Poiché il nuovo anno non mi ha restituita l’ispirazione che avevo perso nel 2014 ho deciso di rimettere mano alle mie vecchie storie, senza cambiare la trama (perchè mi sembrerebbe di falsificare il mio percorso di scrittrice) ma correggendo gli e(o)rrori di ortografia.

Tu, che sai come è iniziata

<< Ciao Arata. >>
<< Ciao Inuzuka. >> rispose la ragazza senza neanche voltarsi a guardare il suo interlocutore.

"Ci risiamo, è arrabbiata.”.

<< Vieni questa sera? >> chiese lei ancora senza voltarsi. 

Lei.
Arata Hyuuga, sorella di Neji, nonchè la "dama da compagnia" della cugina Hinata.
Nonostante fosse più bella e più dolce di lei, più carismatica di Hanabi, e perfino più dotata del fratello era in posizione di svantaggio perchè non solo era della casata cadetta ma era anche una figlia minore e questo la rendeva praticamente una nullità.

<< Hei Inuzuka! Ma mi stai ascoltando? >>
<< Si si, certo!!Poi ci vediamo un film da voi? Chi altro viene? >> la prima domanda era superflua, perchè era così dai tempi delle medie, da quando si erano conosciuti.
<< Siamo io, tu, mio fratello e mia cugina e forse anche Ino e Shika. >> rispose lei.
<< Senti Arata… >>
<< Si?! >>
<< No, nulla… >>

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Ecco, l’aveva lasciata da sola di nuovo!

Arata detestava quando faceva così, quando cominciava un discorso e poi lo lasciava a metà, detestava come era diventato dopo che aver saputo cosa lei provava per lui: rigido e freddo come il ghiaccio.

Lo odiava anche perchè era il migliore amico di Hinata come lo era lei e da quando quella storia era cominciata loro non facevano altro che cercare di rubarsela a vicenda.
Lo odiava perché, al contrario del fratello, Arata voleva un bene dell’anima alla cugina ed era questo il motivo per cui, ogni volta che Kiba le spezzava il cuore, lei andava a piangere dalla cugina.

Ecco perché andava da lei adesso, per aiutarla a prepararsi e per dirle che sentiva che quella sarebbe stata la serata buona .

<< Sai Hini, secondo me tu piaci molto a Kiba-kun. >>
<< Ma che dici Ari! Noi siamo solo amici! E poi tu lo ami, io non potrei mai farti questo. >> rispose l'altra ridendo mentre si aggiustava la felpa.
<< Guarda che a me non dà fastidio se non vi vedo. Come si suole dire "occhio non vede cuore non duole”. >>
Ma Arata sapeva benissimo che il cuore ne avrebbe sofferto lo stesso.
Soffriva anche adesso, mentre tornavano fianco a fianco verso villa Hyuuga.


<< Che film guardiamo? >> chiese Lee per la millesima volta.
<< Cosa ne pensate di segnali dal futuro? >>
<< Ottimo! >> dissero gli altri tutti in coro.
Come da copione si stravaccarono sui divani ..
<< Ehi Kiba, vattene un pò più in là! >>
<< Ah! E così sono tornato Kiba adesso! >> replicò lui fingendosi seccato.
<< Scusa per oggi, tutta colpa della scuola. Mi perdoni? >> rispose lei facendo gli occhi da cucciolo.
Sentendosi in colpa, il ragazzo si spostò un po’ per far sedere l’amica.
A metà film però Kiba era ancora rigido e Arata non riusciva a spigarsi il perchè.
<< C'è qualcosa che non và? >>
<< Senti Arata...ecco..io...ti devo dire una cosa. >>
<< Dimmi! >> disse lei con aria speranzosa
"Ci siamo!! Ora mi dice che gli piaccio” pensò la ragazza, che non stava più nella pelle.
<< Ecco…vedi…insomma a me piace Hinata! Mi aiuti a conquistarla? >>

DOLORE...DISPERAZIONE...RABBIA...BUIO