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Autore: Red Leaves    08/10/2010    2 recensioni
Due agenti della guardia costiera che si odiano, uno squalo che miete vittime (in modo elegante), un'indagine avventurosa, tutto ha ovviamente luogo in California, vari punti di vista... e spero anche faccia ridere. "L’acqua che era blu come uno zaffiro divenne rossa come un rubino"
Genere: Azione, Comico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RUBY WATER

capitolo 1

Immaginate un pesce.

Un piccolo, arancione e indifeso pesce che stava nuotando nell’acqua cristallina dell’oceano.

Il pesciolino si era allontanato dal suo branco e ora si stava perdendo tra gli scogli della costa californiana. L’acqua sopra la sua testa era blu come uno zaffiro. Il pesce si fermò vicino ad un blocco di corallo bianco e cominciò a girargli attorno. Vide una moltitudine di altri pesci, alcuni rossi, altri blu e verdi, bolle diamantine, grandi alghe e poi vide qualcosa di strano. Un grosso pesce nero con due code e due pinne finali con due cilindri gialli sulla sua schiena. Emetteva bolle dalla bocca.

Poi il pesciolino arancione fu spaventato da un’altra cosa: uno squalo grigio che oscurò la lice del sole che proveniva dalla superficie. Vide che la cosa nera era completamente ignara di quello che stava succedendo. Il pesciolino si nascose dietro una roccia quando il grande squalo si diresse velocemente verso la cosa nera.

L’acqua che era blu come uno zaffiro divenne rossa come un rubino.

*

“Ucciso da uno squalo? Ne è sicuro?” chiese l’infermiera della clinica locale.
“Sì…povero sub.” rispose il dottore che aveva fatto l’autopsia.
“Ma non era così lontano dalla costa. È possibile che uno squalo venga vicino alla costa?”
“Direi proprio di sì, infermiera.”
“Non è la risposta che volevo! Avrei preferito sentirle dire Oh, è assolutamente impossibile, stia tranquilla!”
“Miss, non sono un biologo marino.” rispose laconico il medico.
“Ma…sa chi investigherà sull’accaduto?”
“Miss, posso ricordarle che la pago per lavorare, vero? Comunque ho sentito che il sindaco ha mandato due agenti della guardia costiera a controllare la situazione…voglio dire, non siamo mica in un film sugli squali assassini!”

*

Le due guardie (i cui nomi erano Evelyn e Gary) erano in mare con la loro barca.
“Non capisco perché siamo qui nel bel mezzo del nulla…” bofonchiò Gary.
“Perché dobbiamo scoprire se c’è davvero uno squalo nelle nostre acque…è il nostro lavoro…” rispose Evelyn, annoiata dalla pigrizia del suo collega.
Evelyn e Gary erano colleghi da qualche anno. Tutti e due potevano essere considerati belli. Gary era abbastanza alto, non era messo male quando a muscoli, aveva dei folti capelli castani e degli occhi verdi (lo stereotipo insomma). Ma non si poteva considerarlo l’apice dell’intelligenza e del tatto. Evelyn invece era una giovane donna piena di risorse e voglia di fare. Anche lei aveva dei capelli castani, lisci e lunghi e si beava dei suoi occhi azzurri. Tutti e due indossavano la divisa della guardia costiera, ma differivano molto nel comportamento e litigavano spesso.

Gary guardò la luce scintillare sulla superficie dell’acqua verde.

“Che tipo di squalo è?”
Evelyn sapeva che reazione avrebbe avuto Gary, inspirò e poi disse “Un grande bianco.”
“Cosa?! E vuoi che peschiamo un mostro del genere? Non abbiamo niente contro gli squali su questa barca!”
“Sta calmo, oggi dovremo soltanto attirarlo con un’esca.”
“Idea geniale. E domani saremo mangiati!”
Evelyn andò sotto coperta e tornò indietro con un secchio in cui c’era una coscia di capra attaccata con un anello di ferro ad una corda.
"Prendi e butta.”
Gary prese l’esca e la lanciò più lontano possibile con disgusto.
“Accidenti, le mie mani sono tutte sporche di sangue!”
“Puoi sempre lavarle in mare se vuoi…” disse Evelyn con un sorriso beffardo.
“Molto divertente…” replicò l’altro.
I due si sedettero e aspettarono. Evelyn spense il motore della barca mentre Gary guardava la corda.

Niente.

L’esca stava affondando rilasciando sangue.

Niente.

Gary sbadigliò.

Niente.

“Allora?”
La corda venne tirata con così tanta forza che la barca si mosse.
“Finalmente!” urlò Evelyn.
“Finalmente?”
Accese il motore e fece partire la barca.
Come se fossero stati in un film, una pinna nera uscì dall’acqua e cominciò ad inseguirli.
“Oddio, è davvero un grosso…pesce! Perché ci sta seguendo?”
“Perché abbiamo la sua preda attaccata alla corda!” rispose Evelyn mentre l’aria le scompigliava i capelli.
“Lo sapevo che avrei dovuto fare il ranger di montagna…” disse Gary.

La barca venne tirata ancora e dopo qualche secondo lo squalo emerse fuori dall’acqua ingoiando l’esca e rompendo la corda in una magnifica coreografia d’acqua e schiuma. Dopo ciò lo squalo scomparve nelle profondità dell’oceano.

“Era lungo come minimo cinque metri!” urlò Gary.>
“Ok, abbiamo un problema…” disse Evelyn tornando verso la costa.

  
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