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Autore: Ulissae    11/10/2010    5 recensioni
Tantissimi auguri di buon compleanno, mia carissima moglieH!
[Bella-Jake, perché c'era amore e sempre ci sarà].
Nessuno dei due faceva caso all'odore e sul viso di Jake si faceva strada, in modo completamente autonomo, il vecchio sorriso.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen | Coppie: Bella/Jacob
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
- Questa storia fa parte della serie 'Ululati vari'
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6 Sproloqui: è__________é ci sono due occasioni nelle quali scrivo Bella/Jake: quando mi ubriaco -e cioè mai, e quando devo fare un regalo a mia moglie. Oggi è il tuo compleanno, mia carissima Frè <3 e per quanto schifittosa possa essere, anche questa piccola storia è tua <3

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Era abitudine, a casa Cullen, da qualche anno a quella parte, che ogni domenica mattina la cucina profumasse di marmellata, biscotti e cioccolato.
Quando Jake arrivava con un enorme sorriso, Esme subito si presentava con una teglia stracolma di dolci, che aveva preparato con tutto l'amore del mondo, lasciando da parte lo schifo.
Lui la ringraziava, dandogli un bacio sulla guancia, se ne infilava una decina in bocca e correva alla ricerca della sua piccola Nessie.
Le sue risate cristalline si sentivano già dal salone e lui non doveva far altro che seguirle.
Era una caccia dolce, quella. Piena di amore e affetto delicato. Saliva le scale con lunghe falcate, e subito si sentiva la porta sbattere, Renèesme che correva dentro la piccola capanna dentro la sua cameretta, urtando i mille e mille giochi.
Jacob ridacchiava e apriva la porta, ritrovandosi in un paradiso infantile fatto di rosa.
«Ucci, ucci, sento odo di Cristianucci» scherzava camminando a passi pesanti verso il teepee. Si fermava un attimo e vedeva la figura di Nessie schiacciarsi sulla parete di tela, indietreggiando e trattenendo il respiro.
Entrambi sapevano che era un gioco. Renèesme stessa, con la sua intelligenza sovrannaturale, capiva che lui non era un gigante e che non l'avrebbe mangiata. Eppure le piaceva.
Le piaceva che lui si guardasse intorno facendo finta di non vederla; le piaceva che dicesse il suo nome in tutti i modi possibili -forte, piano, sottovoce, gridando, ridendo, piagnucolando; le piaceva che la cercasse, in una spinta di estremo fare adulto, che volesse proprio lei.
Ma la cosa che amava di più era il poter essere una bambina. Una volta tanto.
Lui finalmente la prendeva e ridendo come un pazzo la minacciava di trasformarla in arrosto e stufato, caricandola sulle spalle scendeva nuovamente, tutta la casa sembrava farsi da parte per loro due.
Il gigante e la principessa.
Usciva in giardino e lì iniziava a rotolarsi, correre, nascondersi.
Bella li osservava dalla veranda, silenziosa, un sorriso dolce a solcarle il viso. L'amarezza che aveva provato i primi giorni sembrava solo un ricordo.
Rimaneva ferma, come una statua, e guardava l'enorme ragazzo e la minuscola bambina giocare insieme; eppure si chiedeva chi tra i due fosse il vero bambino.
Jake sorrideva in un modo così innocente e spensierato che perdeva all'improvviso il volto serio e duro dell'adulto, per acquistare nuovamente un aspetto dolce e privo di ogni amarezza.
Isabella si avvicinava non appena i due si sedevano a terra per riprendere fiato, li salutava, coccolando un po' Nessie e iniziava a chicchierare con Jacob.
Era una scena strana, a dire il vero.
Nessuno dei due faceva caso all'odore e sul viso di Jake si faceva strada, in modo completamente autonomo, il vecchio sorriso.
Forse era meno felice di quello che sfoggiava con Nessie, forse era quello sporco di Vita, ma rimaneva il sorriso grazie al quale Bella viveva.
Ness si arrampicava giocando sulla madre, la tirava, punzecchiava, rideva con Jake e non si rendeva quasi conto che faceva parte di un piccolo e minuscolo mondo nel quale loro tre si erano richiusi.
Bella era l'unica, in quanto madre, a capire come si potesse sentire Jake e Jake, a sua volta, era l'unico a capire l'amore che Bella provava per la bambina.
Era un legame che continuava a esistere, il loro.
E da lontano, un occhi ancora romantico, avrebbe potuto dire che quella era una famiglia felice. Con un padre, una madre e una piccola bambina vivace.
Avrebbe esclamato che quello era un quadro perfetto.
Avrebbe sicuramente pensato che quella, sì, quella lì era la Felicità.




Angolo Autrice:
hey, mi sono commossa a scriverla, che ci posso fare.
Non è una what if... o altro. Semplicemente una piccola riflessione su Bella e Jake utilizzando Nessie come mezzo ù_ù -sì, è un oggetto  è.é"
Non ho niente da dire, se non che è dedicata alla mia carissima Fren, che oggi compie gli anni <3
Auguri!
Per chiunque attende miei aggiornamenti, ci saranno, ho dovuto lavorare per lei, questi giorni <3
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Idem per anobii (ha trovato il giochino, la bimba): Ulissae anobii
 

Se invece volete farmi una qualsivoglia domanda, ecco il mio formspring: Ulissae

   
 
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