Prendere il volo
( di
nuovo insieme ai personaggi della mia prima Saga su Harry
POtter, “ Le Ombre che inghiottono” )
Ed ecco
Ovviamente non ci sarà solo lui…ma
diciamo che questo glielo dovevo proprio!!!
Grazie ai lettori che hanno recensito la precedente “Vite
”, della quale avrebbe dovuto all’inizio far parte.
Ho deciso di renderla una cosa a sé per poter
penetrare meglio i personaggi e rendere giustizia ad un momento così importante
per Daniel!
Spero che anche questa possa piacervi come è piaciuto a me scriverla.
Caillie
- Prima
parte -
13 M.A.G.O
“ La vertigine non è paura di cadere, ma
voglia di volare…”
27 giugno, Ultima giornata dei M.A.G.O.
h 16:00 Prova orale di Difesa contro le Arti
Oscure
TONF! La mano del ragazzo coprì completamente la facciata
del libro che la sua compagna di studi cercava furiosamente di ripassare…a dir la verità, la vista le era andata del tutto in tilt,
tanto che le riusciva difficile persino mettere a fuoco le parole.
“ Daniel, cosa stai…? ”
“ Hai ripassato anche troppo, Barbara! Smettila! ”
“ Ma io devo…Non ricordo…Andiamo,
voglio controllare solo un’ultima cosa…”
“ No! ”
“ Ti preeego! ”
“ Barbara, no! ” insisté Daniel, continuando a seguire
con ansia l’uscita dei compagni che avevano già concluso
la loro interrogazione di pratica. “ Adesso rilassati, e tieni chiuso questo
libro, o te lo getto fuori dalla finestra! ”
“ Chi è quello isterico tra
noi, Daniel McCallister? ”
“ Ebbasta, voi due! ” si
lamentò una voce spazientita.
“ Taci, Justin! Voglio
vedere come sarete tesi tu e Hilary, quando verrà il
vostro turno! ”
“ Dai, Daniel! Siete preparatissimi…Soprattutto te,
Barbara! Li straccerete! ”
“ Beh, tuo fratello sì, che sa come essere
di sostegno! ” commentò la bionda Serpeverde.
Daniel sbuffò, rivolgendosi poi al fratello minore: “
E i tuoi esami, come sono andati? ”
“ Bene, a parte quello di Storia della Magia…forse lì
non sono riuscito a recuperare bene come in Erbologia. ”
“ Hai presente i Mago? Quando mi chiederai di aiutarti ricorderò il pomeriggio in
cui mi hai fatto venire ancora più ansia, anziché sostenermi! ”
“ Daniel! Sei terribile! ” esclamò Barbara. “ Justin, non ascoltarlo…Sta dicendo cose che non…”
“ Howell! ” chiamò
una voce dalla Sala Grande.
“ Oddio! Oddio!
ODDIO! ” gemette la ragazza, a denti stretti.
Daniel la cinse in un abbraccio, sussurrando al suo
orecchio: “Andrà benissimo! ”
Barbara ricevette gli imbocca al lupo di Justin e quelli di Hilary, che
arrivò appena in tempo dal fondo del corridoio.
Si staccò da Daniel inspirando profondamente ed entrò.
Chi attendeva che arrivasse il proprio turno – come
Daniel – sentì la voce del Preside Lupin salutare
Barbara e unirsi alle voci degli esaminatori del Ministero.
Daniel sorrise alla sorella: “ Il vostro dormitorio di
corvacci non si alza prima delle…quattro di
pomeriggio? ” scherzò, per accantonare la consapevolezza che il suo nome
sarebbe stato chiamato a breve.
“ Cattivo! Ero in sala comune a…”
“ …Giocare a Spara-schiocco!
” completò la frase Justin.
La ragazza spalancò i suoi occhi castani. “ E cattivo numero due! Siete perfidi! ” Poi guardò il suo fratellone: “ Sarai il migliore di tutti! ”
Daniel scosse la testa. “ Se sono riuscito a studiare
qualcosa il merito è tutto di Barbara, quindi
qualsiasi voto prenderò lo dovrò dividere con lei! ”
I gemelli si scambiarono un’occhiata, ricordando che
l’ultimo mese per Daniel era stato davvero teso, non solo per la preparazione
dei M.A.G.O. Numerosi gufi lo avevano distratto,
preoccupato, eppure lui non aveva voluto parlarne quando
gli avevano chiesto cosa dicessero.
