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Autore: Brida    07/10/2010    3 recensioni
Questa è la storia dell'infanzia e della tormentata adolescenza di Brida Cousland destinata a salvare il Ferelden dall'invasione della Prole Oscura.
Dal 5° capitolo:
"Mi fai una promessa piccola lady?"
"Una promessa?" chiesi stupita guardando il suo volto.
Quasi automaticamente fissai una delle sue tante, piccole cicatrici. Era un guerriero esperto e quelle cicatrici lo testimoniavano.
"Farai sempre ciò che ritieni più giusto, a dispetto di quello che ti diranno gli altri, me lo prometti?"
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La Custode e i suoi compagni'
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Entrai nella sala indossando uno dei vestiti più eleganti che avevo mai visto in tutta la mia vita. Era sul rosa pallido, con una scollatura ampia e numerosi pizzi bianchi accompagnati da delle rose rosse cucite sopra che lo rendevano di sicuro il più particolare tra tutti i vestiti indossati dalle dame che avevo intorno. Notai infatti che tutti gli sguardi improvissamente si erano catalizzati su di me e cercai di defilarmi. Non avevo mai amato certi eventi mondani, i balli. No. Non amavo in generale il contatto con i vari Arle e Bann e con i loro figli ancor meno. Così ipocriti e altezzosi. Mi chiedevo come anch'io potessi realmente far parte della loro cerchia.

Scomoda e visibilmente annoiata fin da subito venni raggiunta da mio padre, Bryce Cousland, che sorrideva raggiante. Lo guardai con un aspetto abbastanza sofferente mentre mia madre mi si mise al fianco.

"Eccoci arrivate finalmente, caro" si rivolse a mio padre.

"Siete davvero entrambe fantastiche. Anche se preferirei vedere un bel sorriso sul viso del mio bocciolo " disse in tono tenero.

Cercai di sorridere. "E' che non amo questo genere di feste" dissi cercando di spiegare il mio stato d'animo

"Vedrai che ti divertirai.. ci sono un sacco di bei giovani e tanta musica" riprese lui cercando di convincermi.

Alzai le spalle mentre mia madre riprendeva a parlare "Guarda c'è anche il figlio di quel tuo vecchio amico.. il nobile.."

Mi allontanai lentamente evitando di ascoltare i lunghi elogi di mia madre nei confronti di tutti gli ospiti nella sala, soprattutto dei potenziali mariti e mi avvicinai invece a mio fratello, Fergus, che era rimasto in disparte con Oriana, sua moglie solo da qualche mese. Era stato un momento felice quello del suo matrimonio che aveva attirato l'attenzione di mio padre, di mia madre e di tutta la corte lasciandomi un po' più di lbertà del solito.

"Eccola qua la mia ribelle sorellina" mi salutò lui.

"Siete davvero un incanto con questo vestito." disse con voce sottile sua moglie.

Sorrisi "Grazie mille Oriana, anche se sinceramente è il vestito più scomodo che io abbia mai indossato e le scarpe poi.. "

"Dovete considerarvi fortunata. Ad Antiva le bambine devono portare i tacchi fin dall'età di 8 anni. Una vera tortura.." mi rispose lei.

"E gli uomini, poveretti, devono abituarsi a donne 10 centimetri più alte di loro" commentò Fergus ironico suscitando le mie risa e quelle della mia cognata.

Li ossevai attentemente: erano davvero una bella coppia, lei così raffinata e curata con un aspetto diverso dalle altre lady del Fereldend, un aspetto esotico che probabilmente aveva affascinato mio fratello fin dal primo momento in cui si erano incontrati.

E lui invece allegro, divertente (anche se non sempre) con un aspetto un po' trasandato che d'altra parte anch'io condividevo.

Erano esattamente complementari e invidiavo moltissimo l'intesa che si era creata tra loro solo dopo così poco tempo.

"Prendo qualcosa da bere" dissi allontanandomi di qualche passo "godetevi questa 'fantastica' festa" aggiunsi sarcastica.

"Contaci" mi rispose mio fratello alzando il suo bicchiere: probabilmente non sarebbe arrivato sobrio per la fine della giornata.

Mi avvicinai ad un lungo tavolo dove erano stati disposti un numero esagerato di bicchieri pieni di almeno 10 tipi di bevande diverse.

Ne presi uno tra le mani notando quanto il caos fosse improvvisamente aumentato nella sala: un enorme gruppi di camerieri, elfi e umani, portavano nella sala la montagna di cibo che oggi i Cousland avrebbero offerto ai loro ospiti.

