Angolo autrice
E' opinione corrente che Jacob, dopo aver avuto l'imprinting con Nessie appena nata, si sia mantenuto casto fino al momento in cui lei non fosse stata in grado di ricambiarlo, sentilmentalmente e fisicamente.
Opinabile, dal mio punto di vista, ma probabile.
Ma prima di Nessie?
Tolta la passionaccia platonica per Bella, è possibile che un giovane uomo sano di mente e fisicamente prestante non abbia avuto nessuna esperienza con l'altro sesso?
Mi sono calata nei panni di Nessie e ho dato voce alla mia curiosità..
La risposta di Jake è stata ispirata da un famoso dialogo di un famoso film di qualche anno fa. Facciamo un giochino? Vediamo chi lo riconosce?

 - Jacob, quante ragazze hai avuto? – butto lì la domanda quasi senza pensarci.
La mano destra stringe convulsa la leva del cambio, l’altra si artiglia al volante, la frizione gracchia, il motore va giù di giri…da non credere, mai visto Jake perdere così vistosamente il controllo del mezzo.
Si riprende velocemente e cerca di darsi un contegno, si schiarisce la gola e deglutisce rumorosamente.
- Scusa, ma che cavolo di domanda è questa, adesso? –
- Niente, sono solo curiosa.- Sta arrossendo? Oddio non ci credo. Jake che arrossisce. Ecco, adesso sono anche più curiosa.
- Nessie, amore, lo sai: ci sei stata sempre soltanto tu…- Mi sorride, dolce. Sa benissimo di essere irresistibile. Ma io non ho nessuna intenzione di mollare la presa.
- Si, ma quando io sono nata tu avevi già diciassette anni. Vuoi dire che prima…? –
- Prima cosa? –
Il suo imbarazzo all’interno dell’auto è palpabile, almeno tanto quanto la mia voglia di provocarlo.
- Prima prima. Senti, sei un bel ragazzo, lo vedo come ti guardano le ragazze in giro, ti spogliano con gli occhi. Non sono gelosa, sono solo curiosa. Lascia perdere mio padre con le sue scuole private da fighetti e la sua morale da primi del novecento. Ti sarà piaciuta qualcuna ai tempi della scuola, sarai uscito con qualche ragazza. E poi lo sanno tutti che voi ragazzi della riserva siete sempre stati precoci e scatenati….-
Alza gli occhi al cielo.
Un sorrisetto furbo gli illumina il volto.
No, non credo di aver esagerato. Ma sono sempre così sicura di volerlo sapere?
- Ma… niente di che…….ummm vediamo…la prima, non si dimentica la prima volta…era simpatica….la seconda aveva un sacco di peli….la terza…la quarta….la quinta. La quinta il giorno del mio compleanno, in camera dei miei genitori.-
-Quanti anni compivi?-
-Quindici.-
- Ah, solo quindici?-
- Sai io sono cresciuto in campagna: è divertente rotolarsi sui covoni di paglia….dunque siamo alla settima…l’ottava non è andata bene, un’esperienza negativa, la nona contro una staccionata….non te lo consiglio è molto scomodo….la decima è stato bellissimo….lo faceva in un modo….era un vulcano….l’undicesima una delusione paragonata alla decima….dalla dodicesima alla diciassettesima compagne di scuola….carine premurose, intelligenti ma sessualmente parlando una tragedia….la diciottesima mi ha spezzato il cuore sono stato malissimo….la diciannovesima……la ventesima, oh mio dio non posso crederci, sono arrivato a venti….la ventunesima….la ventiduesima si addormentava sempre e dormendo ho trascorso il primo anno di college….la ventitreesima e la ventiquattresima in tandem ma in due non facevano il lavoro di una….la ventisettesima….ah quello è stato un errore…a letto gridava come una matta…ho temuto che mi avesse bloccato per sempre….mi ha risolto il problema Mary, la ventottesima….la madre di Mary la ventinovesima …..siamo a trenta….trentuno….la trentaduesima e stato molto bello….beh, che te ne pare? –
Mi stordisce con un sorriso.
 - Meno di Paul e più di tuo padre….-