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Autore: michi88    17/10/2010    7 recensioni
Un ennesimo gesto di Aro e la folla si ammutolisce, in attesa. “E ora non indugiamo oltre. Date il bentornato a lei, la nostra dea. Isabella.” In un secondo un boato di grida e ruggiti entusiasti ed eccitati esplode, facendoci voltare verso la galleria posta al destra. Dopo qualche istante una figura esce dal buio, avanzando fiera. Una vampira. Un corpo sinuoso e tonico, stretto in una tuta di vernice rossa, provocante e succinta. Il rumore cadenzato dei tacchi degli stivali è quasi completamente sovrastato dalle grida. Lunghi boccoli castani ondeggiano ad ogni passo, accarezzando la schiena scoperta. Un viso perfetto ed etereo, ma impassibile. La bocca carnosa è ferma, immobile in una linea dura, senza espressione. E gli occhi. Allungati, da gatta, truccati di nero. Profondi e ipnotici. “Edward...” “Si, Jasper. Ho notato” Dorati. I suoi occhi sono dorati, come i nostri.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questo capitolo è dedicato a ginny89potter che è stata tanto carina da riservare alla mia storia un posticino nel suo (relativamente) nuovo forum http://fanwriter.forumfree.it/?t=50105256 .
Grazie mille, cara.




The Cage



Capitolo 10
Edward




Lascio che le dita scorrano lentamente, accarezzando la pelle sensibile del suo braccio. Mi sposto di poco per permettermi di stringerla ancora meglio, mentre ce ne stiamo qui, sdraiati su questo divano, circondati da un silenzio privo di qualsiasi disagio e interrotto solo dai nostri sospiri.
Qui nella mia stanza. E' bellissima, qui nel mio mondo. E' fatta apposta per farne parte.
Ecco cosa mancava. Lei.
Sorrido, estasiato, quando con il naso prende a strofinarsi contro il mio collo, respirando forte la mia essenza. La sua mano, che prima riposava sul mio petto, sale lentamente a raggiungere la nuca e le dita si immergono nella massa di capelli, tirandoli delicatamente.
Un gorgoglìo - tanto simile a delle fusa - si libera dalla mia gola, facendola ridere spensierata.
Che meraviglia... sussurro ad occhi chiusi, godendomi le sue carezze.
Fuori una pioggia sottile picchietta pigramente sul vetro della finestra, come a chiedere di entrare.
Un falco plana sulla sua piccola preda, ghermendola tra i suoi artigli affilati, per poi riprendere quota e allontanarsi nel fitto del bosco.
La risata cristallina di Alice e il borbottìo contrariato di Emmett. Le ammonizioni di Esme.
Il mio udito recepisce ogni dettaglio, mentre la mia mente li confina tutti in un angolo per concentrarsi solo su Bella.
Non sarà facile, lo sai, vero? il suo bisbiglio mi solletica il lobo. La voce non è ansiosa, nè concitata.
Lo so. rispondo, pacato.
Sarà pericoloso...anche per la tua famiglia.
Ne siamo consapevoli. Ce la faremo. sorrido sulla sua fronte. Ora sei qui con me, siamo insieme. Non intendo permettere a nessuno di togliermi questo.
Resta in silenzio e immobile per dieci secondi, poi la sua mano torna a muoversi tra i miei capelli.
Mi odio...perchè speravo davvero che lo dicessi.
La stringo forte a me.
Finalmente completo.


