Apri la porta piano, attento a non svegliarla.

Da quando hai questi gesti premurosi?

Ti avvicini e ti siedi sul bordo del letto ad osservarla. La timida luce lunare le illumina il volto facendolo risultare ancora più candido del solito, in netto contrasto con i capelli scuri. Il petto che si abbassa ritmicamente, la mano destra poggiata sul tuo cuscino, in tua attesa.

La vuoi stringere vero?

Resti così fermo, ancora per qualche minuto, poi ti alzi e ti dirigi in bagno, ma quello di sotto, non quello della vostra camera, per non svegliarla.

Quando sei diventato così gentile?

Ti fai una piccola doccia, scrollandoti di dosso il sudore di una giornata di lavoro e ti metti un semplice pantalone grigio. Ti passi un asciugamano sui capelli scuri velocemente, impaziente di tornare da lei. Con passi veloci ma leggeri rientri nella stanza ed accosti la porta dietro di te. Le sposti leggermente la mano, attento a non svegliarla e ti stendi sul fianco sinistro con la testa poggiata sulla mano ad osservarla. La luce che la illumina viene interrotta dalla tua figura, tranne per un piccolo spiraglio che passa vicino alla tua testa fino al suo viso, illuminandole solo gli occhi chiusi. Rimani così, di nuovo a fissarla, come un'artista fissa la sua musa. Posi un dito, un singolo dito nel palmo della sua piccola mano e lei, come avesse visto il tuo gesto o avesse sentito un richiamo lo intrappola tra le sue piccole dita. Lentamente dischiude gli occhi e contemporaneamente un timido sorriso fà capolinea sul suo viso. Arrossisce leggermente quando i suoi occhi incontrano i tuoi.

Bianco e Nero. Nero e Bianco.

Ti avvicini a lei e posi le tue labbra sulle sue, prima dolcemente, poi sempre più passionale finchè l'aria non diventa una necessità. La sua mano non ha mai lasciato andare il tuo dito.  Ti allontani per guardarla ancora una volta e lei arrossisce ancora sotto il tuo sguardo. Sussurra una semplice parola e tu accenni un sorriso, piccolo, impercettibile ma non ad Hinata che ricambia. Poi senti piccoli passi avvicinarsi alla stanza, ma non ti allarmi, sai già bene chi sono. La porta viene riaperta con circospezione e due paia di occhi sbirciarono dentro. La porta venne aperta con più decisione ed una bambina si catapulta nel letto, esattamente tra voi due. Il bambino resta invece accanto alla porta e solo ad un tuo cenno osa avvicinarsi e seguire la sorella. Lei è esattamente come te, occhi scuri, capelli scuri, con l'aria decisa. Lui invece è il piccolino, timido, riservato, con una folta chioma scura e con gli occhi bianchi, come lei. Li vedi tutti vicini, Hinata, adesso seduta con le gambe incrociate con sopra il piccolo Hisoka mentre Machi parlava della sua giornata. Ti basta averli accanto a te perchè la tua giornata migliora.

Sono la cosa migliore che ti sia capitata vero?

Poi ti sporgi ed accarezzi la pancia rigonfia di Hinata dove il piccolo Itachi riposa, in attesa. Appoggi la testa sul cuscino, imitato da Hinata, e subito dopo dai due bambini, che si piazzano tra di voi.

Sei felice Sasuke?

E non c'è bisogno che tu lo dica, la risposta è ovvia.