Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: SweetPandemonium    13/10/2010    1 recensioni
Seguito di I Will Never Give Up
Ritroveremo i nostri protagonisti, Brian e Jordi, a fare i conti con il passato, con il presente e con il futuro.
Problemi da risolvere, storie non dette da raccontare, paure da affrontare, gelosie da superare. Ma anche amore da dimostrare, da difendere con i denti e con le unghia,un futuro da costruire insieme. Un amore che gli farà capire, ancora una volta, che vale la pena continuare a tener duro. A non arrendersi mai.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I Will Never Give Up'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
new

XIII – Heart Shaped Sea

 

 

Quando nel tardo pomeriggio Brian si svegliò, non trovò nessuno accanto a lui.

Si alzò a sedere e sbadigliò, ma si accorse che gli faceva male la testa.

Le tempie gli dolevano e si sentiva debole.

Avrebbe voluto rimettersi steso e chiudere gli occhi, ma voleva anche alzarsi ed andare a cercare Jordi.

Cercò di tirarsi su ma un giramento di testa lo fere ripiombare sul letto.

Fece un profondo respiro e si stese nuovamente.

Avrebbe voluto urlare per farsi sentire da Jordi, ma al solo pensiero di alzare la voce, sentiva un crampo di dolore alla testa.

Chiuse gli occhi e sentì che stava sprofondando nuovamente nel sonno.

Ma non voleva dormire, voleva chiamare Jordi e dirgli di raggiungerlo, di stendersi anche lui sul letto e di tranquillizzarlo.

Eppure i suoi occhi tornavano a chiudersi ogni volta che cercava di tenerli ben aperti.

Poi però la porta della sua camera si aprì lentamente. Cercò di sollevare la testa dal cuscino, ma non ci riuscì. Era pesante.

Il nuovo arrivato camminò lentamente verso il letto e si chinò accanto ad esso.

- Bri? Sei sveglio? – chiese una voce leggera, ma comunque troppo alta per il mal di testa di Brian.

Aprì gli occhi, con fatica, trovando ad aspettarlo il viso del suo ragazzo, che sorrise.

- Ehi…ben svegliato - lo salutò.

Brian cercò di sorridere a sua volta – Ho mal di testa…- sussurrò.

- Caffè ed aspirina? – propose allora Jordi.

Il moro annuì lentamente. – Sarebbe carino da parte tua…- disse, abbozzando un sorriso.

Jordi gli fece una carezza sulla guancia – Io vado a prendertela di la se accetti di andare a mare domani…- fece, con sguardo furbo.

Brian aggrottò le sopracciglia – Mare? Quale mare? – chiese, confuso.

Il biondo lo fece spostare un po’ più in la e si sedette accanto a lui.

- Andiamo a mare domani, che ne dici? Ho organizzato già tutto. Andiamo a rilassarci un po’, e poi è da così tanto che non ci vado! Mi manca molto. – sorrise, mentre ricordava le spiagge bianche di Valencia.

- Mia madre mi portava sempre a mare quando andavo a trovarla in Spagna d’estate. Le spiagge di Valencia sono stupende. – disse, con un sorriso malinconico.

Brian rimase in silenzio e Jordi rimase in attesa a guardarlo.

- Allora, che ne pensi? – provò ancora.

- Non so Jordi.- Brian era dubbioso. Già l’idea di alzarsi da quel letto lo faceva sentire ancora più stanco e l’aspettativa di un viaggio era per questo poco invitante.

Jordi fece gli occhioni dolci. – Avanti. Ci divertiremo, vedrai. –

Si chinò su di lui e gli baciò una guancia, per poi passare sulla mandibola e il mento, prima di arrivare a baciargli leggermente le labbra.

- Non mi permetti di decidere oggettivamente così…- lo riprese Brian.

- Non devi pensarci molto amore. Devi solo dirmi di si…- fece Jordi, sorridendo maliziosamente.

Brian sospirò – Okay, va bene. Andiamo a mare se ci tieni tanto. – annuì, arrendendosi.

Jordi sorrise, dandogli per premio un bacio sulle labbra.

- Ottima scelta, non te ne pentirai! – assicurò alzandosi in piedi.

- Ehi ehi dove vai?! – chiese allora Brian, con le sopracciglia sollevate, prendendolo appena in tempo per il polso.

- Vado a dirlo a tua madre. Vuole prepararci delle cose da mangiare per domani…- rispose Jordi.

Brian scosse la testa con forza, tirandolo di nuovo sul letto.

- Ora resti qui a tenermi compagnia.- ordinò, facendolo stendere.

- Ma non volevi un’aspirina e il caffè? – chiese, accigliato.

