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Autore: the angelus    18/10/2010    3 recensioni
Vi è mai capitato di guardare un telefilm e dire: cavolo se ci fossi io farei.. Beh ecco, Renée una giovane ragazza del XXI secolo si ritroverà nell'antica Grecia all'interno dell'universo di Xena. La vita le riseverà questa avventura e lei dovrà risolvere l'enigma per tornare indietro, ma nel frattempo che accadrà? Come se la caverà al fianco della Principessa Guerriera e della sua metà karmica??
V stagione.
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Yuri | Personaggi: Altro Personaggio, Gabrielle, Un po' tutti, Xena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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p>Dopo un capitolo introduttivo ecco che si entra nella storia nel vero senso della parola.. in questo capitolo i personaggi chiave entrano in contatto con Renée... che succederà???

Manga_girl: Grazie mille per la tua recensione, mi ha fatto un enorme piacere leggerla =), pure io sono una fans della serie.. ed ancora oggi mi fermo a guardare gli episodi o a rileggere le famose serie virtuali. . . Ti dedico il capitolo... a presto!

Spero che questo capitolo vi piaccia e come sempre accetto critiche ... a presto =)

 

No, dal dolore che sentivo…non dovevo essere ancora morta, mi accorsi di non aver il casco addosso…aprii lentamente gli occhi e lo vidi li vicino a me e ovviamente a pezzi..

-Fanculo…quattrocento euro di casco andati a puttane…- dissi con tutta la grazia che mi contraddistingueva mentre mi mettevo in piedi.

Un momento, dove mi trovavo?? Un pavimento…cioè credo, erano delle pietre appoggiate a terra..un odore di muffa e di cadavere nell’aria..ed un colpo di tosse alle mie spalle. Mi bloccai, impallidii, che cavolo era successo, mi avevano rapita? Mi son ubriacata da qualche parte e son finita a letto con qualcuno? No questo era da escludere, cioè sentivo chiaramente la tuta addosso…non credo d’aver perso il senno, oddio…le sigarette...ecco potevano essere le sigarette...ma però erano le solite ed era da un po' che non combinavo casini con altri tipi di fumo, niente anche le canne erano da escludere quindi…quindi…

-Voltati lentamente…-

Una voce femminile, alzai le mani in segno di resa e mi voltai lentamente e mi trovai una spada in faccia e due pazzoidi vestiti in modo buffo e paurosamente famigliare, porca paletta…non ci credo..

-No…non è possibile, è uno scherzo vero?? Sto sognando…sto chiaramente sognando… quella pazza di mia sorella, lo sapevo che mi avrebbe fregata con le sue manie….-

-Taci!!! Chi sei?? O Cosa sei??-

-Cosa sono?? Sono sotto l’effetto di stupefacenti, crack, coca, alcol…voi…voi non siete veri!!! Oh signore… non potete essere reali…lo sfigato e l’amazzone con seri problemi psichici risolvibili con una sana tromb…ehm notte movimentata!!-

Mi pizzicai cercando di svegliarmi, ma quello che ottenni fu un “aho” e basta

-Se vuoi posso colpirti io, magari aiuterebbe!!!-

Disse con falsa gentilezza l’amazzone..ma ogni metodo poteva esser buono per svegliarsi, ma questa molto intelligentemente colpì un punto coperto dalle protezioni, oddio…dai non poteva essere che non stessi sognando, cioè…questi erano personaggi di uno stupido telefilm!!!

-Andromeda, certo che sei un genio..hai colpito giusto sulle..-

Non finii la frase, due figure stese su un tavolo e coperte da uno straccio logoro e puzzolente attirarono la mia attenzione..

-Mio Dio…ma, sono Xena e Gabrielle..-

Mi avvicinai alla biondina, era bellissima, ok un pochino morta ma bellissima, quanto mi piacevano i suoi occhi, quanto mi piacevano i suoi capelli e quanto mi piaceva il suo corpo…si insomma..quanto mi piaceva punto!! feci per allungare la mano che risentii nuovamente la punta della spada sulla schiena

-Non la toccare…non so chi tu sia o come fai a sapere i nostri nomi, ma se la tocchi non avrai il tempo di darci tutte le spiegazioni…-

-Che succede qui dentro?? Andromeda abbassa la spada…-

-Così poi ci uccide, no!!-

-Con quale arma, non vedo oggetti pericolosi in lei!!-

Mi voltai, il santone con il nome strano e casualmente molto somigliante ad una figura della religione Cristiana… mi dava un senso di calore e protezione, mi ipnotizzava…mi costringeva a fissarlo e mi istigava a parlare..

