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Tutti
parteciparono al funerale. In quel momento non esistevano né vincitori né
vinti, né nemici né amici. Tutti provavano lo stesso identico dolore. Al
funerale i Flat parlarono di Fujio, Masaro e Tetsuya parlarono di Takesci,
mentre le ragazze parlarono di Kayoko.
Alla fine del funerale Akatsuki si avvicinò a Doremi. Tetsuya, che in quel
momento era accanto a lei lo fulminò con lo sguardo.
“
Che cosa vuoi?” disse Tetsuya.
“
Volevo dirvi che mi dispiace” disse Akatsuki guardando dritto negli occhi
Doremi. “ Non so cosa fare per farmi perdonare.”
“
Non puoi fare nulla” disse Doremi passandogli accanto e andando via.
Aveva
distrutto ogni cosa con le sue stesse mani. Aveva perso la ragazza che amava e
anche la sua amicizia. Adesso non aveva più nulla, era solo. Quel giorno
pioveva a Misora. Anche il cielo partecipava al loro dolore. Quando Akatsuki
tornò a casa la prima cosa che fece fu di chiudersi in camera sua. Creò una
barriera in modo tale da non essere disturbato. Si mise in un angolo, con le
ginocchia al petto e la testa appoggiata alle ginocchia. Rimuginava su ciò che
aveva fatto. Era stato Alejandro ad istigarlo, se non fosse stato per lui, lui
non avrebbe mai fatto quelle cose alla sua amata Doremi. Adesso lei lo odiava.
No, non lo odiava, ma ora non poteva più fidarsi di lui. Perché? Perché aveva
aiutato Alejandro? Era così disperato? La verità è che nessuno lo aveva obbligato,
era stato lui ad accettare, di testa sua aveva fatto tutto. Sua era la colpa,
non poteva incolpare nessuno delle sue decisioni. Anche se Alejandro l’aveva
istigato, lui era liberissimo di rifiutare. Colpa sua. Questo si ripeteva nella
mente.
“ Colpa sua e del suo amore, colpa sua e
della sua possessione, colpa sua..”
Verso
sera Leon e Tooru bussarono alla sua porta. Non vedendo Akatsuki aprire la
porta, la sfondarono. Lo trovarono con gli occhi vitrei, il suo volto una
maschera senza espressione.
“
Akatsuki, mi senti?” disse Tooru guardandolo in viso.
“
Non risponde. Ha lo sguardo assente” disse Leon scuotendolo. “ Dai Akatsuki
rispondi!”
“
Nulla da fare. Proviamo con la magia” propose Tooru. Provarono anche con la
magia, ma non ebbero nessun risultato. Decisero di andare da Sinfony e le
altre. Arrivati al Maho entrarono.
“
Ciao Leon, posso fare qualcosa?” disse Sinfony avvicinandosi a lui e dandogli
un piccolo bacio sulla guancia.
“
Si, si tratta di Akatsuki. Non è più in sé. Ha lo sguardo vitreo e non
risponde. Potete aiutarci?” disse Leon.
Sinfony
lo guardò e poi con tono glaciale disse “ Mi puoi chiedere qualunque favore, ma
non a questo. Non ho intenzione di aiutare Akatsuki, non dopo quello che ha
fatto a Doremi, non se lo merita.”
“
Si è pentito!” disse Tooru.
“
Ma nulla può cancellare ciò che ha fatto” disse Lullaby.
“
Non chiedeteci questo. Noi non lo aiuteremo” disse Mindy. Leon e Tooru uscirono
dal negozio. Ci erano rimasti malissimo. Akatsuki aveva solo loro adesso. Gli
sarebbero stati vicino. La sera in televisione diedero una notizia alquanto
strana. Dissero di un villaggio in cui i morti erano resuscitati. Questa
notizia creò l’ilarità generale. Una figura bianca guardava Doremi dalla
finestra.
“
Mia splendida guardiana, ancora non hai visto nulla.”
chiedo
perdono ç_ç! non mi sono dimenticata di Doremi, è
solo che siamo arrivati in un punto un pò difficilotto..
perdonatemi se è corto mi rifarò con gli altri capitoli (: