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Autore: Broken_88    06/10/2010    1 recensioni
"Sarà difficile lo so, ma ritroverai la gioia di vivere Allison. Te lo prometto. La vita è un dono meraviglioso, un dono di Dio. E tu l'amerai di nuovo."
(Castiel/Nuovo Personaggio)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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The last goodbye


Non riesco a guardarla negli occhi, perchè vedrei il dolore e la paura che Allison prova in questo momento.
Sto per lasciarla.
Erano le due di notte quando il mio telefono ha iniziato a squillare.
Non dormivo, come ormai accade da diverse notti, allora mi sono subito alzato e ho risposto.
Era Dean.
Sam ha detto di sì a Lucifero e come sospettavamo tutti, angeli in carica e non, il ragazzo non ce l'ha fatta a prendere il controllo sul Diavolo.
Dean non sa che fare e vuole che io lo raggiunga perchè oltre al vecchio Bobby, non ha nessuno su cui contare.
E io ho detto di sì.
Allison è scoppiata a piangere, capendo cosa voleva dire quel mio “ok, sarò lì quanto prima”.
Mi ha abbracciato forte, singhiozzando a lungo.
Lei sa che è inevitabile, lo sa davvero, ma com'è ovvio, non riesce a non soffrire.
E anche io.
Non vorrei mai lasciarla, né lasciare i nostri figli.
Ma non posso fare altrimenti, se non mi intrometto in questa follia, la mia famiglia sarà sterminata in un modo o nell'altro.
Dunque sto per partire, ma prima devo fare una cosa importante.
Devo imprigionare i miei fratelli, Gabriel e Sirahel, perchè so per certo che junior li ha avvisati e non voglio che mi seguano.
Lucifero non deve nemmeno vederli.
Loro si prenderanno cura della mia famiglia.
Allora siamo qui da ore, in questo buio magazzino in periferia, pronti a catturarli e bloccarli.
Sì, è una trappola e so per certo che ci cadranno entrambi.
Avevano con noi dei sacchetti di protezione con i quali ci rendevamo invisibili agli angeli, ma ora li abbiamo bruciati e siamo in attesa di vederli comparire.
Sospiro e prendo la mano della mia prima e unica donna, la compagna che avevo scelto per questa mia vita mortale.
La bacio, ne seguo i contorni con le dita, mentre lei piange piano lasciandosi accarezzare.
Ti ho mai detto che hai una pelle vellutata?” le dico con un sorriso.
Credo di si” risponde con un sorriso triste “ma è bello sentirselo ripetere...”
Annuisco e mi avvicino al suo viso per darle un bacio sulle labbra.
Improvvisamente si alza un vento intorno a noi.
Eccoli” mi annuncia Ally stringendomi la mano.
Oh ecco il fratellino suicida e la sua mogliettina” esclama Gabriel apparendoci davanti.
Il suo sguardo mi spaventa, era da tempo che non lo vedevo così furioso.
Accanto a lui appare Sirahel, pallido come mai prima.
Cass, ti ha dato di volta il cervello?” mi domanda Sir in tono aspro.
Credo sia arrivato il momento di smetterla di tenergli il muso.
Non sono mai stato così lucido come adesso” affermo.
Gabe fa un mezzo sorriso quasi maligno. “Oh sì, lucidissimo! Vai a dare man forte a quei due coglioni che credevano di fottere Lucy! Ma lo sai che ti polverizzerà in tre millisecondi?”
Sì lo so, non ritornerò a casa. Ne siamo consapevoli” dico guardando Allison accanto a me “ e l'abbiamo accettato. Accettatelo anche voi.”
Sir fa un passo avanti, ma resta comunque dove deve stare.
Tu sei ancora arrabbiato con me e hai ragione ad esserlo, ma ti assicuro che non ti lascerò morire come un idiota lasciando tua moglie e i tuoi figli da soli!” mi urla.
Già, lo stesso vale per me” interviene Gabe serio “prendilo come un ordine. Tu te ne resti a casuccia, sotto le coperte con la tua donna e i tuoi figli, mentre noi pennuti andiamo a controllare che cazzo hanno fatto quei due imbecilli!”
No, non credo...” mormoro infilando una mano nella tasca della mia giacca.
Ne estraggo un accendino, faccio partire una scintilla e la fiammella si alza alta.
I due arcangeli, forse troppo furibondi, non capiscono subito cosa sta per accadere.
E quando lo fanno, è tardi.
Butto l'accendino a terra e intorno a loro si accende subito un cerchio di fuoco con alte fiamme.
Mi guardano allibiti.
Che diavolo significa?” mi domanda Gabe indicando le fiamme che a momenti lo sfiorano.
Sir invece guarda sua figlia a bocca aperta.
Voi non andate da nessuna parte, e sicuramente non mi impedirete di andare. È scritto così fratelli, io devo farlo.”
Cass” ringhia Gabriel “ti conviene spegnere queste fiamme, subito. Perchè se mi costringi a trovare un modo per farlo da solo, io ti ammazzo con le mie mani!”
Scuoto il capo e prendo per mano Allison. “No Gabriel, non posso. Morireste entrambi, e non posso permetterlo. Tu lo sai cosa succederà se non lo faccio vero? I miei figli moriranno e preferisco di gran lunga morire io piuttosto che vivere senza di loro.”
Ma non dire cazzate, non lo permetteremmo mai!” insiste Gabe.
Allison” inizia Sir guardandola “non permetterglielo, fallo ragionare oppure immobilizzalo. Tu puoi. Spegni queste dannate fiamme e facci uscire...”
Allison lo fissa e scuote il capo decisa. “No, non lo farò.”
Entrambi la guardano increduli, Gabe fa addirittura una risatina.
Bambolina... se lasci che il tuo ragazzo vada al rendez-vous col Diavolo, non lo rivedrai mai più. Quindi smettila di assecondare quel pazzoide accanto a te e fai qualcosa!” le urla.
Non posso.. gliel'ho promesso...” mormora tra le lacrime.
Sir si avvicina pericolosamente alle fiamme, che si alzano minacciose.
Allison, per la miseria, liberaci! Castiel morirà, lo capisci? E non potremo riportarlo indietro, non abbiamo accesso né in Paradiso né all'inferno! Non potremo più riaverlo, capisci?” cerca di convincerla suo padre.
Ma Ally è irremovibile, scuote il capo e abbassa lo sguardo, mentre altre lacrime cadono ai suoi piedi.
Cass, te lo dico per l'ultima volta” tuona Gabriel con una voce che non sembra più nemmeno la sua “non farlo, non lasciarci qui o ti giuro che...”
Gabriel, sto per morire!” lo interrompo esasperato “abbi almeno la gentilezza di non minacciarmi di morte... è l'ultima volta che ti vedo...non farlo...”
Gabriel inizia a piangere, lasciandomi di stucco.
Tu piccolo idiota patentato, non hai idea di quello che ci stai facendo! E la tua complice se ne pentirà amaramente, perchè nessuno di noi due può più schioccare le dita e resuscitarti, hai capito? Hai buttato alle ortiche tutta la tua esistenza per vivere come un umano, ti sei tagliato le ali a mani nude... per cosa? Per farti ammazzare da Lucifero e abbandonarci tutti? Sei un bastardo, non sei un eroe sai? Sei solo un coglione che morirà per niente!” mi sputa addosso la sua frustrazione, ma io capisco che è il dolore a farlo parlare.
Merda.
Ho fatto piangere Gabriel.
Allison scoppia in singhiozzi e si copre la bocca con la mano.
Lo so” ammetto guardando mio fratello Gabriel “non sono un eroe né tanto meno ho speranze di... sconfiggere Lucifero. Ma spezzerò la catena degli eventi e i miei figli vivranno. Abbiatene cura, vi prego.”
I due nel cerchio restano muti, si scambiano un'occhiata spaesata e poi ci guardano.
Per la prima volta in tutti i miei quattromila anni, li vedo impauriti.
Addio fratelli, vi ho amato sempre, anche quando non eravate con me.”
Stringo più forte la mano di Allison e ci voltiamo per andarcene da qui.
Ehi ehi, porca troia Cass, ok sei forte sei furbo, ora basta così. Liberaci e parliamone. Mandiamo qualche nostro clone da Lucy e lo freghiamo, mentre noi ce ne stiamo a casa a guardare la Tv!” mi propone Gabe, tentando ancora una volta di farmi cambiare idea.
Allison, io so cosa vuol dire perdere la persona che si ama e sentirsi in colpa, non lo fare figlia mia... fermalo...” dice Sirahel, sperando di smuovere Allison dalla sua posizione.
Ma nessuno di noi due si volta, né risponde.
Siamo decisi ad andare avanti, e lo faremo.
Lasciamo i due arcangeli che sbraitano contro di noi ed usciamo dal magazzino.
Ora andiamo a casa, voglio salutare i miei figli un'ultima volta.
