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Autore: Feel Good Inc    14/10/2010    2 recensioni
[Prompt #11]
"Com’è morire, Ryuuzaki?" [...]
Rabbia. Odio. Rancore. Questo dovrebbe esserci nel suo sguardo. Questo vorresti vedere.
Invece no. Soltanto quella calma, lucida consapevolezza, forse persino un po’ stupita.
Perché lui ha visto il volto dell’assassino, e fino alla fine ha sperato di essersi sbagliato.
[Prompt #28]
«Chi ama il nero ritiene che il futuro non offra nulla, e che il mondo in cui vive ne sia il diretto responsabile. Ne deriva un atteggiamento pessimista, apparentemente rassegnato, che cela rancori inespressi e in taluni casi può esplodere in violente ribellioni al sistema. Può anche trattarsi di una persona disposta a tutto pur di realizzare i suoi desideri più profondi. [...]»
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: L, Light/Raito
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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*Sparks of memories*

 

Fandom: Death Note

Personaggi: L Lawliet, Light Yagami

Prompt: #16. Video clips

N. parole: 998 (conteggio Word)

 

 

 

 

{ People always told me: be careful of what you do

And don’t go around breaking young girls’ hearts }

 

 

Quando Light-kun è entrato nel quartier generale e lo ha visto curvo sullo schermo del pc, all’apparenza non è rimasto particolarmente sconcertato – non è certo una novità vedere Ryuuzaki al computer. Lui si è limitato ad alzare per un istante lo sguardo e a salutarlo con la bocca piena di zucchero, e Light in risposta ha sollevato una mano e si è diretto alla sua postazione in silenzio, mettendosi subito al lavoro.

Ma evidentemente, la musica lo ha sorpreso.

«Ryuuzaki, che stai facendo?»

Ruotando sulla poltroncina di pelle, si distanzia abbastanza dallo schermo per mostrargli l’oggetto del suo interesse. Light alza impercettibilmente le sopracciglia; è sinonimo di estrema meraviglia, lui lo sa bene.

«Guardi dei videoclip?»

Ryuuzaki annuisce, portandosi alla bocca un’altra zolletta, gli occhi di nuovo concentrati sul computer.

«Non per essere polemico, ma francamente non mi aspettavo che ti concedessi di queste distrazioni. Stiamo o non stiamo cercando Kira

 

Una cosa non esclude l’altra, Light-kun.

 

«Questo artista ha un grande talento, non ti sembra?» ribatte, chinandosi ulteriormente per riempirsi gli occhi sgranati dei passi di danza del cantante sullo schermo. «Non mi sorprende che abbia raggiunto un successo planetario. Il suo modo di cantare è davvero… Come si potrebbe definire? Trascinante, direi.»

Light ride. È strano sentirlo ridere – innaturale; e Ryuuzaki si volta lentamente a guardarlo, senza cambiare espressione.

Lui deve rendersi conto di essere sotto esame [come sempre], perché torna serio e scrolla appena le spalle.

«Scusami. È solo che non sembri il tipo che ascolta questo genere di musica.»

«Oh.» Ryuuzaki si sfiora il labbro con il pollice, pensoso. «Dunque è questo a meravigliarti, Light-kun? Pensavi che ascoltassi solo musica leggera, o magari new age? Puoi dirmelo, prometto che non mi offenderò.»

«Ad essere sincero non credevo che ascoltassi musica, e basta» sospira Light; e poi scuote la testa come per chiudere l’argomento. «Lascia stare. Evidentemente questo dimostra che ci si può sbagliare su tutti. Tu stesso dopotutto pensavi che io fossi Kira, dico bene?» aggiunge, il tono ora intriso di velata ironia.

 

C’è sempre un’eccezione alla regola, Light-kun.

 

«È interessante che siamo giunti a questo punto. Era proprio su questo che riflettevo quando sei arrivato.»

Light lo fissa, in attesa, una muta domanda sospesa nello sguardo. Ryuuzaki torna ancora una volta ad osservare il giovane uomo che, nello spazio etereo ed eterno di una canzone trasposta in immagini, piroetta incessantemente e si ferma sulle punte dei piedi.

«Hai sentito parlare della sua morte, presumo.»

«Certo. Tutti i giornali ne parlano. Era una star mondiale.»

Ryuuzaki si morde il polpastrello, e il gusto salato della pelle si mescola al sapore dolce che lo zucchero si è lasciato dietro.

«Curioso che sia morto per arresto cardiaco, quando i referti medici dichiarano senza mezzi termini che era in perfetta salute.»

Light non risponde. Per qualche istante, il quartier generale è pieno soltanto delle voci degli agenti impegnati nelle altre stanze, e delle note di quella canzone che sopravviverà a chi l’ha scritta: perché solo la musica è davvero immortale.

Quando infine i loro sguardi inevitabilmente si incrociano, Light alza ancora le spalle.

«Una strana coincidenza.»

«Coincidenza?» Ryuuzaki inclina il capo. «Coraggio, Light-kun, sei un ragazzo intelligente. Fai un piccolo sforzo. Non ti viene in mente nulla che dimostri che non si tratta di una coincidenza?»

Light ostenta profonda riflessione. Come se potesse ingannarlo; è palese che lo sa. È palese che è opera di Kira sua.

