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Autore: Elisabeth Black    05/10/2010    2 recensioni
Elisabeth è nata in Germania,ha vissuto lì per quattordici anni ed era la migliore amica di Bill e Tom ma ungiorno le cose cambiano. Elisabeth si trasferisce a Milano con la madre e perde i contatti con i gemelli,da spettatrice riesce a vedere il successo dei ragazzi e insieme ad un'amica speciale riesce a riprendersi dal trasferimento. Sono passati sei anni dall'ultima volta che ha visto i suoi migliori amici,continua a seguire i loro progressi musicali finchè la sua vita viene scombussolata di nuovo.Elisabeth e la sua amica Rachel insieme al piccolo Lucas vivranno un'esperienza unica, bellissima e drammatica. dal quinto capitolo:"Mi rigiravo nel letto,incapace di addormentarmi. Bill,con la bocca spalancata, dormiva beato,tirandomi di tanto in tanto una ginocchiata nella schiena, Tom,stranamente,era immobile. Respirava lentamente,ma in modo regolare. Mi alzai piano,cercando di non svegliare nessuno,soprattutto Lucas,che dormiva nel lettino in fondo ai piedi del mio letto. Arrivai in cucina e,dopo essermi versata dell’acqua,mi sedetti sul ripiano in marmo. Agitando leggermente le gambe,sorseggiai piano l’acqua,chiudendo gli occhi. Pochi istanti dopo sospirai e feci per scendere dal ripiano,ma mi bloccai. Davanti a me c’era Tom,il viso assonnato e la maglietta stropicciata, bello come mai. I nostri occhi si incontrarono come calamite e, quando percepii che mi stava togliendo il bicchiere di mano, lo lasciai fare. Mi abbracciò di slancio,respirando sulla mia pelle e provocandomi dei piccoli brividi lungo la colonna vertebrale. Allungai le braccia e o strinsi a me,poggiando la testa nell’incavo del suo collo,imprimendo nella mia memoria tutte le sensazioni che stavo provando. Improvvisamente prese a baciarmi il collo,lasciando una scia bollente dove le sue labbra avevano incontrato la mia pelle scoperta. Mi mordicchiai il labbro inferiore,per nulla intenzionata a farlo smettere,benché una vocina nella mia testa lo esigesse urgentemente. Il mio cuore perse un colpo quando sentii la sua voce roca,dal timbro graffiato. “Dio,quanto mi sei mancata” I nostri sguardi si incontrarono,nuovamente. Sicuramente avevo gli occhi lucidi, e vedere il mio riflesso nei suoi di certo non aiutava. Istintivamente lo abbracciai più forte,temendo che potesse svanire da un momento all’altro, come era già successo. Non volevo più perderlo e,per ora, mi sarebbe bastato stare così,tra le sue forti braccia. Si staccò leggermente e,con la vista appannata,notai che il suo viso si stava avvicinando al mio. I nostri respiri si fondevano insieme. Stava per posare le sue labbra sulle mie,quando…" Spero di avervi incuriosito!!! E per favore...recensite!!!XD
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La vita scorreva tranquilla al di fuori del vetro di una finestra. La vita all’interno di una casa invece si era come congelata,la ragazza che guardava fuori dalla finestra era spenta. Non faceva altro che darsi la colpa di tutto quello che era successo alla sua migliore amica,al dolore che provava il suo amico e anche il dolore che provava lei stessa.

Da quando il dottore le aveva detto che aveva perso la sua migliore amica si era chiusa in se stessa,permetteva a Tom di farle compagnia ma il chitarrista non era riuscito ad ottenere una sola sillaba da parte della ragazza. La goccia che aveva fatto traboccare il vaso era stata la notizia di aspettare un bambino che però non ce l’aveva fatta. Era successo tutto così inaspettatamente, così veloce da non sembrare nemmeno vero. Eppure  spinta da una forza estranea Elisabeth non poteva fare a meno di passarsi una mano sul ventre,dove avrebbe dovuto sentire il suo bambino crescere.

***

Bill si era rintanato in camera sua e non ne usciva quasi mai. Una volta Tom lo aveva trovato mentre cercava dei fogli e dopo averli trovati si era nuovamente barricato in stanza.

All’inizio Tom pensava che al fratello potesse dare fastidio vederlo insieme ad Elisabeth,ma dopo che la ragazza si era chiusa in camera era stato costretto ad ammettere a se stesso che il gemello aveva bisogno di stare solo,per quanto doloroso potesse essere.

Tom era l’unico che bene o male cercava di andare avanti. Ma era difficile. Suo fratello e la sua ragazza si erano chiusi in loro stessi e benché li vedesse continuamente e cercasse di farli interagire non riceveva nessuna risposta.

La prima domanda che si sentì rivolgere da Bill riguardava altri fogli su cui poter scrivere e quando Tom gli chiese a cosa gli servivano,il moro rispose che stava scrivendo canzoni.

Un giorno tornando dagli studi, Tom si stupì nel vedere Elisabeth occupata nelle faccende di casa. Aveva spalancato tutte le finestre e riordinato ogni stanza e quando lo aveva visto gli era andata incontro sorridendo forzatamente e chiedendogli scusa.

***

Ormai da qualche giorno mi sentivo meglio,il dolore c’era sempre ma con al mio fianco Tom stavo superando tutto. Avevo preparato la cena ma come al solito Bill non era uscito dalla camera.