-Tu…tu sei Belur…-

-Si..vedo che tu già ci conosci…e tu sei??tranquilla sei tra amici…-

-parla per te santone, per me non lo è ancora!!-

Sentivo come se potessi parlare tranquillamente e sinceramente come se potesse leggere nella mia anima se dicevo il vero o meno, mi sentivo messa a nudo, spogliata dalle mie maschere di ironia e strafottenza che presentavo un po’ a tutti ultimamente.

-Io…mi chiamo Renée, vengo da..cioè…sono lontana da casa mia di un paio di millenni …un’altra dimensione credo-

L’amazzone si sentiva come presa in giro, cercai di spiegarle che questa era la verità e che ero venuta a conoscenza di loro tramite racconti narrati, come potevo spiegare che loro erano dentro ad una scatola che parla ed io guardavo la loro vita comodamente seduta sul divano assieme a mia sorella ingozzandoci di patatine? Dai, era stupida la cosa…ma se poi finiva come alice in wonderland dove la cara Alice non credendo che quella che stava vivendo fosse la realtà si fece squartare mezzo braccio dal Grafo qualcosa? Meglio creder subito e risparmiarsi il dolore….

Belur si avvicinò ai due corpi, mentre Andromeda continuava a guardarmi male…sapevo già come sarebbe andata a finire, ma gente assistere ad una resurrezione non è cosa da tutti i giorni!! Gli occhi di tutti erano sbarrati, pure i miei, il santone c’era riuscito..certo io lo sapevo già, ma era comunque straordinaria la cosa… il petto delle due donne si alzò per riempirsi nuovamente d’aria, le ferite erano totalmente scomparse, vidi la mano di Gabrielle correre alla ricerca di quella di Xena, una scena dolcissima anche per una fredda come me. Conoscevo benissimo il rapporto che legava le due, quel rapporto così finemente nascosto, anche perché conoscevo bene quell’aspetto dell’amore, sentii quelle poche parole che si scambiarono era una bella storia la loro. Mi appoggiai spalle al muro incrociando le braccia al petto aspettando che le due non più morte si accorgessero della presenza oscura dietro di loro. L’imbranato Corilo era in piena contemplazione, non ci poteva credere, non lo voleva credere accarezzò il viso di Gabrielle quasi temesse che da un momento all’altro questa facesse “puff”, era tenero però il modo in cui lui l’amava, lui sapeva di non esser quello giusto, ma la sua speranza non voleva morire, voleva urlarle tutto ciò che provava, ma il terrore di sentirsi dire “mi dispiace” lo logorava.

-Sono davvero contento, non posso crederci che voi siate di nuovo qui!!!-

-Grazie Corilo-

Andromeda uscì per prendere delle coperte, fu allora che decisi di fare la mia entrata in scena, nessuno mi presentava quindi dovevo auto presentarmi. Presi dallo zaino il pile e mi avvicinai a Xena glielo misi sulle spalle, poi mi tolsi la giacca e feci stesso procedimento con Gabrielle aiutandola a mettersela. Avevano uno sguardo perplesso, forse pensavano di essere ancora in mezzo alle nuvole in quella guerra tra angeli e demoni, o semplicemente non capivano chi io diavolo fossi…

-Salve…-

Gabrielle cercava di capire qualcosa di me, io le sorrisi in risposta..

-Ti ho detto di starle alla larga…-

-Andromeda, la stava aiutando…-

Xena guardava lo strano indumento che aveva addosso Gabrielle, mentre io decisi di rinviare a dopo le presentazioni e decisi di uscire dall’abitazione per prendere una boccata d’aria fresca, anzi no..una sana e profonda boccata di nicotina!!!

