telepatico! Non l’avevo staccato! Merda!

Bella quel ragazzo è innamorato di te. Fatteli tutti amici. Aiutali. Nel senso offrigli il tuo aiuto per dopodomani e addestrali.

Va bene, Aro ma ho bisogno di Jane, Alec, Felix e Demitri. Devono venire qua dove sono i Cullen e devono attaccarmi, tutti e quattro. Come se fossimo nemici mortali, come se non ci potessimo vedere.

Arrivano subito. Comunque ti sei divertita con Edward Cullen, eh?

Mi piace tanto, Aro. Tanto hai detto che lo vuoi nei Volturi, no?

Si, si cerca solo di non farti coinvolgere troppo potrebbe non volere passare dalla parte dei Volturi.

In quel caso mi sa che saluterò i Volturi anche io.

 Non ti ci provare Bella.

Aro non posso più vivere senza di lui, ormai.

 Cercherò di fare il possibile per farlo passare dalla parte dei Volturi, non voglio perderti. Jane e gli altri stanno arrivando. Mi raccomando fingi bene.

Anche se non ero felice di prenderli in giro dovevo farlo “Perché non ritorniamo dalla tua famiglia?” Edward disse con aria triste “Va bene”

Corremmo verso la sua famiglia tenendoci per mano. Quando mi videro arrivare per mano erano tutti increduli, ma non ebbero tempo di fare domande perché arrivarono Jane e gli altri.

“Bella?” disse Jane, inarcando incredula le sopracciglia.

“Jane ” dissi fredda e completamente arrabbiata.

Edward chiese “Vi conoscete?”

Jane “E certo che ci conosciamo. Bella ci ha battuto tutti da sola in meno di un minuto. Ma immagino che oggi ci possiamo riprendere la rivincita. Ti avverto: ho intenzione di barare” I Cullen si girarono tutti stupefatti verso di me

Io “In che senso prendere una rivincita?”

Jane sorrise “Ti va uno scontro 4 contro 1?”

Edward disse “Ma è sleale, lei è umana sarebbe già difficile per lei combattere un vampiro!”

Io rimasi indifferente a quel commento “Va bene, ma a patto che Alec non usi il suo dono, due doni non posso reggerli.”

Edward “Bella, non puoi farlo. Ti  uccideranno!”

Io mi girai verso Edward “Ne sei sicuro?”

Poi mi rigirai versi Jane “I Cullen resteranno a guardare”

Lo scontro iniziò ma fu più facile del previsto sconfiggere Alec, Felix e Demitri.

Cercavano di prendermi ma io conoscevo bene le loro tattiche e riuscivo sempre a sfuggirgli. Solo una volta mi presero e mi mandarono contro un albero facendomi sanguinare il braccio. Ciò era un punto in loro svantaggio: erano distratti dal dolce aroma del mio sangue.

Jane era un po’ più difficile eliminarla. Non perché fosse brava a combattere ma perché usava il suo dono su di me rendendomi più difficile combattere. Cadevo a terra senza emettere alcun suono ma ogni volta mi rialzavo e ignoravo gli spasmi e il dolore che provocavano dentro di me. Comunque alla fine la sconfissi.

Se ne andarono senza dire una parola.

Restai a guardarli andare via e poi mi girai. Vidi tutti i Cullen che mi guardavano speranzosi.

“Che c’è?” chiesi, anche se immaginai di sapere la risposta.

“Devi insegnarci a combattere i Volturi, per favore” parlò per la prima volta Esme pregandomi.

“Non è così facile, a me mi ci è voluto 13 anni per imparare”

“Ti prego. Sei la nostra unica speranza.”

“Va bene anche se non devo sforzare il braccio. Me lo sono tagliato. E dovrete stare attenti non sono molto brava a insegnare”

Edward mi disse “Infatti non sei brava sei straordinaria”

Io dissi “Va bene vi aiuterò.”

