Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom
Segui la storia  |       
Autore: Archangel 06     10/10/2010    2 recensioni
Virginia ed Ellen, di Helsinki, hanno ottenuto una borsa di studio per terminare il loro corso di studi con le lezioni di un luminare di Storia Vichinga in California, negli stati uniti. sono migliori amiche, ma nella vita di Ellen c'è un segretuccio da nulla che Virginia non sa, ovvero che Ellen conosce da vicino, molto da vicino i Children of Bodom, la sua band preferita... e che cosa succederà quando la band si troverà nei pasticci necessitando di un batterista? le aspetta un tour di completa follia... scritta a quattro mani da me e da Dark Dancer^^
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ciclo Children of Bodom'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Per me un piatto di takoyaki!”

“Onigiri gomoku!”

“Ramen per me, grazie…”

Come dite? Perché stanno ordinando piatti giapponesi in America? Ma non sono più nel Nuovo Mondo! Eh si, hanno da poco passato il Pacifico, e ora stanno girando come trottole impazzite per il l’impero nipponico. Per la precisione sono a Tokyo, comodamente seduti in un ristorante a ordinare da mangiare.
“Ma… come si usano ste bacchette?” domandò per la terza volta Roope a Janne, che pazientemente gli mostrava come andavano impugnate.
“Devi tenere ferma questa fra il pollice e l’anulare e muovere quella sopra con l’indice e il medio… avanti, non è mica difficile!” Roope era con la lingua di fuori per la concentrazione, e alla fine riuscì a vincere la difficile sfida.

“Ha- ha! Ce l’ho fatta!” esclamò aprendo e chiudendo trionfante le bacchette. Mangiarono a quattro palmenti, con tutta l’intenzione di essere in forze per quella sera.

“Ah, che mangiata! Con la M maiuscola!” esclamò Alexi battendosi la mano sulla pancia con un sospirone soddisfatto.

“Puoi ben dirlo…” sospirò a sua volta Ellen.

Tornarono sul bus, che li portò all’arena concerti per le ultime prove, il sound check e i controlli di rito.

“Alexi, ti senti bene?” domandò Ellen con un’occhiata preoccupata al fidanzato, che si era appoggiato al muro portandosi la mano alla pancia.

“Oh, si, si, tranquilla, è solo… un po’ di pesantezza di stomaco. Ho… ho mangiato troppo, tutto qui.” Ellen non ne era troppo convinta, ma non ci fu verso di fargli cambiare versione: continuò a ripetere che era solo un po’ di pesantezza di stomaco per aver mangiato troppo.

“Alexi, sei sicuro di stare bene? Sei più pallido del solito… e stai anche sudando… se ti senti male diccelo…” se ne erano accorti tutti che il frontman non stava bene. Però lui negò un’ultima volta ed entrò con passo deciso sul palco.

***

“Questa essere intossicazione alimentare” sentenziò il piccolo medico chiamato dall’albergo dopo aver visitato Alexi, steso sul letto e vuoto come un sacco e ridotto ad uno straccio dopo ore di ripetuti attacchi di vomito e diarrea, con la febbre a trentotto.

“Intossicazione alimentare??” esclamarono tutti, praticamente in coro.

“Esatto. Tu detto mangiato takyoiaki, probabilmente polpo era guasto. Conviene andare in ospedale. Vi chiamo ambulanza. Vostro amico non riesce a stare in piedi.” Detto ciò, il medico uscì dalla stanza.

“Scemo! Perché non ci hai detto subito che non ti sentivi bene??” esclamò Ellen furiosa. “Ti avremmo portato subito in ospedale! Invece no, hai voluto fare il figo, e sei dovuto scappare dal palco per sboccare anche l'anima! Hai idea di quanto ci siamo preoccupati noi, per non parlare dei fan???”

Alexi non rispose subito, poiché venne colto da un altro attacco di vomito che lo costrinse a sboccare diligentemente nel secchio prontamente messogli sotto il naso da Janne.

“Il concerto…” riuscì a biascicare alla fine.

“Ma chi se ne frega! Cazzo Alexi, sei più testardo di un mulo!” l’unica risposta al rimbrotto di Janne (coronato da assensi vari) fu un pietoso gemito.
“Uff… sto ragazzo ci farà morire prima o poi” sospirò Henkka, guadagnandosi un’occhiataccia dal frontman.

“Secondo voi riescono a rimetterlo in sesto per la prossima tappa o dobbiamo avvertire Johan che abbiamo due tappe da recuperare?” domandò Jaska.

“Beh, vedremo. Speriamo di si comunque… cazzo, sto tour è nato sotto una cattiva stella! Prima Jaska fa un incidente e troviamo un sostituto per miracolo, poi il bus va in fiamme, ora Alexi si prende un’intossicazione alimentare… cos’altro dobbiamo aspettarci?” replicò Roope grattandosi la testa.
Dopo poco arrivò l’ambulanza, e Alexi venne trasportato in ospedale. Gli diedero varie medicine da prendere a cadenza regolare, e venne tenuto in osservazione fino al giorno dopo quando fu giudicato fuori pericolo, e venne rispedito in albergo con una scorta farmaci di anti rigurgito.

***

“Come ti senti?”

“Hum… bene, più o meno” borbottò Alexi, raggomitolato sulla sua cuccetta. “Ho mal di pancia” si lagnò.

“Coraggio, e pensa che noi donne dobbiamo sopportarlo ogni mese…” replicò Ellen, accarezzandogli i capelli. “Comunque, ti ho portato un po’ di the caldo. Bevine un po’, ti dovrebbe calmare il dolore…”
Alexi si tirò svogliatamente su a sedere, e prese con precauzione la tazza dalle mani di Ellen, ringraziandola e iniziando a sorbire la bevanda.

“Intossicazione alimentare, fanculo” borbottò.


capitolo 14, finalmente!! non sapevo come concluderlo, e ci ho messo una vita >.< perdono, perdono!! xD spero vi piaccia, perdonatemi se è un po' cortino... ^^
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Children of Bodom / Vai alla pagina dell'autore: Archangel 06