Love Story
-Taylor Swift-
We
were
both young when I first saw you
I close my eyes and the flashback starts
I’m standing there on a balcony in summer air
See the lights, see the party, the ball gowns
See
you
make your way through the crowd
And say hello, little did I know
That
you
were Romeo, you were throwing pebbles
And my daddy said stay away from Juliet
And I was crying on the staircase, begging you please don’t go
Quella festa
era una noia. Mi ero andata a nascondere
nella mia stanza, dal balcone potevo vedere gli invitati ridere e
scherzare fra
loro, erano tutti falsi nessuno voleva essere là, neanche
mia madre che si
guardava intorno sospetta e rifilava alle persone falsi sorrisi e
stupidi
convenevoli. Le luci era soffuse tutt’attorno alla pista da
ballo dove coppie
di giovani e vecchi ballavano una nenia lenta e soave, i vestiti delle
donne
svolazzavano a ogni passo, sembravano tutte delle regine. Un ragazzo
alzò lo
sguardo verso la mia stanza e mi vide, gli occhi erano chiari come il
cielo d’estate,
mi sorrise e si fece spazio tra la folla per avvicinasi il
più possibile al
balcone a cui ero affacciata, mi salutò la sua voce era
agghiacciante fredda
eppure dolce allo stesso tempo, un sussurro in un mondo dove la gente
parla per
il solo gusto di parlare; io sorrisi e risposi al saluto, ancora non
sapevo che
lui sarebbe diventato il mio Romeo e io la sua Juliet.
“Cosa
ci fai lì, ragazzo!” urlò mio padre
vedendo che il
giovane mi stava rivolgendo la parola.
“Buona
sera signor Greengrass, io stavo solo parlando con
sua figlia” replicò lui con voce soave.
“No,
lasciala stare, non sarai mai alla sua altezza, vattene!”
strillò mio padre con convinzione.
Il resto fu
tutto confuso, mia madre entrò nella mia
stanza e mi tirò dentro serrando a chiave il balcone ma ero
riuscita a vedere
degli uomini, amici di mio padre, prendere il mio Romeo e portarlo
fuori i
confini di casa.
Una lacrima
mi scese sul volto, lui era stato l’unico ad
accorgersi che me ne ero andata, lui era venuto a tenermi compagnia,
con lui
era facile parlare mi aveva fatta ridere, mi aveva fatta sentire viva.
“Perché?”
urlai contro mia madre e mio padre puntando i
piedi come una bambina.
“Non
essere stupida, ci rovinerebbe la reputazione!”
sibilò
mia madre
“Quale
reputazione?” strillai inveendo contro la mia
genitrice
“La nostra e
poi lui era un Mangiamorte, non te lo
dimenticare!” replicò mio padre alzandomi di peso
per un braccio, facendomi
arretrare al centro della stanza chiudendomi dentro. Piansi tutta la
notte
disperata fino a che dei sassolini non vennero scagliati verso la mia
finestra,
sapevo chi era ma la finestra e la porta erano serrate, come potevo
uscire?! Cercai
per tutta la stanza la mia bacchetta, i miei non me l’avevano
requisita, la trovai
sotto al letto e con un semplice incantesimo aprì la porta e
corsi e avrei corso
finché avessi avuto fiato nei polmoni pur di raggiungerlo.
And
I said
Romeo
take me somewhere we can be
alone
I’ll be waiting, all there’s left to do is run
You’ll be the prince and I’ll be the princess
It’s a love story, baby just say yes
So
I sneak out to the garden to
see you
We keep quiet ’cause we’re dead if they knew
So close your eyes, let’s leave this town for a little while
Oh, oh
“Ciao
principessa” mi disse appena mi vide, era appoggiato al
tronco dell’albero
davanti alla porta che dava sulla mia finestra. Sembrava un angelo
caduto dal
cielo, l’ho sempre amato, e averlo davanti a me mi faceva
sentire come se fossi
nel Nirvana.
“Ciao
Draco” sussurrai arrossendo, non avevo il coraggio di
guardarlo in viso era
troppo perfetto per essere vero, mi accarezzò il volto
guardandomi negli
occhi e mi
baciò, il suo bacio era
delicato eppure insito di una passione che neppure io pensavo potesse
esistere.