- No…sto bene così…- rispose Brian, appoggiando la testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.

 

 

***

 

La mattina successiva si alzarono molto presto per intraprendere quel viaggio di tre ore circa che li allontanava dal mare.

Brian era molto riposato avendo dormito tutto il pomeriggio precedente e anche a Jordi servì solo un caffè forte per svegliarsi completamente.

Presero il treno e condivisero le cuffiette dell’I-Pod per tutto il viaggio, canticchiando insieme qualche canzone e discutendo su chi avesse la voce migliore se questo o quel cantante.

Arrivarono a New Iberia verso le nove e mezza, e presero immediatamente l’auto che gli avrebbe portati prima a fare scalo ad Abbeville, e poi dritti verso il mare per un’altra ora circa di viaggio.

Jordi, la sera prima, aveva organizzato tutto con Anthony che, avendo viaggiato molto nella sua vita, gli era stato molto utile nello stilare l’itinerario.

Brian aveva passato parecchio tempo di quel viaggio a lamentarsi.

“Ma chi me lo ha fatto fare!”

“Ma quando arriviamo?”

“Ho fame”

“Ho voglia di caffè”

Jordi aveva preso tutti quei capricci da bambino con un sorriso.

“Ti divertirai anche tu, vedrai”

“Non manca molto Brian”

“Avresti dovuto far colazione questa mattina”

“Tua madre ci ha fatto portare il termos…aspetta che arriviamo però”

 

Quando poi finalmente l’auto si fermò e scesero a terra, seguiti da altre persone in tenuta da mare come loro, si zittì immediatamente quando l’odore del mare gli invase le narici.

Respirò a pieni polmoni e l’aria fresca, di cui sentì quasi di essersi dimenticato dopo quei giorni caldissimi in città, lo fece sentire stranamente sereno.

Erano vicinissimi, lo sentiva, ma ancora non riusciva a vedere quella tavola azzurra illuminata dal sole che ora immaginava nella sua testa.

Jordi era entusiasta come un bambino. Il sorriso gli andava quasi da orecchio ad orecchio e faticava a stare fermo sul posto.

Prese immediatamente per mano Brian e iniziò a camminare, faticando a portarsi dietro le varie borse con il necessario per la giornata che gli aspettava.

- Vieni Brian, avanti! – disse, tirandoselo dietro.

Davanti a loro c’era un muretto che sembrava separarli da un’altra dimensione.

Ma quando arrivarono abbastanza vicini per appoggiarvisi si resero conto che li divideva davvero da un’altra dimensione.

Dune di sabbia calda e dorata, occupata da mille ombrelloni e sdraie e asciugamani. Persone che passeggiavano sul bagnasciuga, prendevano il sole e giocavano con palloni colorati nell’acqua.

Quella tavola azzurra che Brian immaginava, la ritrovò nella realtà e fece un sospiro, quasi di sollievo.

- Bellissimo. Assolutamente bellissimo. – sussurrò Jordi, con lo sguardo perso in quella visione.

Brian sorrise – Si, bellissimo.- confermò, con aria sognante.

Ad un certo punto Jordi si rianimò – Avanti! Scendiamo! Non vedo l’ora di andare a farmi un bagno! – esclamò, prendendolo nuovamente per mano.

Scesero delle scale di pietra fino a quando i loro piedi non sprofondarono nella sabbia.

Dopo di che si guardarono intorno – Dove ci mettiamo? – chiese Brian, cercando un posticino appartato in mezzo a quella calca di gente.

Jordi alzò un braccio per indicare qualcosa.

- Li dietro sembra esserci una conchetta. Potremmo metterci li. – fece, alzandosi sulle punte per cercare di guardare oltre le persone che occupavano il suo campo visivo.

Brian si tirò dietro una ciocca di capelli, avendo iniziato a sudare.

- Ovunque vuoi, basta che ci togliamo di qui. Fa davvero caldissimo.- disse, facendo un profondo respiro.

Si mossero tra gli ombrelloni, cercando di non perdersi e non calpestare gli asciugamani vicino ai quali passavano.

In effetti Jordi non si era sbagliato, c’era davvero una piccola conchetta con poche persone una volta passata una piccola duna di sabbia.

- È carina e più appartata, non credi? – fece a Brian, asciugandosi una goccia di sudore dalla fronte con il dorso della mano.

- Si, va bene. Mettiamoci li vicino gli scogli dai…- fece poi, iniziando di nuovo a camminare spedito verso il suo obiettivo.

Misero il loro ombrellone blu oceano e per Brian fu un grande sollievo.

Non aveva mai amato moltissimo il sole dritto in faccia, quindi l’ombra creata dall’ombrellone fece in modo che potesse tornare ad aprire gli occhi completamente, invece di tenergli socchiusi.

