Note dell’autrice: dopo mesi e mesi di assenza, eccomi
con una piccola one-shot. Non pretendo niente,
davvero, anche per la sua semplicità, ma spero vi interessi ugualmente. Per chi
aspettasse (ancora!), l’epilogo della mia long-fic,
ho una buona notizia: l’ho terminato. Lo sta leggendo una mia amica per vedere
se, dopo tanto tempo passato lontano da quella fic,
stona.
Intanto, buona lettura!
Peluche
Capitolo Unico
Quale bambino al mondo non ha mai avuto un peluche? Ho sempre pensato che la
risposta fosse nessuno, almeno fino a quando non ho conosciuto Harry.
Duddley ha sempre avuto tanti pupazzi e giocattoli
colorati e perfino i soldatini per fare la guerra coi suoi amichetti, mentre
Harry non ha mai avuto nulla. Ecco perché a quattro anni, quando trova un
vecchio orsacchiotto di pezza tutto rotto nella stanza dei giochi di suo
cugino, lo afferra e lo nasconde sotto il letto nella sua camera nel
sottoscala. Gli mancano le braccia e una gamba, l’imbottitura esce a manciate
dagli strappi, ma per lui è la cosa più bella e preziosa del mondo.
A sei anni, zia Petunia gli insegna a cucire in modo che, in caso di necessità,
sia in grado di rattopparsi da solo i vestiti. Ed Harry impara così bene che un
giorno taglia una manica di un vecchio maglione smesso di Duddley,
lo riempie di carta igienica e cotone e lo chiude a salsicciotto, disegna la
bocca con del filo rosso e, con due bottoni recuperati sotto il letto, fa gli
occhi. Terminato il lavoro, lo posiziona accanto a Mr
Sunny e rimane ad osservarli per un po’, incurante
del fatto che il nuovo pupazzo abbia un occhio grigio e l'altro marrone.
A undici anni, quando va a fare spese con Hagrid,
attraversando la Londra babbana, vede una vetrina
piena di pupazzi: giraffe, serpenti, leoncini, gufetti
e… orsacchiotti! Ma oramai, non è più un bambino, non
può più abbracciare un orsacchiotto la notte.
A sedici anni, la svolta. Draco Malfoy è passato dal loro lato e Harry ha
scoperto in lui una persona se non proprio gentile, quantomeno educata. Durante
una missione per l'Ordine, i due ragazzi si ritrovano, per caso, a
dormire insieme ed Harry , durante la notte, inconsciamente si stringe a lui,
come se l’avesse scambiato per uno dei suoi due morbidi amici d’infanzia. E’
così caldo e morbido! Quando Draco si sveglia al mattino, sono sempre nella
stessa posizione. Il biondino impreca, ma non gli dice nulla.
A vent’anni, vedendo la bambina di Ron e Hermione dormire, Harry capisce. Gli
orsacchiotti di peluche servono a tranquillizzare i bambini, sono i loro
talismani contro le paure e i pericoli che si annidano nella notte scura.
A tre giorni dal suo ventitreesimo compleanno, in un impeto di follia,
costruisce una mensola in legno e l’appende al muro di camera sua. Quando
arriva il trentun luglio, per festeggiare, si dedica una giornata nella Londra babbana per fare shopping. Al suo rientro a casa, sistema
sulla mensola i ventitré peluche appena comprati, uno per ogni anno passato
senza di loro. Sono carini, con gli occhi azzurri, neri o verdi, con i capelli,
strani cappelli o abiti sgargianti. I suoi preferiti sono una piccola donnola
ritta sulle zampette posteriori, un cane nero dallo sguardo vivace, un
lupacchiotto grigio dall’aria composta, un cervo dalle linee fiere ed un
piccolo furetto bianco.
A venticinque anni ha il suo primo appuntamento con Malfoy. Si è fatto coraggio
vedendo il piccolo furetto bianco guardarlo di notte e si è chiesto se la
presenza del biondo gli sarebbe parsa piacevole quanto quella del pupazzo. La
serata è stata un successo: hanno scherzato, si sono insultati e baciati e, a
fine serata, il Serpeverde gli ha regalato, quasi scherzosamente, un piccolo
leoncino di peluche dall’aria tenera. Harry è arrossito e l’ha ringraziato con
un bacio appassionato. Tornato a casa, ha messo il peluche, il venticinquesimo
della sua collezione, accanto al suo amichetto bianco. Si piacciono, è
innegabile.
A ventisei anni, dopo una nottata particolarmente intensa passata insieme,
Draco attira Harry in un abbraccio. E Harry capisce che, se da piccolo non ha
mai avuto quel piccolo amico da tenere abbracciato quando si ha paura, in quel
momento ha Draco che lo coccola e lo stringe forte a sé.
Il leoncino e il furetto li stanno guardando. Sono tipetti asociali, quelli.
Stanno lontani da tutti, sulla loro mensola privata davanti al letto, e passano
le giornate a tubare. Draco dice che il compagno è un idiota a pensare certe
cose, ma quando il Grifondoro non c’è e lui rimane solo in casa, gli capita di
fermarsi ad osservarli. Harry si accoccola meglio contro di lui, un sorrisetto
beato sul volto e le mani di Draco che gli accarezzano la pancia e i fianchi.
Ora ha finalmente il suo peluche, come tutti i bambini. Ed intende tenerselo
stretto.
Fine.
Note Finali: Ed eccoci alla fine. Spero
l'abbiate apprezzata nonostante sia semplice-semplice. ^^