Fu chiamato un altro cognome. “ McBride! ”
Daniel era veramente pallido, quando augurò una buona interrogazione all’amica di Barbara. “ In bocca al lupo,
Serena! ”
“ Altrettanto, Dan! Mamma
mia…” La ragazza aprì la porta ed entrò, rispondendo con un sorriso teso al
saluto della professoressa Granger, che come tutti i
loro insegnanti sarebbe rimasta ad assistere alle prove dai tavoli ammassati
vicino all’ingresso.
Daniel fu quasi sicuro di aver visto sorridere
Stava andando tutto bene, sarebbe andato tutto bene.
Erano gli ultimi attimi da studente,
prima di affrontare la vita fuori Hogwarts.
“ Oh, Daniel!
Stacco dal ripasso senza fine? ” chiese il professore di Cura delle Creature
Magiche, che vide arrivare Daniel al recinto dei Thestral
mentre lui e Rebecca si stavano occupando della ferita di uno di essi.
“ Sì ”
rispose Daniel, “ in Sala comune stanno tutti impazzendo, avevo bisogno di una
pausa. Come stai, Hagrid?”
“ Benone! Tu mi sembri un po’ troppo teso! ”
“ Ci vuole un
bel tè! ” disse la giovane assistente, pulendosi le mani nel grembiule grigio.
“ Vado a prepararlo! ” Con un sorriso entrò nella capanna di Hagrid, che invece rimase con Daniel. “ Tutto bene, esami a
parte? ”
“ Sì, io…”
Hagrid accarezzò il
muso del Thestral, che sbuffò e cercò di leccarlo in
volto. “ Buono, Ylmo! ”
“ La zampa
non è ancora guarita? ” chiese Daniel, ricordando che quel Thestral
era stato medicato già diverse volte.
“ Purtroppo
no, forse non si sistemerà mai. Ma almeno questo impasto
ci allevia il dolore. Rebecca è brava a convincerlo a lasciarselo stendere…io
meno! ”
Daniel
sorrise, poi prese a fissare i propri piedi, infilati nella staccionata del
recinto.
“
Daniel…Cos’è che c’hai? ” indagò con discrezione Hagrid.
“ Mi
sono…arrivati altri gufi, dal Ministero. ”
Hagrid annuì. “ Da quella sezione lì? ”
Daniel confermò
con un cenno.
“ Be’, ti vogliono proprio tra loro, quelli! ”
“ Ma io non sarò mai pienamente convinto del motivo. ”
“ Che si dice qui? ” disse Rebecca, affacciandosi da una
finestra della capanna. “ Venite dentro a parlare. Il tè è pronto. ”
Una decina di
minuti dopo, dopo aver svuotato la sua tazza, Daniel concluse
che nulla avrebbe potuto aiutarlo veramente a pensare ad altro, ma il tè che
sapeva fare Rebecca era la cosa che più di tutto il resto c’era andata vicino.
“ E
“ Non conosce
personalmente quel funzionario del Dipartimento Misteri. Dice
che come Ministro ha potuto aver accesso al suo curriculum, e le sembra di
tutto rispetto. Anche lei non riesce a capire perché
lui sia così insistente, però…Non può decidere al posto mio. ”
“ Già…”
mormorò Rebecca. “ Be’, a me tutto questo non piace.
”
Hagrid sorrise,
come a dire che la cosa non lo sorprendeva affatto. “
Lo so, Becky, ma Daniel ha ragione. Se
continuasse a rimandare un incontro con questo Indicibile, la cosa diventerebbe
ancora più importante di quello che è. ”
“ Non è comunque il modo di proporre una carriera ad uno studente
che chiede solo di potersi diplomare con i suoi tempi. ”
A Daniel
venne da sorridere, nel sentire Rebecca parlare come sua madre. Doveva
riconoscerlo, dopo tutto quello che avevano passato
insieme, Becky era per lui e i gemelli come una
sorella maggiore…a tutti gli effetti.
E proprio come
una sorella maggiore piuttosto protettiva, andava di matto quando a lui e ai
gemelli accadeva qualcosa anche solo di lontanamente pericoloso.
Il punto era
proprio questo…che anche lui non riusciva a vedere solo risvolti
positivi, nell’eventualità di diventare Indicibile. Non lo spaventava tanto
l’addestramento, né la possibile solitudine che avrebbe incontrato per lunghi
periodi…Sapeva infondo che solo non lo sarebbe mai
stato.
