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Autore: RorschachsBlot    03/11/2005    5 recensioni
Harry ha scoperto della profezia, e non crede che uno scolaro può sconfiggere Voldemort, così decide che se deve morire, allora vuole godersi l'ultima estate...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Make a wish

Make a wish

di Rorschach’s Blot

 

tradotto da honey

 

 

Rinuncia: l’autore della fic non possiede qualsiasi cosa che potrebbe mai dare adito a guadagni, incluso la proprietà intellettuale di ‘Harry Potter’, e non ho intenzione di richiederla.

 

cap.1

 

ARRIVEDERCI

 

Una quiete oppressiva pesava sulla macchina fin dalla partenza da King Cross Station.

“Fammi scendere qui”, ordinò Harry con voce calma, rompendo il silenzio.

Che cosa?” Disse Vernon, infuriato. “Chi sei per darmi ordini?”

“Ti sto offrendo una semplice scelta”, disse Harry, lanciando un occhiata fredda come ghiaccio allo zio, “o mi fai scendere adesso, dalla macchina, o informerò i miei amici che stai maltrattandomi, e che c’è bisogno di una piccola visitina, per rinfrescarti la memoria, sull’uso della buona creanza e della cortesia.”

“Eccellente”, ringhiò Vernon, rabbioso, “ma non aspettarti che io stia qui ad attenderti.”

“Non me lo aspetto”, rispose Harry, intento a prendere la gabbia di Hedwig dal sedile posteriore, “ciò che mi aspetto, è che tu raccolga Dudley e la zia Petunia per andare a mangiare fuori, facendo poi una lunga passeggiata.

“Chi sei per darmi ordini, ragazzo?” Vernon stava per perdere il controllo sul suo temperamento.

“Qui”, Harry gli diede un rotolo di banconote piuttosto consistente, “divertiti, zio.

Dove hai trovato questo denaro, ragazzo?” Domandò Vernon, stupito.

“Ciao, zio”, Harry disse, salutando lo stupito parente, “non credo che ci rivedremo nuovamente.

Vernon, non infastidì a rispondere, scegliendo di guidare via, senza degnarsi di gettare un solo sguardo indietro.

Harry, malinconicamente, sorrise guardandolo partire; poi, aprì la gabbia del gufo, liberandolo.

“Porta questo a Hermione, ragazza”, e legò una nota alla gamba del gufo, “e resta con lei finché non vengo a prenderti.”

Stridendo malinconicamente, Hedwig diede al suo orecchio, un ultimo pizzicotto affettuoso, prima di andarsene a consegnare la comunicazione del suo padrone.

Harry la guardò, finche il suo adorato animale, non si affievolì completamente, poi si girò e cominciò a ripercorrere i suoi passi, per tornare nel mondo magico.

 

 

Prendendo un profondo alito, prima di entrare nel Calderone che Perde, Harry aprì la porta, incamminandosi rapidamente verso la porta che proteggeva l’ingresso a Diagon Alley.

Harry si attardò un attimo di fronte all’ingresso di mattoni, temendo che grida sulragazzo-che-visse’, eruttassero da dietro di lui, distruggendo la sua opportunità di avere una divertente estate.

Dopo molti minuti di silenzio, Harry digitò la corretta sequenza sui mattoni, attraversando l’ingresso al mondo magico.

Ricoprendosi di sicurezza, si diresse verso Gringotts, dirigendosi immediatamente al cassiere libero più vicino; “Si?” Disse lo spiritello, guardando in giù verso di lui.

“Ho bisogno di un modo di accedere al mio conto mentre sono all’estero”, disse rapidamente, Harry, “ed ho necessità che siano sia soldi dei muggle come galeoni.”

“La chiave”, chiese lo spiritello, allungando la mano per prendere la chiave della sua camera, “un momento, per favore.