“Vedrai,quando si sentirà pronto uscirà” mi aveva detto Tom per farmi stare tranquilla.

Sapevo bene che ognuno ha i suoi tempi per girare pagina,ma in un certo senso continuavo a sentirmi colpevole per quello che era successo e il comportamento di Bill mi dava ragione,inconsapevolmente.

Decisa a farlo ragionare bussai ripetutamente alla porta della sua camera finchè si decise ad aprirmi.

Aveva lo sguardo vuoto,l’espressione spenta ma appena mi vide i suoi occhi mandarono un bagliore di vita.

“Avanti. Urlami addosso,insultami prendimi a pugni se ti può aiutare ma fa qualcosa!”

Tom alle mie spalle mi fissava interdetto.

Bill fece vagare lo sguardo da me al fratello e poi fece una cosa che non aspettavo.

Mi abbracciò forte. Lo strinsi a me ,facendogli capire che non era solo. Restammo abbracciati senza dire nulla per un tempo infinito,solo la voce di Tom ch emi chiamava mi ridestò.

Sciolsi l’abbraccio con Bill e mi girai,Tom mi porgeva il mio cellulare.

“E’ la madre di Rachel” disse.

Con un sospiro annuii e presi il telefono.

Tom si avvicinò al fratello e gli sorrise incoraggiante,posandogli una mano sulla spalla.

***

Quando tornai dai due fratelli ero completamente incredula.

“Stai bene?” mi domandò Tom premuroso.

Io annuii.

“Voleva.. la madre di Rachel voleva farmi sapere che hanno trovato dei documenti e che.. insomma Rachel aveva scelto me come tutrice di Lucas nel caso le fosse successo qualcosa”

Bill e Tom balzarono in piedi all’istante.

“Vuoi portarlo qui?” chiese Bill.

“Se non è un problema per voi sì. Vorrei che avesse il calore di una famiglia”

“Ti accompagno a prenderlo” si offrì Tom.

“No,devo andare da sola. Non ti preoccupare,tornerò presto” dissi baciandolo leggermente sulle labbra.

***

All’ennesimo sbadiglio di Lucas ne seguì uno mio.

Avevamo passato tutto il giorno in aeroporto aspettando il volo che ci portasse ad Amburgo.

Finalmente eravamo in taxi e stavamo arrivando a casa.

Entrati nell’appartamento Lucas si illuminò nel vedere Bill e gli corse incontro.

“Papà!” esclamò contento.

Bill lo strinse tra le braccia baciandogli il visetto paffuto.

Appoggiai le borse a terra e mi sentii avvolgere i fianchi da un abbraccio morbido  e caldo.

“Credo che gli farà bene avere un bambino per casa” disse Tom osservando il fratello sorridere di nuovo.

Io annuii,voltandomi per dargli un bacio sulla guancia.

Poi fece un sorrisetto malizioso.

“Magari farà bene anche a me,così mi preparo”

“Per cosa?” domandai aggrottando un sopracciglio.

Allora Tom mi prese una mano tra le sue e la posò delicatamente sul mio ventre.

“Per  nostro figlio”

“Lo vorresti davvero?” chiesi con le lacrime agli occhi.

Lui sorrise e fece cenno di sì con la testa.

***
Bill mise a letto Lucas e chiuse la porta della camera poi raggiunse me e Tom in salotto.

Si tormentava le mani e sembrava molto indeciso,alla fine prese un respiro profondo.

“Voglio che Lucas continui a chiamarmi papà. Sembrerò egoista ma ne ho bisogno. Voglio esserci per lui quando ne avrà bisogno,insomma io voglio adottarlo!”.

 

NOTE: Chiedo scusa per l’immenso ritardo!!!! Spero che mi perdoniate…ringrazio tantissimo  tutti coloro che hanno seguito questa storia,chi l’ha messa tra preferiti/seguite/da ricordare e tutte le letture che ci sono state!!!

 

Splash_BK: Oddio,perdonami! Non volevo farti morire giuro!!! Purtroppo era un capitolo decisivo per la fine della storia. Hai ragione nelle storie è sempre Bill a soffrire.. poveretto mi dispiace,ma pensando all’epilogo Rachel non doveva esserci. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto e che ti piacerà anche l’epilogo che posterò a breve(impegni permettendo). Un bacio,alla prossima!

 

_t_o_k_i_e_t_t_a_: Grazie per aver letto la mia storia e aver lasciato un commento!!! Mi fa davvero molto piacere. Mi dispiace solo che tu sia giunta alla fine della storia e ti giuro che non volevo farti piangere!!!!spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio e grazie ancora!

 

LaMiry: Perdonami,ma la storia doveva finire così. Comunque non disperare che manca ancora l’epilogo e ho in serbo un paio di sorpresine che spero gradirai. Penso che questo capitolo abbia spiegato meglio alcune cose e ti ringrazio moltissimo per aver commentato sempre!!! Un bacione grande,a presto!

 

Bene,con questo capitolo la storia potrebbe anche concludersi ma vi do appuntamento al prossimo aggiornamento per la fine vera e propria: Epilogo- 6 anni dopo.

Grazie a tutte di cuore!!! A presto,Elisabeth Black.

  
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