Ma allora
perché provava quel senso di vuoto ogni volta che
cercava di capire se quella era la strada giusta per lui?
“ McCallister! ” gridò dalla
Sala Grande la voce del Presidente della Commissione esterna.
Daniel cercò di ignorare la sensazione di avere due
gambe divenute improvvisamente di burro.
“ In bocca al lupo, Dan’! ”
disse Hilary, abbracciandolo di slancio.
Justin gli assestò una pacca sulla
schiena, poi gli mostrò le dita incrociate.
Dan ricambiò con un sorriso alquanto teso gli in bocca al
lupo dei suoi compagni ancora in attesa.
La porta si aprì ed Hermione
Granger e il Preside lo invitarono a
entrare.
Il suo esaminatore sarebbe stato niente meno che il
Presidente della Commissione.
Perché
Perché il tavolo della commissione non arrivava mai?
“ Buon giorno, McCallister…”
“ Buongiorno. ”
Il Presidente era un mago piuttosto anziano, dall’aria
amichevole. Aveva pochi capelli grigi e sopracciglia cespugliose, che quasi
celavano due occhi di un caldo color castano…incassati in una
pelle incartapecorito.
“ Si sieda, prego. ”
Daniel occupò il suo posto sforzandosi di nascondere
il proprio nervosismo.
Si sentiva puntati addosso decisamente
troppi occhi, non solo quelli del mago che lo avrebbe interrogato e dei docenti
a lui più vicini. Erano tornati al tavolo anche alcuni dei professori che
stavano svolgendo le altre interrogazioni…
Non deve riguardarti, Daniel – si disse – fai il tuo
lavoro.
Si schiarì la voce, mentre il docente guardava la sua
cartella-curriculum.
Inarca un
sopracciglio…Brutto segno?
Basta, sei
patetico!
“ Bene, mi parli - per cominciare - degli Incantesimi
di Scissione evocati mediante Strumenti Magici. ”
Daniel annuì, riepilogando mentalmente il discorso, e
cominciò a trattare l’argomento dal punto di vista storico, parlando dei
Manufatti Magici che nel tempo erano stati utilizzati per questa branchia della
Magia Oscura, inquadrando brevemente i personaggi che ne avevano
fatto uso durante le varie guerre che si erano succedute.
Una mezz’ora più tardi,
l’interrogazione aveva già toccato altri due argomenti, arrivando
all’evocazione delle Entità di difesa che ogni Mago poteva e doveva conoscere a
fondo. Lentamente si stavano
avvicinando alla parte pratica dell’esame.
“ Come se la sta cavando? ” sussurrò una voce
all’orecchio di Hermione.
La strega si voltò, e si ritrovò additata
scherzosamente da un indice del marito, che puntava con fare indagatore ai suoi
occhi lucidi. “ Commossa…”
“ Orgogliosa ” rettificò lei.
I ragazzi sotto torchio in quei giorni erano i primi
studenti portati da lei ai M.A.G.O. Si stavano
comportando tutti più che degnamente, ma segretamente doveva ammettere di fare
un tifo particolare per Barbara e per Daniel.
“ Gli hanno chiesto cose assurde? ” si
informò Maddy, arrivata dietro a Harry insieme a Draco e a Ron.
“ Finora no, ma anche se fosse successo…credo davvero
che avrebbe fatto comunque un’ottima figura. ”
“ Sei disgustosamente parziale! ” sorrise Harry.
“ Lo so, ma…mi auguro che questo
resti tra noi! ” Poi indicò Lupin e Tonks, che pendevano dalle labbra di Barbara in una delle sue
ultime risposte.
“ Ah, non ci sono più i M.A.G.O
di una volta! ” si lamentò Ron. “ Quando
i più severi erano i tuoi professori…”
In quel momento la loro attenzione venne
attirata di nuovo dall’esame ancora in corso di Daniel. Il biondo stava levando
la bacchetta annuendo ad una richiesta del Professor Crandle.
“ Un Patro…” si stava
chiedendo Tonks, quando dalla bacchetta del ragazzo
cominciò a fuoriuscire un getto di luce molto particolare, diverso da un Patronus.