Appoggiò la sua fronte alla mia e mi sorrise prendendomi per
mano. Lo conoscevo
da anni ma mai l’avevo visto così dolce e
premuroso nei confronti di qualcuno.
Corremmo
lontano, cercando di fare il più piano possibile, non
volevamo essere scoperti.
Andammo verso il laghetto di casa mia, là nessuno ci avrebbe
visto, nessuno ci
avrebbe potuto disturbare. Chiusi gli occhi sognando un mondo perfetto
dove lui
non era mai stato un Mangiamorte e io potevo amarlo senza nascondermi
da
nessuno.
Mi
baciò di nuovo stringendomi a sé, mi
accarezzò il volto facendo scivolare la
mano sul collo, sulle spalle, sul mio seno sui miei fianchi, cingendoli
e
avvicinando il suo corpo al mio come un pezzo di un puzzle che andava
al suo
posto. La sua mano mi passò delicata su tutta la schiena
facendomi
rabbrividire, lui mi sorrise e mi guardò negli occhi
chiedendomi il permesso di
continuare, di potermi amare affondo, chiedendo il permesso di poter
scrutare
la mia anima sempre più, per essere sua in modo definitivo.
Arrossì di virgineo
pudore e lo baciai, facendo passare le mie mani fra i suoi capelli
chiarissimi,
lo strinsi a me mentre il primo bottone del mio vestito saltava
dall’occhiello,
seguito dagli altri. Mi strinsi a lui quando entrò nella
parte più pura e
nascosta di me, tremavo ma non dal freddo né dalla paura ma
tremavo dalla
felicità del contatto del suo corpo nel mio. Mi aggrappai
alle sue spalle
diafane, baciate dai raggi della luna, mentre il piacere del nostro
amore
arrivava al limite portandoci all’infinito.
Mi
abbracciò rimanendo dentro di me, appoggiò la sua
testa sul mio petto nudo e
fece passare la mano dietro la mia schiena per avvicinare il mio corpo
al suo. Era
caldo, lo sentì sorridere mentre un brivido mi attraversava
il fianco appena
accarezzato.
“Sei
l’unica cosa che voglio…” mi
sussurrò all’orecchio facendomi quasi piangere dal
piacere
“Sai una
cosa?” mi domandò guardandomi dritta
negli occhi
“Se
non me la dici non la posso sapere” replicai cercando di
sdrammatizzare, il mio
cuore batteva all’impazzata nell’attesa di sapere.
“Ti
amo” e allora piansi, piansi come una bambina stringendomi a
lui e amandolo
ancora una volta più di prima con più
consapevolezza, fino a che l’alba non ci
sorprese nudi e felici, in quello spezzo di vita rubata alla monotonia
di
sempre.
‘Cause
you were Romeo, I was a
scarlet letter
And my daddy said stay away from Juliet
But you were everything to me, I was begging you please don’t
go
And I said
Romeo
take me somewhere we can be
alone
I’ll be waiting, all there’s left to do is run
You’ll be the prince and I’ll be the princess
It’s a love story, baby just say yes
“Astoria!”
sentì urlare dalla cucina. Mia madre e mio padre ci corsero
incontro, mia madre
mi tirò a se e mi prese a schiaffi, Draco stava per venire a
salvarmi da lei ma
mio pare lo atterrò e gli tirò un pugno sul viso
angelico.
“Bastardo!
Vattene da casa mia e non ti fare vedere mai più!”
E
lui scappo! Se ne andò lasciandomi là. Crollai in
ginocchio fra i piedi di mia
madre che mi prese per i capelli e mi fece alzare.
Mia
sorella accorse da me e quando i nostri genitori se ne furono andati mi
abbracciò non le dovetti dire niente lei sapeva
già, le era bastato uno sguardo
per capire quel che era successo.
I
mesi seguenti furono confusi e astratti, quando appresi di aspettare un
bambino
la notizia non mi smosse. Non mi interessava di niente, volevo solo
morire perché
lui non era con me.
Mi
aveva chiamata principessa, aveva fatto l’amore con me mi
aveva detto che mi
amava ma era scappato via.
