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Blood
Sangue
che scorre, sangue che scivola copioso.
Sangue
che macchia, che imbratta quella pelle d’alabastro.
Per
un momento, Harry Potter prova una gioia piuttosto malsana per averlo
battuto.
“Ho
vinto di nuovo, Malfoy.”
Poi
la consapevolezza del proprio gesto.
“Un
momento … ma cosa ho fatto?”.
E
infine la paura.
Paura
di aver ucciso.
Di
essersi macchiato della stessa colpa del suo più grande
nemico.
“L’ho
ammazzato? A Malfoy?”.
Si
accascia sul pavimento bagnato, mischiato di acqua e sangue, e gli
prende il
capo.
Ha
gli occhi chiusi.
Le
palpebre serrate sono di una colorazione leggera di pervinca, come
quella dei
bambini.
Riesce
persino a contargli le lunghe ciglia bionde…
<<
Malfoy, riprenditi! Malfoy! >> strilla,scuotendolo un
poco.
La
preoccupazione sfocia dalla sua voce.
Le
palpebre vibrano, leggere e poi un movimento di ciglia, più
lieve di un battito
d’ali di farfalla.
Sente
la sua voce.
<<
Malfoy, non sapevo l’effetto di quell’incantesimo!
>>.
Il
senso di colpa è duro da scacciare.
Gli
impossessa le viscere prepotentemente, e risale fino al petto,
stringendolo in
una morsa quasi letale.
Il
miscuglio d’acqua e sale è piuttosto acquoso.
Diluiti
insieme sono un qualcosa di sbagliato, che gli fa provare nausea.
Due
schegge argentate fanno capolinea e con stanchezza fissano il ragazzo
accanto a
sé.
Il
Salvatore del Mondo Magico che lo soccorre amorevolmente, neanche fosse
uno dei
suoi stolti amichetti filo-babbani…
Vorrebbe
avere la forza di spingerlo via e di farsi morire in quel pantano.
Ma
non tutto và mai come ci si aspetta.
<<
Malfoy, stai bene? >>.
Gli
occhi smeraldini luccicanti di Potter sono davvero grandi.
E
con gli occhiali l’effetto è doppio.
Draco
pensa che non ha mai osservato gli occhi di Potter così da
vicino …
<<
Malfoy!>>.
“Draco,
non pensare che si preoccupi davvero per te. E’ solo una
delle sue tattiche da
persona generosa.”
Ma
l’algida serpe non ascolta più di tanto la sua
fredda razionalità da Serpeverde
incallito.
Piuttosto
si lascia cullare dal battito accelerato del cuore di Potter
– “Perché è
così veloce? Sta male, ha paura,
perché?” – e si abbandona ad
un sonno
ristoratore.
Popolato
dal suo funerale e da occhi verdi che lo scrutano.
Smeraldi
inghiottiti di sangue.
*Angolo
dell’autrice*
Ok,
non so da dove mi è uscita questa
storia.
Va
beh, forse lo so XD
Doveva
partecipare ad un contest, ma per
colpa della mia frettolosità e della mia distrazione ( con
cui cammino a
braccetto da tempi immemori) ho dovuto rinunciare.
E
dire che cerco di prevenire certi
errori da parte mia …
Non
ho fatto quelle modifiche che
ritenevo opportune da fare per presentarla ad un contest, e
così l’ho lasciata
così, chiara, netta e coincisa.
Ho
sempre scritto su Harry Potter e mai
pubblicato niente, ma ho dovuto smettere, non per volontà
mia.
E
questa è la prima fan fiction dopo
Aprile (in cui ho scritto una cosa che rasenta fra la commedia e il
demenziale).
In
primis mi sento piuttosto
soddisfatta, e non mi capita spesso.
Ho
reso Harry come lo volevo rendere e
ho reso Draco come lo volevo rendere.
Già,
mi sento piuttosto bene in questo
momento!
Bene,
dopo questo papiro, vi saluto :)
Spero
che possa piacervi e che lasciate
delle recensioni o anche dei consigli su come migliorare!
Con
affetto,
Akira
Haru Potter (aka Anto) <3