Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Devochka    07/10/2010    2 recensioni
I Green day all'inizio.
I primi concerti, il gilman street, e il primo amore che alla fine, non si scorda mai.
Tre giovanissimi Billie, Mike e Tre alle prese con la vita di ogni giorno, prima del successo, nel lontano 1990...
----------------------------------------------------------------------------------------------
La storia è narrata in prima persona come fosse un ricordo raccontato.
Dal Capitolo 18: Uscimmo fuori dal bagno, guardai Billie salutare i suoi parenti, sorrideva e ringraziava per i complimenti.
Lo guardai, lo amavo, amavo ogni gesto che faceva e i suoi modi di essere e fare.
Lui sarebbe stato la famiglia che avevo perso.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"..Shiloh dove sei?"
Inès era entrata nella stanza.
"..so..sono in bagno"
Uscìì dal bagno e andai verso il letto
"oh eccoti..come stai?"
"puoi farmi un'altra domanda per favore..?"
"..sei pallida"
"..Mike è con te?"
"..no non è venuto, perchè?"
"..devo dirti una cosa.."
"..spara, cribbio però mi preoccupi.."
Incominciai a piangere di nuovo
"..Shiloh..non fare così ti prego, sai che poi.."
"..sono incinta Inès.."
"..sei cosa?!"
"incinta! aspetto un bambino..un bambino innocente.."
Inès si sedette shoccata sulla sedia guardandomi a bocca aperta.
"..e..e ora?"
"è la stessa..è la stessa domanda che mi pongo da almeno 10 minuti..ovvero da quando l'ho scoperto.. - Mi asciugai gli occhi con la manica della vestaglia - ..non so che fare Inès.
Questo mi ci voleva, un figlio..chi cazzo lo dice a mia madre ora?"
"..chi cazzo lo dice a Billie Joe ora vorrai dire?!"
"a Billie non dirò assolutamente niente..di certo tornerebbe indietro per il bambino..e io non voglio"
"..non vuoi dirglielo? e...e cosa vuoi fare?"
"non lo so..di certo non la madre, ho 20 anni, non posso..non posso"
"Cristo.."
Inès si scostò i capelli dal viso, aveva gli occhi lucidi e guardò il soffitto cercando di non piangere.
"non piangere Inès..sono io quella che ha gli ormoni in subuglio ora..dovrei piangere io" dissi sorridendo
"come fai..come fai.." piangeva, non ce l'aveva fatta.
"non lo so.."
Rimanemmo in silenzio, Inès guardava a terra, e io guardavo fuori dalla finestra cercando di portare i pensieri altrove.
"Inès..?"
"dimmi.." disse senza togliere lo sguardo da terra
"..non dirlo a Mike"
Alzò lo sguardo, ma non disse niente.
Entrò di nuovo il dottore.
"signorina Reed..le analisi dicono.."
"che sono incinta..lo so"
"dobbiamo spostarla in ginecologia per un ecografia..poi può tornare a casa"
"..va bene"
Mi fecero sedere su una sedia a rotelle e un infermiere mi portò nell'ambulatorio per l'ecografia.
"senta mi potrebbe dire perchè mi porta su una sedia rotelle? so camminare da sola.."
"..siete in due ora signorina, e poi è molto debole non se lo dimentichi.."
"..che palle."
Entrammo nell'ambulatorio e il ginecologo mi fece sdraiare, a parte la visita che avrei evitato, mi spalmò sulla pancia un gel freddo e accese la sonda e il monitor.
Non volevo vedere, guardavo il soffitto sperando finisse presto.
"..ecco il feto, guardi"
"no la prego non voglio guardare.."
"..perchè signorina..è pur sempre suo figlio.."
"..non vivrà questo bambino, non posso farlo vivere.."
"..lei non è la prima mamma giovane che mi capita..ne ho viste davvero tante di giovani donne e adolescenti passare sul lettino dove lei è sdraiata ora..alcune erano felici, altri come lei soffrivano..non resistevano dopo un pò..soprattutto quando facevo sentire questo.."
"..cosa?"
Non feci in tempo, e dalle casse del monitor sentìì il battito di un cuore, il cuore del mio bambino.
Scoppiai a piangere e mi girai verso il monitor e quel piccolo cerchio che vedevo era mio figlio, un figlio che io e Billie Joe avevamo concepito senza volerlo, un figlio che rappresentava il mio amore per lui.
"può farlo smettere per favore..?" dissi piangendo e con una mano davanti agli occhi.
Il dottore mi accontentò, spense le casse.
"..senta signora Reed, io non sono uno psicologo, non posso aiutarla..posso solo dirle che il bambino sta bene.."
"..lo so, sono io a non stare bene..ma io non posso, non posso tenerlo..non posso crescere mio figlio..senza di lui."
"..ascolti..- prese un respiro - ...ora se ne torni a casa, si riposi, a tempo tre mesi, poi può farlo.. l'aborto è legale..
Feci "si" con la testa e mi alzai dal lettino, firmai dei documenti e me ne tornai a casa.

"Mike..mi dai uno schiaffo per favore..?"
Billie era seduto sul letto con il viso rivolto alla finestra, Mike da dietro gli mollò un ceffone.
"..e ora? ti senti meglio?"
"..no, per niente.." prese il quaderno accanto a lui e iniziò a scrivere un testo tutto d'un fiato.
"..Billie cosa hai intenzione di fare ora?"
"..devo dire a tutti che io e Shiloh non ci sposiamo più..sarà la cosa più idiota che farò.."
