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Autore: Lorenz_123    14/10/2010    9 recensioni
questa è la mia prima fic: non sarà particolarmente comica ma io ho fatto del mio meglio... e se passate da queste parti un commentino lo fate per favore???
. Il vestito strappato diventò uno splendido abito di seta e da sotto la gonna spuntarono delle deliziose scarpette di cristallo, le più belle del mondo. Cenerentola non riusciva a parlare per lo scazzo “ io sono un uomo!!!” “abituatici” rispose solidale Deidara.
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Iruka Umino, Kakashi Hatake, Obito Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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            so bene che la fic andrebbe moooooooooolto migliorata ma il genere comico non è un mio punto di forza… ho cercato di modificare la storia originale solo di pochi dettagli in quanto questa fan fiction è dedicata a mia mamma che ha acconsentito a rileggermi questa storia almeno dieci volte a sera quando ero piccola…
            in attesa che posti qualcosa di più decente di questa per farmi perdonare…
             
            CENERENTOLO
           
            C'era una volta, in un paese lontano, un gentiluomo vedovo di nome Jiraya che viveva in una bella casa con il suo unico figlio. Egli donava al suo adorato bambino qualsiasi cosa egli desiderasse: bei vestiti, un cucciolo, un cavallo..... Tuttavia capiva che il piccolo aveva bisogno delle cure di una madre. Così si risposò, scegliendo una donna che aveva due figlie giovani, le quali, egli sperava, sarebbero diventate compagne di giochi del suo bambino. Sfortunatamente, il buon uomo morì poco tempo dopo, ed allora la matrigna, chiamata Tsunade mostrò la sua vera natura. Era dura e fredda, scommettitrice incallita e profondamente invidiosa della dolcezza e bontà del suo figliastro, perché queste qualità facevano per contrasto apparire le sue due figlie, Sakura e Ino, ancor più meschine e brutte. Le sorellastre andavano riccamente vestite, mentre il povero ragazzo era costretto ad indossare un vestito semplice e grossolano, ed un grembiule, e a compiere in casa tutti i lavori più pesanti. Si alzava prima dell'alba, andava a prender l'acqua, accendeva il fuoco, cucinava, lavava e puliva i pavimenti. Quando aveva finito di sbrigare tutti i lavori, per riscaldarsi era solito sedersi vicino al camino accanto al carbone ed alla cenere. Perciò cominciarono a chiamarlo Cenerentolo. La matrigna e le sorellastre dormivano in belle stanze, mentre la piccola camera di Cenerentolo era in soffitta, proprio sotto il tetto della casa, deve vivevano dozzine di topi. Nonostante tutto questo, Cenerentolo rimase gentile e cortese, sognando che un bel giorno la felicità sarebbe arrivata. Fece amicizia con gli uccelli (scusate la frase equivoca xD!!! ndA) che la svegliavano tutte le mattine. Fece anche amicizia con i topi con cui divideva la soffitta, diede a ciascuno un nome, e cucì loro dei minuscoli vestiti e cappelli. I topi amavano Cenerentolo e gli erano grati, perchè talvolta li liberava da una trappola o li salvava da Tonton, il malizioso maiale della matrigna. Ogni mattina, Cenerentolo, preparava la colazione per tutti gli abitanti della casa: una scodella di latte per il maiale, un osso per il cane, avena per il suo vecchio cavallo, granoturco e frumento per le galline, le oche e le anitre del cortile. Poi portava al piano di sopra i vassoi della colazione per la matrigna e le sorellastre Sakura e Ino. "Prendi questa roba da stirare e riportala entro un'ora" ordinava Ino. "Non dimenticare il mio rammendo, e non impiegare tutto il