Incominciammo a combattere ma i combattimenti durarono pochissimo. Erano peggio persino di Jane e Alec. Ci mettevo poco a sconfiggerli. Mi riposai un attimo seduta per terra Edward mi venne accanto, mi prese la mano e mi chiese “Com’è che sei così brava a combattere i vampiri?” Ed eccola lì : l’unica domanda che non avrei mai voluto che mi chiedessero. Mi rabbuiai, mi alzai e dissi soltanto “Ci vediamo domani per allenarci ancora” conscia che domani sarebbe stata l’ultima volta che loro mi volessero bene perché dopodomani mi avrebbero odiato a morte. Mi dispiaceva molto per loro ma non potevo tradire la mia famiglia, anche se mi sarebbe piaciuto che fossero i Cullen la mia famiglia. Ecco perché improvvisamente mi ritrovai di nuovo ad odiarli. Loro erano una bella famiglia. Io non avevo una famiglia. Io ero sola. Mi alzai per andare via ma Edward mi afferrò la mano e mi disse “Che ho detto, Bella? Ho detto per caso qualcosa di sbagliato? Se è così perdonami. Ti prego” Io non riuscivo più a respirare a causa della verità che faceva leva sul senso di colpa. LUI chiedeva scusa a ME. Semmai ero io a dover chiedere scusa a lui.

“Sono io che dovrei chiederti scusa. No non hai detto niente, sono solamente stanca.” Mentii “a domani”

Corsi via per evitare di dirgli la verità in faccia, ma quando fui abbastanza lontana mi misi a piangere. Amavo Edward più della mia vita, ma odiavo tutti i Cullen per essere una famiglia perfetta e felice. Ma la cosa che mi faceva più male era che io non avrei mai potuto fare parte di quella famiglia. Non più oramai. Non ora che avevo collaborato con quelli che la volevano distruggere.

Ma io che dovevo fare? Nella mia testa c’era una tale confusione che non riuscivo a distinguere le figure. Per ora c’era una sola cosa sicura da fare: COMBATTERE. La domanda era per chi?

Forse pensai andando a dormire mi schiarirò le idee.

E fu quello che feci. Ma dormii troppo. Avevo dormito per due giorni. Non avevo allenato i Cullen. Pazienza. Tanto moriranno di sicuro. Ma che sto dicendo? Edward non può morire. La  mattina avevo ancora più casino in testa della sera precedente ma decisi lo stesso di andare dai Cullen per allenarli. La sera avevo ancora più casino della mattina quindi decisi di andarmene finchè non fosse iniziato l’incontro. Così silenziosamente scivolai fuori dalla finestra. Ma non potei scappare perché mi ritrovai circondata dai Volturi e allora mi ricordai che non avevo spento il contatto telepatico. Ora Aro sapeva tutto. Sapeva che stavo vacillando. Sapeva che amavo Edward, certo lo sapeva anche prima questa cosa ma, ora sapeva che avrei fatto tutto per lui. Sapeva che non avrei mai voluto fargli male. Ma che anche non volevo tradire la mia famiglia. Sebbene non sapessi chi era la mia famiglia.

“Mi dispiace” sussurrai. Ero quasi senza voce a causa del pianto

Aro mi disse “Non ti azzardare a metterti contro noi intesi? I Cullen verrebbero a sapere di quello che hai fatto e non ti perdonerebbero mai. E comunque non devi scusare: ti sei innamorata capita, anche se non avresti mai dovuto innamorarti di uno dei Cullen visto e considerato che oggi moriranno tutti. Ho deciso che non voglio nessuno di loro con me, non se ti può distrarre. Anzi per riguadagnare la mia fiducia dovrai fare fuori tu i Cullen.” Ed ecco la mia fine era arrivata. Chiusi immediatamente il contatto telepatico con Aro per impedirgli di sentire quello che provavo e ne aprii uno con Edward.

Edward, ti amo non dimenticartene mai e se puoi perdonami. 

 Bella come  riesco a sentirti nella mia testa?

E’ un contatto telepatico è uno dei miei doni.

Ma quanti doni hai?

Abbastanza.

Va bene, non importa. Perché mi stai dicendo queste parole, Bella?

Lo scoprirai presto e molto presto mi odierai. Non volevo farlo ma era la mia famiglia non potevo tradirla. Ti prego cerca di capirmi in campo. Te lo chiedo per favore.

Ma di che cosa stai parlando Bella?

Ti amo Edward. Addio.

No, Bella non puoi farmi questo. Ti prego dopo tanto che ti ho trovata. Resta con me. Bella?

Addio. Edward.

NOOO!!!!!! Bella. Ti prego. Ti amo.