Pack up - Eliza Doolittle

Dopo un'oretta usciamo dalla nostra isola felice e scendiamo al piano di sotto. Afferro una sua mano, sorridendole, quando tocchiamo l'ultimo gradino.
Esme si avvicina e osserva gioiosa l'intreccio delle nostre dita. Poi lascia una leggera carezza sul viso di Bella prima di tornare in cucina.
Mi volto a guardare la vampira che segue con lo sguardo la figura di mia madre e subito un sorriso spontaneo e pieno di gioia le illumina il viso.
Sono distratto però quasi subito da un pensiero curioso che capisco provenire dal salotto, perciò mi dirigo nella stanza, accompagnato da Bella.
Varcata la soglia, troviamo una scena abbastanza bizzarra.
Alice e Jasper se ne stanno abbracciati sul divano ad osservare divertiti un Emmett indaffarato e seduto a terra sul grande tappeto persiano. Il tavolino di vetro è stato spostato verso il camino per fare spazio ad un grosso scatolone ancora imballato.
Ehi, ragazzi! Siete arrivati giusto in tempo! il tono sarcastico di Jasper non mi sfugge affatto, così gli lancio uno sguardo tra il curioso e il divertito.
Emmett alza lo sguardo e sorride.
Bellina, eccoti! Avevo pensato di mostrartelo una volta montato, ma pazienza! Non sto più nella pelle! ridacchia, eccitato come un bambino la mattina di Natale.
Di che parli, Emm? chiede Bella sorridente, mentre ci sediamo accanto ad Alice.
Ma del tuo regalo di benvenuta, sciocchina! Di che altro?!
Bella si muove agitata sul posto, lanciandomi un'occhiata.
Emmett, non era davvero il caso, io...
Ah! Tututu... la interrompe mio fratello.
Occupato.
Emmett lancia un'occhiataccia a Jasper per la battuta che a quanto pare non l'ha fatto ridere, per poi tornare a concentrarsi su Bella.
Per favore, Bella. Niente discussioni!  Le sorride incoraggiante e lei dopo poco non può far altro che ricambiare e ringraziarlo animatamente.
Bene!! - fa scrocchiare le dita - Ora. Apriamo questo pacco e vediamo di installarlo!
Con un movimento della mano fa saltare l'imballaggio, permettendoci di vederne il contenuto.
Un bellissimo impianto stereo si mostra in tutta la sua grandezza.
Wow, Emm, è bellissimo!! sussurra la vampira, rapita.
Vero?! - esclama mio fratello, eccitato - Da quel che ho capito ti piace molto la musica, piccola ammiratrice dei quattro di Liverpool!
Bella abbassa lo sguardo imbarazzata, senza nascondere però il sorrisino che le increspa le labbra.
Emmett...hai origliato. osservo, con una punta di risentimento nella voce.
Affatto! Sono semplicemente inciampato in parte della vostra conversazione. mi risponde, quasi indignato dall'accusa rivoltagli.
Che tipo!
Sto per rispondergli a tono quando il tocco di Bella mi fa voltare verso di lei. Accarezza la mia mano con il pollice, sorridendomi serena.
Alzo gli occhi al cielo e lascio perdere, stringendola e portando il suo corpo più vicino al mio.
Allora, dove eravamo? Ah, giusto! Vediamo di far funzionare questo aggeggio!
E subito ci ritroviamo tutti e quattro ad osservare Emmett armeggiare con i vari componenti dello stereo.
La risatina di Alice ci incuriosisce.
Che hai visto, amore? Jasper le sorride, carezzandole una guancia mentre ancora la stringe a sè.
Oh, lo capirete presto. risponde lei, sibillina.
Non cerco nemmeno di leggerle la mente. Per una volta voglio godermi anche io la sorpresa.

Da circa quaranta minuti mio fratello è immerso nella lettura del libretto delle istruzioni e si è interrotto solo man mano per eseguire quello che leggeva. Penso di poter affermare con certezza di averlo visto solo poche altre volte così assorto e concentrato.
Bella è completamente rilassata tra le mie braccia; ogni tanto si allunga per darmi un bacio, per poi tornare nella posizione di prima.
Mi piace tutto questo. Mi piace. Potrei anche abituarmici. Ma che dico, ormai è tardi per questo. Mi sembra tutto così...giusto.
Ok, Ci siamo! Il momento della verità!
L'esclamazione di Emmett ci riporta tutti alla realtà. Mi raddrizzo, staccando le spalle dallo schienale del divano e passo un braccio intorno alla vita di Bella che osserva il risultato del lavoro di mio fratello con occhi luminosi e impazienti.
Emmett si alza in piedi, sventolando il libretto di carta fina e provocando un fruscìo leggero.
Ora non resta che accenderlo e seguire i passaggi per il funzionamento. detto questo, mentre con una mano tiene le istruzioni, con l'altra si appoggia ad una delle due casse.
Si schiarisce la voce teatralmente e comincia la sua lettura.
Allora, pagina uno: Gentile cliente, grazie per aver scelto i nostri prodotti! Il nostro marchio si impegna sempre per garantire ai consumatori...bla bla bla. Passiamo avanti! sorrido all'impazienza di quell'orso di mio fratello.
Ah, ecco! : Per cominciare accertatevi del corretto funzionamento dell'apparecchio, premendo il tasto di accensione come mostrato nell'illustrazione esplicativa a fondo pagina.
Emmett preme il tasto e...nulla accade.
Il mio sguardo scorge poco lonatno un dettaglio non trascurabile che immediatamente ricollego alla risata di Alice. Con un gesto delicato richiamo l'attenzione di Bella, facendole notare il problema. Subito tenta di trattenere la risata che stava per liberarsi nell'aria e mi fissa, complice.
Le imprecazioni di Emmett, difficili da ignorare, catturano nuovamente la nostra attenzione.
Che razza di scherzo è questo?! Oh, ma ora mi sentono! Glielo riporto subito indietro e me lo faccio cambiare! Ma dai! Nemmeno si accende questo trabiccolo infernale!” urla, gesticolando come un ossesso.
Con calma e un po' di rassegnazione mi alzo e mi avvicino a mio fratello, posandogli una mano sulla spalla muscolosa.
Svegliati, Einstein....che ne dici di infilare prima la spina?
A quel punto Emmett si ammutolisce, spostando ritmicamente lo sguardo da me alla presa di corrente vuota e inutilizzata.
Nessuno riesce a trattenere oltre le risate, che esplodono potenti riempiendo la stanza, mentre Emmett borbotta parole incomprensibili anche per noi vampiri.
La risata cristallina e melodica di Bella mi entra nel cuore, facendomi sospirare di sollievo.
Si, mi piace tutto questo.