Un ultimo, disperato addio.

*****

Siamo tornati dai “saluti” a Sirahel e Gabriel.
Mio cognato era furioso oltre che disperato.. e mio padre.. Beh, lui ha cercato di farmi cambiare idea, e ora sicuramente crede che non me ne importi niente se mio marito muore.
Entrambi lo credono probabilmente.
Ma non è così..
Cass si avvia verso la morte ed io morirò con lui.. Vivrò fisicamente, ma dentro sarò morta.
Rimarrà l'eco della mia anima a farmi compagnia, e quell'eco sosterrà e crescerà i miei figli fin quando sarà necessario.
Perchè sono i miei figli e li amo, e perchè l'ho promesso a Castiel.
Sospiro e apro un cassetto cercando dentro una tuta.
Voglio cambiarmi. Liberarmi da questi indumenti che mi soffocano e chiudermi nel caldo abbraccio di una cosa comoda.
Credo che metterò la tuta di Cass.. che mi va un po' grande e ha il suo profumo.
Oh no!
Come farò quando il suo profumo svanirà? Come farò quando non lo sentirò più nell'aria intorno.
Afferro una foto dentro il cassetto e sospiro ricominciando a piangere.
Una volta ho letto su un giornale una statistica..
Statistica secondo la quale, davanti alla domanda “Ti piacerebbe conoscere il giorno della tua morte?” l'80%, non vuole saperla.
Il restante 20% ha detto di si, sostenendo che sarebbe conveniente saperlo prima, per cercare di evitarla, o per fare tutto quello che si vuole fare prima di passare a miglior vita.
Io mi sento... una via di mezzo.
Si perchè.. mi sento particolarmente vicina a quell'ottanta per cento che non vuole saperla, ma la conosco comunque.
E' il 20 maggio 2010.
E oggi, io morirò dicendo addio a mio marito.
Mi passo una mano sul viso e decido di provare ad essere forte.
L'avevo già deciso ma ho comunque pianto come una fontana.. ora devo provarci per davvero.
Mi schiarisco la voce e allungo la mano indietro per far scendere la zip della canotta che indosso..
Ma non ci arrivo stranamente.
Nemmeno le mie braccia hanno voglia di fare nulla.
Castiel arriva in quel momento.
Era andato a salutare i nostri figli e ha gli occhi gonfi di lacrime.
Mi guarda poggiato allo stipite della porta e quando cerco di sorridergli, fa spallucce e si avvicina a me.
Si mette dietro, allineando il suo corpo al mio e mi poggia le mani sui fianchi, baciandomi i capelli.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare per un attimo contro il suo corpo, poi li riapro e fisso i nostri riflessi nello specchio davanti a me.
Mi aiuti a far scendere la zip della canotta?” gli chiedo.
Lui annuisce silenzioso e con delicatezza mi sposta i capelli tutti su un lato, lasciando che le punte mi accarezzino la parte di collo su cui si posano.
Afferra il gancetto della zip e lo fa scendere lentamente, poi la solleva dalla vita e la sfila via.
Rabbrividisco. La tensione mi colpisce in pieno e vorrei piangere di nuovo.
E la su bocca che dolcemente si poggia sulla mia schiena nuda, non mi aiuta a trattenere le lacrime.
Mi piego per riflesso un po' in avanti, per sentire la morbidezza delle sue labbra ancora di più, e poi lascio che mi sollevi le mani intrecciandole alle sue, per stringermi in un abbraccio.
Mi mancherà la tua pelle profumata e morbida.. Mi mancherà tantissimo.” mi sussurra.
Annuisco appena e poi...
Poi mi sento come incapace di respirare. Lascio le sue mani, tanto bruscamente da spaventarlo e afferro la foto, senza un motivo preciso, tremando e boccheggiando, come alla ricerca di ossigeno.
Piano mi accascio fino a toccare il pavimento, mentre Cass mi stringe cercando di farmi calmare.
Una crisi di panico.
Ecco cosa sto avendo in questo momento.
Lascio cadere la foto e mi aggrappo alle sue braccia che mi avvolgono, e quando riprendo il controllo del mio respiro, si leva in aria il singhiozzo più forte e sentito che sia mai uscito dalla mia bocca..
Non posso farcela se tu muori.. No.” dico “Che ne sarà del nostro futuro, dei nostri progetti? Che ne sarà del nostro viaggio in Italia? Del nostro mangiare la pizza nascosti sotto una gondola a Venezia? Perchè sta capitando a noi? Non abbiamo già sofferto troppo, rinunciato a troppo? Tutto quello che volevamo era stare insieme ed amarci.. Crescere i nostri figli.. Perchè non ci è permesso avere un lieto fine?” singhiozzo.