Anche io ti amo non dimenticartene mai. Questa  sarà una cosa che non cambierà mai. Ti amerò per sempre. Non dimenticartene. Per favore. Comunque durante il combattimento lascerò il contatto telepatico. Addio Edward, ti amerò per sempre.

Chiusi il contatto senza lasciargli dire nient’altro che potesse farmi uscire di testa. Io dovevo uccidere i Cullen. Se volevo di nuovo la fiducia dei Volturi. I Volturi erano la mia famiglia. I Cullen no. Non devo confondermi. Ora devo andare al combattimento con i Volturi a vedere e uccidere Edward e la sua famiglia.

Era ora di riaccendere il contatto telepatico. Mi misi anche la capacità di leggere nel pensiero. Volevo sapere le reazioni dei Cullen. Volevo sapere se Edward mi potrà mai perdonare.

Ero dentro la foresta e stavo per uscire nella raduna insieme ai Volturi. Entrai nella raduna.

Perdonami dissi ad Edward

Dove sei, Bella?

Sono tra i Volturi, Edward. Io sono sempre stata una spia dei Volturi. Ecco perché non riuscivate a sconfiggermi. Ero stata addestrata dai vampiri più forti al mondo.

Come puoi farci questo Bella?

Perdonami. Ti prego.

Come posso perdonarti? Hai sempre fatto finta di tutto! Hai finto persino mentre mi hai detto che mi amavi, vero? Hai finto di amarmi solo per ottenere le informazioni che volevi.

No, Edward non è vero loro mica mi hanno detto che dovevo farti innamorare. Mi hanno detto solo di ottenere le informazioni. Quello che ho fatto l’ho fatto perché ti amo. Io ti amo, Edward. Ma questa è la mia famiglia non posso tradirla.

Bella hai finito di incantarmi con le tue bugie. Tu ci volevi tutti morti non è vero? Sei felice che Jane o Alec ci uccideranno.

Veramente...

Veramente che cosa, Bella?

Aro ha dato a me l’incarico di uccidervi.

Ah, di bene in meglio! Mi sono innamorato di una traditrice pure assassina.

Non ho intenzione di uccidervi. Io e Aro abbiamo fatto un patto: se voi riuscite a uccidere me i Volturi vi lasceranno in pace.

Ma sappiamo tutti che noi non siamo in grado di batterti.

Si, hai ragione. Voi non sapreste battermi se io combattessi  davvero.

Che cosa? Vuoi farti ammazzare da noi per non ucciderci?

Si Edward, sai io ho ucciso molte famiglie, ma non perché lo volevo ma perché ero controllata da Aro.

In che senso?

Non te lo posso spiegare ora. Sta di fatto che non voglio decidere tra voi e la mia famiglia.

Se mi ami davvero lo faresti. Ma te non hai mai dovuto fare una scelta, vero? La tua vita è sempre stata perfetta, no? Eri nei Volturi e ti accontentavi delle missioni che ti assegnavano. Scommetto che eri eccitatissima all’idea della missione dei Cullen, vero?

Abbassai la testa. Aveva ragione ero stata felicissima di venire qui a distruggere una famiglia di vampiri ma non aveva ragione su una cosa, io non avevo mai avuto una vita perfetta!!

Quelle furono la parole che mi fecero più arrabbiare. Vita perfetta! Io una vita perfetta! Tu Edward non sai niente, niente di me. Chiusi il contatto telepatico.

Aro gridò “BELLA. ATTACCA I CULLEN PER PIACERE.” I Cullen si sentivano traditi. Riuscivo a sentire i loro pensieri e c’erano le immagini dei nostri combattimenti, sapevano che se li avessi attaccati non avrebbero avuto speranze. Io dovevo prendere una decisione, e subito. Volturi o Cullen? Cullen o Volturi? Io decisi di scegliere quella che sentivo di più come la mia famiglia. Mentre pensavo ero arrivata a metà campo. Mi girai e dissi “No, non attaccherò i Cullen e nemmeno voi. Date noia ai Cullen e io vado via dai Volturi.” Io misi il dono di scoprire la verità ed Aro disse “Come puoi farci questo, Bella? Noi siamo quelli che ti hanno salvato quando tuo padre è fuggito.” In quel momento vidi una cosa che mi fece cadere sulle ginocchia dalla rabbia e dalla tristezza. Da quanta rabbia avevo non riuscivo a controllarmi. Dovevo sforzarmi. Mentre parlavo mi alzai “Aro, sai qual è uno dei tanti doni che ho copiato? Quello di vedere la verità e io ho appena visto che VOI avete ucciso mio padre e preso me. Per tutti questi anni ho sopportato tutte queste torture perché vi ero riconoscente. Ma ora l’importante non è mio padre, anche se poi dovremmo parlarne, dovete decidere: uccidete i Cullen e perdete me o lasciate stare i Cullen e io vengo via con voi?”  

