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Autore: erydia    10/10/2010    1 recensioni
Nulla da dire su questa storia, spero che leggendola vi divertirete come mi sono divertita io a scriverla =), beh nulla mmm parla di ROBSTEN in primis ma ci sono anche altri stuzzicanti particolari =) ...
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehilaa salve ragazzi *.* vi ricordate di me? Eh purtroppo ci ho messo un pò a postare il capitolo e anche se questa sera lo posto premetto che è abbastanza corto, ma lo posto ugualmente perchè fa da contorto al capitolo precedente. Ve lo avevo detto no di un capitolo che veniva dopo il precedente :). eheh :P
Vabbè bando alle ciance, ringrazio tutti quelli che nonostante i miei alti e bassi seguono la mia fic, chi la mette tra le seguite, tra i preferiti e tra le ricordate e chi come la mia patata la recensisce ogni volta ^^. Grazie ancora tesoro *.* LOVE U!
Premetto che questo non è uno dei miei migliori scritti ma spero che lo leggiate comunque! A presto...recensite awww..
Un bacio...Pagny/Angy :).

Questo ciappy invece lo dedico a me stessa ù.ù giusto perchè oggi è la giornata dell'auto-esaltazione awwww yeaaah!



ROB POV.
ONCE UPON A TIME..


