Enchanted by Darkness

“ Questa sera , come sapete , avremo una visita “ inizia Silente “ Una visita molto particolare “ conclude guardando Harry negli occhi.

Che riguardi proprio lui? Tutti gli studenti delle Case sono con la bocca chiusa. Accade assai raramente di avere visite importanti a Hogwarz. Albus Percival Silente fa un segno a Gazza. La porta della Sala Grande si spalanca. Riversando dentro i suddetti “ ospiti “.

“ Mangiamorte” sussurra spaventato Neville Paciock.

Tre , solo tre. Tutti riconoscono la donna dal portamento fiero e altero , dai lunghi e scarmigliati capelli neri fin sotto la vita. Questa donna viene descritta con un solo nome: Bellatrix Lestrange. Barty Crouch sussulta vedendo il suo rinnegato figlio tra il piccolo gruppo. Di corsa , senza dare nell’occhio , ingoia in fretta e furia una pillolina verde smeraldo. La terza mangiamorte causa un mormorio di curiosità tra la folla. Nessuno ha mai visto quel volto. Capelli corvini , lisci e ordinati. Occhi grigio-verdi , labbra carnose.  Volto anonimo. Non dimostra più di quattordici anni. Cammina con il mento alto , in tutta la sua altezza. A differenza degli altri due , non si nota neppure un briciolo di follia nei suoi occhi. Per un istante , un solo istante. Gli occhi della ragazzina incontrano quelli di Harry Potter. Il ragazzo sente una fitta così forte alla cicatrice che cade dalla sedia. Gli amici lo soccorrono preoccupati. Un mormorio sempre più forte cresce nella sala. La ragazza ,sorridendo sprezzante ,continua la sua avanzata verso il tavolo dei professori. Lumacorno è semplicemente terrorizzato , sembra conoscere la ragazza.

“ Prego , sedetevi “ sussurra Silente rivolto ai Mangiamorte.

La ragazza alza un sopracciglio sprezzante , rimane in piedi fissando Piton con uno sguardo pieno di odio.

“ Mia cara , non si vuole sedere?”

“ No , Professore Silente. Sto bene così”

“ Molto bene , quale è il tuo nome?”

“ Jessie”

“ Jessie come?”

“ Non sono tenuta a rispondere” conclude beffarda Jessie.

Silente fa un cenno a Crouch. L’uomo esce una serie di scartoffie e incomincia a leggere:

“ Jessie…Black. Esci con il cognome di tua madre”

“ Esattamente”

“ Quale è il tuo cognome?”

“ Suvvia , Signor Croch. Perché non lo chiede per primo a Barthy?”

Crouch rimane immobile per una frazione di secondo. Quella ragazza le ricorda qualcuno, ma chi? Si volta verso suo figlio , ripetendole la stessa domanda:

“ Quale è il cognome di questa ragazzza?”

“ Non parlo con i cani “ conclude con un briciolo di follia Crouch Jr.

Inutile tentare di parlare con dei Mangiamorte. Inutile ripetere la domanda a Bellatrix Lestrange.

“ Razza di sciocchi! Non immaginate nemmeno , il Padre di Jessie è la persona più grande in questo mondo!” sibilla sprezzante Lestrange.

Un solo movimento , un unico gesto. Con un guizzo Crouch Jr. toccò il polso a Bellatrix. Buon segno. Si vede che la Mangiamorte ha detto troppo. Jessie si limita a tamburellare le dita sul tavolo di mogano , e a scostarsi il ciuffo corvino da davanti gli occhi.

“ Sei una ragazza molto bella Jessie , immagino anche molto inteligente”

“ Mi lusingate Professor Silente”

Quel parlare ricercato. Quell’aria subdola , Lumacorno cerca di ricordare.

“ Mi dia il braccio sinistro , Signorina” ordina Crouch.

Jessie non oppone resistenza , scocca una occhiata invelenita alla Madre Bellatrix. Tutti i Professori , compresi gli studenti , sussultano vedendo il marchio nero sull’avambraccio pallido della ragazzina. Allora è proprio vero.

“ Così giovane “ sussurra la McGranitt alla Sprite.

Piton sembra essere in difficoltà. In presenza di quella stupida ragazzina il suo marchio brucia come non mai. Che sia…?

“ Così teso Piton? Vi brucia il marchio?! “ Jessie si rivolge sfacciata al Professore.

Gli incaricati del Ministero fanno per avvicinarsi alla ragazzina ma , con un gesto della mano , vengono bloccati da Silente.

“ Jessie Black , sei accusata di omicidio volontario dei confronti di Regulus Black peraltro , eri presente alla tortura dei coniugi Paciok” legge con voce tremante Crouch fissando Silente.

Qui e là tra gli studenti si sentono squittii spaventati , in particolare Neville , che sbianca come un cencio. Harry James Potter ancora non capisce cosa c’entri quella Jessie con lui.

“ Si è immischiato in affari che non lo riguardavano , un codardo che non sapeva andare fino in fondo “ risponde piccata , ma sempre calma , Jessie Black. Lumacorno è sicuro. Quello sguardo , quello sguardo adirato e controllato , quei modi di fare , tutto quanto porta a Lui. Perfino i distinti occhi grigi e i capelli neri. Con un tremito si rovescia di sopra il calice di vino. Non può essere , nessuno sa che Lui ha una figlia. Silente guarda l’Insegnate di pozioni disorientato. Bellatrix e Barty Crouch Jr. sghignazzano tra loro. Jessie , come sempre , è imapassibile.

“ Io so chi è tuo Padre , ragazza! I- i -io “ balbetta molto il povero Professore Lumacorno

“ Lo dica , lo dica ad alta voce” risponde Jessie

“ Voldemort “ conclude con un gemito Lumacorno.

Harry si sente pervadere da una rabbia incontrollabile. Quella  è la figlia di Voldemort , la figlia di quell’assassino. Istintivamente le lancia uno schiantesimo contro. Jessie sembra quasi divertita , schioccando le dita riduce l’incantesimo a polvere. Silente e Piton afferrano Jessie Riddle per evitare che faccia fuori Harry.

“ COME PUOI TU , STUPIDO MEZZOSANGUE , ESSERE RIUSCITO A SCONFIGGERE IL SIGNORE OSCURO!” urla Jessie contro Il ragazzo che è sopravvissuto.

“ Jessie Lily Riddle Black , sei condannata all’ergastolo. Tu e gli altri due” conclude freddamente Crouch.

“ Grazie per avere spiegato a mio Padre , quindi anche a me , come si fa a dividere l’anima Professore “ mormora Jessie all'orecchio di Lumacorno.

Il professore di Pozioni sviene ,seguito da qualcun altro. Finalmente i tre mangiamorte escono dalla Sala. Harry Potter è turbato , molto turbato. Si sentono in lontananza le risate folli e sguaiate di Bellatrix Lestrange.

Ciao ragazzi e ragazze! Fatemi sapere con una piccola recensioncina come mi è venuta questa one-shot sulla figlia di Voldemort...un grosso bacio e alla prossima!