Hermione si scoprì a stringere il braccio di Harry. “ Non gli avrà chiesto…Non può
farlo! ” esclamò trattenendosi a stento dall’interrompere l’interrogazione,
mentre Daniel raccoglieva la concentrazione necessaria a compiere la scissione
che Crandle gli aveva chiesto.
Harry scosse la testa. “ Eccome se può. La domanda è:
perché vuole farlo? ” Voleva capirci di più, ma la cosa non gli piaceva.
Maddy li guardava allarmata. “ Che succede, mamma? ”
Ron e Draco fissavano il tavolo dei professori, come impietriti.
* * *
h 21:00 Sala Grande
Era una Sala Grande di nuovo festosa,
la stessa che poche ore prima aveva ospitato il clima ben più teso degli esami.
Era tutto finito, pensò Daniel con un sottile brivido. Un
brivido che non era portato soltanto dalla nostalgia per il mondo sicuro che si
sarebbero lasciati alle spalle. Crandle lo
aveva fermato appena in tempo, quando aveva sentito la sua voce dire: “ E’ sufficiente, Signor McCallister.
Il suo esame in tutte le materie rasenta la
perfezione. ”
Ricordando di aver udito quella frase con una debole
traccia dei propri sensi, proiettati pericolosamente verso il nulla, ricordando
di essersi ritrovato appena in tempo, di esser tornato indietro a fatica,
Daniel non riuscì a non sussultare quando fu avvicinato
da una figura alta e dai capelli scuri.
“ Nostalgia? ”
Daniel si voltò. “ Harry!
Sì, un po’…” rispose.
“ Sei stato il migliore, a quanto sembra. ”
“ E’ una bella soddisfazione ” annuì Daniel,
leggermente imbarazzato. Ma questo rende anche più difficile prendere
la decisione, pensò poi tra sé.
Dopo la proclamazione e la consegna dei diplomi, Crandle aveva voluto parlargli in disparte.
Era una conversazione che Daniel avrebbe voluto non
dover sostenere mai.
Harry vide il ragazzo davvero troppo teso, perché il suo
stato d’animo fosse sola nostalgia. “ Cosa c’è che non
va, Daniel? ”
“ Io…avrei…Hai un po’ di
tempo per me? ”
“ Certo, andiamo dove vuoi, a parlare. Ma dillo a
qualcuno, che non si preoccupino. ”
Il ragazzo annuì e seguì Hilary,
che stava passando in quel momento insieme a Maddy,
la figlia di Harry ed Hermione.
Mentre li guardava parlare, il moro subì un attacco
impietoso da parte del figlio più piccolo, che mirava a salirgli sulla schiena.
“ Chris’, …Chris’, aspetta…Oh, non ho
più il fisico di una volta! ”
“ Sei fuori allenamento, Potter?
” commentò scherzosamente Draco, facendo voltare
entrambi.
Chris’ corse verso la figlia del biondo, e la schiena di Harry fu momentaneamente salva. “ Grazie, Malfoy, di tutto cuore! ” esclamò, sbuffando. “ Come stai? Maresol? ”
“ E’ insieme a Rebecca e ad Hermione, laggiù. ” Draco guardò
Daniel, che stava tornando dopo aver parlato con la sorella minore. “
Congratulazioni, Mago diplomato! ”
“ Grazie! ” sorrise il Serpeverde.
“ Ciao Blanca, Chris’! ”
disse poi ai due bambini.
“ Ciao Dan’! ” gridò la
piccola Malfoy, saltandogli in braccio. “ Sei stato
bravo? ”
“ Mah, dicono di sì. Draco,
” disse al biondo, “ potrei chiedere un parere anche a te? ”
“ Certo, quando vuoi. ”
“ Adesso…se non è un problema. ”
Harry diede le mani del figlio, “ Andiamo Blanca, vi porto dalla mamma. ”
* * *
Sala visite accanto al Tavolo dei Professori
“ Cos’è successo? ” gli
chiese preoccupato Draco. “ Tutto sembra, meno che tu
abbia appena preso 13 Eccezionale! ”
“ Crandle, dopo aver
consegnato i diplomi, mi ha…spiegato perché ha voluto chiedermi quell’ultimo incantesimo. ”
I due Auror annuirono.
Draco tese le labbra in una smorfia di rabbia.
Harry divenne subito estremamente
serio. Daniel si sentì molto fortunato che quella luce negli occhi verdi di Potter non fosse diretta a lui. “ Abbiamo visto tutti, ti
ha chiesto di tornare indietro quando eri già al
limite. Non doveva neppure nominarlo, quell’incantesimo.