giorno a finirlo!" la rimproverava Sakura. "Stendi il bucato e vai avanti col tuo lavoro" ordinava Tsunade "Batti il grande tappeto della sala, lava le finestre, pulisci la tappezzeria!" "Si Ino. Si Sakura. Si baachan" rispondeva Cenerentolo mettendosi al lavoro di buona lena. Dall'altra parte della città c'era il palazzo reale. Un giorno il re convocò il granduca Kakashi e gli disse: "E' tempo che il principe prenda moglie e si sistemi!" "Ma vostra Maestà" rispose il duca " deve prima trovare una ragazza ed innamorarsi!" "Hai ragione" ammise il re. "Daremo un ballo ed inviteremo tutte le fanciulle del reame. Dovrà per forza innamorarsi d'una di loro." Subito furono spediti gli inviti e il regale biglietto fu portato anche nella casa di Cenerentolo. "Un ballo! Un ballo! Andremo ad un ballo!" gridarono Sakura e Ino. "Anch'io sono invitato" disse Cenerentolo. "C'è scritto: 'Per ordine del Re, ogni fanciulla dovrà partecipare!". Le sorellastre risero all'idea di Cenerentola che andava ad un ballo indossando il grembiule con una scopa in mano. Ma la matrigna, con un sorriso sornione, disse che Cenerentolo sarebbe certamente potuta andare se avesse finito il suo lavoro e si fosse procurato un vestito decente da indossare. "Se....." rise Sakura "Se....." sghignazzò Ino. E venne il gran giorno. Fin dall'alba le sorellastre furono indaffarate a scegliere abiti, sottovesti ed ornamenti da mettere nei capelli, e non parlarono che del modo in cui si sarebbero vestite per il ballo del loro adorato Sasuke-kun. Nel frattempo Cenerentolo fu tenuto più occupato del solito, perché dovette stirare le ampie gonne, sistemare le guarnizioni, annodare i nastri. Quando venne la carrozza a prendere la matrigna e le sorellastre, Cenerentolo non aveva avuto neppure avuto il tempo di prepararsi. "Bene" disse la matrigna. "Allora non verrai. Che peccato! Ma ci saranno altri balli!" Cenerentolo salì tristemente le scale buie e si affacciò alla sua finestra illuminata dalla luna. E guardò mesto il palazzo lontano che risplendeva di luci. All'improvviso, una candela venne accesa alle sue spalle. Cenerentola si voltò, e vide un bellissimo vestito da sera.  L'avevano cucito per lei gli uccelli ed i topi suoi amici, e lo avevano decorato con pezzi di nastro e perline che avevano trovato in giro per la casa. In men che non si dica, Cenerentolo indossò il vestito e corse giù per le scale, gridando:  "Per favore, aspettate, vengo anch'io!" Sakura e Ino si girarono: com'era bello! L'invidia le accecò e... "Le mie perle!" gridò una. "Il mio nastro!" urlò un'altra e strapparono il vestito di Cenerentolo. Poi, soddisfatte se ne andarono. Disperato Cenerentolo corse in giardino e singhiozzò: "E' proprio inutile. Non c'è niente da fare!".  "Sciocchezze, figliola" disse con voce dolce. "Asciuga quelle lacrime: non vorrai andare al ballo in questo stato!". Cenerentolo smise di piangere e chiese con aria scazzata: "Chi siete? E poi io sono un maschio!" "Sono la fata tua madrina e mi chiamo Iruka…" rispose lo strano personaggio. "Non abbiamo molto tempo a disposizione. Penso che per prima cosa tu abbia bisogno di una zucca." Cenerentolo non capì il motivo, ma avendo sentito dire che bisogna assecondare i pazzi raccolse una grossa zucca. La fata agitò la sua bacchetta magica verso di essa, e cantò: "Salagadula, mencica bula, bibbidi-bobbidi-bu...." la zucca si alzò lentamente sul fusto, mentre i viticci arrotolandosi si trasformarono in ruote: in un attimo diventò una stupenda carrozza. "Ora" disse la fata "abbiamo bisogno di alcuni topi". Quattro piccoli amici di Cenerentolo (quali Shika, Kiba, Choji e Neji) si presentarono di corsa, ed