Una nuvola di fumo uscì dalla mia bocca..rilassante...gli altri tre uscirono poco dopo e mi accerchiarono in attesa di qualcosa, l’amazzone iniziò ad inveire nuovamente contro di me, il santone cercava di calmarla mentre l’imbranato cercava del cibo ed io decisi di calmarli tutti accendendo il mio accendino sperando di spaventarli per lo stupore.

Andromeda fece un salto indietro estraendo la spada, mente Belur mi guardò con fare preoccupato ma allo stesso tempo molto incuriosito da quella fiamma uscita dalla mia mano.

-Bene, ora che ho ottenuto la vostra attenzione potrei dire due cosette…uno..- puntando il dito contro l’amazzone - se a te non piaccio non mi interessa, non son venuta qui di mia spontanea volontà!!smettila di puntarmi quell’arma in faccia, se avessi voluto farvi del male non credi che a quest’ora l’avrei già fatto?? Due, so praticamente tutto di voi, chi siete e chi non siete…e cosa combinerete in futuro, tre in questo momento avete altro da risolvere!!!-

Avevano ora tutti uno sguardo parecchio smarrito, forse era anche per la sigaretta che ancora non si era consumata oppure per il tono parecchio teso che avevo, non ci potevo ancora credere…avevo bisogno di far due passi con la mia adorata solitudine, feci per allontanarmi ma Belur mi bloccò chiedendomi dove volessi andare..

-So tutto di voi,so dove andrete… ci vedremo più tardi…-

Avevo raggiunto il centro del villaggio, faceva molto strano veder tutta quella gente con quei stracci addosso e pensare che tra me e loro c’erano più di duemila anni di evoluzione e scoperte… I commercianti ai lati della strada urlavano cercando d’attirare i passanti facendo a gara in ribasso, questi non avevano certo il problema di tener registri contabili e scartoffie varie, in un certo senso, non avrei un lavoro in questa dimensione! Da quanto studiato, i Greci erano un popolazione in continua espansione e abili commercianti circondati da divinità alquanto bizzarre che decretavano l’andamento della vita dell’acropoli. Non è che amassi molto la storia anzi era più una materia per mia sorella, io in realtà preferivo nettamente altre materie scolastiche come la letteratura e la musica, ma al momento la mia avventura mi aveva portato a questo, ad un incrocio di civiltà greche-romane e studiarne dal vivo i loro usi e costumi, pensare che a quest’ora dovevo essere già in Germania!!!

Mentre ero persa nei miei ragionamenti e rimasugli scolastici non mi ero accorta che gli occhi della gente si spalancavano al mio passaggio, certo il mio abbigliamento non mi aiutava a mimetizzarmi, magari sembrava avessi una speciale armatura addosso, ma forse anche il mio modo di camminare molto dubbioso o semplicemente gli occhiali che portavo addosso, oppure la differenza d’anni e di scoperte si faceva sentire in tutto il loro splendore… dovevo trovare qualcosa e non avevo nemmeno monete per comprare un mantello. Che situazione assurda e irreale!!!

Tornai indietro all’inizio del mercato e vi trovai Corilo incantato a giocare con un uccellino in gabbia, era l’unico che non mi avesse ancora stressato l’anima o puntato armi in faccia. Gli passai a fianco, sapevo che da un momento all’altro sarebbe successo uno scontro tra dei guerrieri e la scooby gang e volevo trovarmi su un punto dove potessi vedere bene il combattimento….e ovviamente Gabrielle.

-Ehi, hai detto che sai tutto di noi…-

Mi bloccai e lo guardai, faceva finta d’esser interessato al piumaggio del pennuto ma in realtà dentro aveva una domanda da farmi e chissà perché…sapevo anche chi era il soggetto femminile principale del discorso, non era difficile capirlo…lo esortai a continuare

-Volevo sapere…si insomma….io….-

-Tu e Gabrielle??-

-Si…volevo sapere se mi dichiarerò mai e come reagirà lei…-

-Non posso dirtelo Corilo, ma un consiglio posso dartelo…amare non è sbagliato e non te ne devi vergognare, se senti quel fuoco dentro…parlale…dille ciò che provi senza aspettative.. non aver paura…-

