Storia classificatasi seconda al Contest "Titolo unico" indetto da remvsg.
Nome autore: bunny {Gigettina su EFP}
Personaggi: Bellatrix Black in
Lestrange.
Pairing (se presente): //
Avvertimenti: Flashfic.
Rating: Verde
Genere: Introspettivo, Slice of life.
Di mare, di vento.
E’ strano come passino gli anni.
Giorno dopo giorno, le stagioni cambiano, tutto ciò che
conosci inevitabilmente deve diventare
diverso.
Anche io non sono più la stessa: vedo in quelle piccole
posate che ci danno per mangiare un riflesso che non mi appartiene. Cosa sono
diventata? La mia consistenza sembra quella di un dissennatore, svuotata da
tutto ciò che avevo di buono. O meglio, il buono per me. So che gli
altri, il mondo intero oserei dire, non approva ciò che faccio. Ciò che ho
fatto.
Eppure mi fa sentire viva. Ucciderei per uccidere ancora. Per
torturare di nuovo.
Probabilmente cambierebbe anche il mio modus operandi. Dopotutto, quale più
dolce tortura può esistere dello stare in contatto con i dissennatori? Oh sì,
bacerei tutte le mie vittime!
Non cerco comprensione o pietà. Posso percepire i
pensieri negli occhi delle poche guardie che aiutano quelli che tutti chiamano
mostri. Come me. Verrò mai baciata, io?
Mi piacerebbe sapere cosa si prova. Entrare in contatto
con la propria anima, vedersi e comprendersi nel profondo. No, morirò ignorando
gran parte di ciò che sono.
Le finestre qui sono piccole, le celle buie. Mi piace
l’oscurità; le tenebre hanno sempre fatto parte di me. A scuola, a casa, nel
cuore. Nella morte. Posso sentire le onde frangersi sulla pietra nuda. Questo
suono mi fa da ninna nanna tutte le sere, prima di dormire. Mi immagino la spuma
che.. Oh, dimenticavo. Non posso fare pensieri troppo normali: me li
porterebbero via tutti. Dopo tutti questi anni, sarebbe bello poter pensare
liberamente a qualcosa che non sia la mia oscurità. Forse un giorno.. No, di
nuovo pensieri felici. Che mi stia rammollendo? Devo riuscire a trattenere la
follia che mi pervade, altrimenti potrei perdermi per sempre.
Il vento questa sera è più freddo del solito. Penso si
stia avvicinando una tempesta. Sono belle, le tempeste: tutto diventa scuro, e
quando meno te lo aspetti uno spruzzo di purezza e chiarore spunta dal mare. Le
onde.. Sì, le onde.
Ho sonno, dovrei provare a chiudere gli occhi. Il mare
mi augura degl’incubi felici. I sogni dorati non ce li possiamo permettere, qui
a Azkaban. Così, mi voglio addormentare cullata dai miei unici amici. Il profumo
che respiro e che mi allieta per poco.
Profumo di mare, di
vento.
Note
dell'autore:
Volevo provare a scrivere un flusso di pensieri. Mi sono immaginata
una Bellatrix rinchiusa a Azkaban che pensa a se stessa e a ciò che la circonda.
All’inevitabilità del divenire. Ci sono dei punti spezzati volutamente. Sono
momenti di pausa e di riflessione sulle parole pensate. Il titolo mi ispirava un
sentimento di malinconia, di nostalgia. Se dovessi descrivere tutto questo con un’immagine, sarebbe
sicuramente in bianco e nero.
Sono molto soddisfatta di come sia uscita la storia. Personalmente questo personaggio mi piace tantissimo, perchè riesce a
suscitare sempre nuove emozioni.
Spero vi sia piaciuto, lascio a voi
commenti ed eventuali
critiche.
B.