Mi
aveva lasciato sola.
La
mattina che il medico mi disse che ero incinta mi ero alzata e mi ero
guardata
allo specchio i miei capelli pece erano pieni di nodi e il mio viso era
cereo.
Già lo sapevo.
Le
settimane seguenti passarono senza che io mi alzassi dal letto tranne
per
andare a vomitare e per guardare la mia pancia crescere, era piccola ma
si
iniziava a intravedere. Non mi interessava era il figlio di un bastardo
non l’avrei
tenuto. Poi una mattina mi svegliai di scatto, qualcosa si era mosso,
mi toccai
la pancia, si era mosso, mio figlio stava urlando: ci sono
anch’io! Non mi
buttare via. Piansi. Mi mancava. Risi. Amavo già mio figlio.
Urlai. Rivolevo il
mio principe.
Quella
notte lo sognai, lo pregai di portarmi lontano da là, di
portarmi via di amarmi
di nuovo ma lui non mi sentiva e io ero di nuovo sola.
Romeo
save me they’re tryna tell
me how to feel
this love is difficult, but it’s real
Don’t be afraid we’ll make it out of this mess
It’s a love story, baby just say yes
I
got tired of waiting wondering
if you were ever coming around
My faith in you is fading
When I met you on the outskirts of town
Erano passati
cinque mesi e la mia
pancia era ormai evidente ma mia madre mi costrinse a uscire di casa.
Vedemmo
molte delle sue amiche che insieme a mia madre mi diedero della stupida
e della
poco di buono, io incassavo e stavo zitta, fino a che non vidi lui
aggirarsi
fra la folla, mi vide e si voltò. Io mi allontanai da mia
madre e lo seguì. Lo
persi di vista ma da un vicolo saltò fuori la sua figura
longilinea e mi baciò
come aveva fatto quella sera di cinque mesi addietro.
“Ti
amo”
“Non
ti credo”
“Mio
padre sta parlando con degli avvocati che parleranno con tuo padre, ti
giuro
che ti poterò via di qua” mi disse e io non so
perché gli credetti. In silenzio
me ne andai e raggiunsi mia madre, e sorrisi cattiva, me ne sarei
andata.
Da
quel momento passarono altri tre mesi, la gravidanza era quasi
terminata e
ancora ero da sola, una nuova paura si instaurò in me, se mi
avessero portato
via il mio bambino? Cosa avrei fatto? Era l’unica cosa che mi
rimaneva al
mondo, senza sarei morta.
Toc
Toc dei sassolini alla finestra: lui!
And
I said
Romeo
save me I’ve been feeling so
alone
I’ll keep waiting for you, but you never come
Is this in my head, I don’t know what to think
He knelt to the ground and pulled out a ring
And said
Marry
me Juliet you’ll never have
to be alone
I love you and that’s all I really know
I talked to your dad you’ll pick out a white dress
It’s a love story, baby just say yes
Oh, oh, oh
We
were both young when I first saw
you
Mi
affacciai alla finestra lui era là sotto come mesi addietro
solo che adesso era
vestito come se stesse andando a una cerimonia.
“Scendi”
mi disse e io lo feci.
Mi
guardò negli occhi e si inginocchiò dinnanzi a
me, mi sorrise e mi porse una
scatola di velluto rosso bordeaux.
L’aprì.
“Sposami,
ti prego. Scusami sono stato un codardo ma non voglio perderti, ho
parlato con
tuo padre e ha accettato di farti sposare con me, ti prego non dire
no.”
“Perché
dovrei dire no?” dissi gettandomi fra le sue braccia.
Mia
sorella mi aiutò a alzarmi e sorridendo a lui mi
trascinò in camera e mi fece
indossare un abito bianco, io non capì fino a che non mi
portarono dinnanzi a
una immensa chiesa.
Mi
stavo per sposare.
Draco mi prese per mano e mi condusse all’interno, mentre il sole stava tramontando sulla chiesa io divenni Astoria Greengrass in Malfoy, finalmente.
Ciauz^^ ecco a voi una song fic sulla mia coppia preferita^^ spero vi piaccia una baicone debbyyyyyyyyyyyyyy^^