"Volete un pasticcino?" mi chiese gentilmente un giovane elfo con voce premurosa.

Scossi il capo preoccupata e concentrata su un ragazzo che si stava avvicinando seguito da altri compagni.

'Oh no' pensai mentre quello si inchinava leggermente.

"Siete davvero uno splendore, Brida, non ho mai visto dama più elegante di voi" cominciò lui con il classico tono di voce di chi si aspetta di ricevere lo stesso complimento.

"Grazie" risposi invece io indifferente sperando inutilmente che lui si arrendese e mi lasciasse perdere.

"Sono sicuro che avrete già sentito parlare di me." continuò sicuro di sè "Sono il figlio primogenito del bann di Lago Bianco. Martin." mi guardò come se si aspettasse che io lo riconoscessi.

Invece lo guardai con aria interrogativa scuotendo la testa.

Rise imbarazzato "beh.. direi che posso facilmente rimediare alla vostra mancanza di informazioni riguardo a me. Anche se ci vorrà evidentemente un po' di tempo, sapete, sono molte le imprese che ho compiuto."

'Sì certo. Solo se recuperare un gattino da un albero si può contare come impresa.' pensai cercando intorno un qualcosa, un qualcuno che mi avrebbe potuto tirare fuori da quella terribile situazione.

E lo trovai.

"Thomas!" urlai richiamando l'attenzione del giovane che mi avrebbe salvata.

"Balliamo?" gli chiesi interrompendo il lunghissimo e noiosissimo discorso del giovane davanti a me.

"Non stavate parlando?" chiese lui educatamente.

"In effetti.." cercò di fermarlo Martin con evidente stizza ma troppo tardi: avevo già preso tra le mie braccia il timido Thomas.

"Grazie" dissi quando ci fummo allontanati da Martin vattelàpesca.

"Di cosa?" chiese lui sorpreso.

"Mi hai salvato da quello stupido ragazzo. Aveva intenzione di raccontarmi tutta la sua vita a partire dai primi passi. Chissà quante nobili azioni avrà già compito nei sui 18 anni di vita passati in un pericolosissimo calstello, circondato da guardie pronte a proteggerlo."

gli risposi facendolo ridere.

Thomas era Thomas.

Era quel classico ragazzo gentile ed educato, sempre attento a tutto, ma incapace di farti vibrare il cuore, di darti delle vere emozioni.

Ok, era simpatico e rideva alle mie battute non stupendosi, come facevano altri nobili, della mia schiettezza, ma questo non lo rendeva di certo il ragazzo dei miei sogni.

Grazie alla profonda amicizia tra mio padre e il suo, l'arle Howe, eravamo più o meno cresciuti insieme e tra noi era nata una profonda amicizia, ma nulla di più, perlomeno da parte mia.

Come potevo innamorarmi di un ragazzo che consideravo al pari di un fratello?

I suoi occhi chiari si spostarono su di me.

Non li amavo più di tanto, erano vacui, vuoti, come quelli di suo padre, un'orribile persona che non capivo come potesse essere amico di mio padre.

Per il resto però era sicuramente un ragazzo gradevole alla vista, forse leggermente magro.

Probabilmente, tuttavia, se avessi dovuto scegliere tra tutti i nobili presenti come futuro marito avrei scelto lui. Ma era ancora presto per dirlo e non sapevo quanto davvero contasse la mia opinione a riguardo.I progetti di mia madre erano molto ambiziosi e puntavano ad avere come suo genero il figlio di uno dei più potenti e ricchi Arle.

In fin dei conti ero, purtroppo, un partito abbastanza appetibile.

Mio padre invece avrebbe approvato sicuramente anche il matrimonio tra me e Thomas in nome della sua amicizia con Howe.

Ma in quel momento non era così importante.

"Sei davvero carina" mi sussurrò un po' imbarazzato.
Sorrisi: certamente il suo complimento era molto più sentito e vero di quello del ragazzo precedente oltre che spontaneo: era quello il lato del suo carattere che più mi piaceva.

Mi accorsi che ballando mi ero stancata molto.

"Forse è meglio che ci fermiamo" dissi mentre i musicisti si erano fermati anche loro per una piccola pausa.

"Certo" accettò lui con un sorriso.

Ci spostammo a lato della sala e prima ancora che potessi dirgli qualcosa ci raggiunsero i nostri genitori.

"Brida" cominciò facendomi un piccolo inchino l'arle Howe.

