Tornata :D

Si lo so, sono in ritardassimo, ma veramente non ho avuto tempo ç__ç

Comunque, una sola recensione ç__ç

Che tristezza





Kagome aveva passato l’esame e tutto era tornato alla normalità, per quanto potesse essere normale entrare in un pozzo e ritrovarsi nel Sengoku.

Io però ero ancora completamente sulle nuvole, e solo al ricordo di Inuyasha che mi prendeva per mano mi faceva sorridere o arrossire improvvisamente, così che tutti credevano che ormai fossi completamente andata.

Eravamo tornati alla ricerca dei pezzi della sfera, con Kagome che saltellava allegra.

Ad un tratto il bosco finì e davanti a noi apparve una landa desolata, piena di teschi e ossa.

Era terribile a vedersi, e subito mi venne da vomitare.

Pallida come un lenzuolo mi sedetti su un sasso, respirando grandi boccate d’aria.

Tenni gli occhi chiusi per non vedere, mentre Kagome mi passava un goccio d’acqua.

Quando poi mi accorsi che ero seduta su un ammasso di ossa di cavallo, urlai di orrore.

Urla,sangue, sangue e ancora sangue; mi pareva di viverla quella battaglia.

Barcollai, appoggiandomi a Kagome, quando una palla rosa fece la sua comparsa.

<< Daaatemi i frammenti della sfera >>

Inuyasha tirò un pugno alla palla rosa, che rimpicciolì fino a diventare un piccolo volpacchiotto.

Il “volpacchiotto” si chiamava Shippo e voleva vendicare suo padre, ucciso dai fratelli fulminanti, che a quanto pare avevano anche causato tutto questo orrore per terra.

<< Scusate >> feci, con voce flebile

E trovai un cespuglio al limitare del bosco che potesse essere usato per espellere la colazione.

Detestavo queste cose, il sangue mi faceva sempre star male.

Mi pulii la bocca, respirai forte e decisi di tornare dagli altri.

Ovviamente, gli altri non c’erano.

O meglio, c’era solo Inuyasha, un’espressione omicida, e una statuetta sulle mani che gli impediva di muoversi.

Raccolsi arco e frecce e mi precipitai alla ricerca di mia sorella, mentre Inuyasha continuava a sbraitarmi dietro di togliere quello stupido sigillo.

Mi avvicinai a una strana luce che proveniva da un punto poco più in là.

La luce si avvicinava velocemente, e passando distruggeva tutto quello che trovava davanti.

Mi buttai di lato all’ultimo secondo, sbattendo il mento per terra.

Stavo per rialzarmi quando un mostro mi prese per una gamba,trascinandomi via.

<< Che stai facendo brutto demone? >> Gridai

<< Dicono che con il sangue di ragazza si faccia un’ottima lozione per capelli >>

<< E io che centro? >>

<< Tu sei la ragazza >> e sghignazzò, continuando a trascinami per una gamba

Mi aggrappai a un sasso, a ciuffi d’erba e a tutto quello che incontravo, ma niente da fare; anzi, era anche peggio, perché tirava degli strattoni fortissimi.

Alla fine arrivammo a una capanna isolata, dall’aspetto piuttosto orribile.

Dentro, uno sporco pagliericci su cui mi gettò, e un tavolo malmesso, con sopra circa una decina di coltellacci.

Pregai silenziosamente di riuscire a scappare.

E mentre quello strano tipo canticchiava allegro, entrò un altro ragazzo, di gran lunga migliore, che si portava dietro una ragazza che riuscii a identificare solo con la parola Battona.

<< Hai trovato dei frammenti fratello Manten? >>

<< Certo fratello Hiten, solo che… >>

<< Te li sei lasciati sfuggire eh? >>

E in un impeto di rabbia, tirò un pugno alla ragazza, che ora aveva un bel buco in faccia.

La guardai inorridita mentre cadeva a terra ormai priva di vita

<< Per punizione, avrò io la tua ragazza >> e ghignando mi si avvicinò.

E adesso ero definitivamente fottuta.

<< Vieni ragazzina >>

E mentre lo guardavo spaventata, lui mi prendeva in braccio con una mano

<< Abbiamo un mezzo demone da uccidere >>

Usciti dalla capanna, Hiten iniziò a volare, alzandosi sempre di più.

In genere soffrivo di vertigini, ma questa volta me ne fregai, decisa a vedere giù, a riconoscere qualcosa di familiare e vedere una macchia rossa che veniva a salvarmi.

Anzi, non dovevo assolutamente vedere una macchia rossa, Inuyasha era in pericolo, questi strani tizi volevano ucciderlo, e ora, per colpa mia che mi ero fatta catturare, sicuramente mi stava cercando.

Perché ero sempre così facile da prendere, così debole e senza difese?

Per colpa mia tutti erano sempre nei guai, per colpa mia le persone a cui tenevo di più erano in pericolo.

Ricacciai indietro le lacrime.

<< Eccoli lì >>

E guardando di sotto, intravidi mia sorella in bici e Inuyasha che correva.

E nel momento in cui Hiten stava per scagliarli addosso un fulmine dalla sua strana alabarda, raccolsi tutto il mio coraggio e la spostai, deviando di poco il colpo.

Il gruppetto alzò gli occhi, individuandomi subito

<< Sakuraaaaaa! >> l’urlo di felicità di Kagome

<< Conosci quella ragazza donna? >> mi domandò Hiten

<< No, non so chi sia >> risposi, preoccupata che Kagome potesse finire male

<< Ehy Sakura, che ci fai in braccio a quel tipo? >> Mi gridò Inuyasha

<< Osi parlare alla mia donna stupido mezzo demone? >>

I due mi guardarono scioccati

Spostai lo sguardo, imbarazzata dal fatto che Inuyasha mi stesse guardando in quel modo così… così intenso.

<< E comunque ragazzina, non provare a deviare mai più un mio colpo, o finirai molto male >>

Annuii, desiderosa di essere al sicuro a casa mia, quando ancora questi due tipi non c’erano e la sfera era solo una buffa leggenda.