"te la sei cercata.."
"e sai cosa mi darà pià fastidio? sentirmi dire dagli altri che avevano ragione..era troppo presto.."
"si ma sai che non è così..insomma, le cose sono andate assai diversamente.."
"lo so ma farò credere a tutti questo..mi nasconderò dietro ad una bugia.."

Inès ed io rincasammo, mia madre ancora non era tornata.
Mai così tanto nella vita l'avrei voluta lì con me in quel momento.
Inès si sedette sulla poltrona davanti al divano dove sedevo io.
"..cosa vuoi fare..?"
"non lo so..non lo so cazzo..devo tornare a lavoro.."
"..ma sei impazzita?! nelle tue condizioni?"
"non ci starò per molto nelle 'mie condizioni'..ho deciso.."
"..vuoi abortire sul serio?"
"Inès ma come pensi che possa far crescere mio figlio senza il padre? Mi ci vedi?"
"..si, ti ci vedo"
Non risposi.
Squillò il telefono, Inès andò a rispondere.
"pronto?...si è...cosa?!...un attimo io sono una sua amica..Shiloh è un attimo al...."
"chi è Inès..?"
"...scusi un attimo..-tappò con una mano la cornetta-..senti parla tu..è successo qualcosa di grave credo.."
Presi la cornetta.
"Pronto chi è? sono Shiloh...che..che cosa?!..oh mio Dio..no..no...oddio.....io...la ringrazio per la telefonata.."
Attaccai il telefono.
"..cosa è successo Shiloh..??"
"..Hugh, il proprietario del bar...è morto stanotte."
"..oh santo cielo..ma chi era al telefono?"
"era il suo avvocato..ha detto che devo presentarmi domattina dal notaio Wedley..non so per quale fottutissimo motivo.."
"merda..un'altra cosa? no che altro deve succedere? Cristo.."
Il giorno dopo mi presentai dal notaio, Hugh non aveva parenti o amici stretti, prima di morire aveva fatto testamento, e aveva lasciato i suoi averi a me.
Io che non ero nulla a lui, mi aveva lasciato soldi, il bar e una casa a New York.
Mentre tornavo a casa avevo mille pensieri per la testa, passeggiavo verso casa, il caldo estivo stava iniziando a farsi sentire forte, passai per un parco e notai una madre che giocava col figlio su una giostra, mi fermai a fissarli per una decina di minuti, e mi immaginai nella stessa situazione.
Mi sedetti su una panchina commossa, mi misi una mano sulla pancia, e iniziai a parlare al bambino.
"..mi dispiace tanto..mi dispiace..non voglio che tu venga al mondo..il mondo è così desolante tesoro mio..e io non ho voglia di vivere.."
Mentre ripetevo quelle parole al bambino piangevo, all'improvviso smisi, il bambino mi rispose..sentìì dei strani movimenti nella mia pancia, come una grossa voglia di mangiare, ma in realtà era il piccolo che mi dava una prova della sua presenza. Mi alzai dalla panchina e andai a casa, ad aspettarmi trovai mia madre e mia sorella.
"..mamma.."
Lei non fece in tempo a rispondermi, mi buttai tra le sue braccia singhiozzando, lei non disse nulla, aveva capito.
"..mamma, devo dirti una cosa.."
"..dimmi tesoro."
"promettimi..che non mi giudicherai..che.."
"..Shiloh..qualsiasi cosa sia successa, sappi che io ti amerei comunque..tu e tua sorella siete la cosa più bella che mi sia capitata.."
"..mamma..io e Billie Joe non stiamo più insieme..la cosa potrei viverla anche diversamente..se solo che.."
"..se solo che?"
"..mamma..aspetto un bambino.."
Ancora ricordo lo sguardo di mia madre di quel giorno, nei suoi occhi chiari e tristi vidi una luce, mi prese tra le braccia e mi strinse come mai aveva fatto.
"..è una splendida notizia.."
"..non voglio tenerlo mamma..non voglio"
"..non dire così Shiloh..è una cosa bellissima.."
"ma come faccio? come faccio senza Billie?"
"..ascolta..io non sono un'esemplare da prendere, io ho cresciuto te senza tuo padre..non sono stata una buona madre..ma guardandoti e sapendo come sei..io sono sicura che potrai fare molto per tuo figlio.."
Mentre mia madre mi diceva quelle cose mi vennero in mente le mie stesse frasi che dissi quando ero arrabbiata con lei "..semmai avrò un figlio..morirei per lui e per la sua felicità.."
Quella sera io, mia madre e mia sorella parlammo per ore, dicendoci cose che in tanti anni non ci eravamo dette, Inès ormai, parte integrante della famiglia, ci guardava e ci faceva domande.
"..Inès, hai ripensato a quella proposta di lavoro a New York?" le chiesi.
"..si.."
"..io mi tengo il bambino..voglio andarmene da Oakland.."
"..ci ho ripensato quando mi hai detto che sei incinta...andiamocene Shiloh.."
Inès mi prese per mano, e io la strinsi.
Mia madre e mia sorella acconsentirono, io e Inès passammo la notte a fare delle valige.
"..dovrò dirlo a Mike.." Inès si buttò sfinita sul letto
"..io devo andarmene Inès..la mia pancia crescerà..qualcuno vedendomi potrebbe capire..e questo potrebbe arrivare alle orecchie di Billie Joe..e io non voglio..non deve sapere che diventerà padre.."
"..no Shiloh..lo so e...Mike capirà.."
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Devochka