Videogiochi > Final Fantasy VII
Ricorda la storia  |      
Autore: Zackneifan    05/10/2010    4 recensioni
[Remake]
Dicono che la celebrità sia l'unico modo di raggiungere l'immortalità.
Ma forse, nonostante tutti gli sforzi, la fama non è destinata a durare per sempre. Neppure per chi ha salvato l'umanità.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cloud Strife
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E' passato più di un anno da quando, senza gran successo, tentai di iniziare una fanfiction sul futuro non troppo luminoso dei personaggi di FFVII. Quella storia si trasformò in una cosa orrenda, ed è per questo che mi sembra opportuno riproporre solamente il primo capitolo, in una versione riveduta e corretta.

Ho aspettato a lungo di trovarmi nell'umore giusto per riscrivere Loneliness, ma... Penso che non ci possa essere un momento migliore di questo. Mancando l'originale, non ho fatto altro che partire dalle stesse immagini e ricrearla dal principio. Spero che NON vi piaccia, perché suppongo che il suo scopo sia proprio questo.

 

Loneliness

 

Una stanza spoglia, fredda, priva di inutili ornamenti. Tra le pareti sporche e prive d'intonaco, in mezzo alla polvere fluttuante, si notano solo i profili delle bottiglie vuote e degli stracci ammassati in un angolo.

L'arredamento si compone di un'unica sedia dall'aspetto fatiscente.

Solitamente è il rumore di Midgar a regnare, filtrato solo parzialmente dalle pesanti tende. Non oggi.

Durante le notti silenziose come questa, l'aria stantia è sempre pervasa dal rumore di tarme instancabili.

L'uomo sulla sedia si sveglia all'improvviso, libera il corpo umido di sudore dalla morsa delle coperte.

Un flebile fascio di luce ne illumina i lineamenti duri e le profonde rughe.

 

La sveglia giace a terra, priva della lancetta dei minuti. Ciò che ne rimane sembra indicare un orario imprecisato tra le due e le tre del mattino, ma l'oscurità è troppo fitta, la stanchezza troppo acuta per accertarsene.

Cloud continua a giacere immobile, a torso nudo. La sua pelle chiazzata dall'età è tesa sul ventre prominente, la mancanza di pulizia gli conferisce un aspetto ancora più malsano.

 

I secondi passano lentamente, assistendo alla guerra del sonno e delle memorie sepolte. I ricordi si fanno  prepotentemente strada sotto le palpebre, sotto forma di macchie di luce. Forse è il suo subconscio a rendere i loro contorni così definiti, o forse la fine imminente.

 

Ancora una volta, come una dolorosa marea, le consuete riflessioni riaffiorano alla mente.

Ricordi di un tempo sempre più lontano, i cui dettagli si perdono ogni giorno di più nelle spire della vecchiaia. Ricordi di un tempo in cui le cose erano diverse, in cui il nome di Cloud era venerato come quello di un dio.

 

Il pianeta fa presto a dimenticare i suoi ospiti, e la memoria della gente è ancora più veloce.

Di quello che una volta era un famoso gruppo di eroi, ora restano un vecchio e otto cadaveri.

Cloud si sforzò di ripensare a ognuno di loro, attraverso la nebbia nella sua mente.

Per un certo tempo i contatti erano stati frequenti, ma ben presto gli intervalli di tempo avevano iniziato a estendersi. Alla fine, erano stati i giornali ad avvisare Cloud del destino incontrato dagli altri.

 

Era lì che aveva letto di Barret, e del suo sfortunato coinvolgimento in una lotta tra fazioni estremiste.

Lì aveva riconosciuto il corpo di Tifa, abbandonato sul marciapiede, sfigurato dalla lama di un cliente insoddisfatto.

E ancora Reeve, per quel mix letale di antidolorifici e stupefacenti. E ancora Cid, immortalato con Shera al suo fianco, nel letto d'ospedale in cui il tumore al fegato gli aveva preso la vita. E Yuffie, uccisa da qualche dinastia a lei avversa, nella sua stessa casa a Wutai. E Vincent, che aveva incontrato la stessa sorte tentando di vendicarla.

Alcuni avevano considerato Red il più fortunato; era morto da eroe, come suo padre prima di lui, difendendo la sua terra d'origine.

Cloud non aveva potuto fare altro che ridere amaramente. Una morte dignitosa è forse più accettabile di un'overdose, dal punto di vista del morto?

 

Finalmente, Cloud si alza.

Le ossa gemono sotto il peso degli anni e dell'alimentazione irregolare, per un attimo paiono tradirlo.

Mentre afferra lentamente la Colt, un'ultima risata strozzata trova la forza di attraversare le sue labbra.

Avrebbe proprio voluto vedere la prima pagina del giornale, all'indomani.

 

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Zackneifan