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Autore: ArtemisiaDea87    11/10/2010    6 recensioni
Sapete, mi ero affezionata molto al personaggio di Fred Weasley, e ci sono rimasta male quando ho letto la sua morte.
Ho cercato di immedesimarmi in Molly, di capire il suo dolore, le sue lacrime, il suo strazio.
Anch'io ho un bambino di un anno, è credo che senza lui nulla andrebbe per il senso giusto. Ho cercato di immaginare la mia vita senza lui... Ma non ci sono riuscita. Spero lo stesso che questa piccola One-Shot sia di vostro gradimento e che lasciate una piccola traccia al vostro passaggio, anche una critica per migliorare la mia grammatica che, ahimè, è una schifezza.
Grazie anche solo a chi aprirà questa pagina.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Molly Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

Molly Prewett in Weasley, guardò in religioso silenzio la sua casa ch'era in completa decadenza.

Negli anni aveva imparato che la ricchezza non faceva la vera felicità, ma era la famiglia a rendere ogni cosa più brillante di un diamante.

Negli anni aveva imparato ad ascoltare come un suono di un pianoforte i lamenti dei suoi bambini che crescevano uno dopo l'altro.

Un tempo era stata felice, Molly.

Aveva tutto ciò che voleva.

Una casa, un marito che amava e sette meravigliosi bambini, in ottima salute.

Poi...

Poi tutto si era sgretolato, come un castello di carte.

Come una fiaccola esposta al vento, essa si era miseramente spenta.

Come la vita di suo figlio.

Negli anni, Molly aveva imparato che la morte poteva esser devastante.

Ma mai aveva provato quel dolore che docilmente la spegneva.

Le emozioni che provava, erano così in contrasto, così intense, da farle mancare il respiro, proprio come quando aveva visto il corpo senza vita di suo figlio.

Un tempo, molto lontano, Molly era stata felice.

Ma in quel momento, la felicità era molto lontana.

Immobile, osservava la sua piccola casetta oramai silenziosa.

Mai casa sua era stata silenziosa come in quel momento.

Come nel momento in cui si sarebbe celebrato il funerale di suo figlio.

Come una bambina, Molly, dondolava su' se' stessa.

Con una mano sul cuore, cercava di impedire che quel cuore oramai anziano si sgretolasse.

Cercava di colmare con il calore quella sensazione di gelo che si allargava senza sosta nel suo petto.

Piangeva, Molly Weasley, in religioso silenzio.

Straziata nell'anima, non aveva il coraggio di emettere fiato, avendo paura di disturbare il suo oramai defunto figlio.

Mai avrebbe immaginato di assistere al funerale del suo bambino.

Mai nella sua vita avrebbe immaginato di provare quel dolore che le squassava crudelmente le membra.

Non voleva assistere a ciò che decretava la fine di tutto ciò ch'era stato essenziale per lei.

Non voleva assistere al funerale di suo figlio, perchè avrebbe significato che la sua morte era reale.

Perchè avrebbe significato la fine di lei stessa.

Non avrebbe più rivisto quel sorriso dolce e malandrino su quel viso pallido.

Non avrebbe più rivisto quegli occhi rilucere di vita e serenità.

Non avrebbe più sentito botti provenire dalla stanza della soffitta.

Mai più avrebbe rivisto il corpo di suo figlio.

Non l'avrebbe sgridato per un altro suo scherzo.

Non avrebbe sentito le sue scuse banali e i suoi risolini nascosti.

Molly Weasley urlò.

Urlò così forte da far rimbombare tra quelle antiche mura il suo grido di dolore.

Non era la sua voce a ribellarsi.

Era il suo cuore che esternava l'angoscia che l'aveva assalita.

Molly Weasley strinse a se' la foto di suo figlio, che davanti all'obbiettivo salutava tra le risa insieme al suo gemello.

La casetta dei Weasley, per la prima volta, dopo anni e anni, era silenziosa.

Solamente una piccola nenia si udiva.

" Dormi bambino mio, la mamma ti è vicina... " 

Solamente quella piccola nenia rimbombava dolce tra quelle mura.

Una ninnananna che una madre cantava al proprio bambino.

Un ultimo saluto che una madre rivolgeva al proprio figlio.

Un saluto che si svolgeva nel più assoluto silenzio.




  
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