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Autore: Lifei92    11/10/2010    3 recensioni
Dal Capitolo 3:
Proprio in quel momento, le urla della Vitious raggiunsero la Sala Grande.
-Si, ha una buona acustica, ma è più brava a ballare il limbo... non che io l'abbia mai vista ballare il limbo, s'intende...- aggiunse immediatamente davanti alle facce dei due ragazzi più grandi.
-Sorellina, c'è qualcosa che non mi hai detto?-
-No!- risposero in coro i tre amici, sorridendo sotto i baffi.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Dursley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Caleb Potter'
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ATTENZIONE: questa è la continuazione di La Spada di Godric Gryffindor, vi consiglio di leggerla se volete capirci qualcosa! XD per i “vecchi ritorni”, GRAZIE di esserci! E nuovamente vi tendo un pacco di popcorn da gustarvi leggendo il primo capitolo :)

Disclaimer: La maggior parte dei personaggi e dei luoghi di questa fic appartiene a J.K.Rowling, che è un genio, il resto a me, che sono solo una piccola scrittrice innamorata dei suoi libri :)

 

 

1.Prologo

 

La strada deserta era ricoperta dai tanti fiocchi che cadevano lentamente e si posavano sulla terra. La notte era nera come il cielo, senza la luna, e solo i lampioncini illuminavano la via, mostrando il manto immacolato della neve. Il silenzio venne rotto da uno schiocco, che spaventò un gatto addormentato lì vicino. Un gufo si alzò in volo al passaggio della figura ammantata di nero. Un cappuccio celava il suo viso, ed in braccio aveva un fagotto altrettanto nero, stretto al petto quasi con rassegnazione. Ci fu una leggera esitazione quando la figura giunse a destinazione, davanti alla casa che cercava. Dalle finestre non proveniva alcuna luce, ma a quell'ora sarebbe stato impossibile pensare che qualcuno fosse ancora sveglio. E forse era proprio ciò che la persona in nero voleva.

Il fagotto si mosse, mostrando il visetto di un bambino che poteva avere si e no un anno, con un faccino carino e due occhi blu che la scrutavano sorridenti e fiduciosi.

Il sorriso di un bambino

Un sorriso sorse spontaneo alla donna ma svanì subito, lasciando solo amarezza. Era oramai finito il tempo degli indugi e lei doveva compiere il suo destino.

Era così lontano il tempo in cui sorrideva così anche lei...

Una folata di vento portò via quei ricordi malinconici, di un tempo in cui non c'erano guerre e non c'era il Basilisco.

Un tempo in cui Lui non era ancora pazzo.

Il bambino si agitò, recependo i segnali negativi che venivano dalla donna che lo portava in braccio. Lei lo cullò un po' perché non piangesse, se avesse iniziato a far rumore avrebbe rischiato di essere vista.

Il bambino sembrò calmarsi, e finalmente, nonostante quando si era smaterializzata aveva creduto che non sarebbe potuto succedere, si addormentò.

Facendo attenzione a non svegliarlo, la donna avanzò negli ultimi metri che la separavano dalla porta di casa, e, sempre con cautela, depose il bambino sulle scale, dove la tettoia l'avrebbe riparato. Poi prese la lettera che aveva ricevuto dalle Sue mani e la poggiò con cautela vicino al piccolo. Si permise di guardarlo ancora, forse per l'ultima volta, prima di dargli le spalle definitivamente.

-Qui ti lascio, so che crescerai amato da queste persone. Ora non ti devo più niente, Caleb Potter.-

Non si voltò una seconda volta. Dette quelle parole riprese ad arrancare nella neve, lasciando dietro solo una scia, che svanì nella neve proprio come lei.

Quando finalmente Caleb si svegliò era già mattino, e nessuna traccia era rimasta di chi l'aveva portato lì. La tormenta era passata, lasciando un arcobaleno che colorava ogni cosa di una luce nuova. La scena era tanto bella che il bambino prese a ridere, e la sua risata dolce e cristallina quanto solo quella di un bambino sa essere raggiunse la donna che dall'altra parte del muro si era svegliata, e stava preparando la colazione nella nuova casa ottenuta grazie all'aumento di suo marito, ricevuto da poco.

Mara Talon, una donna graziosa con i capelli castani e gli occhi vivaci, quasi lanciò un urlo al trovarsi un bimbo sulla porta di casa.

-Jooooohn! Vieni subito!-

Ruzzolando giù per le scale, l'uomo si presentò a lei, ancora in pigiama.

-Che c'è amore?- le chiese, seguendo poi con lo sguardo il dito puntato della donna e spalancando la bocca.

-Chi può averlo lasciato qui? Oh ma non è bellissimo?- disse affettuosamente lei con lo sguardo adorato.

Caleb restituì il suo sguardo sorridendo ancor più. Ancora non lo sapeva, ma aveva trovato la sua famiglia. Lo portarono dentro, e lessero la lettera. Il giorno ebbero l'occasione di verificare ciò che c'era scritto era vero, grazie alla notizia che un amico di Johnatan gli passò. I Potter erano morti, uccisi dal Basilisco. E se l'avessero trovato, quel piccolo gioiello sorridente sarebbe morto come i suoi genitori.

Johnatan, magonò dalla nascita, da quel giorno con una scusa tagliò tutti i ponti con il mondo della magia. Ed insieme a sua moglie giurò di proteggere quel ragazzo finché avrebbero potuto, e di amarlo come se fosse stato loro figlio, quel figlio che tanto avevano voluto ma che mai avrebbero potuto avere, anche se un giorno, sapevano, avrebbero dovuto dirgli la verità.

Ma per ora, l'alba gli aveva lasciato un meraviglioso arcobaleno, ed avevano tutta l'intenzione di goderselo, almeno fino alla prossima tempesta.

 

 

*L'angolo di Micia*

Oh bene... se penso che sto davvero postando il primo capitolo mi sembra impossibile... dunque, se siete giunti a questo punto, teoricamente dovreste aver letto la fic... teoricamente :3 miao!

Spero di avervi incuriosito, ed ancora una volta vi ringrazio per esserci! XD in particolare devo ringraziare quelle quattro anime buone che hanno lasciato una loro recensione sull'ultimo capitolo de La Spada di Godric Gryffindor: ScudodiTiglio (cavolo, devo farci abitudine al nome diverso!), Foolfetta, _Jaya e _Giuu :)

e poi a tutti coloro che mi hanno messa tra le preferite/seguite/da ricordare, ma ci sono talmente tante persone che non finirei più :D

Spero di rivedervi tra cinque giorni, Caleb e i suoi amici vi aspettano!

 

 


  
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