Lo spiritello frugò attraverso un piccolo scrigno posto sulla sua scrivania, per molti minuti, prima di estrarre una piccola borsa. “Questa borsa, richiamerà denaro direttamente dal suo conto, e se lei, lo toccherà tre volte con la sua bacchetta, cambierà in un normale portafoglio muggle, permettendole di estrarre moneta muggle, è tutto?”

“Avrò bisogno che tutte le operazioni inerenti hai miei conti, siano tenute segrete”, disse Harry, indurendo lo sguardo, “non desidero che si scopra alcuno dei miei acquisti.

“Chiaramente”, disse lo spiritello, sembrando un poco offeso, “la riservatezza, è per noi, un motivo di orgoglio.”

“Bene”, disse Harry, accennando col capo, soddisfatto, “altrimenti, sarei stato costretto a chiudere i miei conti ed annunciare al Daily Prophet che non nutro più fiducia, in Gringotts, per maneggiare le mie fortune.”

“Vedo”, rispose lo spiritello, aggrottando le sopracciglia. “Sia sicuro, nessuno all’infuori di lei, riceverà informazioni concernenti i suoi conti.

“Grazie”, rispose Harry, cortesemente, “ora, se non c’è null’altro di cui parlare, dovrei andare.

“No, sig. Potter.” La faccia dello spiritello, sarebbe potuta esser intagliata nella pietra. “Penso che non ci sia più nulla da discutere.

Resistendo alla spinta di sorridere furbescamente, Harry si girò, dirigendosi verso l’uscita con calma, con la speranza che il suo piano di avere un’estate divertente, funzionerebbe per la prima volta.

Harry si diresse verso ‘Ye Olde Travel Shoppe’, un piccolo negozio di specialità per maghi e streghe che intendevano passare all’estero del tempo.

Come Harry aprì, sentì un suono debole, poi cercò il custode del negozio.

Cosa posso fare per lei?” Chiese un vecchio uomo, avvicinandosi. “Progetta di andare all’estero?”

“Forse”, disse sospirando Harry, “desidero andare alla deriva, per vedere dove finisco.”

“Ah”, sorrise l’uomo, capendo, “appena laureato da una delle scuole magiche, e ora vuole sentirsi un pò libero.

“Qualche cosa come quello”, si disse d’accordo Harry, con un sorriso triste.

“Allora, ho la cosa adatta per lei”, rispose, entusiasta il vecchio, “ l’ultimo equipaggiamento, brevettato, per l’avventuriero. Ha tutto quello che un giovane vagabondo potrebbe chiedere, un multi-compartimento di cuoio, incantato per essere leggero, come una piuma, e tenere molte volte la sua capacità normale.

“Davvero?” Domandò Harry, interessato. “Che cos’altro?”

“E’ dotato di una stufa portatile, cucina da campo, una tenda con sacco a pelo e molto di più. L’entusiasmo, stava prendendo su l’uomo. Realmente. “Tutto quello di cui ha bisogno per viaggiare, dai tropici alla cima dell’Everest, qui dentro c’è tutto.

“Davvero notevole”, disse entusiasmato mitemente, Harry. “Che altro raccomanderebbe a qualcuno che stesse progettando di andare qui e là. Senza una meta?”

“Alcune altre cose, signore”, sospirò lui, “il pacco contiene tutto l’essenziale, ma ci sono molti altri articoli che posso raccomandare, per fare più piacevole la vita. Il vecchio guardò l’aspetto logoro di Harry. “Vorrà dell’abbigliamento nuovo, qualcosa che possa aiutarla con le altre lingue, e può essere una buona idea avere un libro-guida, anche.”

Ok”, disse Harry, sospirando, “mi dia il meglio di qualunque cosa che lei raccomanda, solo sia rapido. Desidero essere fuori del paese appena posso.

