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Autore: SallyBlack87    05/10/2010    3 recensioni
Un seguito ipotetico del film Labyrinth...cosa è successo a Sara? che fine ha fatto Jareth? che ne è del loro amore?
Genere: Romantico, Malinconico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non sono miei e non mi appartengo.
La storia che segue è ispirata al film Labyrinth.


SCUSATE TUTTI PER IL RIPROVEVOLE RITARDO!!!! Perdonatemi! Tra la scuola e il lavoro è stato un periodo infernale! Ecco qui però come promesso il seguito! ^_^ buona lettura! E grazie della fiducia che mi date!

 

 

Capitolo 6: SILENZI

 

 

Sara non sapeva che dire e non ci capiva più niente. Non osava neppure alzare gli occhi per incontrare quelli di Jareth, per paura che lui vi scorgesse la confusione che le opprimeva il cuore.
Accanto a lui il cuore le batteva così forte, che aveva difficoltà persino a pensare.

Dopo il loro veloce incontro nella camera in cui riposava, egli l’aveva sorretta e cavallerescamente (con suo grande imbarazzo!) l’aveva presa in braccio come una bambina, e trasportata tra le miriadi di corridoi e scale del castello della città di Goblin, per trasportarla chissà dove.
Ma Sara confusa, scoprì che non le importava…era come persa in una nebbia ovattata dove nulla aveva più importanza, a stento si accorgeva dei suoi amici che li seguivano per le impervie e strane scale del castello.

Possibile che nel stare accanto a Jareth, tutto il mio autocontrollo, la mia intelligenza si perda nel nulla???
Sara svegliati! Lui è il tuo nemico! Non puoi fidarti di lui! Continuava a ripetersi lungo il tragitto.
Ma non chiese mai a Jareth di posarla a terra. Si diceva che era perché si sentiva debole e le gambe non avrebbero retto, ma in cuor suo, anche se non l’avrebbe mai ammesso con nessuno, nemmeno con se stessa, lei sapeva la verità.

Lentamente il gruppo arrivò nei pressi di un grande portone metallico, le incisioni e le decorazioni della porta notò Sara, riproducevano con dettagli pressoché perfetti un centinaio di volti di gnomi che li fissavano, e lei avrebbe giurato di aver visto i loro occhi muoversi, seguendo i loro movimenti, d'altronde nel regno di Labyrinth nulla è mai come sembra, l’aveva imparato a sue spese.
Jareth, si fermò di fronte alla porta che, con stupore di Sara si aprì magicamente, senza che lui dicesse nulla, a dimostrazione della forza del suo potere, quale re del castello.

Una volta entrati Sara vide per la prima volta la Sala del trono.
Circolare come una arena, poteva contenere miriadi di gnomi di tutti i generi, mentre su un lato svettava il trono, dove solitamente si sedeva Jareth, ma questa volta lui preferì poggiarci delicatamente Sara, mentre lui resto in piedi a guardarla.

Sara in imbarazzo tenne gli occhi bassi evitando di incontrare il suo sguardo di cui però sentiva il peso.
Ma se avesse avuto più coraggio, avrebbe visto qualcosa di diverso nello sguardo del re degli gnomi, avrebbe visto qualcosa che l’avrebbe sorpresa.
La rabbia, l’orgoglio, la brama, lo scherno,  erano scomparsi, negli occhi freddi ed inespressivi di Jareth faceva capolino una nuova emozione, il rammarico.
Si sentiva in colpa per la prima volta nella sua vita.

Sara…dolce Sara, mi rendo conto per la prima volta che ho sbagliato tutto con te…
Non ti ho portato altro che dolori e angoscia…guarda cosa ti hanno fatto a causa mia…
Ormai so che non avrò mai il tuo perdono…il tuo odio verso di me è palese…
Fuggi il mio sgurdo e il mio tocco come fosse una malattia…
Ma ti prometto una cosa Sara, ti vendicherò! Almeno questo posso farlo per te…riavrai Toby te lo giuro!

Il silenzio era calato nella stanza per un lungo momento, nessuno dei presenti osava fiatare.
Era uno di quei momenti di imbarazzo in cui nessuno trovava qualcosa di intelligente o sensato da dire.
Sara si perse nei suoi pensieri cercando di sbrogliare la matassa dei sui sentimenti aggrovigliati.

Chissà cosa penserà di me…mi disprezzerà sicuramente! Sono così debole e indifesa…
Non ho nemmeno il coraggio di guardarlo in faccia! Io! Che l’ho sconfitto…
Mi odierà per quello che è successo tra noi? Certo che si…l’ho rifiutato, l’ho sconfitto…
Sicuramente mi disprezza…non capisco perché mai mi abbia salvato…
A meno che io…io non gli serva…

Sara alzò gli occhi dal trono spinta da un cupo sospetto, e trovò gli occhi di lui freddi e raggelanti come al solito. Jareth la fissò serio di rimando, pronto ad affrontare le sue accuse e il suo odio.
Entrambi celavano sotto una superficie di sospetto e diffidenza ciò che provavano nei loro cuori, nascondevano agli occhi dell’altro i loro sentimenti più profondi per la paura di essere rifiutati e odiati, così trasformavano le loro paure in rabbia ed orgoglio, pronti a scontrarsi.

Gogol, Bubu e Ser Didimus, spostavano lo sguardo dall’uno all’altra senza fiatare in quel silenzio opprimente che preannunciava una tempesta emotiva che mai si era vista nel castello.

“ Mi sa che ne vedremo delle belle!” borbottò Gogol con poco entusiasmo.

 

 

Grazie di aver atteso con tanta pazienza miei Fan! ^_^ spero questo capitolo vi piaccia! Ho già in cantiere il prossimo! ^_^ a presto spero!!!

  
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