Sono ormai un paio di giorni che Bella è qui con noi. Nessuno di loro è venuto a cercarla. Nessuno di loro è venuto a riprenderla.
O almeno a provarci.
Non ho idea di quello che abbia in mente Aro, l'unica certezza è che non sarà così semplice, è inutile sperarlo. Ha qualcosa in mente, solo che non sappiamo cosa.
Quando verrà il momento, però, sarò pronto e lotterò. Lotterò per impedirgli di portarsi via la mia fonte di luce. Bella.
Edward? la voce della mia donna, della mia stupenda compagna, mi arriva decisa e impaziente.
Con due salti sono davanti alla nostra camera e busso leggermente.
Avanti!
Spingo piano il legno chiaro e la porta cigola brevemente per poi mostrarmi quella meraviglia che ancora fatico a credere essere mia.
Bella è in piedi davanti ad un lungo specchio, messo lì appositamente da Alice. Si osserva con una tenerissima smorfia che le arriccia le labbra rosse e morbide.
Indossa un paio di jeans neri che le fasciano le gambe come una seconda pelle e seguono perfettamente le sue stupende curve. La maglia lascia intravedere parte di pelle appena sopra la curva del seno, cosa che rischia di farmi correre da lei, afferrarla e rovinare così tutto il lavoro. Gli stivaletti dal tacco alto ne slanciano maggiormante la figura.
Sei perfetta, è inutile che cerchi un difetto. sussurro, incantato.
I suoi occhi incrociano i miei attraverso il riflesso e finalmente rivedo il sorriso che tanto adoro.
Alice ha voluto consigliarmi nella scelta. il tono che usa è divertito ma nasconde la verità: è stata fin troppo generosa nella scelta del verbo.
La mia espressione scettica la fa cedere.
Ok, diciamo che era disposta a farmi andare in giro nuda se non avessi accettato il consiglio. ammette, ridacchiando.
Con passo lento mi avvicino fino a stringere le braccia intorno alla sua vita e appoggiare il mento sulla sua spalla. Osservo la nostra immagine riflessa e ciò che vedo mi riempie il cuore di orgoglio.
Strofino il naso sul suo collo, gustandomi quel profumo sublime.
Beh, in questo caso allora forse l'avrei spalleggiata... soffio nel suo orecchio, godendomi con orgoglio il brivido che la attraversa e le fa chiudere gli occhi.
Tuttavia, e ovviamente oserei dire, non ti avrei fatta uscire da questa stanza.
Bella reprime uno scoppio di ilarità e si muove tra le mie braccia fino a girarsi per guardarmi dritto negli occhi.
Avvolge il mio collo con le braccia candide e setose, sorridendomi. Nella sua espressione un misto di malizia e imbarazzo.
Con tutto quello che è successo e ancor di più data l'insolita modalità di incontro, non mi ero mai fermato a riflettere su quanto realmente la desiderassi.  Ovvio, la forte attrazione nei suoi confronti è sempre stata innegabile e quasi impossibile da ignorare, così come il sentimento che piano piano mi ha avvolto.
Il desiderio di cui parlo però è un altro. Quello che sento ora, mentre la stringo tra le mie braccia, mentre sfioro la curva morbida del suo fianco. Ora che il suo seno pieno è premuto contro il mio torace e il profumo dei suoi capelli mi fa immaginare di essere sdraiati in mezzo alla neve. Si, perchè è quel profumo fresco, puro e inconfondibile. Indefinibile.
E' un desiderio nuovo per me.
E' primitivo.
E' potente.
E' dolce.
E' passionale.
E' animalesco.
E' immenso.
Bella, in un movimento lento ma improvviso, si fa più vicina. Si stringe a me, tanto da non lasciare un solo spiraglio tra i nostri corpi.
Io sono costretto a stringere forte gli occhi e a rilasciare un sospiro affannato a causa di una sua gamba tra le mie.
Bella.. il singulto è tenue, sofferente quasi, e la voce roca.
Lo so. sussurra lei sulle mie labbra.
Apro gli occhi di scatto e trovo i suoi. Neri, accesi e lucidi. Come i miei.
La osservo, leggo ogni sua espressione. Cerco un qualsiasi accenno di indecisione e non lo trovo.
Allora la bacio e lo faccio cercando di spiegarle così tutto il groviglio di emozioni che mi stanno facendo impazzire.
Le mordo il labbro inferiore per poi leccarlo dolcemente e il suo gemito si perde nella mia bocca che, avida, cerca le sue carezze, la sua morbidezza.