I Volturi stavano decidendo e io riaccesi il contatto telepatico.

Contento? Ho deciso.

Non ti avrei mai chiesto di fare una cosa del genere, Bella. I  Volturi sanno che non è che sei più così fedele a loro. Cercheranno di ucciderti!

Perché ti importerebbe qualcosa?

Mi è sempre importato di te Bella. Come puoi dire una cosa del genere?

“Noi abbiamo deciso” ci comunicarono i Volturi Bene la dico e basta. Chiusi il contatto telepatico.

“E cosa avete deciso?” chiesi.

“Che lasceremo in pace i Cullen se ti farai torturare in silenzio, stando zitta e collaborando”  

Edward urlò “Non accettare Bella. Ti prego”

Ma io volevo salvarli dal guaio in cui l’avevo cacciati e c’era solo un modo: SOPPORTARE. Ma se sarebbe servito a mantenere in vita i Cullen lo avrei fatto.

“Accetto” dissi conscia che la mia vita non sarebbe finita mai, ma mi avrebbero torturato in eterno.

“NO, no Bella non puoi lasciarmi!”

Riaccesi il contatto telepatico Mi dispiace Edward ma sono stata io a mettervi in questo guaio e io vi tirerò fuori. Comunque tu volendo mi potresti parlare con il contatto telepatico, ma non credo che lo terrò acceso molto a lungo non voglio farti sentire quello che mi faranno. Comunque non ti preoccupare io non cederò non voglio farvi morire.

Ti prego Bella ragiona.

E’ quello che sto facendo. Addio Edward. Ti amo.

Chiusi il contatto con Edward e ne aprii uno con Alice, sua sorella, perché le dovevo dire una cosa.

Alice...

Si, Bella?

Promettimi che non permetterai ad Edward di fare stupidaggini.

Promesso.

Grazie saresti stata un’ottima sorella

Chiusi il contatto con Alice e dissi ai Volturi “Andiamo” e mi incamminai verso una vita piena di torture e urla. Mi girai solo una volta per chiedermi come sarebbe stato avere una famiglia che si voleva bene in quella maniera. Ovviamente non lo avrei mai saputo. Io sarei stata torturata per l’eternità per salvare quella che vorrei fosse la mia famiglia ma che non potrà mai esserlo. Mi sono illusa che in questo mondo meritassi una ricompensa, ma mi sono sbagliata.

                                                        Pov.Edward

“Come ha potuto farmi questo, Alice? Mi ha lasciato per andare a farsi torturare!” dissi furibondo “Io vado dai Volturi, adesso e li imploro di lasciarla andare. Che prendano me al suo posto!”

Appena finii di dire questa frase Alice urlò “Fermatelo!” e in un istante Jasper ed Emmett mi furono addosso che mi bloccavano. “No, ti prego Alice, lasciami andare dai Volturi. Ti prego”

Alice mi rispose “Non posso, ho promesso a Bella che non ti avrei fatto fare stupidaggini”

A Bella? Ma come aveva fatto a mettersi in contatto con Bella? Non ci aveva neanche parlato... Ah! Il contatto telepatico! Ma era ciò che voleva veramente Bella? Che non mi cacciassi nei guai? Lo avrei fatto ma non avrei mai più rivisto lei. Mi ricordo i pochi giorni prima, che i Volturi venissero ad attaccarci, quando l’avevo baciata. Mi ricordo perfettamente che sensazione mi ha fatto il calore delle sue labbra sulle mie era più che piacevole era stupenda.  Lei era sempre stata più che disposta ma ad un tratto si era allontanata e aveva detto “Credimi è stata la cosa più bella che ho fatto nella mia vita ma non posso farti una cosa del genere. Non te la meriti” e io gli avevo chiesto che cosa non meritassi e lei mi rispose “Di soffrire” io le avevo chiesto perché dovessi soffrire ma lei non mi ha più risposto. Si riferiva ai Volturi o a quando avrebbe dovuto lasciarmi?