-Non ho paura, io sono Corilo il grande…- e qui alzai gli occhi al cielo a volte sembrava proprio idiota ma di brutto.. –Non ho paura…solo che... vorr-

Si bloccò assumendo una faccia da scemo, guardai nella direzione dove Corilo si era imbambolato e mi imbambolai di conseguenza, le nostre mandibole si aprirono e all’unisono le nostre voci pronunciarono un “wow”… Gabrielle era comparsa con le nuovi vesti, un top mozzafiato che risaltava il suo seno e il ventre piatto e tonico, il mio cuore si era fermato, era un angelo cavolo!!

Credo che la stessa visione angelica colpì in pieno anche gli ormoni del povero Corilo, come lo capivo!! Io cercavo di spostare lo sguardo altrove tanto per non farmi sgamare con il rivolo di bava che scendeva, ma era un tentativo alquanto inutile, alla fine mi trovavo sempre a contemplare quell’immagine così..divinamente e dannatamente sexy!

-Cosa fa un guerriero senza armi Xena!!-

- è un indovinello? Adoro gli indovinelli..cosa fa un guerriero senza armi?? Hmm..-

A quelle parole ripresi subito possesso del mio corpo e cancellai immediatamente le immagini poco caste che si erano formate nella mia mente abbastanza malata, da un momento all’altro sarebbe iniziata la rissa….se... cancellate, accantonate va...

-Semplice…muore!!-

Ed ecco che iniziò, Gabrielle e Andromeda si misero in posizione d’attacco, Corilo si mise in una posizione troppo imbarazzante per poterle dare una definizione mentre Xena sembrava spaventata a morte, mentre io?? Non avevo mai partecipato ad una rissa in vita mia, al massimo qualche schiaffo a qualche ragazzo troppo ossessivo, ma niente di più..

Un energumeno puntò verso di me, fantastico…forza Renée pensa..pensa…presi un limone dalla bancarella vicino a me e schiacciai il succo dritto negli occhi del tizio e concludendo il tutto con un calcio ben assestato nelle parti basse-zona gioielli di famiglia, cavolo…ero stata forte, quasi saltellavo dalla gioia per la riuscita del mini combattimento, e chi mi stende?…maledette ultime parole famose, uno dei guerrieri mi assestò un colpo fortissimo in testa con l’elsa della spada e mi ritrovai a terra, persi i sensi..

La notte stava calando, ed io stavo ciondolando per le vie del villaggio cercando di capire la strada che portava verso il rifugio, erano tutti presi dalla Xena che non combatteva che non mi avevano prestato minimamente attenzione lasciandomi a terra con un taglio in testa bello che aperto. Stavo constatando quanto la mia epoca non fosse tanto più evoluta di questa, quanto la vita altrui conti nulla, se hai il potere o i soldi conti qualcosa, altrimenti resti solamente carne da macello!! Tutti si circondano di ipocrisia, tutti sono indegni e tutti se possono si vendono per trenta denari, anche la cara Principessa Guerriera e il suo fedele Bardo se messe di fronte ad una scelta agirebbero così, sono umane anche loro e anche loro ricolme di debolezze terrestri!!!

Arrivai finalmente al rifugio trovandolo vuoto, un vuoto quasi familiare, ormai amavo la solitudine, lei non ti tradisce mai, ti consola e ti ascolta e non risponde con frasi fatte o stupide. Nella penombra della stanza riuscii ad intravedere sopra il tavolo la mia giacca e la coperta, mentre poco più in là inciampai sopra al mio zaino, meno male…ero quasi allo stremo delle forze…mi accasciai a terra, non potevo restar lì ma il mio corpo mi chiedeva un attimo di pace, mi medicai un po’ alla buona, usando meno prodotti che potevo…se dovevo restar bloccata qui, dovevo farmeli bastare per un bel po’. Mangiai una barretta energetica mentre facevo il punto della situazione cercando di ricordare più particolari possibili di questo episodio, sorellina mia, non so se il bene che ti voglio ti potrà salvare la vita o se dovrò iniziare a progettare la tua morte!!!

   
 
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