Ero convinto che nulla, in nessun caso, avrebbe mai potuto distrarmi da me e Bella. Dai nostri baci.
Ero convinto che niente avrebbe potuto penetrare la bolla ed entrare nel nostro mondo.
Mi sbagliavo.
Si, perchè la visione che Alice mi mostra, mentre le mie labbra sono ancora premute su quelle del mio amore,ha il potere di sovrastare il desiderio, l'eccitazione, la frenesia.
Allora mi scosto dal volto della vampira, carezzandole piano i capelli. Soffro nel vedere sul suo bel viso confusione, ma nonostante tutto un sorriso estasiato. Soffro perchè non voglio vederlo sparire quel sorriso, anche se so che non avrò scelta. Sparirà non appena quella visione diverrà reale.


Sacrifice - Anouk

Il paesaggio scorre veloce fuori dal finestrino, tanto da apparire anche a me più un miscuglio indefinito di marrone, verde e azzurro tra le venature create dalla pioggia.
Riporto lo sguardo sulla vampira stretta tra le mie braccia. Il corpo è rilassato, come privo di forze, contro il mio. Le mani sono abbandonate in grembo,immobili come guanti vuoti e abbandonati.
La stringo maggiormente a me, impotente, mentre i suoi occhi restano puntati su quel vetro che fino a pochi istanti fa fissavo anche io.
Senza realmente vedere nulla.
Bella, vieni, scendiamo dagli altri.
E' intelligente la mia Bella, è
sensibile e intuitiva. Per questo le sue labbra si piegano a formare una linea sottile e quel sorriso tanto bello diventa un ricordo. Per questo non si lascia ingannare dal mio tono forzatamente sereno e dall'improvvisa interruzione. Per questo non le sfuggono le mie mani che sembrano volerla sostenere piuttosto che accarezzare.
Che succede, Edward? chiede, decisa.
E io, come un perfetto idiota, resto a guardarla.
La guardo e mi domando perchè non riesco a trovare un modo per evitarle anche questo. Per metterla al sicuro ed evitare che l'ennesima tempesta impazzita la travolga, rischiando questa volta di portarla via.
E' intuitiva la mia Bella. Ed è per questo che il mio silenzio la spaventa. E' per questo che mi ritrovo a seguirla al piano di sotto.
La mia famiglia è riunita intorno ad Alice che, non appena vede Bella, si appoggia a suo marito alla ricerca di una forza che non è sicura di avere. Il suo viso si contrae in una smorfia di dolore e nella sua mente urla che non è giusto, che non vuole aggiungere anche questo peso al carico che già schiaccia le piccole spalle del mio amore.
Alice? Bella si rivolge cauta a mia sorella, ma i suoi occhi passano su tutta la famiglia, sui loro volti.
E' intuitiva la mia Bella. Per questo, prima che chiunque possa dire una parola, fa un passo indietro verso le scale da cui siamo scesi.
Come a fuggire da qualcosa che sa le strapperà un altro pezzo di quel cuore martoriato.
La voce di mio padre, non udibile agli altri, mi invade la mente, mentre con un dito accarezzo lentamente una guancia di Bella.
Da quel che ho capito durante la breve telefonata al mio collega di Seattle...beh, è una cosa seria, Edward. Mi..mi dispiace.. Il tono sinceramente affranto.
Stringo forte la mano della vampira che è tra le mie braccia.
Accelera, Carlisle. Ti prego.