Edward non ti tormentare. Per favore

Era stata Bella? Bella? La provai a chiamare ma a quanto pare aveva già chiuso il contatto, per non farmi sentire il suo dolore. Ma io sapevo che soffriva, sapevo che provava le pene dell’inferno per me, per noi e questo mi faceva sentire molto arrabbiato con me stesso.

Smettila Edward non è colpa t.. Aaaaaaaah non è colpa tua.

Stava soffrendo moltissimo lo avevo sentito anche dall’urlo che ha fatto nella sua mente, cosa gli staranno facendo quei balordi?

Niente, non mi stanno facendo niente.

Persino la voce della sua mente era addolorata. Mi venne voglia di uccidere ogni persona che incontravo umana o non. Ormai non mi importava più niente. Non avrei più rivisto Bella. Non avrei più rivisto il mio amore. Niente aveva più senso senza di lei. Non desideravo altro che morire. Ma Alice non me l’avrebbe mai permesso.

Non dopo che aveva fatto la promessa a Bella.

Quindi non avevo vie di fuga. Dovevo vivere senza di Bella per tutta l’eternità. Senza nessuno che avrei potuto amare perché la donna che amo si sta facendo torturare per salvarci.

                      Pov.Bella

Non so cosa avrei dato per morire nel più atroce dei modi. Ma dovevo essere forte. Non potevo abbandonare i Cullen al loro destino. Ormai erano mesi che mi torturavano senza darmi da mangiare, non che ne avessi bisogno io bevo sangue, ma ormai avevo la gola completamente arsa e loro facevano entrare gli umani nella mia stanza senza che io potessi ucciderli perché se ne uccidevo anche solo uno loro andavano dai Cullen. In compenso mi avevano detto che se fossi stata in grado di resistere un altro giorno mi avrebbero lasciato tornare da Edward senza che dovessi tornare da loro o che loro venissero a trovare i Cullen. Però che supplizio. Mi mandavano tutti gli umani più appetitosi che avessi mai sentito. Quasi considerai l’idea di lasciare morire i Cullen per assaggiare quel sangue... NO, DOVEVO TENERE DURO. Per Edward, per me stessa e per i Cullen io c’è l’avrei fatta.

“Come avevamo stabilito dal patto, Bella, sei libera. Però se vuoi tornare dai Volturi le porte sono sempre aperte” disse Aro rattristato.

C’è l’avevo fatta! Ora potevo tornare da Edward senza problemi. Peccato che non sapessi dove fossero. Beh avrei provato a cercare Carlisle all’ospedale di Forks. Se no avrei chiesto informazioni di dove si fossero trasferiti. Iniziai a correre via da Volterra per tornare a Forks. Avrei dovuto cacciare ma prima volevo vedere Edward, volevo sapere che stava bene e che lui e la sua famiglia erano vivi. Accelerai la corsa fino quasi a volare da terra mi faceva male la milza ma ne sarebbe valsa la pena. Tra poche ore avrei rivisto Edward. Il mio amore. Poteva ancora amarmi dopo tutto quello che gli avevo fatto? Ci avrei pensato quando sarei stata lì. Ora dovevo concentrarmi sulla corsa. In un paio d’ore arrivai a Forks e corsi verso la casa dei Cullen senza pensarci. Mi fermai nel giardinetto davanti alla casa dei Cullen volevo entrare ma non riuscivo più a muovere un passo ero troppo stanca e assetata. Così caddi in ginocchio con la gola che mi faceva così male che sembrava che tutto il mio corpo stesse prendendo fuoco. Sentii qualcuno che mi veniva incontro. Mi sforzai di alzare la testa e vidi che erano Carlisle ed Alice. Non ce la facevo più, caddi in un sonno profondo.

                                                      Pov.Edward

Non ce la facevo più senza Bella. Ormai non andavo più a scuola. Uscivo di casa solo per andare a caccia. Era sabato ed ero andato a caccia con Emmett e Jasper quando udii il mio cellulare squillare. Era Alice. Che strano perché non aveva chiamato Jasper invece che me? Comunque risposi.

“Si Alice? Che c’è? Vuoi Jasper?” chiesi

“No no Edward volevo dirti che secondo me dovresti ritornare a casa” sembrava felice. Strano.