ancora una volta la fata cantò le parole magiche mentre toccava i topi con la sua bacchetta. I topolini furono trasformati in quattro cavalli grigi pomellati che furono subito attaccati alla carrozza. Poi la fata trasformò il vecchio cavallo di Cenerentolo in un superbo cocchiere biondo (Deidara) ed il cane Tobi in un elegante valletto mascherato. "Ed ora tocca a te, mia cara" disse la fata Iruka, toccando Cenerentolo con un espressione perversa da fare invidia a Orocimaru. Il vestito strappato diventò uno splendido abito di seta e da sotto la gonna spuntarono delle deliziose scarpette di cristallo, le più belle del mondo. Cenerentola non riusciva a parlare per lo scazzo “ io sono un uomo!!!” “abituatici” rispose solidale Deidara. La fata allora spinse la carrozza e le raccomandò di non rimanere al ballo dopo la mezzanotte: se fosse rimasta un solo minuto di più, la carrozza sarebbe ridiventata una zucca, i cavalli topolini, il cocchiere un vecchio cavallo (hey!!! ndDeidei) ed il valletto un cane, e LEI stessA si sarebbe ritrovata vestita di stracci. Cenerentolo promise e partì felice, incazzato e imbarazzato verso il palazzo reale.  Quando arrivò, il ballo era già iniziato, e il principe Sasuke, con aria un pò annoiata, stava facendo l'inchino alle duecentodecima e duecentoundicesima damigella: le brutte sorellastre Sakura e Ino. All'improvviso alzò lo sguardo e scorse all'ingresso il più bel fanciullo che avesse mai visto. Come trasognato piantò in asso le sorelle e si avvicinò a Cenerentolo, lo prese per mano e l'accompagnò nella grande sala, in mezzo a tutti. Per tutta la serata il figlio del re non ballò con nessun altro e non lasciò la sua mano un solo minuto. Le sorellastre e la matrigna non riconobbero Cenerentolo e si rodevano d'invidia chiedendosi chi potesse essere lA bellA sconosciutA. Tutte le dame osservarono il suo abito e la sua pettinatura, e si ripromisero di copiarli il giorno seguente. Il vecchio re sorrideva soddisfatto: il principe aveva trovato lA sposA dei suoi sogni. Passarono le ore. Quando l'orologio del palazzo cominciò a battere la mezzanotte, Cenerentola ricordò la promessa. "Devo già andare e che cazzo mi stavo divertendo" “I tuoi non possono darti un coprifuoco più decente, dobe?” “TEME!!!” gridò ancora più incazzato e, liberando la sua mano da quella del principe, attraversò il palazzo e scese di corsa lo scalone, inseguito dal principe e dal granduca. Una scarpetta di cristallo gli si sfilò correndo, ma lui non si fermò finché non fu in carrozza. L'orologio stava ancora battendo l'ora quando la carrozza lasciò il palazzo di gran carriera: mentre oltrepassava il cancello, risuonò il dodicesimo rintocco: carrozza, cavalli, tutto sparì ed al loro posto comparvero una zucca, alcuni topolini, un cane, un vecchio cavallo (-.- ndDeidei) e un fanciullo vestito di stracci. Tutto ciò che rimaneva di quella magica serata era la scarpetta di cristallo che brillava al piede di Cenerentolo. Il mattino seguente, il figlio del re comunicò al padre che avrebbe sposato solo il fanciullo che aveva perso la scarpetta al ballo. Il granduca Kakashi fu incaricato di cercare la ragazza il cui piede entrasse perfettamente nella preziosa scarpetta. Il granduca provò la scarpetta a tutte le principesse, alle duchesse, alle marchese, a tutte le dame del regno, ma inutilmente. Arrivò infine a casa di Cenerentola. La matrigna tutta eccitata, corse a svegliare le sue pigre figlie. "Non abbiamo un minuto da perdere" gridò. "C'è la possibilità che una di voi diventi la sposa del principe, se riuscirà a calzare la scarpetta di cristallo!" e le mandò giù di corsa dal duca, con la