”
“ E…che motivazione ti ha
dato, se possiamo chiederlo? ”
“ Il corpo degli Indicibili vuole introdurre un nuovo
tipo di addestramento. ”
“ Sediamoci…” disse Harry a
disagio. “ Dunque Crandle è
un Indicibile? ”
“ Tecnicamente non si può saperlo con certezza…” disse Draco, “ Questa può essere
una sua ammissione indiretta? ”
“ Mi hanno offerto quel tipo di addestramento
” disse Daniel, facendo uscire le parole tutte in un sospiro.
“ Era una prova, allora? ” rifletté Draco a mezza voce.
“ Non avrebbe dovuto farlo! ” Harry
era furente. Le parole Nuovo progetto di addestramento e Corpo
degli Indicibili, messe assieme, non gli suggerivano nulla di buono…nulla
di affrontabile da qualcuno che fosse appena uscito da Hogwarts.
“ Non è permesso cercare di convincere dei diplomandi
ad entrare nei propri Corpi speciali! ”
Daniel stringeva fortemente lo schienale della sedia.
Non si era ancora seduto. “ Io non…voglio più le pressioni del decidere…Non c’è
giornata in cui non mi sembri di vedere aspettativa
negli occhi di mia madre…o di zia Fedra. E da loro
riesco a capirlo…Ma perché almeno gli estranei non mi lasciano decidere in
pace? Perché dovrebbe essere così importante per me decidere in questa estate? ”
Draco lo guardò comprensivo. “ Di quelle lettere…ne hai
ricevute altre? ”
“ Da quel Marxon? No…non dopo
quella di cui vi ho parlato due domeniche fa. ”
“ Adesso avrà passato a questo Crandle
la missione di convinzione ” borbottò Harry. “
Daniel, tu non devi assolutamente dare loro risposta, capito? Non prima del termine che tutti i diplomati hanno ricevuto.
C’è qualcosa che non mi convince, in tutto questo. ”
“ Harry, gli Indicibili sono
sempre stati avvolti da mistero ” disse Draco,
“ …lo sai! Ricordi quando contattarono Finnegan? ”
“ Seamus aveva
ventidue anni…Daniel sta uscendo adesso da Hogwarts!
Che razza di addestramento sarebbe questo…programma
speciale, lo ha detto? Ha fatto almeno un accenno? Certo che no! ” Harry si calmò. “ Scusa, Daniel…”
Draco ebbe una smorfia di pentimento. “ Teniamo molto a te,
Daniel…Ma non ci stiamo rivelando gli adulti più
equilibrati con cui parlarne. ”
“ Ma io tengo alla vostra
opinione ” disse Daniel, e lo pensava veramente.
“ Ti chiedo solo…” Harry gli
pose le mani sulle spalle, “ ti chiedo solo di non
decidere subito. Rivendica il diritto di pensarci quanto vorrai. E’ troppo
importante per dare una risposta avventata. Dovresti
parlarne anche con Remus e con
“ Pensavo di farlo, sì…Ma sono
felice di averlo detto prima a voi. ”
Harry si raschiò la voce. Lo colpiva sempre molto vedere
che Daniel era tanto legato a lui e a Draco. Una
stima simile provata verso tutti i Weasley, questa
era naturale…visto che Rebecca se l’era preso a cuore come un fratello minore.
In fondo era quello che avevano fatto tutti dopo la morte di Gwydion, proprio come anni prima era stato fatto per
Rebecca, che George e Fred
avevano addirittura adottato.
Draco cercò di rilassare i lineamenti. “ Adesso però devi
festeggiare…Tu e Barbara ci avete resi davvero
orgogliosi di voi! ”
Continua…
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C’è un progetto che mi sta divertendo tantissimo e che
mi ha allontanata per un po’ dalla mia amata prima
esperienza creativa su Harry: insieme ad Angelwings – che mesi fa mi ha invitata su un forum GdR su Harry Potter,
ho iniziato a quattro mani la fan-fiction tratta proprio da quel GdR, che ci sta dando tante belle emozioni.
Sicuramente a me ha dato una amicizia
in più e una preziosa collaborazione!
Se avete voglia di fare un
salto su questa esperienza, cercate l’account “Pottermania”
qui su EfP e leggete la nostra fiction, “Una nuova Oscurità”.
Caillean/Telanil