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Autore: Fuuma    10/10/2010    0 recensioni
Perle rubate. Un francese borioso che suona il piano. E Peter e Neal con il compito di far trionfare ancora una volta la giustizia.
I cattivi pagano sempre.
-Scritta per la CHallenge Special 8 @it100-
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio, Peter Burke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Bonjour
Capitolo: 1 di 3

Rating: PG-13
Genre: General
Character: Peter Burke, Neal Caffrey, Original Character
Pairing: PeterxNeal
Prompt: Piano
Significato: 2. strumento musicale a corde, percosse da due martelletti azionati da una tastiera, munito di due o tre pedali
Conteggio Parole: 300 (tripla drabble)
Note: Un caso inventato, con un ladro inventato, senza troppe pretese... anzi, proprio senza nessuna pretesa.

Disclaimers: I personaggi di White Collar appartengono agli aventi diritto.

Jeremy Boireux è ©Fuuma
Fanfic scritta per la Challenge Special #8@it100

 

.Bonjour - 1°parte.

 

Le dita di Jeremy Boireux danzavano come ballerine su quel maledetto pianoforte a coda, portando le note all'amplesso per poi divertirsi a rincorrerle, raggiungerle e non dare mai fine alla musica. Poco importava che l'agente Speciale Peter Burke fosse fermo sulla soglia insieme ad un uomo vestito da damerino almeno da un quarto d'ora, li avrebbe fatti aspettare entrambi, perché lui, semplicemente, poteva permettersi di farlo. I soldi dei contribuenti che davano lavoro all'FBI erano anche i suoi, in fondo.

«Come vi ho già detto, signori» iniziò con pigrizia a soffiare la propria voce, così bassa che per qualche istante si mischiò al suono del pianoforte e Peter dovette attirare l'attenzione di Neal con una leggera gomitata «Quei gioielli di cui parlate, quelle... come le avete chiamate?»

«Le perle di Ariel.» intervenì Neal, con prontezza, assicurandosi di dirlo con il sorriso più sfacciato che possedesse, mentre curiosava con finto disinteresse tra la posta lasciata sul tavolino accanto alla porta.

«Sì, giusto, quelle. Non saprei proprio come aiutarvi.» sospirò annoiato.

Non era un uomo molto furbo Jeremy Boireux, era un francese borioso che si credeva al di sopra della legge, che sapeva suonare bene il suo fottuto pianoforte e che, nel suo paese, giocava a Le Petit Prince: ordinava qualcosa e, in un modo o nell'altro, la otteneva.

Non era la furbizia ad averlo tenuto fuori dalla galera fin'ora, ma il denaro.

«Se le viene in mente qualcosa, qualsiasi cosa, ce lo faccia sapere.» sibilò Peter, con la voglia di mettergli le mani al collo e dare un termine a quella stupida farsa. Invece si impose di rimanere calmo e vomitare tra i denti un freddo «Buona giornata.»

Messieur Boireux annuì, con un disgustoso sorriso fatto di pura soddisfazione, mentre li faceva accompagnare alla porta.

«Oh, lo sarà senz'altro, mes amies

 

.THE END.

   
 
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