raccomandazione "Non deludetemi"! Poi seguì Cenerentolo, che era andata in camera zoppicando per i tacchi della sera prima per rendersi presentabile al duca, e lo chiuse dentro a chiave. Nessun'altro doveva poter approfittare di un'occasione tanto fortunata. Quando Cenerentolo udì lo scatto della serratura, capì, troppo tardi, cos'era accaduto. "Per favore, vi prego, fatemi uscire!" implorò girando inutilmente la maniglia. La matrigna si mise in tasca la chiave e se ne andò sogghignando. Non si accorse però che due topolini la seguivano, senza mai perdere di vista la tasca in cui aveva messo la chiave. Nel frattempo Sakura e Ino stavano discutendo sopra la scarpetta di cristallo, e ciascuna affermava che era sua. La matrigna le osservò con attenzione mentre cercavano senza successo di far entrare i loro piedoni nella minuscola scarpetta. Non si accorse che i due topolini le sfilavano silenziosamente la chiave dalla tasca e se la portavano via. Il granduca riprese la scarpetta alle due sorellastre immusonite e si avviò alla porta per andare nella casa seguente, quando Cenerentolo, chiamò dalle scale: "Per favore Vostra Grazia, aspettate! Posso provare la scarpetta?" La matrigna tentò di sbarrarle il passo. "E' solo Cenerentolo, il nostro sguattero." disse al duca, ma egli la spinse di lato. "Signora, i miei ordini sono: ogni fanciulla del regno!" La malvagia matrigna tentò un ultimo trucco. Fece lo sgambetto al servitore del duca che reggeva su un cuscino la scarpetta di cristallo: la preziosa scarpina cadde per terra frantumandosi in mille pezzi. "Oh è terribile! Ma perché brutto deficiente di un Obito devi sempre inciampare in ‘sti momenti!?" gridò il duca. "Cosa dirà il Re? La colpa è solo tua mi dispiace, sai che io ti amo ma quando è troppo…" Allora Cenerentolo mise la mano nella tasca del grembiule approfittando del momentaneo stato di shok di matrigna & CO. "Non preoccupatevi" disse "ho io l'altra scarpetta" Il duca gliela calzò, ed il piede naturalmente entrò senza fatica “vedi, non fasciarti la testa prima di romperla, o morirai giovane…” annunciò Obito soddisfatto: anche per oggi la sua testa è salva!  quel momento apparve la fata Iruka, che toccò Cenerentolo con lo sguardo Orociok™. E tutti poterono constatare che era proprio lui il bello sconosciuto che aveva conquistato il cuore di Sasuke al ballo. Iruka cercò di toccare con lo stesso sguado pervertito anche Kakashi ma fu arso vivo da un fiume di fuoco… tutti si girarono verso il valletto che fischiettava allegramente... con un lanciafiamme dietro la schiena Cenerentolo fu accompagnato al palazzo reale con la carrozza del re. “ho un annuncio dell’ultima ora: IO SONO UN UOMO!!!” disse sempre più scazzato il povero Cenerentolo “ho un annuncio da fare: SONO GAY DOBE!!!” Fugaku si strozzò con la tartina Sakura è Ino morirono sul colpo e vissero tutti felici e contenti:La, fra grandi feste ed al suono di tutte le campane del reame, Cenerentolo sposò il suo principe. E da quel giorno vissero felici, gay e contenti.
             
 
 
            Lo SPAZIO della MENTE MALSANA:
            non ho parole per descrivere questa “cosa” perciò ricordate che è solo la mia prima fic, inoltre ricordate che è una roba che ho scritto molto tempo fa e mi ero completamente scordata della sua esistenza… quindi ringraziete la mia carissima amicona-impicciona che ha trovato la fic nei meandri del mio computer (solo lei sa come ha fatto) e ha insistito in ogni modo per farmela postare -.- vabbè se siete arrivati in fondo un commentino lo lasciate *-*??? Perfavoreeeeeeeeee!!!
            Ciao ciao
  
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