“Nessun problema”, e l’uomo, pose sul bancone, molti articoli. “Questi occhiali si adatteranno a qualsiasi prescrizione, e molte altre cose. Le permetteranno di leggere qualsiasi lingua. Questi cerchi d’argento, vanno in entrambi i lobi, e convertiranno alcuna lingua che sente nell’inglese. Questo anello, le permetterà di scrivere in qualunque lingua. E finalmente, questa piccola sbarra d’argento, applicata alla sua lingua, le permetterà di parlare alcuna lingua. Eventualmente, se usata a lungo, gli insegnerà le lingue che usa.

“Splendido”, disse Harry, accennando col capo, entusiasta degli articoli, “altro?”

“Questo libro”, disse l’uomo, “intitolato ‘Tutto quello che lei avrà bisogno di sapere, mentre viaggia per il mondo’, è pieno di informazioni utili e...raccomanderei che lei legga gli avvertimenti nella fronte sulla magia minorenne, prima che fa qualsiasi cosa; e questo set di abiti, altererà magicamente il suo aspetto in qualsiasi cosa di cui avrà bisogno, per qualsiasi clima in cui si troverà. Ha fascini di auto-pulitura e stesso-riparando, e può cambiare colore con un pensiero.”

“C’è un’altra cosa che vorrei”, disse Harry, mordendosi il labbro più basso. “Stavo chiedendomi se avesse un articolo che mi permettesse...di ‘mescolarmi’ meglio tra la folla.

“Vuole immergersi nella, huh...cultura?” Disse il commesso, accennando col capo. “Ho la cosa giusta, questo braccialetto, crea un potente campo SEP attorno alla persona che l’indossa, e l’aiuterà a rimanere inosservato, salvo che lei non compie un atto aggressivo o incredibilmente strano.

“Grazie”, Harry gli diede un grande sorriso, “sa dove potrei trovare un portkey per arrivare al continente?”

“Si prepari, ed io l’avrò pronto in pochi secondi.

“Grazie.”

“Ecco qui, giovanotto”, l’uomo gli diede una pietra.

“Grazie, quanto le devo?”

“Non si preoccupi, Harry”, l’uomo sorrise, all’occhiata scioccata di Harry, “lo consideri un grazie per ciò che fa per noi, e spiacente per credere il peggio su lei. Non è tracciabile e la porterà direttamente in Olanda... Harry scomparve. “Spero che trovi quello che sta cercando, giovanotto.

Pandemonio, è l’unica parola che potrebbe spiegare la scena che avvenne fuori del numero 4 di Privet Drive, quando il Dursley arrivò senza Harry.

In pochi minuti, Albus Dumbledore, era arrivato, insieme a molti membri del suo Ordine, per cominciare la loro investigazione.

“I Dursley, dicono che ha chiesto di lasciarlo in London Professor,” riportò uno dei membri, al Direttore, “ dice che Harry non volle restare con loro e che decise di andarsene da solo.”

“Ho trovato qualcosa nella loro macchina, che apparteneva a Harry,” disse Remus Lupin, avvicinandosi con un piccolo opuscolo di carta in mano, “ha il profumo di Harry su di lui.”

“Grazie, Remus”, disse il Direttore, accettando il piccolo opuscolo. “Credo che sia ora di andare ad avere una chiacchierata con gli amici di Harry, su dove può essere.

Il Direttore apparve di fronte ad una piccola casa suburbana perbene, per poi suonarne il campanello. “Buongiorno.” Disse una donna, dalla porta. “In cosa posso aiutarla?”

“Buongiorno”, fu la risposta del Direttore. “Sono il Direttore della scuola di Hermione, e avrei bisogno di parlare con sua figlia.

“Certo”, rispose lei, accennando col capo, “vuole entrare?”

“Grazie.”

“Professor Dumbledore”, una giovane lo chiamò da sopra un gradino. “Sono contenta che trovò la mia lettera, ma non mi aspettavo di vederla così presto.”

“Ho paura che non ho ricevuto ancora la sua lettera, sig.na Granger,” disse Dumbledore, sorridendo gentilmente a lei, “qual’era il problema?”