“Signor Pattinson lei è sicuro di volerlo fare? cioè neanche la conosce e vuole prendersi le responsabilità..”
riuscii a sentire solo questo poi mi lasciai andare limitandomi solo ad annuire, non me ne fregava niente di quello che la gente pensava, non me ne fregava niente se dovevo far finta di ascoltarlo per un giorno interno..
“Signore? Signore mi sta ascoltando?”
alzai gli occhi verso di lui..
“mmh? cosa?”
“le ho detto se vuole ripensarci, e poi quella ragazzina è anche una peste...”
beh ok che voleva mettermi in guardia ma non doveva proprio iniziare ad allargarsi con le parole..proprio NO.
“Senta signor...>> lo fissai negli occhi “...lei è qui per le adozioni no? ora io sono venuto per adottarla, per diventarne tutore legale e lei dovrebbe farmi domande non per farmi cambiare idea ma per vedere se tutte le carte sono in regola..” sbuffai..
“beh economicamente state benissimo, lei è grande...ma..ma è la casa che mi preoccupa..” stava cercando di temporeggiare? Stava davvero cercando di temporeggiare? Ma tu guarda!..
“senta ho una casa a Londra e una a Los Angeles questo le basta?”
“mmm va bene firmi qui...e qui...e infine qui.”
Feci come aveva detto, firmai quei cavoli di documenti e lasciai quella stanza.
Non potevano essere così stronzi..no, io e Angie ci conoscevamo da 1 mese e da un mese ci frequentavamo. Eravamo come fratello e sorella ed era l'unica persona che forse oltre a Kristen mi avrebbe fatto spuntare il sorriso anche tra fiumi di lacrime. Sbuffando uscii dal ministero dell'adozione con tanto di occhiali e cappelli e mi diressi verso la sua scuola per andarla a prendere...avrebbe mangiato con me.
Appena suonò la campanella la vidi uscire e scherzare con gli amici..sorrisi, stava crescendo e non era più la ragazza introversa e scontrosa che avevo incontrato un mese prima..ora stava diventando responsabile e si era anche un pò addolcita..
“ehi bell'addormentato? se non vuoi rischiare che ti mangi vivo andiamo che ho fame..”
ho detto addolcita? volevo dire sempre scontrosa. Sorrisi e le scompigliai i capelli sotto i suoi sorrisi..
“ciao”dissi dolcemente. E pensare che forse da lì a poco saremmo davvero diventati fratello e sorella. Al solo pensiero mi si illuminarono gli occhi.
“ehm anche io sono felice di vederti ma non per questo piango...”
scossi la testa per riprendermi, se avrebbe capito qualcosa dopo sarebbe stata la fine...la mia fine.
Quel pomeriggio dopo aver mangiato lei mi aiutò a ripetere il copione di Eclipse e tra risate e scherzi finimmo per sederci sul divano di pelle che la mia suite aveva e a parlare..di lei.
“allora Robert..” disse con un tono di voce che voleva farsi beffe di me, io stetti al gioco altrettanto divertito dal suo voler imitare la voce di una giornalista di un TG che trasmettevano in America. “..mi parli della sua Bella”.
Ora penserete che mi faceva sempre e solo la stessa domanda ma invece ogni volta che mi poneva quella domanda io mi rifiutavo di rispondere. Un pò per paura, un pò per vergogna un pò perchè era nel mio carattere tenermi tutto dentro.
“sei un mostriciattolo.” Ammisi mentre mi passavo una mano su quella massa di capelli arruffati che ero solito non pettinare mai.
“ma così svia il discorso Signor Pattinson..” mi disse incrociando le braccia al petto, sembrava una cucciola quando faceva così..quando era calma e quando reprimeva l'animale che c'era in lei. Sospirai capendo che di lì a poco avrei ceduto di colpo.
“e va bene, va bene cosa vuoi sapere?” chiesi esasperato, non volevo finire con lei che a cuscinate mi ordinava di parlare, avevo una certa età ormai.
La vidi alzarsi dal letto e lentamente, passo dopo passo, si avvicinò alla piccola poltrona che si trovava di fronte. Ghignava la ragazza, quel ghigno che aveva sempre quando assaporava il sapore della vittoria.
“tutto quanto?” mi disse.
Ok che ci voleva ad ammettere i miei sentimenti? infondo era ad Angie che li dicevo mica a Kris in persona? e infondo lei sapeva io cosa provassi nei suoi confronti, non c'era nulla di preoccupante..e allora perchè stavo sudando freddo e le gambe mi tremavano?.
"Perchè sei un demente!"
era questo che mi urlava la mia coscienza che mi fece sbuffare un pò.
“ehm io starei aspettando eh..” mi disse con un volto da cucciola curiosa.
“io..ehm..beh..io....ecco...lei...capito no?”
” Veramente NO..” disse trattenendo a stento le risate.
“come no? io ho detto che..beh..io e lei..si insomma..ecco..noi...” Sospirai.
“sisi noi..tu..lei..un bel casino...” Si sedette sulle mie ginocchia dove ormai era solita sedersi (ci avevo fatto l'abitudine) “..senti sciogliti un pò amico, perchè davvero sei diventato troppo ehm..ecco..vedi...ehm rigido”. Ora mi prendeva pure in giro, ma me l'avrebbe pagata, ora era arrivato il mio turno..
“e tu?” chiesi..
“io cosa?” sembrava non afferrare il concetto.
“qual'è il tuo più grande desiderio?”
La guardai sgranare gli occhi e poi si rabbuiò, ma cosa avevo detto di male? cosa l'aveva potuta spingere a rabbuiarsi? cercai invano di muovermi ma ero come paralizzato da quelle calde lacrime che le scendevano amare sul viso..stava piangendo?
“i...io” cercò di dire voltandosi per evitare di farsi guardare. A quella vista sorrisi dolce. Com'era bella la mia piccola Angy che cercava di fare la dura anche tra le lacrime..sospirai e mi avvicinai a lei. Non capii perchè ma lei mi bloccò prima del tempo, si avvicinò alla finestra e poi parlò.
“Neanche me li ricordò i miei genitori, neanche mi ricordo di essere stata felice un tempo..di essere stata amata e protetta da una "famiglia"..”  la vedevo, lo sentivo nella sua voce anche, stava soffrendo..ed io non potevo fare niente. “..il mio desiderio più grande? sai..me lo sono sempre chiesto ma alla fine cercavo una risposta che io portavo nel cuore come un fardello che giorno dopo giorno diventa pesante e insostenibile.” poi con un "finto" sorriso dolce di circostanza mi guardò negli occhi e.. “voglio una famiglia.” parlò.
E fu lì che io capii, fu lì che decisi di fare quella pazzia e fu lì che mi ripromisi che anche se fosse stata l'ultima cosa fatta sulla faccia della terra da me..io le avrei donato una famiglia, la mia famiglia.

 


  
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