Venti minuti dopo Carlisle parcheggia davanti all'entrata del Northwest Hospital di Seattle.
Scendo, tenendo aperta la portiera e porgendo una mano a Bella, invitandola a seguirmi. La osservo rimanere immobile per qualche istante, con lo sguardo fisso sul poggiatesta del sedile anteriore. Poi afferra la mia mano.
Intreccio le mie dita alle sue, procedendo al suo fianco verso la porta automatica, mentre il resto della mia famiglia ci segue in silenzio.
Quando arriviamo al banco accettazioni troviamo una donna di mezza età, impegnata in una conversazione al telefono, che ci fa segno di aspettare alzando un dito.
Con la coda dell'occhio seguo il profilo del viso di Bella: la sua espressione vuota mi stringe il cuore.
Cosa posso fare per voi? chiede l'infermiera gentilmente dopo aver posato il ricevitore.
Ci osserva cordiale, in attesa di una risposta e il suo sguardo si sofferma su Bella, imitandomi, dato che inconsapevolmente mi ero girato verso di lei.
Tuttavia Bella non risponde. Apre una volta la bocca, come nel tentativo di dirle qualcosa, ma subito si ritrova a doverla chiudere, dal momento che nessun suono sembra voler oltrepassare le morbide labbra.
Buongiorno, sono il dottor Cullen. Sono un collega del primario di Oncologia. interviene Carlisle, gentile. E l'attenzione della donna è calamitata altrove.
Oh, dottor Cullen! Il dottor McKinnen mi aveva detto che sarebbe venuto! Vuole che lo informi del suo arrivo? domanda lei, mentre già solleva la cornetta.
La ringrazio, si.
Bene. Attenda un attimo. conclude, componendo un numero.
In sottofondo sento il chiacchiericcio dell'infermiera con una collega, ma non ci bado. Faccio voltare Bella verso di me, posandole entrambe le mani sulle braccia tese e rigide. Il suo sguardo però resta fisso sulle labbra della donna anche mentre le parlo.
Bella, amore... cerco inutilmente di attirare la sua attenzione, ma sembra che le parole che scorrono dentro quel ricevitore le siano di vitale importanza, come se da ogni sillaba dipendesse tutto.
Impotente torno a stringerla al mio petto. E faccio come lei, come tutti. Aspetto.
Il dottore la attende in reparto, Dottor Cullen. Può prendere l'ascensore lì, a sinistra. Quarto piano.
Ringraziamo la donna e seguiamo le indicazioni.
Quando il segnale dell'ascensore suona e le porte si aprono al quarto piano, troviamo ad attenderci un uomo sulla cinquantina, alto ed elegante nel suo camice bianco.
Gli andiamo incontro e lui, dopo essersi sistemato gli occhiali sul naso, porge la mano a mio padre.
Carlisle, è un piacere rivederti. asserisce con un lieve sorriso. Dai suoi pensieri capisco che tuttavia avrebbe preferito rincontrarlo in un'occasione meno spiacevole.
Ciao Thomas. Questa è la mia famiglia. e ci indica con un gesto della mano.
Buongiorno a tutti.
Ricambiamo il saluto, mentre il dottore ci fa strada lungo il corridoio.
Thomas, lei” - Carlisle indica Bella - è la ragazza di cui ti ho parlato.
L'uomo si ferma davanti alla stanza 316 per poi rivolgersi a Bella.
Signorina Swan..
A quel richiamo la vampira sembra riprendersi, così punta i suoi occhi dorati in quelli azzurri del medico.
Abbiamo saputo solo recentemente della sua esistenza e del legame di parentela con il paziente, ma abbiamo subito cercato di contattarla. Tuttavia inutilmente. Fortuna ha voluto che Carlisle mi chiamasse.
Si, vedi, credevamo che non fosse più in vita, ma poi sono venuto a sapere che ci sbagliavamo e abbiamo cominciato le ricerche. Ho chiamato diverse strutture e alla fine ho scoperto che era ricoverato qui. spiega Carlisle, omettendo alcune cose e modificando in parte la verità.
Credevamo davvero, Bella per prima, che ormai lui fosse morto.
Lo pensavamo. O forse, conoscendo Aro, lo davamo per scontato.
D'accordo. Signorina Swan, venga con me. dice il dottore aprendo la porta della stanza 316 e invitando Bella a raggiungerlo con un gesto del braccio.
Ti aspettiamo qui, amore. le sussurro, carezzandole un braccio.
Lei stringe forte la mia mano.
No, venite con me. Per favore.
La voce le trema nella gola, incerta e impaurita.
E allora la seguiamo in quella stanza del reparto di Oncologia del Northwest Hospital di Seattle.
Credevamo davvero, Bella per prima, che ormai Charlie Swan fosse morto.
Ci sbagliavamo.