“Ho ricevuto una strana lettera da Harry, e ho pensato che dovessi parlarne con lei. La giovane strega sembrava preoccupata. “E stavo sperando che lei potesse controllare se tutto era ok.

“Ho paura di avere cattive notizie”, disse Dumbledore, prendendo un profondo alito. “Harry ha detto a suo zio di lasciarlo in una via di Londra, ed è senza traccia da parecchie ore.

“Non pensa che sia stato catturato, vero?”

“Non mi è giunta nessuna informazione che mi porti a pensare tale conclusione.” Il Direttore, estrasse l’opuscolo trovato da Lupin. “Temo che l’unico indizio che abbiamo, sia questo depliant che trovammo nella macchina di suo zio.”

“Posso vederlo, professore?” Chiese Hermione, prendendolo. “Questo sembra un comunicato standard di una organizzazione di carità che era nella parte muggle di King Cross Station.”

“Perchè pensa che Harry la preso?”

“Bene, questa particolare organizzazione tenta di aiutare i bambini terminali e...oh no. La giovane strega impallidì. “Harry pensa che morirà.”

“Da cosa trae tale conclusione, sig.na Granger?” Richiese il Direttore. “Che cosa la conduce a tale conclusione?”

“Questo appartiene alla fondazione ‘Make a Wish’(Realizzare un desiderio). Si preoccupano di far realizzare un desiderio dei bambini malati terminali. Disse Hermione, brandendo l’opuscolo. “Harry ha scoperto qualcosa che l’ha convinto di non aver molto da vivere, ancora.

“Vedo.” Le spalle del Direttore, si abbassarono. “E’ per questo che non ritornò a Privet Drive?”

“Vuole godere il tempo che gli resta al meglio. Disse Hermione, con lacrime che scorrevano liberamente sulle guance. “Non spendendolo con persone che odia.”

“Grazie, lei è stata molto utile.” Disse il Direttore, dandogli un sorriso triste per poi scomparire con un debole schiocco.

Dopo la scomparsa di Dumbledore, Hermione ritornò nella sua stanza, per rileggere la corta nota che era giunta con Hedwig, per poi afferrarla al petto, lasciando le lacrime precipitare, mentre sperava che l’amico ritornasse senza danno.

 

Hermione,

 

per favore occupati di Hedwig; io desidero vivere prima di morire.

 

Harry        

        

nota dell’autore: Ho incluso il viaggio di acquisto perchè mi piace scrivere sugli articoli che si può trovare nei loro negozi, certo, potevo fare qualcosa di diverso, ma almeno, mi sono limitato ad uno. Harry spedì Hedwig a Hermione per molte ragioni; una è che lei non ha accesso ad un gufo, durante le feste. Dall’idea della fondazione ‘Make a Wish’ è nata l’idea che Harry sia convinto che morrà, così, desidera fare tutte le cose che volle fare sempre, prima di morire. La scena con lo spiritello era a causa di tutte le fic in cui Dumbledore controllo le sostanze di Harry, può o non può essere nella fic, e non penso che sarà importante per la storia, ma ho pensato che potevo gettarcelo in mezzo. Hermione lo ha dedotto perchè lei è a.) muggle nata e b.) molto intelligente, inoltre mi piace il suo carattere, e volevo darle un poco di spazio. Per chi non lo sa, la fondazione ‘Make a Wish’ tenta di far avverare il desiderio più grande dei bambini malati terminali prima che muoiano, cose come incontrare atleti famosi o andare a Disney Land.

  

prossimo capitolo: L’avventura comincia

La mano di Harry, immediatamente, corse alla sua bacchetta quando l’azione del portkey scomparve.

“Benvenuto ad Amsterdam, ragazzo.” Disse un uomo in una strana uniforme, con un sorriso.

Prendendo lentamente la sua mano dalla bacchetta, Harry guardò il biondo, in una uniforme quanto meno dispari.

“Buongiorno.”  

  
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