“E perché dovrei?” chiesi perplesso.

Alice chiuse la comunicazione. Odio quando mi lasciano in sospeso quindi decisi di ritornare a casa. Lo dissi ad Emmett e Jasper e loro dissero che venivano con me. In breve tempo fui a casa e trovai Alice sulla soglia di casa. Appena mi avvicinai mi si fermò il respiro. Ma non perché Alice era sulla soglia di casa ma perché stesa sul divano dal volto cadaverico c’era Bella. Ci misi meno di un secondo ad arrivare al divano e a prendere la sua mano.

“Da quanto tempo è così?” chiesi ad Alice.

“Da meno di 5 minuti. E’ apparsa nel giardino davanti alla casa ma sembrava che non riuscisse a camminare. Io e Carlisle ci siamo avvicinati e lei è svenuta.”

Appena Alice finì di parlare gli occhi di Bella si aprirono.

“Edward” sussurrò lei.         

“Bella” che bello rivederla qui in casa mia.

Proprio in quel momento scese Carlisle. “Bella stai bene?” chiese preoccupato.

Bella ci pensò mezzo secondo e disse “Dovrei mangiare. Non mangio da quando sono andata con i Volturi. Per questo ero così debole prima.”

I balordi l’avevano fatta morire di fame!!! Quanto avrei voluto ucciderli! Ma dissi “Che cosa vuoi mangiare?”

Lei mi guardò negli occhi e mi disse “Sangue”

Ma come sangue? Lei era umana. Doveva mangiare proteine, minerali e tutte le altre cose. “Sangue?” chiesi scettico.

“Si”

“Perché?”chiesi incuriosito.

“ Perché io non sono solo umana sono per metà anche una vampira. Mio padre era un vampiro e mia madre era umana.”

“Non ho mai sentito una cosa del genere” dissi.

“I rapporti tra umani e vampiri non è che siano consigliati” disse Bella.

“Ok, andiamo a caccia. Nella foresta ci sono molti animali.”

Appena dissi quelle parole Bella abbassò gli occhi e io capii. Non voleva sangue animale, voleva sangue umano.”Può darsi che troviamo anche qualche umano”

Lei sorrise e disse “No vadano gli animali” e mi portò fuori dalla stanza prendendomi per mano.

                     Pov.Bella

Uscii fuori dalla casa dei Cullen per andare a caccia quando vidi Jane. Immediatamente lessi i suoi pensieri. Merda! Voleva uccidermi. Beh in un’altra giornata sarei stata sicura di batterla ma non oggi: ero troppo debole non avevo nemmeno la forza di stare in piedi.

“Jane” dissi.

“Bella, immagino tu sappia cosa ci faccia qui”

“Si, sei venuta per uccidermi sebbene io ti abbia battuta tutte le volte che abbiamo combattuto” feci un bel sorriso ai ricordi che mi invasero: io che mettevo alla strette Jane, cosi alle strette che usava il suo potere e anche se faceva male io lo ignoravo.

“Ma oggi tu sei debole, sei più lenta perché sei indebolita dalla sete e penso di farcela” fece un gran sorrisone.

“Aro ne è al corrente?”

“E chi glielo dirà ad Aro? Tu no perché morirai e anche tutti i Cullen. Io non glielo dirò di certo”

E così sarebbe andata a finire: tutta la felicità che avevo in corpo andò via in un soffio. A che era servito così tanto sacrificio se poi veniva qualcuno e lo spazzava via in un lampo?

“A me puoi fare quello che ti pare ma non ti azzardare a toccare i Cullen”

“E chi mi fermerà? Tu? Tu no di certo perché sarai morta.”

Dovevo fare assolutamente qualcosa. Non potevo permetterglielo. Non poteva uccidere Edward. Non glielo avrei permesso.

“Ti sbagli Jane. Sono ancora abbastanza forte da ucciderti. E dopo che ti avrò ucciso danzerò e canterò sulle tue ceneri.” Sorrisi all’idea. “E te lo dimostrerò”

                   Pov.Edward

Ero stato così felice di ritrovare Bella. E ora Jane me la voleva uccidere. Ma non gliel’avrei permesso. Anche a costo di sacrificare la mia vita per la sua. L’avrei uccisa io.

Edward, vai dentro casa.