Sono tornata.
Anzi, io sono sempre stata qui. Il problema è che il mio pc è tornato ora a casa. Finalmente guarito. Povero, lui.
Comunque finalmente ho potuto aggiornare questa travagliata storiella!
Per tutti quelli che hanno avuto la grandissima pazienza di attendermi - e che quindi presto verranno proclamati santi e martiri allo stesso tempo - un grazie immenso!!!!
Allora.....
Che dire di questo capitolo? E' un po' di passaggio, potremmo dire. Sbroglia qualche dubbio e ne crea di nuovi.
Che casinista che sono!
E un po' bastarda - direte - visto dove l'ho interrotto.
Ma tranquille/i ...il prossimo non si farà attendere così a lungo!!!
Bon, direi che non ho altro da aggiungere ma, se dovessero esserci domande, vedrò di rispondere a tutte!

Ringraziamenti e risposte:
vanderbit : Ti ringrazio moltissimo, cara. Sei molto gentile! Per quanto riguarda le tue domande...beh, che faccio ti dico tutto?! No se puede! ^^....Dovrai attendere un po' e guardare i nodi scogliersi. Posso dirti però...belle domande! Davvero! Grazie ancora! Un bacio
Human_ : Meglio tardi che mai, giusto?! ^^ Grazie mille per lo sforzo di leggerla tutta d'un fiato! Mi lusinga! Spero davvero che anche questo capitolo sia all'altezza!! Un bacione grande!
elvira910 : Eh....purtroppo non ho potuto accontentarti per quanto riguarda il tempo di aggiornamento...cause di forza maggiore!! Spero però che tu non abbia perso la voglia di seguirmi!!! Ma ti capirei... Grazie mille per i complimenti,cara!!! Un bacione!!
LadySile : Per il dubbio, figurati!!! Aro è......Aro. Non so, il bastardone della situazione deve esserci da qualche parte, no?...è toccato a lui!!! ^^ Grazie mille per la recensione!!! Un bacione grande
MrDarcy : Grazie della comprensione, cara!!! Tranquilla, ho intenzione di portarla a termine!!! In un modo o nell'altro!!! ^^ Di Seth ne parlerò fra un po'....e sapremo!!!
Grazie ancora cara!!! Un bacione
Serena Van Der Woodsen : Mi pensavi?! Oh, che carina!!...Beh, ne è passato di tempo.....perdono!! ^^ Io tutto bene, ti ringrazio....un po' presa e sballottata di qua e di là.....ma pazienza!!! Tu tutto bene!? Contentissima che il capitolo scorso ti sia piaciuto e....speranzosa che valga lo stesso per questo!!! Grazie mille, un bacione!!!
Ed4e : Divorata dalla curiosità?...oh, povera! Mi spiace....solo che la storia ha un certo ritmo....e non posso affrettare le cose!! ^^ Se la frase della madre ti è sembrata cattiva.....beh...aspetta e ne vedrai di peggiori!! ^^....ops, spoiler.....Comunque, non uccidermi ancora Aro....quando non mi servirà più ai fini del completamento della storia....allora sarà tutto tuo!!! Grazie mille cara!!! Un bacione!
Elfa sognatrice : Ciao cara! Bell'analisi dei due personaggi, complimenti!! ^^ Bella nasconde qualcosa ancora, dici?...Forse lo fa per....proteggere qualcuno? Più di uno?......uff, altro spoiler.....pazienza! ^^ Per il ritardo.....perdonamiiiiii. Imperdonabile scrittrice, lo so. (pfh. scrittrice. Che paroloni che uso ultimamente!) Vedrò di fare meglio ora!! Grazie, cara! Un bacione!!!



Set e Abbigliamento


Grazie a chi si è aggiunto ai preferiti e a chi l'ha messa tra le seguite. Uh, e tra quelle da ricordare.
Grazie, grazie.
Thanks, muchas graçias!


Alla prossima.
Andy, per servirvi.


  
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