Lui sospira e mi fa alzare piano.
Mi tiene stretta a sé e mi porta nella camera di Gabriel e poi in quella di Sophia.
Sono questi i nostri lieto fine amore mio.. Due splendide creature che sono nate dal nostro amore...” mi dice.
Faccio dei grossi respiri mentre fisso la culletta di Sophia e cerco di calmarmi.
Mi dispiace che finisca così, ma lo faccio perchè vi amo troppo.. e non sopporterei di vedervi morire.” dice ancora.
Faccio un grosso respiro, ancora scossa dai singhiozzi e quando riprendo il controllo delle mie emozioni, lo abbraccio forte poggiando il viso sul suo petto.
Lui mi accarezza il viso e poi mi prende per mano e dolcemente mi riporta nella nostra camera.
Mi siedo sul letto e attendo.
Non so nemmeno cosa sto aspettando..
Lui invece afferra la foto che ho lasciato cadere per terra, e la mia canotta che lui ha lasciato cadere per terra, e sorride guardando l'immagine.
E' una foto bellissima.. Tu sei bellissima.” mi dice raggiungendo e sedendosi accanto a me.
L'ho fatta per te quando ero con Stefany alla SPA.” gli spiego “Ma poi ho scordato di fartela vedere.”
Per me?” chiede lui piegandosi un po' in avanti per guardarmi meglio.
Annuisco e mi sposto i capelli indietro. “Si.. ma se non la vuoi non devi prenderla per forza.”
Lui sorride appena e si alza.
Mi prende il viso tra le mani e mi bacia, poi si inginocchia facendosi largo tra le mie gambe e mi bacia l'addome.
Scherzi? Ovvio che la voglio.. E sarò gelosissimo di chiunque la guarderà.” mi dice.
Sorrido e gli accarezzo il viso disegnandone i contorni.
Poi gli prendo la foto e la poggio sul letto. Mi tolgo la fede e tolgo la sua, poi gli do la mia.
E anche se perplesso, lui mi asseconda.
Io, Allison Morgan, prendo te, Castiel come mio legittimo sposo. E prometto di amarti ed onorarti sempre. In ricchezza e in povertà, in salute e in malattia. Finchè morte non ci separi..” pronuncio con voce tremante.
Poi gli rimetto la fede.
Lui attende qualche secondo, guardandomi negli occhi e poi prende la mia mano sinistra.
Io, Castiel, prendo te, Allison come mia legittima sposa. E prometto di amarti ed onorarti sempre. In ricchezza e in povertà, in saluta e in malattia. Finchè morte non ci separi.” dice.
Poi mi rimette la fede.
Mi mordicchio il labbro, per trattenere le lacrime, e poi lo bacio stringendogli quel dolce viso tra le mani.
Io ti amo tanto.. E ti amerò per il resto dei miei giorni.. Non importa dove sarai, perchè io ti porterò sempre dentro di me.” gli sussurro a fior di labbra.
Lui mi bacia di nuovo e poi bacia le mie mani. Il dorso e il palmo.
Sei tutto per me. Sei stata la luce nei momenti bui. Sei stata la mia ispirazione e la mia forza.. Con te ho capito che il paradiso è ovunque, purchè si stia con le persone che si amano. E ovunque andrò, io ti amerò disperatamente e immensamente.” mi sussurra.
Rimaniamo così, divisi dallo spazio di un unico respiro e poi guarda l'orologio.
Devo andare adesso.” mi dice.
Scoppio a piangere e mi inginocchio a mia volta per stringerlo forte.. “Lo so.”
Si allontana poco da me e mi bacia. E poi ancora e ancora, lasciando che le lacrime righino il suo viso e si confondano con le mie.
Poi si alza, afferra la foto ed esce dalla stanza senza voltarsi, spaventato forse, dalla tentazione di rimanere.
Ed io...
Io rimango lì, seduta sul freddo pavimento di una camera vuota.
Col cuore stanco, e l'eco di un'anima morta.



Vi piace questa storia? Allora adorerete l'altra.. Sempre in collaborazione brokendream e Robigna88 vi offrono una storia avvincente ambientata in un futuro post apocalittico. I protagonisti? Sempre i mitici Castiel ed Allison.. Leggete e commentate in tanti se vi va: A Dark love.
   
 
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