Mise il proprio asciugamano sotto l’ombrellone, mentre Jordi stendeva il proprio al sole.

Quando vide il posto in cui Brian aveva steso il proprio asciugamano, sollevò le sopracciglia – Ma cosa fai? Abbiamo l’opportunità di prendere il sole e tu ti metti all’ombra? – chiese, sorpreso.

Brian lo guardò – Vuoi dire che non ti piace la mia pelle pallida pallida? – chiese, sporgendo poi il labbro inferiore, fingendosi offeso.

Jordi sorrise e si guardò intorno un secondo. Nessuno stava facendo caso a loro, perfetto.

Si chinò per mettersi davanti a lui sotto l’ombrellone, coperti comunque da occhi indiscreti.

- Scherzi? Amo la tua pelle.- sussurrò, ad un centimetro dalle sue labbra, baciandole subito dopo.

- E ora di togliere i vestiti…- disse poi Jordi, prendendo i bordi della canotta che indossava e tirandola su, per sfilarla dalla sua testa.

Brian rise leggermente, quando le nocche del ragazzo sfiorarono il suo addome, ma si allontanò subito dopo, uscendo da sotto l’ombrellone.

Sinceramente, non era in vena, e non voleva dare spettacolo.

Jordi se ne accorse, e anche se con l’amaro in bocca, lasciò perdere, iniziando anche lui a svestirsi.

Indossava solo una canotta sopra il costume azzurro lungo fino a metà coscia.

Brian invece aveva anche un pantaloncino sopra il costume a boxer nero.

- Andiamo subito a fare il bagno? Sembra che l’acqua mi stia chiamando…- sorrise Jordi, guardando il mare.

Brian gli sorrise e annuì. Gli andò vicino e lo prese per l’avambraccio, iniziando a tirarlo verso il bagnasciuga.

- Andiamo. – non l’avrebbe mai ammesso, ma era valsa la pena di fare quel lungo viaggio per uno spettacolo del genere.

 

 

°°°

 

 

Rimasero per molto tempo a mollo nell’acqua fresca. Jordi non fece nulla per avvicinarsi più del dovuto a Brian o metterlo in situazioni imbarazzanti.

Non per paura di farsi vedere dalle persone che lo circondavano, e neanche perché aveva timore che il fatto di essere in pubblico potesse infastidire Brian.

Aveva capito semplicemente che non era in vena di smancerie, né aveva voglia di giochetti erotici sotto l’acqua.

Non era stato facile per lui. Brian quel giorno era più bello del solito.

I capelli bagnati che lui tirava indietro quando gli erano d’impiccio davanti agli occhi, spalancando quegli occhi verdi che, le ciglia bagnate, rendevano così liquidi.

Per non parlare del modo indecente in cui quei boxer neri gli fasciavano il sedere e le cosce. Dio, avrebbe fatto di tutto per poterle toccare.

Ma per questo si era imposto di non guardarle, di non pensarle e si, anche di non immaginarle mentre si avvinghiavano ai suoi fianchi.

Avevano riso e si erano divertiti come una coppia di amici, anzi, diciamo di più come una coppia di adolescenti, schizzandosi l’acqua e attirando spesso e volentieri le occhiatacce di dolci vecchiette che cercavano di farsi un bagno in santa pace.

Poi tornarono in spiaggia e si stesero, con un lungo sospiro rilassato, sui rispettivi asciugamani. [Alla fine Jordi si era messo all’ombra con Brian, perchè il suo ragazzo non ne voleva proprio sapere di un po’ di sole estivo]

- È davvero molto rilassante, non credi? – chiese Jordi, piegando le gambe e voltando un po’ il viso verso di lui.

Brian aveva gli occhi chiusi, ma annuì – Si, molto rilassante. Penso che potrei addormentarmi…- 

Jordi rise e si voltò completamente verso di lui, mettendosi su un fianco.

- Non addormentarti però. Voglio parlare un po’ con te…- disse, sottovoce.

Il ragazzo sbuffò – Non ho voglia di parlare. Perché non stiamo semplicemente in silenzio a goderci quest’aria stupenda? – propose, speranzoso.

Il biondo si fece più vicino – Dai, avanti. Voglio solo parlare un po’. – cercò di insistere.

Brian sospirò pesantemente – Okay, avanti parla. Altrimenti penso che romperai per tutto il giorno. – fece, ancora con gli occhi chiusi e il volto rivolto verso l’alto.

Jordi rise leggermente e posò una mano sul suo petto.

Solo allora Brian aprì gli occhi, di scatto.

- Sta tranquillo. – fece il ragazzo, guardandolo negli occhi – Nessuno sta facendo caso a noi.-

Il moro annuì leggermente – Okay. Ma non esagerare. – lo avvertì guardandolo di sottecchi.

Jordi annuì semplicemente, mentre muoveva impercettibilmente le dita sul petto pallido del compagno.

- Come stai? – chiese poi, sussurrando. Si tirò su, sul gomito, e poggiò la testa sul palmo aperto.

Brian era tornato a poggiare la testa sull’asciugamano e a tenere gli occhi chiusi.

- Sto bene. Bene. Benissimo.- rispose, con voce assente. La sua mente sembrava altrove, così lontana.

Jordi cercò di farsi più vicino a lui e si sporco il fianco di sabbia, avendo superato di poco il limite dell’asciugamano.

Non se ne preoccupò.

- Brian, ti dispiacerebbe tornare da me e guardarmi, per favore? – chiese.

Sollevò la mano che era posata sul suo petto e gli prese il mento, per fargli voltare il viso verso di lui.

Brian aprì gli occhi, e sembrò essersi appena svegliato.

- Certo, hai ragione. Scusa…- rispose poi, facendo come il compagno gli aveva chiesto.

- Sto bene, davvero. Ho solo bisogno di…- sorrise amaramente – di…non so sinceramente. Tempo, forse. –

Jordi annuì lentamente.

- Non chiuderti in te stesso però. Io sono qui per aiutarti e se non mi parli, mi sento inutile, capisci? – sussurrò, non spostando le mani dal suo mento.

Non si era fatto la barba Brian quella mattina, quindi la sua pelle non era liscia come il solito, ma era una sensazione piacevole sotto le sue dita.

Brian annuì – Sto bene. E quando non ne sarò più sicuro, te ne parlerò, te lo prometto. – rispose, abbassando lo sguardo.

Jordi allora si avvicinò. Voleva abbracciarlo e baciarlo, ma si bloccò e tornò indietro. Tornò a stendersi supino sul proprio asciugamano.

- Okay. – rispose semplicemente, sospirando.

Rifletteva silenziosamente.

A Brian, di solito, non importava nulla di essere visto.

Quando erano in giro per New Orleans – le poche volte in cui erano in giro per New Orleans – era lui a prendere le distanze. Brian era tranquillissimo.

Ora era esattamente il contrario.

Si portò una braccio sulla fronte e posò l’altra mano sulla pancia, mordicchiandosi l’interno della guancia.

Cercava di arrivare ad una possibile spiegazione.

Brian accanto a lui lo guardava, studiandolo.

Vedeva dal suo viso che stava rimuginando. Poteva quasi sentire gli ingranaggi del suo cervello funzionare senza sosta.

Gli dispiaceva essere così complicato da capire, gli dispiace di starsi comportando in quel modo.

Ma aveva bisogno di tempo.

Aveva bisogno di tempo. Aveva bisogno di pensare e convincersi da se che lui non aveva colpa. Che glielo dicessero gli altri non importava.

Jordi lo amava, era ovvio che facesse di tutto per convincerlo che era senza colpa.

Ma quello che più premeva su Brian non era la risposta a quella domanda.

La risposta da trovare era come perdonarsi.

Fu il suo turno di mettersi su un fianco, ma si avvicinò solo con la testa verso il ragazzo accanto a lui.

- Domani si torna a casa Jordi. Poi sarà tutto più facile. – sussurrò, quasi stesse parlando ad una persona addormentata.

Jordi però era sveglissimo e si voltò subito verso di lui, incontrando i suoi occhi.

Sorrise leggermente – Si, torniamo a casa. -

 

 

 
Ehi, ragazzi, ma cosa è successo? =(
In ogni caso, scusate il ritardo, ma tra la fine delle vacanze e l'inizio della scuola, tutto un bel pò incasinato, come al solito.
Il soggiorno dei nostri due ragazzi a Lafayette sta volgendo al termine, finalmente dirà qualcuno. Nel prossimo capitolo si tornerà tutti insieme appassionatamente a New Orleans! =)
Per Stella23, ti farei una Ola. Ci hai messo così poco a leggere tutti quei capitoli di I Will Never Give Up? La storia più lunga che io abbia mai scritto, dato che continua ancora! xD Grazie mille davvero! Mi fa piacere sapere che ti ha preso tanto!
Per quanto riguarda Jacob e Bert sei proprio arrivata nel momento clue! xD Ma non ti dirò nulla per rovinarti la sorpresa! 
Grazie davvero per il tuo commento! =) mi ha fatto tanto piacere!
Alla prossima allora!
E voi commentate eh! ù_ù

Baci

 

Vale

 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: SweetPandemonium