La sua voce era sgraziata e arrogante e non potevo non sopportarla.

"Arle Howe" risposi certamente non nel migliore nei modi.

"Vedo che vostra madre e vostro padre hanno organizzato una festa in grande stile. Non hai dimenticato nemmeno uno dei più importanti lord del Ferelden, Bryce" disse rivolgendosi a

mio padre alle mie spalle.

"Merito di Eleanor stavolta. Ha organizzato lei gli inviti con grande accuratezza. Io non amo fare queste cose."

"Vedo anche nobili Orlesiani. A quanto pare chi un tempo combattevamo ora mangia le nostre pietanze e partecipa ai nostri balli" aggiunse Howe abbastanza risentito.

"Dobbiamo dimenticare i vecchi rancori, Arle Howe, e cercare di riappacificarci con i nostri ex nemici. Solo così potremo evitare che si scatenino altre guerre tra noi e gli Orlesiani" dissi io in evidente tono di sfida.

I miei occhi verdi e i suoi azzurri si stavano fronteggiando apertamente quando mio padre con una risata sciolse la tensione creatasi tra noi.

"Non avevo mai saputo di avere una figlia così saggia. " aggiunse ironico "pare proprio che il Creatore abbia compiuto un miracolo quest'oggi"

Anche l'Arle, accompagnato da mia madre, rise evidentemente compiaciuto dal fatto che mio padre mi avesse messa in ridicolo.

Solo Thomas mi guardò scusandosi con lo sguardo per il comportamento maleducato di suo padre.

Gli sorrisi per fargli capire che non gli avevo dato importanza ma il mio sorriso, presto, si spense.

"Spero che tu ti dimostri saggia anche con questi ragazzi" disse mia madre notando che un gruppetto di giovani con i loro famigliari si stavano avvicinando.

"Dovrai ballare anche con loro, mia cara"

"Con tutti loro?" chiesi stupita.

"Certo! Si tratta di buona educazione. Sono tuoi ospiti e dovrai intrattenerli tu stessa"

Stavolta nemmeno Thomas mi avrebbe potuta salvare.

E così feci l'azione più insensata e pazza che avrei potuto fare.

Non rimpiango di averla fatta, anzi, forse se non mi fossi comportata in questo modo non sarei potuta diventare chi oggi sono.

D'altronde non sopportavo davvero l'idea di dover, come diceva mia madre, "intrattenere gli ospiti".

Così mentre la musica riprendeva e questo gruppo di giovani si faceva più vicino, il premuroso elfo che prima mi aveva offerto dei pasticcini tornò alla carica ma stavolta scivolò prima di poter effettuare la sua gentile richiesta.

"Sc - Scusate signorina sono mortificato" mi disse imbarazzatissimo mentre tentava di raccogliere i dolcetti che erano finiti sulle mie scarpe.

Sorrisi mentre una malsana idea mi era venuta in mente.

Mi accovacciai a terra strappando letteralmente la sua mano dai pasticcini, mentre lui mi guardava stupito e sconvolto.

"Seguimi" gli sussurai sottovoce mentre entrambi venivamo accerchiati da un sacco di gente che, anch'essa, si chiedeva cosa stesse succedendo.

Presi la sua mano e violentemente corsi fuori dalla sala lasciando tutti di stucco mentre superavamo la folla verso le porte che portavano all'esterno.

L'elfo dietro di me cercò di liberarsi dalla mia presa senza riuscirci e infine fu costretto a seguirmi.

Uscii dalla sala mentre la sua voce mi rimbombava nella testa.

"Vi prego lasciatemi!! Milady io sto lavorando, lasciatemi andare!!"

Ma non m'importava nè di lui nè dei miei genitori nè, tantomeno, degli ospiti che scioccati avevano seguito la scena.

Non m'importava niente di quella stupida festa: volevo solo andarmene.




^_^ allora.. chiedo scusa se magari ci sono degli errori o che ma ho scritto davvero di fretta. Per il resto questo è una sorta di capitolo di presentazione in cui si conoscono i principali personaggi della vita della mia Brida: il fratello con la moglie, la madre, il padre e Thomas con suo padre, l'arle Howe. Non sono gli unici personaggi di questa storia, anzi, sono sicura che i prossimi, tra cui lo stesso elfo, inventati da me, vi piaceranno un sacco ^_^ spero che la lettura non vi sia risultata noiosa. Il prossimo capitolo non so se riprenderà da qui o se invece presenterà un flashback dell'infanzia di Brida. Aspetto consigli a riguardo :)

  
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