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Autore: Abby_da_Edoras    06/11/2005    2 recensioni
Una storia breve ambientata nella Contea dopo la sconfitta di Sauron. Tra i giovani Hobbit nascono nuovi amori, in particolare per i cuginetti terribili Merry e Pipino!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Immersa nei suoi pensieri, Bel stava per ritornare verso la scuola, dalla direttrice, per riferirle la risposta di Gandalf

Immersa nei suoi pensieri, Bel stava per ritornare verso la scuola, dalla direttrice, per riferirle la risposta di Gandalf. Ma venne quasi investita da Merry Brandybuck (quando si dice la coincidenza!) il quale correva a perdifiato, inseguito, come al solito, da Mastro Maggot, infuriato:

“Le mie mele! Torna qui, maledetto ladro!”

“Bel!” esclamò sorridendo Merry quando la vide “Tu sei la mia salvezza! Mastro Maggot mi insegue, puoi dirgli che sono sempre stato qui a chiacchierare con te e che non sono mai entrato nel suo campo?”

“Oh, no, non posso, Merry, mi dispiace ma non posso proprio! Vedi, io….”

“Ma certo che puoi! Dai, mi fido di te, mi raccomando eh?” le disse il giovane Hobbit in fretta, mentre Mastro Maggot si stava già avvicinando:

 “Ah, guarda chi c’è, la maestrina Chubb-Baggins! Ora mi dirai che Merry è sempre stato qui con te, vero?”

E la poverina, sentendosi morire, rispose suo malgrado:

“No, veramente lui è venuto a rubare le vostre mele e poi….”

Una cannonata non avrebbe avuto effetto più dirompente: Merry divenne di tutti i colori, Maggot cominciò ad urlare come un indemoniato:

“Mi prendi in giro?!?! Ora vi riempio di bastonate tutti e due!!!”

Fu Merry a salvare la situazione: afferrò Belladonna per un polso e via di corsa per la strada, fino ad arrivare ad un boschetto. Lì, scampato il pericolo, i due si fermarono a riprendere fiato.

“Avrei dovuto lasciarti lì a farti bastonare! Io mi fidavo di te! Che ti è preso, un improvviso attacco di onestà?” fece Merry, imbronciato.

“Io ho cercato di dirtelo, ma tu non mi hai ascoltato! Non posso mentire! Devo dire sempre la verità!” rispose Bel, rendendosi conto che la spiegazione era alquanto insoddisfacente.

“Vuoi forse che ti diano una medaglia?” chiese infatti lui.

“No. Ecco…io…sono entrata in casa di Gandalf, poco fa, e ho letto un incantesimo….era l’incantesimo della verità ed ha funzionato! Io non riesco più a dire altro che la verità! E il peggio è che non so quanto durerà questa cosa! Non ce la faccio più…e non c’è nulla da ridere, è una cosa tragica invece!!!!” esclamò, vedendo Merry che disteso per terra si contorceva dalle risate.

“L’incantesimo della verità! Troppo forte! Ma come ti vengono certe idee? Aspetta solo che lo racconti in giro….”

“No, no, non devi dirlo a nessuno! Ci mancherebbe! Intanto Gandalf mi farebbe a pezzi se lo sapesse, e poi….te lo immagini le domande che mi farebbero? E io dovrei rispondere sempre la verità!” continuò Belladonna, che ricordava ancora le domande indiscrete di Rosie. E se ora anche Merry le avesse chiesto di chi era innamorata Ruby? Ma Merry al momento si divertiva un mondo e non la smetteva di ridere. Belladonna pensò bene di approfittare del momento per salutarlo e andarsene, ma lui la fermò:

“Va bene, ho capito il problema. E ora cosa farai? Voglio dire, solo Gandalf può liberarti da questo incantesimo, o no?”

“Non lo so! Forse ha una durata limitata, che so, un giorno, due…”

“Dovresti andare da Gandalf e dirgli tutto. Se fosse un incantesimo che non finisce mai?” Merry aveva una mezza idea di rimettersi a ridere.

“Se lo faccio Gandalf mi trasformerà in una civetta, o in qualcos’altro!” si lamentò Bel, con un’espressione tanto buffa che Merry finì nuovamente in terra in preda a convulsioni da risata.

Belladonna non ci trovava niente da ridere, anzi era veramente preoccupata. Come poteva liberarsi da quell’incantesimo?

“Ma ti diverti tanto? Se fosse successo a te non rideresti mica!”

Con un notevole sforzo di volontà, Merry si rimise in piedi e cercò di smettere di ridere:

“Senti, stasera io mi incontrerò con Frodo, Sam e Pipino alla Locanda del Drago Verde. Se ti fai vedere là, magari tutti insieme troveremo una soluzione.”

“D’accordo! Grazie, Merry.” rispose sollevata la Hobbit. Mentre si allontanava, il giovane Hobbit le gridò dietro:

“Ma stai attenta! Prima di aiutarti, ci divertiremo a interrogarti ben bene!!!”

“Speriamo che stia scherzando….” mormorò Bel, con un piccolo brivido.

 

Arrivò la sera e Belladonna Chubb-Baggins si recò alla Locanda del Drago Verde, così come le aveva detto Merry. La cosa che più la preoccupava era che qualcuno potesse farle delle domande, magari imbarazzanti, alle quali lei avrebbe dovuto per forza rispondere la verità. Entrata, vide subito ad un tavolino in posizione strategica (cioè da dove Samwise Gamgee potesse vedere bene Rosie Cotton!) Merry, insieme, appunto, a Sam e ai cugini Frodo Baggins e Peregrino Took. Bel stava per recarsi al loro tavolo, quando venne fermata da un Hobbit di mezza età, un certo Gundabaldo Bolgeri, che era solito fermarla tutte le volte che la incontrava per la strada, facendole un mucchio di complimenti più che imbarazzanti.

“Belladonna Chubb-Baggins! Che piacere vederti qui! Sei sempre un fiorellino, tu!” esclamò Gundabaldo, facendo voltare verso di sé tutti i presenti nel locale “Sei venuta a trovare il fidanzato?”

La povera Hobbit, rossa come un pomodoro, rispose:

“No, sono venuta a trovare degli amici….non sono fidanzata, lo sapete…”

“Ma come? Eh, i giovani d’oggi non apprezzano più la bellezza! Ai miei tempi….Un fiorellino come te! Ah, se avessi quarant’anni di meno!”

 

   
 
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