«Beh» lo sente mormorare, «non sono un esperto in questo campo – ma se non sbaglio, qualche anno fa quel cantante fu accusato di molestie sessuali nei confronti di alcuni bambini. Il che può portare a pensare che…»

«Esattamente.»

Light annuisce tra sé, come giungendo ad una conclusione ovvia.

Ryuuzaki quasi sorride.

 

Ti sta proprio bene il costume di scena, Light-kun.

 

«Il che ci mostra ancora una volta come Kira possa essere impulsivo ed infantile.»

Un guizzo lampeggia negli occhi scuri di Light, una fiammella di fastidio subito soffocata dal ghiaccio. Forse nessun altro sarebbe in grado di notarla, ma Ryuuzaki è L. E L sa guardare.

[ … Magari è per questo che Watari gli consiglia di chiudere gli occhi e di lasciarli riposare, ogni tanto. ]

«Che cosa vuoi dire?»

Lo chiede in tono atono, ma i muscoli del suo viso si sono irrigiditi. Non c’è più traccia di quel riso sincero che ha disteso le sue labbra poco fa. Il ragazzo ha lasciato il posto alla solita creatura perfetta, impeccabile nel suo distacco dal mondo.

E questa volta, Ryuuzaki quasi se ne dispiace.

 

Non ti stancherai mai di fingere, Light-kun?

 

Ruota ancora sulla poltrona, girando piano su se stesso verso destra e verso sinistra, fissando il soffitto.

«Si è affidato unicamente a ciò che hanno riportato i media, alle notizie di terza mano che sono pervenute qui in Giappone. Senza sapere che lì, in America, c’erano tutte le prove che scagionavano questa nuova vittima del giornalismo menzognero.» Si morde di nuovo il pollice e sposta ancora lo sguardo su Light, che non si sottrae. Come si aspettava. «Che peccato che Kira si lasci influenzare così da un pregiudizio personale. Questo, agli occhi della vera giustizia, lo rende ancor più miserabile.»

Light sorride. «C’è sempre una percentuale di possibilità che si tratti di una morte naturale, Ryuuzaki. Almeno al 50% – correggimi pure se sbaglio. Forse stai iniziando a sopravvalutare Kira… O a sottovalutarlo, il che sarebbe ancor più sorprendente da parte tua.»

Ryuuzaki riflette. Guarda attentamente la sua espressione. Un sorriso freddo: non quello del Light che ha riso vedendo il suo strampalato compagno guardare un video di musica pop, ma quello del Light studioso e preciso che a quel compagno strampalato non concede neppure il lusso di un divertimento sincero.

«Sì» ammette, in un mormorio masticato. «Forse mi aspetto da Kira cose che non dovrei aspettarmi.»

Ma Light è già tornato al suo lavoro; chissà, magari non lo ha neppure sentito.

Sullo schermo, il videoclip è terminato. Ryuuzaki si volta verso il pc e preme di nuovo il tasto di avvio.

 

 

{ And mother always told me: be careful of who you love

Be careful of what you do ‘cause the lie becomes the truth }

 

 

 

 

 

 

* * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * * *

 

 

 

Ehm. Lasciatemi spiegare un paio di cose.

 

* Sì, questa raccolta era ferma da tempo immemore. Avevo addirittura inserito ‘Incompiuta’ tra gli avvertimenti, perché ero quasi sicura che non l’avrei più ripresa. Il fatto è che quando la iniziai avevo ancora una visione obiettiva del rapporto tra L e Light; ma da allora sono cambiate molte cose, e io ho sviluppato un odio talmente viscerale nei confronti di Light Yagami che non riuscivo più a scrivere di lui ed L, neppure in termini di ‘rivali non dichiarati’. Il motivo per cui ci ho riprovato, beh, lo trovate nel secondo punto qui sotto. ^^’

* Avrete intuito, immagino, che lo spunto per questo capitolo mi è venuto dalle vicende relative a Michael Jackson. Anche se non lo cito mai testualmente (tra l’altro sarebbe anche anacronistico, perché le prime vicende di Death Note sono antecedenti alla morte di MJ di almeno un paio d’anni – e poi, dai, non avrei mai potuto mescolare realtà e anime xD) è a lui che pensavo mentre scrivevo. L’idea è semplicemente questa: si fa presto a giudicare, quando si sa soltanto quello che ci dicono i giornali. Probabilmente, nella sua visione ottusamente purista del mondo, Kira ha davvero commesso qualche errore di questo genere.

 

A dir la verità non ho idea se continuerò questa raccolta o no. L’ispirazione che ho avuto su questo prompt è stato il flash insensato di una notte, e potrebbe anche non ripetersi. Per cui non è escluso che – di nuovo – dobbiate aspettare mesi e mesi prima di un aggiornamento, se mai ce ne sarà uno. Però questa dovevo scriverla. Perché la verità non muore mai – e per me L è la verità. <3

Oh, e le due citazioni in grassetto sono tratte da Billie Jean di Michael Jackson. Quest’uomo non cessa di ispirarmi in ogni cosa che scrivo <3

Ringrazio mamy58, Fede_Wanderer, Rein94 e Padme Undomiel per aver recensito lo scorso capitolo; spero vi faccia piacere trovare un aggiornamento, anche se personalmente questa particolare shot – al di là del tema trattato – non mi soddisfa più di tanto. ^^’

Grazie anche, naturalmente, a tutti i lettori. Arigatou minna.

   
 
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