NOO! Non ti lascio qui fuori da sola con Jane. Sei troppo debole.

Edward fai come ti dico io. Io vincerò e poi staremo insieme per sempre. Sempre che tu lo voglia naturalmente.

Certo che lo voglio, ma ho paura di farti male perché il tuo sangue è appetitoso.

A questo si può porre rimedio.

Davvero?

Si. E ora vai dentro la tua casa. Se vuoi puoi assistere al combattimento dalla vetrata insieme alla tua famiglia. Per favore.

D’accordo.

Mi diressi dentro la mia casa e chiamai la mia famiglia a guardare il combattimento che Jane avrebbe perso.

Iniziarono. Bella riuscì a evitare tutti i colpi di Jane ma Jane non riusciva e evitare i suoi. Jane finì presto a terra e Bella le balzò addosso ma mentre Bella le saltava addosso Jane si girò e diede un colpo a Bella che la fece volare dall’altra parte della raduna. Bella andò a sbattere contro un albero e cadde a terra priva di sensi. NO! Non poteva finire così! Bella me l’aveva promesso. Ma mentre Jane la sballottava di qua e di là Bella restava priva di sensi. Ero già pronto per fiondarmi fuori quando udii la sua voce

Edward. Fermo. Falla cadere nella trappola.

Ah, quindi era solo un trucco? Allora ero un po’ più tranquillo. Jane aveva avvicinato Bella per poterle mordere la gola ma Bella aprì gli occhi e morse la sua gola. L’urlo di Jane durò una frazione di secondo prima che cadde a terra decapitata. Bella tirò fuori un accendino e lo tirò addosso a Jane, la quale prese fuoco. In quel momento apparve Alec che era furioso con Bella per avere ucciso Jane. Non mi preoccupava Alec. Ma la cosa che mi preoccupava era che accanto ad Alec c’erano altri due vampiri. Avrebbero attaccato Bella insieme.

Bella ti vogliono attaccare insieme!

Lo so e c’è solo una cosa da fare.

Che cosa?

 In quel momento Bella si diresse verso il fuoco e ci si fiondò dentro.

NO! Bella!

Va tutto bene Edward tranquillo.

Ma come facevo ad essere tranquillo se la donna che amavo si stava uccidendo? Doveva essere proprio matta. Ma in quell’istante successe una cosa straordinaria: il fuoco dove era entrata Bella si dileguò e fuori spuntò Bella nella sua forma da  vampiro. Era bellissima. Poi vidi qualcosa, tipo nebbia, strisciare verso Alec e gli altri due vampiri. Bella si avvicinò a loro e loro non reagirono. Bella li uccise facilmente. Ma quanti doni aveva quella ragazza? Entrò dentro casa e gli chiesi “Ma quanti doni hai?” lei mi rispose “In realtà due” ok ma io volevo sapere cosa sapeva fare.

“E che cosa sai fare?”

“Il mio primo dono mi protegge la mente per questo non riesci a sentirmi e il secondo dono...”

“Il secondo dono?”

“Il secondo mi permette di copiare e usare i doni degli altri vampiri come e quando voglio”

“Ok. Andiamo a caccia?”

“Si andiamo” e uscimmo di casa.

 

“Quanti doni hai copiato?”

“702”

“Non copiare i nostri”

“In realtà i vostri li ho già copiati”

“Va beh, vai, te la lascio passare liscia per questa volta”

“Edward mi potrai mai perdonare?”

“Per cosa?”

“Per quello che ho fatto nella raduna” disse lei triste. Evidentemente non mi aveva letto nel pensiero. Non sapeva che le volevo chiedere di sposarmi. Non sapeva che avevo un anello in tasca.

“Ti ho già perdonato Bella. Posso chiederti una cosa?”

“Chiedi pure”

“Aspetta prima chiudi gli occhi e aprili solo quando te lo dico io” lei chiuse gli occhi e io mi misi in ginocchio e presi l’anello

“Apri gli occhi Bella” lei aprì gli occhi e li sgranò “Mi vuoi sposare?”

Lei rimase in silenzio, ma poi disse “SI”

Si. Mi aveva detto si. Non ce la facevo più volevo sentirla addosso a me, stringerla forte ma sicuramente aveva sete. Mi sbagliavo. Lei mi saltò addosso e noi tornammo a occuparci di quella nostra piccola parte di esistenza.    

  
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